Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Sergione

Utenti
  • Numero contenuti

    1.577
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni con più "mi piace"

    3

Tutti i contenuti di Sergione

  1. Si accende la corsa per la presidenza della Figc. Il presidente federale Gabriele Gravina ha fissato la data ufficiale delle elezioni: il prossimo 3 febbraio a Roma presso l’Hotel Cavalieri A Waldorf Astoria. In attesa che Gravina, al netto delle vicende giudiziarie, sciolga le riserve per la sua candidatura per proseguire il lavoro in Federazione, si sta muovendo qualcosa, accendendo la fantasia su ipotetici competitor del numero 1 di Via Allegri. L’idea è quella di trovare un nome forte, un ex calciatore e nelle ultime ore è emerso anche il nome di Alessandro Del Piero che sarebbe sostenuto dalle componenti tecniche, ma anche da molti club. Una candidatura che, se dovesse concretizzarsi, potrebbe cambiare gli attuali equilibri. Del Piero nella serata del 23 novembre era allo Juventus Stadium per seguire la sfida di rugby tra i fenomeni degli All Blacks e gli azzurri nella gara delle Autumn Nations Series. Michele Lamaro, capitano azzurro infortunato, ha consegnato nel pre-partita la maglia azzurra della nazionale proprio a Del Piero con il numero 10 ed il suo nome. “La prima cosa da fare verso i tifosi è guadagnarsi rispetto e amore e lo fai anche con la voglia di osare”, ha detto Del Piero, chissà se vorrà osare per affrontare un’altra sfida, questa volta fuori dal rettangolo di gioco. AdnKronos
  2. Questa sera a Striscia la notizia Valerio Staffelli ha consegnato a Massimiliano Allegri un Tapiro d’oro con il “corto muso”, espressione resa celebre proprio dall’allenatore per indicare una vittoria ottenuta con il minimo scarto, come avviene nelle gare di ippica con il muso del cavallo. Allegri è attapirato: non ha ancora trovato una squadra da allenare: "Non alleno più ma posso dire che in vacanza sto bene comunque. Futuro in Premier League? C’era la Manica, il mare di mezzo, mi mancavano i braccioli per nuotare fino a là (ride n.d.r.)" Alla domanda dell’inviato se fosse stato esonerato dalla Juve per colpa del Managing Director, Cristiano Giuntoli, Allegri risponde: «Assolutamente no, sono molto affezionato alla mia ex squadra e gli auguro sempre il meglio». E quando Staffelli gli chiede se la Juve di Motta stia arrancando, rispetto alla sua, Allegri glissa così: «Sono stato a vedere il tennis, mi sono divertito un sacco». «Ha incontrato Sinner per trovare un posto al Monaco?», scherza l’inviato. «No, Jannik è un grande giocatore e un ottimo ragazzo», risponde infine il tecnico.
  3. 12:55 - Iniziano le domande degli Azionisti. Risponde subito Cerrato sulla questione del fondo per la Superlega: "È stato svalutato prudenzialmente nel bilancio 2023/24 ed esposto con un valore netto pari a 0". 12:54 - Approvato il bilancio al 30 giugno 2024 con perdite di 199,2 milioni di euro al 99,2%. Contrari 0,066%, astenuti 0,007%. Non votanti 0,0009%. 12:42 - Ancora Ferrero sulla possibili variazioni future legate allo svolgimento dell'assemblea: "Questo malessere che si è dimostrato da voi Azionisti non è un tema dell’Assemblea odierna, ma un umore di cui noi terremo conto". 12:37 - Parla Ferrero: Sul conflitto di interesse con Gedi... "Abbiamo uno studio legale e monitoriamo le notizie che escono sui Quotidiani. Ci fossero le condizioni per presentare eventuali azioni lo faremmo. Posso garantirlo". Sulla Superlega... "Abbiamo fatto due comunicati stampa, molto precisi, sulla Superlega, 6 giugno e 13 luglio 2023. Il progetto Superlega nasce con un certo numero di squadre, poi alcune recedono e ne restano 3, di cui la Juventus. La Juve ha notificato la decisione di recedere dalla Superlega, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta". Ferrero fa una specifica sul suo discorso iniziale... "Non volevo spiegare a nessuno cos’è la Juventus, ognuno ha la Juve nel suo cuore. Volevo solo ricordare ad inizio Assemblea quante cose fa la Juventus". 12:35 - Parla Scanavino: Sullo sponsor... "Siamo in trattativa con diversi brand e società con interesse di visibilità internazionale e consideriamo di arrivare ad un accordo entro la fine di questa stagione sportiva. Nel frattempo, in questo momento, abbiamo pensato di dare la disponibilità a Save the Children. Qualche settimana fa abbiamo chiuso un accordo per lo sponsor di manica con Azimut". Sul JHotel... "Il JHotel ha un business plan in miglioramento anche per la stagione corrente". Sulla Next Gen... "Da questa stagione è prevista la retrocessione dalla Serie C alla sere D e il fatto che giochiamo nel girone del Sud è stato determinato da un sorteggio". Sul possibile nuovo stadio per la Next Gen e Women... "Da qualche mese abbiamo iniziato una serie di studi per valutare una futura costruzione. Non avverrà nel breve, perchè in questo momento siamo concentrati nel percorso di risanamento della società". Sui rapporti della FIGC... "Calvo e Chiellini sono impegnati nei rapporti con le istituzioni nazionali e internazionali". 12:32 - Stefano Cerrato risponde alle domande dei piccoli azionisti: Sul piano industriale... "Come prassi di molte società quotate in borsa, non diamo informativa piena. Ma le aspettative di risultato dell’anno in corso". Sulle assunzioni nel piano economico... "Con riferimento alle performance sportive, l’assunzione sta nella partecipazione costante in Champions League, quindi con la qualificazione sempre nelle prime 4 in Italia, e nel superamento del group stage anche se la Champions è cambiata". Sui mutui e i valori dei fabbricati... "Abbiamo due mutui, di cui uno residuo della Continassa che ammonta a 30,6 milioni". Sul plusvalore esistente... "Lo Stadium ha un valore di oltre 100 milioni rispetto a quanto previsto nel bilancio". Sulle operazioni di Alcaraz e Djalò... "3,7 milioni di euro del prestito di Alcaraz e 5,2 per l’acquisto di Djalò". Sul JHotel e il JMedical... "Il JMedical ormai è una società redditizia da più anni, ha un trend molto positivo. Anche il JHotel, grazie alla partecipazione in Champions League, sta dando risultati positivi". 