ZizouZidane

Ormai è diventato un mantra. Quest’anno siamo a 16 reti e 3 assist in 1.899 minuti giocati. Il che significa che è decisivo una volta ogni 99 minuti. Cosa deve fare perché il suo rendimento sia adeguato alle aspettative? Così mi faccio un’idea.

Semmai di non essere stato capace di utilizzarlo.

Ma come fai a scrivere cose del genere? È un’offesa all’intelligenza di chi è costretto a leggerti. Io boh.

Probabile che Allegri semplifichi volutamente certi concetti e ci scherzi sopra (anche se, ieri, non aveva nessuna voglia di scherzare), ma i cardini del suo pensiero calcistico li conosciamo. E ce li hai ripetuti più di una volta. Tra l’altro, non è questione di credergli o meno, perché, poi, il campo rispecchia esattamente quello che dice.

A me i fischi dispiacciono sempre, ma stai tratteggiando un quadro esageratamente drammatico. Un mesetto fa, al Bernabeu, i tifosi hanno impietosamente fischiato il Real impegnato contro il Lipsia perché non soddisfatti del gioco espresso. E il Real aveva subito appena una sconfitta in sei mesi. Per dire.

Hai un bel coraggio.

Ti ringrazio. La penso allo stesso modo.

Vorrei ricordarti, che, a quattro giornate dalla fine, il Napoli venne a vincere a Torino portandosi a -1 e con davanti un calendario più facile del nostro (se non ricordo male, noi avevamo ancora Inter e Roma da affrontare). Dire che rischiammo di perdere lo scudetto mi sembra onestamente una narrazione piuttosto attinente alla realtà. Ma il punto non è nemmeno questo. Il punto è che noi eravamo una corazzata mentre il Napoli ci era oggettivamente inferiore. E di parecchio. Ma siamo OT.

Va bene. Hai ragione tu.

Quello che intendevo mi sembra francamente chiaro.

“Scegli il miglior giocatore per ogni posizione e non otterrai una squadra forte, ma 11 singoli forti.” Johann Cruijff, uno dei calciatori più forti di tutti i tempi.

Ascolta: sei un fenomeno. Hai piedi deliziosi e metti la palla dove vuoi. Giochi in una squadra totalmente disorganizzata che non ti fornisce opzioni di scarico quando sei in possesso di palla, non effettua i giusti movimenti intorno a te, non prepara le varie situazioni tattiche, di modo che tutto si poggi sull’estemporaneità. Fai la figura del fenomeno? O quella del brocco? È una domanda semplice. Rispondimi nel merito, se ne hai voglia, senza spostare i termini. Non capisco il rilievo.

Ho scritto cose precise. Ma va bene. Rispetto la tua idea. Io ne ho un’altra. ps. Per 5 anni Allegri ha vinto tutto con una squadra nettamente più forte delle altre che, per giunta, toglieva alle avversarie anche i giocatori migliori. Mi permetto sommessamente di ricordare che abbiamo rischiato di perdere uno scudetto a vantaggio del Napoli con Higuain, Mandzukic, Dybala, Cuadrado e Douglas Costa. Mentre gli azzurri avevano Mertens, Insigne e Callejon, con Ounas unica alternativa. E Sarri si era dovuto inventare Mertens centravanti, altrimenti erano senza.

Speravo di non ricevere risposte come questa. Ma avrei dovuto aspettarmelo.

Non sono d’accordo. Dopo di che, perdonami, sostenere che sull’utilità degli schemi offensivi ti sia d’accordo con Allegri non depone troppo a tuo favore. Allegri, sulla fase offensiva, non può insegnare niente a nessuno. Siamo una delle squadre meno efficaci in fase offensiva che io ricordi. E Chiesa e Vlahovic sono due ottimi giocatori che in Italia non ha nessuno.

Ieri abbiamo assistito a due giocate estemporanee in 90 minuti. E siamo stati bravi e fortunati a capitalizzarle. Sai perché un City vince tutto? Perché quelle giocate non sono estemporanee ma rientrano in una manovra offensiva organizzata che ne produce dieci a partita, e, di quelle dieci, puoi anche sbagliarne 6. Nel nostro caos, perché un giocatore tecnicamente dotato riesca a fare una giocata come quella di Cambiaso occorre l’allineamento degli astri. In una squadra tatticamente organizzata, invece, giocate come quella sono la regola. Naturalmente, non riusciranno tutte, ma una metà si. E basterà. L’organizzazione tattica non uccide il campione, lo esalta. I lanci di Pirlo hanno fatto la storia perché il ricevente era esattamente dove doveva essere. E Pirlo lo sapeva. Xavi, Iniesta e Messi si rendevano protagonisti di fraseggi incredibili perché si muovevano come dovevano muoversi e si trovavano anche senza guardarsi. Se Locatelli prova un lancio lungo in 95 minuti e lo sbaglia, la colpa non è sua. E non può certo essere valutato per questo. Tra l’altro, l’organizzazione tattica aiuta anche i calciatori tecnicamente non fenomenali. Perché un fenomeno può anche riuscire a districarsi in una situazione complicata, il giocatore modesto no. Ma se il giocatore modesto, quando è in possesso di palla, sa esattamente a chi darla, farà migliore figura di uno più dotato di lui che non abbia nemmeno un’alternativa di scarico. Ed è questo il motivo per il quale i Ferguson ci sembrano dei fuoriclasse rispetto ai Rabiot. Ho apprezzato molto. Era ora.

Vero.

Chi pensa che avere una manovra offensiva tatticamente organizzata sia inutile, probabilmente dovrebbe prendere in considerazione l’idea di appassionarsi ad altro. Una tattica offensiva è fondamentale anche negli sport individuali. Figurati in quelli di squadra. Tu ci hai giocato?

Per quanto mi riguarda, i problemi espressi e manifestati sul campo dalla Juventus sono tutti riconducibili al lavoro fallimentare di Allegri. Sono ossessionato?

Lo spirito critico è proprio di chi guarda quello che accade in campo. L’errore tecnico, all’interno di una manovra organizzata, ci può stare. Sia perché capita a chiunque sia perché non esistono squadre formate da undici fuoriclasse. Noi una manovra non ce l’abbiamo. Men che meno organizzata. E di questo è responsabile Allegri. Quindi quelli che criticano Allegri sono una massa di disadattati, sostanzialmente

Beh, si. Succede anche in seconda categoria. Poi, magari, non riescono a eseguirli e a segnare. Oppure succede che segnino fuori dagli schemi.

Sono perfettamente d’accordo. Può darsi abbiano fischiato il cambio più che il giocatore in sé, ma è una cosa che non mi piace in ogni caso.

Chiedo a te, che sei un utente equilibrato, i motivi di questa ossessione. Secondo la tua analisi, perché accade?

Lo sai che la penso in maniera diametralmente opposta. Inutile tornare sull’argomento. Dopo di che, avete una strana concezione della tattica e degli schemi. Tattica e schemi non annullano l’essere umano, eh. La giocata del singolo, anzi, viene amplificata in positivo da una tattica corretta e resa più efficace da uno schema consolidato, provato e riprovato, invece che ridursi all’estemporaneità.

Ognuno ha le sue idee ed è giusto che se le tenga. Sono anni che Allegri ripete che il calcio è un gioco semplice. Sono anni che ripete che la tattica e gli schemi servono a nulla. Quando dice certe cose, sicuramente semplifica un discorso più complesso, ma, secondo me, non scherza affatto. E si vede sul campo.