gypsyola

Chi - potendo, ovviamente - non si iscrive è complice. Non sono quasi mai così tranchant, ma questa della fondazione è una battaglia sacrosanta che ha bisogno di tutti noi. Perché è in difesa di TUTTI noi.

D'accordissimo, e conunque penso che sia un grosso equivoco questa questione della gioia e del bel gioco alla Juventus. Il Real Madrid, che è di gran lunga il club più titolato al mondo, del giochismo e della gioia se n'è sempre fregato. Al Real, la gioia è solo vincere, ed hanno sublimato questa arte attraverso la loro potenza di fuoco. Il Real di Zidane allenatore, quello che ci ha impartito una lezione nel secondo tempo a Cardiff, per quanto mi riguarda è il calcio più (deprimentemente, almeno quella sera) bello che io abbia mai visto. Insieme alla prima Juventus di Lippi, e ad alcune Juventus di Trapattoni. Noi non saremo mai come il Barcelona, e sinceramente io sono juventino anche per questo. Perché amo il calcio pragmatico e verticale, e la sublimazione dell'intelligenza, della geometria, del gesto nel risultato. Amo la coesistenza di operai e artisti. Amo il "fino alla fine". I miei gusti estetici - forse innaturati? - hanno trovato perfetta rappresentazione nella Juventus, in modo intuitivo da bambino, in modo molto più conscio da ragazzo e da adulto. L'unica ragione per cui ero speranzoso dell'arrivo di Motta era la capacità del Bologna di controllare le partite in modo molto cinico, esprimendo un dominio per niente appariscente, rischiando pochissimo per poi piazzare la zampata quando possibile. Da Motta proprio non mi aspettavo nessuna rivoluzione estetica. Non è mai stato un De Zerbi o uno Zeman. Anzi, a me ricordava in modo sfacciato il miglior Allegri, più versato per il possesso ma solo come mezzo di controllo. Ancora non mi capacito del grosso equivoco intorno a TM, al di là del suo totale e incontestabile fallimento da noi. (Non posso fare altro che prenderne atto ora, con mio enorme rammarico ovviamente.). Fallimenti di risultati e contenuti, prima che di soddisfazione estetica.

Anche io la penso così. E il bombardamento di rivelazioni sul futuro segnato del mister da parte della stampa amica non fa che confermare questa ipotesi. Evidentemente la società lo ha scaricato, probabilmente per la gestione disastrosa di investimenti da centinaia di milioni.

Per me, come per tanti di voi, la sua voce, il suo tono, il suo Italiano, significano tante, tante cose. La cosa più bella è il ricordo delle partite guardate con mio padre sul divano, praticamente le uniche volte che trovavamo concordia durante la mia adolescenza tribolata. Italia 90 prima di tutto, quella dei mei 18 anni, insieme all'82 la piu bella estate della mia vita. E poi il suo (di mio padre) Milan che torna a trionfare dopo tanti anni bui, lo stupore di Bruno era lo stesso di quello di mio padre. A parte, l'Heysel. Bruno ha raccontato la fine della mia infanzia quella sera, con un tatto, un rispetto ed una personalità che non so proprio dove andare a trovare nell'Italia di oggi, e forse neanche in quella di allora. Si crucciava di essersi lasciato andare durwnte la partita, dopo aver detto che avrebbe commentato in maniera quanto più sterile possibile. Crucci e rimorsi di uomini di altri tempi. Gli volevo bene veramente, come ad uno di famiglia e si, muore un'altra parte di ciò di cui siamo fatti, fratelli e sorelle cresciuti con la sua voce in casa nostra. RIP.

Secondo me, possiamo prendere pure Klopp e Pep insieme, con questa società non andremo da nessuna parte. È semplicemente scientifico. Abbiamo visto i nostri rivali smiliardare per decenni e vincere una ceppa perché a livello societario facevano acqua, mentre noi eravamo un modello di sostenibilità e successo, cambiando giocatori, vendendo campioni, comprendone altri - spesso non ancora campioni, magari dalla serie C - che quasi invariabilmente portavano a casa trofei. E che trofei. Più recententemente, c'è stato un periodo in cui potevamo permetterci di sostituire un Conte apparentemente insostituibile con un Allegri a quel punto inaffidabile e fresco di esonero, e vincere ancor più di prima. Sembrava che tutto ciò che toccassimo si trasformasse in oro, mentre i nostri rivali si affannavano a prendere i Gaby Gol, i Kondogbia, i Brozovic, i Joao Mario, i Perisic, e facevano ridere. Per non parlare degli allenatori che gli sono passati sulla panchina, fallimentari lì, poi vincenti altrove. L'altra sera guardavo incredulo lo sfogo di Motta davanti alla TV, e mi chiedevo se avremmo mai visto una debacle del genere se sopra di lui, fin dall'inizio, ci fossero stati un Boniperti, un Moggi, un Bettega, un Marotta, un Nedved, un AA. Non lo sapremo mai. Ma credo sia facile immaginare la risposta.

Cosa di cui ovviamente non parla nessuno.

Durante mi ha fatto venire i brividi l'altra sera..