12:15 - Si concludono dopo un'ora gli interventi dei piccoli azionisti e adesso il consiglio risponderà ai loro quesiti. 11:31 - Perseguono gli interventi dei piccoli azionisti. 10:57 - Approvazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2024 e il presidente Ferrero apre la discussione sul primo punto all’ordine del giorno. 10:52 - Prende la parola Stefano Cerrato, Managing Director Corporate & Juventus : "Adesso ci aspettiamo un miglioramento dei conti, perché finirà impatto negativo dovuto all’esclusione dalla Champions, della passata stagione, e per la riduzione dei costi". 10:47 - Ferrero parla del contenzioso con Cristiano Ronaldo: "Non siamo d'accordo con il lodo Ronaldo, che aveva deciso per un 50 e 50, quindi lo abbiamo impugnato davanti al tribunale di Torino. Non condividiamo il merito di questo arbitrato". 10:33 - Durante il discorso di Maurizio Scanavino ci sono stati applausi per Giorgio Chiellini da parte degli azionisti. 10:32 - Parla l'ad della Juventus Maurizio Scanavino: "Dal punto di vista sportivo, la scorsa stagione si è conclusa con la vittoria di tre trofei, uno della squadra femminile, la squadra maschile ha vinto la Coppa Italia e un trofeo della nostra squadra para-olimpica. Ci siamo qualificati alla Champions e al Mondiale per Club. C’è stato un aumento del capitale investito nel calciomercato, che ha generato 22,5 milioni di euro, con effetto finale negativo di circa 44 milioni. Dal punto di vista organizzativo, lo scorso anno, si è aggiunto a noi Cristiano Giuntoli e sono cambiati gli allenatori della prima squadra maschile e di quella femminile, che adesso sono allenate rispettivamente da Thiago Motta e Massimiliano Canzi. Dal punto di vista comunicativo è nato il Creator Lab. Siamo tra i primi club al mondo, ad avere questo strumento che poi sarà utile per lo sviluppo. Un altro progetto importante riguarda il nostro merchandising. Andando ai risultati economici, il bilancio si chiude con un costo di 395 milioni di euro, con 400 milioni di costi operativi. Un risultato operativo di 175 milioni e un risultato di esercizio negativo di circa 200 milioni. L’impatto che la Champions ha avuto, è di circa 130 milioni, però siamo in proiezione positiva in termini di risultato netto. Nella campagna estiva sono stati effettuati incrementi di 150 milioni di euro, con cessioni pari a 30 milioni di euro che ha portato un effetto sulle plusvalenze di 60 milioni di euro, con effetto negativo di 66 milioni di euro, 36 milioni nella stagione corrente e 30 nelle stagioni successive. C’è stato l’ingresso in società di Giorgio Chiellini, per dare una crescita manageriale all’interno della società. La campagna abbonamenti si è conclusa con oltre 19 mila abbonamenti. Ricordo che la scorsa stagione si è conclusa con il record di ricavi per lo Stadium, al netto della nostra mancata partecipazione alla Champions League, grazie ad una politica mirata. Ci aspettiamo quest’anno un risultato molto importante sul tema abbonamenti e speriamo di riuscire a confermare un nuovo record di ricavi anche per questa stagione. Il bilancio approvato al 30 giugno 2024 segna una una perdita di 199 milioni. La società di revisione non ha rilevato nulla sull’esercizio concluso al 30 giugno". 10:22 - Parla il Presidente della Juventus Gianluca Ferrero: "Non volevo fare un discorso introduttivo, ma volevo fare due parole veloci sulla storia della Juventus. Sono arrivato da un anno, è la mia seconda assemblea degli Azionisti e ho scoperto una realtà che non conoscevo. Noi qui conosciamo tutti la prima squadra, la squadra che gioca e vince e tutti lo sappiamo bene. In realtà la Juve è davvero molto di più, ha 22 squadre, ha e lavorano 650 atleti, sulle 22 squadre c’è la Next Gen, la Juventus One con ragazzi disagiati, più tutte le under. Dai 7 ai 20 anni abbiamo squadre giovanili in tutte le fasce. L’ultima partita che abbiamo giocato a Lille e c’era anche l’Under 19, io ero lì ed è stato un bellissimo spettacolo e anche questa è Juve. Abbiamo una squadra femminile fortissima, ma ci sono anche altre 5 squadre Under e questi sono i settori dove lavora la Juve. Abbiamo 75 nostre Academy in giro per il mondo. Questo è un flash di quello che è la Juventus. Andando avanti abbiamo la Juve sui social media, siamo il primo brand in Italia come followers davanti a brand come Ferrari e Gucci. Il creator lab fornisce il materiale a questi social media, abbiamo creato una struttura dove si creaano i contenuti e questo ha portato anche a dei cortometraggi. All’interno della Juve c’è questa piccola società che ha cominciato ad uscire dall’ambito stretto, il documentario di Fagioli è stato presentato al Festival del cinema di Venezia". 10:05 - È iniziata l'assemblea degli azionisti della Juventus. TuttoJuve.com è presente e sta seguendo tutto in diretta. A breve ci saranno le prime dichiarazioni
  4. Thiago Motta e Khéphren Thuram stanno parleranno in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Lille. TuttoJuve.com sta riportando le loro parole in diretta: Parla Khéphren Thuram Quali sono le insidie per la partita di domani? "Le difficoltà che troveremo domani contro il Lille, perchè sono un'ottima squadra e il loro allenatore è molto preparato". Chi ti ha fatto il complimento più bello tra Pogba, tuo papà e tuo fratello? "Mio padre e mio fratello si sono congratulati per il gol. Mio papà mi ha chiamato per dirmi dove migliorare e per me questo è molto importante". In cosa è diverso il Lille? "È lo stesso tipo di allenatore. Infatti vogliono avere sempre il possesso della palle a andare avanti. Mi hanno sorpreso perchè hanno battuto due grandissime squadre, ma loro sono una squadra forte". In cosa ti senti speciale? "Abbiamo tutti delle qualità differenti. Io posso portare di più la palla e andare avanti, cercando di mantenere equilibrata la squadra. Abbiamo tutti qualità differente, infatti siamo tutti forti". Avete preparato diversamente questa sfida? "No, abbiamo preparato la partita come sempre, rispettando l'avversario. Siamo fiduciosi, abbiamo vinto due partite, rispettiamo molto loro come tutte le squadre. Domani siamo in campo per fare il massimo per la prossima partita". Ti senti l'erede di Pogba? "No assolutamente no. Non posso esistere due Pogba, perchè è un giocatore molto bravo. Io voglio essere la miglior versione di me stesso". Hai parlato con i tuoi ex compagni delle giovanili? Weah ti ha detto qualcosa? "Ho parlato con Luca. Mi ha detto che mi aspetta. Weah? Non mi ha detto della squadra, ma la conosco bene, ho giocato molte volte contro il Lille. Lo stadio è molto bello. Tim è molto contento di tornare a casa". Termina la conferenza di Thuram. Inizia a parlare Thiago Motta: Douglas è pronto? "È uno in più che potrà aiutare la squadra. Dall'inizio o subentrando, contenti di averlo. Oggi non avremo solo Arek, Gleison e Nico. Tutti gli altri stanno bene e possono giocare". Puoi dirci la principale qualità di Vlahovic? "Ho grande rispetto per l'allenatore del Lille e per i loro giocatori. Vlahovic sta molto bene e deve continuare a fare come ha fatto fino ad oggi. Abbiamo grande fiducia in Dusan e tutti gli altri per fare una grande prestazione". Sei rimasto impressionato dal lavoro di Genesio? No, perché ha fatto un ottimo lavoro dall'inizio. Abbiamo sempre cercato di trasmettere alla squadra un modo preciso di giocare. Giocano collettivamente molto bene, difensivamente molto solidi. Non sono sorpreso, conosco l'allenatore e il suo livello. Dobbiamo congratularci. E sarà un avversario molto interessante da affrontare, è quello di cui abbiamo bisogno. Olivier lo conosco bene, era il mio direttore al PSG. Il Lille è in questa situazione anche grazie a lui, al suo lavoro. E' qualcuno a cui piace il calcio professionale, è da diverso tempo che il Lille sta facendo bene grazie al suo lavoro". Quanto è rischioso non avere una formazione tipo? Può essere sì o no. Dipende da come la vedi, io non la vedo così. Facciamo così perché passiamo tanto tempo a lavoro per vedere le condizioni dei giocatori, della squadra, cosa può fare meglio in quel momento e contro chi affrontiamo. Ognuno ha la sua filosofia, tutte sono rispettabili. Credo al 200% nella mia. Le decisioni verranno prese in funzione al lavoro in settimana, in campo e fuori, l'atteggiamento, la qualità tecnica, fisica". Domani è un passo importante? "Tutte le partite sono importanti. Noi come Juventus vogliamo vincere sempre. Come Juventus noi vogliamo vincere sempre. La cosa più importante è continuare a dare qualcosa in più, volersi migliorare negli allenamenti e nelle partite, per arrivare ad affrontare una squadra che sta molto bene. Ha vinto contro due big europee. Tutto il lavoro fatto per trovarsi al massimo sempre rispettando, ma dando qualcosa in più del massimo per mettere in pratica il nostro gioco e poter arrivare alla fine per arrivare dove dobbiamo arrivare". Hai imparato qualcosa dalle due vittorie del Lille? "Si impara sempre e si migliora sempre. Tutte le partite hanno la loro storia. Domani determinati e concentrati per una grande prestazione. Abbiamo bisogno di questo e serve per arrivare dove vogliamo arrivare, sempre con rispetto. Loro sono in fiducia, ma stiamo bene anche noi". Chi è la favorita? "Non ci sono sorprese nel calcio, né favoritismi. E' una bella partita, in uno stadio bello. Speriamo che il campo sia buono domani. Le due squadre faranno il massimo, così come gli arbitri. La vittoria vada a chi merita. Oggi non interessa a nessuno dire chi è favorito. Alla fine possiamo parlare domani a fine partita di chi abbia giocato meglio. Dobbiamo restare concentrati". Quanto manca per essere nelle prime 8 d'Europa? "Riesco a capire la tua domanda, ma il nostro grande obiettivo è domani. Affronteremo una squadra in fiducia, ma stiamo bene anche noi. Vogliamo fare una grande partita. Domani c'è da affrontare una bella partita". La squadra sta meglio dopo Udine? "Sono pochi giorni, ma sufficienti per preparare. Questa squadra ha un grande atteggiamento e l'attitudine impeccabile. Abbiamo ancora tempo per preparare i dettagli per domani. Siamo pronti. La cosa più importante e avere un grande atteggiamento per fare una grande prestazione". Su Weah e Thuram? Io alleno Khephren e Timothy. Sono contento di allenarli per l'attitudine che hanno tutti i giorni in campo. L'aspetto più importante nella vita e nel calcio, e negli altri sport, l'attitudine che hanno questi giocatori, con la passione che hanno dal mattino alla sera, fanno sì che si facciano le cose per trovarsi al massimo livello individuale e di squadra. Siamo molto contenti di avere questi giocatori forti che possono diventare ancora più forti. Sono giovani ma hanno tutto il futuro davanti a loro. Dipenderà dal fatto che continuino a lavorare così". Termina la conferenza di Thiago Motta