Dal sito RAI, in relazione agli ascolti di domenica 2 febbraio: "su Rai 3 le inchieste di “Report” hanno interessato 1 milione 568 mila spettatori con l’8,1% di share. La presentazione di Report - che ha preceduto il programma - ha ottenuto il 6,5% di share e 1 milione 349 mila spettatori e “Report Plus”, il segmento in onda al termine della trasmissione di Sigfrido Ranucci, si è attestato al 6,3% di share con 1 milione 24 mila spettatori. " Numeri importanti non tanto in sè, ma in quanto senza dubbio degni di maggiori elaborazioni dei media in seguito. Se si fosse trattato di noi, sappiamo bene che il giorno dopo ci avrebbero aperto tutti i giornali ed i telegiornali. Cosa che, in questo caso, non è assolutamente avvenuta. Silenzio totale. Il muro di gomma, senza voler tracciare paralleli con cose ben più serie e atroci cui questa espressione faceva riferimento.

Ho sempre sostenuto Dusan, mi ha fatto godere piu di una volta e l'ho aspettato e ci ho creduto tanto...La cosa più evidente ieri, l'ho guardato con molta attenzione visto che c'era poco altro che avessi voglia di guardare, è che proprio in area non sa smarcarsi... sta sempre dietro il difensore. Mai un movimento, mai un contromovimento, mai una intuizione. Trovarlo smarcato in area è quasi impossibile. Al di là di limiti tecnici altrui, per una squadra che vuole costruire gioco, è difficilissimo trovarlo. Se si aggiunge che non è forte nel giocare di sponda, le sue aperture non sono trascendentali, non ha il dribbling, ha problemi con lo stop ed ha limiti caratteriali...ha certamente il tiro, ha il fisico ed anche con la testa ha fatto cose buone, ma se non lo si riesce a servire in area.. ci vorrebbe Higuain lì davanti. Così hai la sponda, il playmaker e il finalizzatore. Scusate la banalità. Purtroppo, mi sono rassegnato a vederlo partire incompiuto, ed ho accettato i suoi limiti.

Ieri sera ci sono stati momenti in cui mi ha fatto stropicciare gli occhi. Rende semplici anche le cose difficili. E ogni volta devo ricordarmi che ha 19 anni. Io a 19 anni non sapevo manco rollarmi una... sigaretta.

Paragoni forzati che, artatamente, ignorano il fatto che questo giovane allenatore alla sua prima esperienza di livello, con una squadra tutta nuova, giovanissima e falcidiata dagli infortuni, ha comunque fatto più punti e più vittorie e molte meno sconfitte della Juve dello scorso girone di ritorno. Per non parlare del rendimento in CL rispetto all'ultimo girone della Juventus. A volerli fare, come dicono molti utenti, i conti si faranno alla fine, ricordando che quello dello scorso anno era un percorso chiaramente in decadenza, questo è uno appena iniziato.

Spero che questo post, di cui ringrazio l'autore anche io, possa essere l'inizio di una nuova era nel forum. Io vivo all'estero ed evito ogni canale di informazione dall'Italia che non sia totalmente juventina. Perchè, come sapete, l'insulto e il fango sono sempre dietro l'angolo ovunque, e mi devo tutelare dal veleno di cui la vita è gia abbondantemente generosa. VS è la mia prima fonte di informazione su tutto ciò che riguarda il calcio. Dover limitarmi a leggere i titoli e gli articoli, evitando i commenti per proteggermi anima e fegato pure dal fuoco amico, è triste. Siamo tutti fratelli e sorelle di tifo, e siamo sotto attacco concentrico da sempre, e sempre più violentemente. Facciamo argine e fronte. Stiamo uniti. Rispettiamoci l'un l'altro e non perdiamo di vista la ragione per cui siamo qui. Che dovrebbe unirci, non dividerci.

Rispondendo al quesito del.topic, credo la soluzione sia attendere in pace che le ancelle/vedove/seguaci/ del nostro ex allenatore lo seguano quando finalmente troverà un'altra squadra da allenare. Nel frattempo noi dobbiamo continuare a tifare Juve e tenere il cervello acceso, leggendo la realtà come si conviene a persone senzienti, ed evitando che una narrativa in malafede (come quella di Zazza e Sabatini, ma ALMENO LORO NON SI PROFESSANO JUVENTINI!) porti scompiglio nelle nostre sacrosante passioni. Non è così difficile, veramente!, ma per tanti pare essere semplicemente impossibile. Buon anno a tutti.

Roberto, ti ho incontrato in via Lagrange il giorno dopo la partita col City e sono rimasto paralizzato nel dubbio se fermarti, dirti che il tuo nome è stato una delle prime parole che ho imparato a pronunciare nella mia vita, che mi hai cambiato la vita, che forse senza di te questa passione che ad oltre 50 anni ancora è al centro delle mie cose incasinatissime non sarebbe accaduta, ecc ecc..alla fine sono rimasto lì a guardarti passarmi oltre, non potendo mai contravvenire a quello stile che proprio tu hai incarnato e che sempre incarnerai. La sobrietà. La sobrietà tua, di Torino, della Juventus. Una delle influenze più essenziali in tutta la mia vita. Auguri Roberto! E ancora 100, 1000 e oltre di di questi giorni. Vorrei che fossi immortale, e senza dubbio lo sarai.

Assist a lunga gittata che spesso insaccava lui stesso dopo averli proposti 🤣. Unico e irripetibile.