  5. Secondo questo metro di valutazione anche Fagioli andava denunciato e doveva pagarci i danni...
  6. Francisco Conceicao ha parlato a Prime Video dopo la vittoria della Juventus contro il Lipsia. Ecco le sue parole riprese da TuttoJuve.com: Le tue emozioni? "Abbiamo conseguito questa vittoria grazie al grandissimo spirito di squadra, certo è successo di tutto in questa partita, tanti episodi, il rigore e l'espulsione. Però abbiamo fatto di tutto per giocarcela al meglio". Cosa significa questa vittoria per la Juventus? "È importante ovviamente, sono tre punti ed è la cosa minima per la Juventus. Adesso dobbiamo andare avanti e giocare in questo modo anche in campionato." Cosa ti ha detto Thiago Motta? "Il mister mi ha detto di fare quello che so fare e di fare il gioco che mi viene meglio. Quindi mi ha lasciato libero di fare quello che volevo, però certo devo impegnarmi nel gioco difensivo e nel gioco offensivo". Serata niente male. Dopo il gol col Genoa, è arrivato questo che ha un sapore completamente diverso. Come ti è venuta in mente quella giocata? "E' stata una vittoria molto difficile contro un'ottima squadra. Voglio approfittare di questo momento per ringraziare tutti, tutte le persone dello staff, tutti i compagni per aver ottenuto questa vittoria. Siamo la Juventus, è una vittoria molto importante e adesso dobbiamo pensare alla prossima". Che cosa ti chiede Thiago Motta? "Mi chiede di fare quello che so fare, mi dà molta libertà, mi dà spazio, a me e a tutti gli altri giocatori. Mi sto trovando molto bene da questo punto di vista. Sono molto contento, tutta la squadra si sta trovando molto bene, ora non posso fare altro che continuare a dare il massimo per lo staff, i compagni e la Juventus". Dove può arrivare la Juventus? "E' stata vittoria difficile, più che meritata e questo è quello che deve fare la Juventus, ceracre di vincere tutte le partite e comunque pensare una partita alla volta. Poi vedremo. So cos'è la responsabilità di giocare nella Juventus"
  7. fa esplosiva la situazione di Theo Hernandez in casa Milan: dopo le recenti polemiche seguite al rigore mancato, al rosso e alla punizione successivamente comminata dal club al giocatore, si è tornato a parlare di possibile addio al rossonero del calciatore. Stando a quanto scrive SportMediaset, al momento ci sono tanti club che stanno parlando con l'agente di Thoe Hernandez, Manuel Quilon, come il Bayern Monaco, che può perdere Alphonso Davies in scadenza di contratto anche lui. Non solo i bavaresi però, visto che anche il Chelsea di Enzo Maresca ed il Paris Saint Germain sarebbero in agguato. Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Youssouf Fofana, poco più di un mese fa, Zlatan Ibrahimovic aveva rassicurato tutti dicendo che club e giocatore sapevano quello che volevano, ma ora l'impressione è che ci sia fretta, anche perché il contratto del marsigliese è in scadenza nel 2026 e c'è il rischio di svalutazione nel prossimo calciomercato estivo. La stima è tra i 45 e 50 milioni di euro, ma l'estate prossima potrebbe andare via a molto meno in caso di mancato rinnovo. E sempre secondo SportMediaset, non è da escludere una manovra di disturbo della Juventus, che al momento ha una rosa di terzini non particolarmente ricca: perché Cambiaso piace, ma l'innesto di Theo renderebbe la fascia sinistra super. Al momento non c'è stato un tentativo concreto, ma se non arriva nei prossimi mesi questo rinnovo la Juventus potrebbe entrare in scena e sfruttare la leva contrattuale per fare una offerta. Tuttomercatocomweb
  8. Federico Gatti è pronto a rinnovare con la Juventus. Lo annuncia l'esperto di mercato Fabrizio Romano, secondo cui il club bianconero sta completando gli ultimi dettagli per arrivare alla finalizzazione del nuovo accordo con il difensore, che dovrebbe essere valido per i prossimi cinque anni. Previsto anche un aumento dell'ingaggio, anch'esso in fase di definizione. Come confermato da Fabrizio Romano, Federico Gatti è a un passo dal rinnovo con la Juventus, con cui l'accordo è stato definito un mese fa. L'annuncio arriverà a breve, insieme a quello del tutto analogo relativo a Mattia Perin. L'ingaggio del difensore sarà di poco superiore a quello attuale intorno ai 2 milioni di euro. L'azzurro, infatti, aveva già prolungato il suo accordo praticamente un anno fa a 1,5 milioni fino al 2028. Questa volta, con tutta probabilità, si arriverà fino al 2029, quale premio a Gatti per quanto mostrato finora in un percorso di crescita continua - anche in termini di leadership - che lo ha visto guadagnarsi pure la fascia da capitano. ilbianconero
  9. Nicolò Fagioli ha parlato ai microfoni di Prime Video. Ecco le sue parole riprese da TuttoJuve.com: Ci avete messo tanto cuore, giusto? "Giustissimo, secondo me abbiamo fatto un ottimo primo tempo, peccato perché abbiamo preso una ripartenza in cui hanno fatto un gran goal. Poi siamo entrati nel secondo tempo, dopo che il mister ci ha detto che dovevamo crederci perché avevamo avuto tante occasioni, poi è arrivato subito l'1-1 e ci sono stati quei cinque minuti che ci hanno massacrato mentalmente. Poi Dusan ha fatto un gran goal e siamo stati lì sul pezzo e Conceicao ha fatto una giocata magnifica. Abbiamo fatto secondo me una partita stupenda, non ti dico perfetta perché quando prendi due goal non è mai perfetta. Però abbiamo avuto tanto cuore". È stata la tua miglior partita da quando indossi la maglia della Juventus? "Sì, probabilmente sì. Ma questo è solo l'inizio perché ho passato un periodo veramente difficile per colpa mia. E adesso tutto il lavoro che ho fatto negli otto mesi e nei quattro che sono passati dal ritiro fino ad adesso mi sto impegnando molto e sto dando tutto per questa maglia e cercherò sempre di farlo al meglio" Nicolò Fagioli è stato intervistato da Sky Sport. Le sue considerazioni: Serata bellissima. Sembrava una partita chiusa dopo l'espulsione e il rigore, invece avete avuto una reazione da squadra che in altri tempi non si sarebbe vista. "Diciamo che quei cinque minuti sono stati tragici perchè abbiamo preso il rosso di Michele, poi punizione, Var e rigore. ha segnato pure su rigore, quindi sono stati cinque minuti terribili. Ma ci siamo ripresi, siamo rimasti compatti, non abbiamo mollato. poi è arrivato il bellissimo gol di Dusan e la giocata fantastica di Conceiçao, siamo rusciti a portare a casa questa grande partita. Ci dispiace molto per l'infortunio di Bremer e di Nico Gonzalez, dedichiamo sicuramente questa vittoria a loro".
  10. Dusan Vlahovic ha parlato ai microfoni di Prime Video. Ecco le sue parole riprese da TuttoJuve.com: È tornato Dusan Vlahovic? "Sono contentissimo, veramente, soprattutto per la squadra per quello che abbiamo fatto perché abbiano giocato quasi 45 minuti con l'uomo in meno. Abbiamo dimostrato che stiamo diventando una squadra. Abbiamo lottato tutti insieme come ci ha chiesto il mister. Non abbiamo smesso di pressarli nemmeno con un uomo in meno e abbiamo vinto meritatamente. Ci sta soffrire un po' alla fine, ci sta, ma penso che sia stata una bellissima partita che per fortuna abbiamo vinto". Hai fatto un gol pazzesco anche da fuori area "Grazie penso che sia merito tuo (si riferisce a Luca Toni ndr) che ci siamo visti la settimana scorsa. Da quando ci siamo visti, ho fatto due doppiette e anche oggi ci siamo sentiti. Mi hai fatto un in bocca al lupo e anche oggi ho fatto una doppietta perciò devi venire più spesso a vedere le partite. Sì, penso che che sia stato un bel goal, però come ho già detto, l'importante è che abbiamo vinto perché queste vittorie ci servono soprattutto in queste partite che non abbiamo giocato l'anno scorso, loro sono abituati. Però ci siamo e ce la possiamo fare. Dobbiamo avere ancora più convinzione". Ti sei preso la squadra sulle spalle? "Siamo stati tutti bravi a pressarli, abbiamo recuperato un pallone ed è anche il nostro piano partita, ovvero recuperare palloni alti pressarli alti e quando recuperiamo il pallone se abbiamo la possibilità, dobbiamo andare subito a concludere è andata bene. Chi mi ha passato il pallone è stato bravissimo a passarmi la palla e poi ho tirato d'istinto. Ho visto che c'era lo spazio, ho tirato a giro e per fortuna è entrata. Siamo entrati subito in partita, pochi minuti dopo il 2-1. Come ho detto, è importantissimo per noi e voglio fare i complimenti a tutti i compagni, al mister come ha preparato la partita e speriamo di andare avanti così". Dusan Vlahovic è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Le sue considerazioni dopo la grande vittoria sul Lipsia: Da dove partiamo? Dalla grande prestazione della Juventus e poi arriviamo alla tua? "Cominciamo dalla vittoria che è la cosa più importante dopo una partita così, dove abbiamo dato tutto, dove abbiamo dimostrato di essere non dico una grande squadra, però una squadra che si vede che stiamo bene insieme, che possiamo fare grandissime cose e dobbiamo continuare così" Dopo l'espulsione e il rigore avete reagito con grande qualità... "Sì, perchè sapevamo cosa dovevamo fare, il nostro piano prima della partita era pressarli alti, giocare la partita e vedere dove siamo. Nel primo tempo non eravamo così convinti in avanti, però dopo abbiamo parlato col mister nello spogliatoio, siamo usciti nel secondo tempo indemoniati. Poi dopo quello che è successo, il rosso diretto, poi subito il rigore, penso che abbiamo dimostrato anche la nostra mentalità, quello che è il dna della Juve, di non mollare mai. Sono molto orgoglioso dei miei compagni, come abbiamo reagito, come abbiamo fatto questa partita. Abbiamo fatto gol, abbiamo preso gol, poi ne abbiamo fatto un altro e un altro ancora, senza tirarci indietro, andando sempre avanti, sono veramente orgoglioso dei miei compagni, li ringrazio tantissimo. Vorrei ringraziare anche i tifosi che sono venuti oggi e che ci seguono anche da casa". Sai fare solo doppiette quest'anno? "Speriamo che cambi, anche qualcosa in più, però la cosa più importante è che noi vinciamo, se io faccio gol, o non faccio gol...quando faccio gol è più bello giustamente, sono un attaccante, è così, ma l'importante è che noi vinciamo. Più vinciamo e più siamo giocatori bravi". La sensazione è che quando fai gol partecipi molto di più al gioco di squadra. Ti deprimi un po' quando non fai gol? "No, non mi deprimo, può sembrare da fuori così, io so quando sbaglio, io mi guardo, parlo con la gente che mi sta vicino e mi dice sempre la verità, so quando sbaglio e quando faccio bene. L'altro giorno ho sbagliato con la mia esultanza, devo ammetterloo, devo cambiare queste cose, devo fare quello che fanno i giocatori forti, Sicuramente quando fai gol è più facile, prendi più confidenza, sei più dentro la partita, ma questo non vuol dire che sono fuori della partita. Quando fai gol tutto ti riesce meglio. Per fortuna è andata così oggi e spero di continuare così".
  11. La Gazzetta dello Sport ha intervistato Douglas Costa, ex Juventus "giramondo" ora al Sidney FC DOUGLAS LUIZ - "Un periodo di adattamento è normale quando arrivi da un altro campionato. È capitato pure a me. Venivo da un top club come il Bayern, ma la Serie A è un torneo particolare. Tanto per farvi capire: l’1-0 alla Juve valeva come il 5-0 al Bayern. Alla Juve quando facevamo un goal chiudevamo la porta di casa... Mentre al Bayern non ci fermavamo neppure dopo 4-5 reti. È una mentalità differente e serve tempo per assimilarla. Io impiegai diversi mesi. Allegri mi diceva: davanti fai quel che vuoi, ma poi devi tornare. All’inizio faticavo a rientrare e giocavo poco. Max mi piaceva come allenatore, però mi ha fatto correre come un cavallo […]. Adesso deve guardare, capire e conoscere la Juve e la Serie A, poi si rivelerà un colpo prezioso. Douglas possiede una gran tecnica e ha fantasia: serve solo pazienza". COME PJANIC? - "Mire era un maestro. Ma la qualità di Douglas Luiz non si discute e sono convinto che si ritaglierà un ruolo importante come quello che aveva Pjanic nella nostra Juve. Auguro a Douglas di vincere 3 scudetti come è successo a me". JUVE BRASILIANA - "Mi fa venire nostalgia… Di Thiago mi ha parlato benissimo Leo Sena, che gioca qui con me a Sydney e lo ha avuto come allenatore allo Spezia. Mi ha detto che è un tecnico top. ". DANILO ALLA PRIMA DA TITOLARE - "Danilo è stato mio compagno, è forte e sa quel che serve per giocare. Bremer sembra un difensore più italiano che brasiliano: può proseguire la tradizione juventina dei Barzagli, dei Bonucci e dei Chiellini. Noi avevamo anche Alex Sandro: devo ringraziare anche lui se ho giocato nella Juve. Una volta, mentre eravamo in ritiro con il Brasile, confidai ad Alex che lo avrei raggiunto in Italia perché ero in contatto con l’Inter. Lui mi voleva alla Juve e nel giro di un minuto mi fece chiamare dall’allora ds Paratici". YILDIZ - "Il ragazzino turco ha un talento incredibile e una tecnica da brasiliano. Mi piace come si muove in campo e anche come si comporta con i tifosi". VLAHOVIC - "Dusan è fortissimo, ci siamo conosciuti quando giocava nella Primavera della Fiorentina. Andai a Firenze per visitare la città, lui mi riconobbe e mi fermò: poi ci siamo sentiti anche in seguito. Vlahovic non ha bisogno di consigli. Io, quando i miei centravanti non segnavano, mi arrabbiavo con me stesso perché avevo il compito di servirli meglio. Ai bomber basta un goal per svoltare. Vedrete: Dusan segna e poi fa 25-30 reti da qui a giugno". JUVE DA SCUDETTO? - "La Juve deve sempre lottare per vincere. Il mio unico rimpianto è la Champions, eravamo fortissimi" il bianconero
  12. Nuovo capitolo della battaglia legale tra Cristiano Ronaldo e la Juventus in relazione ad alcuni pagamenti arretrati. Come stabilito dal Collegio Arbitrale, che ha accolto parzialmente le richieste del giocatore, la Juve ha versato circa 10 milioni di euro a CR7, ma ha contestualmente presentato anche un ricorso al Tribunale del Lavoro per contestare la sentenza. Mossa che da una parte salda il "debito" con l'attaccante e dall'altra tiene ancora aperto il discorso in vista di un nuovo pronunciamento sulla questione. "Con riguardo al procedimento arbitrale instaurato dall’ex tesserato Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro con domanda in data 19 giugno 2023, con lodo comunicato in data 17 aprile 2024, il Collegio Arbitrale, a maggioranza, ha accolto parzialmente la domanda formulata in estremo subordine dall'Ex Tesserato, accertando la responsabilità precontrattuale di Juventus derivante dal fallimento della trattativa e condannato la convenuta al pagamento di una somma pari a circa € 9,8 milioni (corrispondente alla metà della richiesta dell’Ex Tesserato, pari a circa € 19,6 milioni) oltre interessi e rivalutazione monetaria; tale somma è stata puntualmente corrisposta dalla Società all'Ex Tesserato nell'esercizio 2023/2024 - si legge nel comunicato del club bianconero con cui sono stati svelati i dati del bilancio al 30 giugno 2024 -. In data 26 settembre 2024, Juventus ha depositato il ricorso per l’impugnazione del lodo dinnanzi al Tribunale di Torino, Sezione Lavoro" Sportmediaset
  13. Thiago Motta sta parlando in conferenza stampa alla viglia della gara della Napoli. TuttoJuve.com è presente all'evento e sta riportando le sue parole in diretta: Che Juve-Napoli ci aspettiamo? "Una bella partita. Una grande partita, con giocatori Forti. Bisogna confrontarsi sul campo e vedere cosa possiamo fare domani con il nostro pubblico. Affrontare la partita come sempre con grande serietà, con grande responsabilità, rispettando l'avversario e giocare il nostro calcio e e andare avanti così". Come sta Gatti? "Fede è a disposizione, non abbiamo solo Conceicao e Milik, che sono due giocatori che non saranno a disposizione domani. Tutti gli altri sono disponibili e con la possibilità di iniziare la partita. Fede ha svolto bene l'allenamento di oggi e anche lui sarà nel gruppo". Un ricordo di Conte allenatore? Ha preso qualcosa da lui? "Si è stato un grande piacere lavorare con Conte. Siamo usciti contro una squadra forte. Noi anche eravamo una grande squadra che non è riuscita centrare l'obiettivo. Il rapporto con Conte era fantastico". Chi tra Juve e Napoli addosso la pressione maggiore? Il Napoli senza coppe è un vantaggio rispetto a voi? "Chi lo sa secè ha un vantaggio o no. Sapevamo già prima di iniziare la stagione che era così. Il calendario è questo. Bisogna affrontare partita dopo partita e la prossima è contro il Napoli, una buona squadra. L'ho detto già prima e non solo oggi che domani li affronteremo. È una squadra costruita per puntare allo scudetto. Poco tempo fa hanno già vinto lo scudetto e hanno espresso anche un calcio straordinario e mondialmente si parlava di loro. Noi dobbiamo andare sulla nostra strada, migliorare e avere questa ambizione sana di migliorare sempre e domani fare una grande prestazione, sia per noi che per il nostro pubblico che sicuramente verrà a sostenere la squadra e passare insieme una grande serata". Come si lavora su Vlahovic? "Questa fa parte dell'ambizione sana di migliorarsi sempre. Dusan può migliorare, come posso migliorare io. Dusan sta molto bene e parliamo tutti i giorni. È un ragazzo sorridente e positivo. L'ultima partita ha fatto un grande lavoro. Sono contento del suo lavoro e deve continuare così". Dove dovete migliorare? "Tutto. Dobbiamo crescere e affrontare la partita con qualcosa in più. Ogni giorno vogliamo fare qualcosa di meglio" Sono passati 100 giorni da quando l'allenatore della Juventus e le mettessero davanti un foglietto e le dicessero di firmare per vincere tre scudetti come Conte lo farebbe o c'è l'ambizione di vincere anche altro? "Prima cosa non ho quel foglietto. Ma anche se me lo porti non vale tanto, vuol dire che non ci penso neanche. Penso alla giornata di oggi, abbiamo fatto un grandissimo allenamento. Abbiamo messo qualcosa in più per domani e passerò la mia giornata qua nel centro sportivo, a preparare qualcosa per domani e anche per programmare un po' il futuro. Stasera la fortuna di avere la mia famiglia ed è da un po' che non li vedo e passerò la serata con mia moglie e le mie bambine. Devo riposarmi, concentrarmi ancora di più e affrontare la partita di domani al massimo e questa è la mia vita e tutto quello che accadrà e arriverà sono contento lo stesso, perché mi impegno al massimo tutti i giorni e quella è la mia grande soddisfazione". Vede una distanza di valore tra Juve e Napoli? "Non è una questione di condividere o no è una questione di fatti. È la realtà poco tempo fa il Napoli ha vinto lo scudetto ma non solo come lo ha vinto. Come sono andati a giocare in Europa, il calcio espresso dalla squadra. Sono punti di vista non è questione di condividere o non condividere il mio punto di vista l'ho detto prima. Il Napoli è veramente una squadra forte e poi qualche cambiamento c'è stato, ma questi sono cambiamenti per puntare allo scudetto quest'anno, è normale che sia così noi domani li affronteremo e siamo consapevoli di affrontare una squadra forte e noi daremo il massimo per competere e fare un'ottima prestazione e portare il risultato positivo dalla nostra parte". Come stanno i centrocampisti? "Tenere la competizione alta fa parte del mio lavoro. Tutti si stanno allenando bene. Per la prossima metterò i giocatori che stanno meglio. Abbiamo bisogno di tutti perchè abbiamo tanti giocatori forti". Cosa pensa sui falli sistematici su Kvara? "Io posso parlare dei miei ragazzi. I miei ragazzi non vanno per fare fallo e vogliono giocare sempre a pallone. I miei ragazzi non si buttano mai e cercano di rispettare il gioco. In un contesto generale, io ho sempre difeso il gioco. I falli pericolosi non vanno mai bene e l'abbiamo risolto. Adesso stiamo discutendo per migliorare le perdite di gioco. Per rispettare il gioco bisognerà limitare anche le simulazioni". Sarebbe contento di un pareggio? "Sono supposizioni. Noi rispettiamo l'avversario, ma vogliamo fare una grande prestazione e portare la partita dalla nostra parte". Si sente simile come allenatore a Conte? Tutti siamo diversi. Sei troppo concentrato su me e Conte. Domani si gioca Juventus-Napoli. Una bella partita con grandi giocatori. Noi vogliamo portare a casa il risultato e conta solo quello". Ha mai avuto la possibilità di allenare il Napoli? "No". Sorpreso dall'esonero di De Rossi? "Si mi ha sorpreso molto. Ho mandato un messaggio a lui che ovviamente resterà tra noi".
  14. Nico Gonzalez sta parlando in conferenza stampa come nuovo giocatore della Juventus. TuttoJuve.com è presente all'evento e sta riportando le sue parole in diretta: Le tue emozioni dopo il gol in Champions League? "Buongiorno, veramente sono contento. Per me era un sogno sognare con questa maglia. Ho trovato il momento giusto per farlo e sono molto felice". Quali sono i movimenti che vi chiede Thiago Motta? "Noi sappiamo cosa fare. Abbiamo un' idea chiara di essere liberi e di prenderci delle responsabilità. Ed è quello che chiede il mister". Qual è l'aspetto che potrà far diventare grande la Juventus? "Secondo me è dimostrare, giocare bene al calcio, tenere la palla bassa e portare a casa risultati positivi. Come gruppo abbiamo un'idea. Dobbiamo essere uniti e compatti. Dobbiamo essere un buon gruppo perché quello porta i risultati positivi" Vista l'assenza di Milik puoi fare il vice Vlahovic? "Lavoriamo ogni giorno, ma uno gioca a destra, uno sinistra e uno di punta. Abbiamo grandi giocatori e chi non è titolare è pronto ad entrare e a fare bene per la squadra. Stiamo lavorando tanto ogni giorno e questo è positivo". La storia della Juventus è fatta di grandi argentini, hai un idolo tra coloro che hanno vestito la maglia bianconera? "Si certo, El Fideo Di Maria che per me è un idolo dentro il campo ma anche fuori. Io l'ho conosciuto in nazionale. Uno quando gioca al calcio è felice e se devo fare il portiere lo faccio senza problemi". Hai parlato con Di Maria della Juve? "In quel momento non ho parlato con nessuno, eravamo concentrati alla Coppa America. In vacanza ho iniziato a pensare a questa scelta. Quando arriva la Juve non devi pensare, ma dire si". Che Vlahovic hai trovato? "Lo conosco ed è migliorato davvero tanto. Quando l'ho visto alla prima partita ho detto questo è forte. Aiuta sempre la squadra. È un bravo un ragazzo che merita il meglio". A quanti gol rinunceresti tu per far arrivare Vlahovic a 30 gol? "No, la nostra idea è chiara: noi aiutiamo la squadra. È questo il nostro lavoro, bisogna fare il bene della squadra. Dobbiamo continuare su questa strada"
  15. Sergione

    SportWeek - Nicolò Fagioli, missione riscatto

    La seconda vita di Nicolò Fagioli, centrocampista della Juve, dopo la squalifica per le scommesse, riparte da un nuovo allenatore, un contratto rinnovato fino al 2028 e un progetto tutto da scoprire. Il numero 21 della Vecchia Signora è tornato in campo per la penultima di campionato tra Bologna e Juventus, per poi confermarsi titolare nell’ultima contro il Monza. Infine, la convocazione in Nazionale per volare a Euro2024. Ora che l'ossessione per le scommesse del centrocampista è stata domata, il tanto atteso debutto stagionale in Serie A contro il Como. Nicolò ha vissuto un'estate intensa dopo un periodo di buio, tra terapie e allenamenti per farsi trovare pronto. Thiago Motta ama far ruotare gli uomini e tutti possono essere titolari, apprezza Fagioli per la duttilità, la tecnica pulita, la visione di gioco e la capacità di andare al tiro. Un talento da non sprecare, così Nicolò sogna una stagione da protagonista per ripagare la Juve che non lo ha mai lasciato solo Sport Week
  16. La Juventus annuncia una nuova collaborazione: quella con PRIME, la rivoluzionaria bevanda per l'idratazione creata da Logan Paul e KSI. Da oggi, quindi, PRIME è la bevanda sportiva ufficiale della Juventus, unendo i mondi dello sport, dell'intrattenimento e delle soluzioni più innovative per l'idratazione. Come leader nell'industria delle bevande, PRIME offre agli atleti e ai consumatori un'idratazione superiore. Negli ultimi due anni, PRIME è diventata rapidamente sinonimo di qualità, prestazioni e nutrizione all'avanguardia. La collaborazione con la Juventus e con la sua storia di eccellenza e di impegno nel raggiungere le massime prestazioni rappresenta una pietra miliare significativa nella missione di PRIME di ridefinire l'idratazione sportiva. Attraverso questa collaborazione, PRIME supporterà i giocatori della Juventus con soluzioni di idratazione avanzate progettate per ottimizzare le loro prestazioni sia dentro che fuori dal campo. Inoltre, PRIME collaborerà con la Juventus per coinvolgere i fan di tutto il mondo, creando esperienze uniche e contenuti esclusivi che evidenziano la sinergia tra il calcio di alto livello e l'idratazione d'élite Juventus.com
  17. “All’inizio di questa nuova stagione arrivo bene, motivato, carico per fare bene e aiutare la squadra”. Dusan Vlahovic è pronto per iniziare la nuova stagione e lo racconta in un’intervista in cui affronta tanti temi, a cominciare dalle tante novità di questa Juventus. Lunedì alle 20.45 la prima di campionato contro il Como, con Thiago Motta in panchina: “Ci sono tantissime novità -le parole del serbo- Sicuramente è tutto molto diverso. Ci vorrà un po’ di tempo, che noi non abbiamo, però facciamo in fretta e siamo tutti a disposizione per imparare velocemente. La nuova identità della Juve dovrebbe già iniziare a vedersi, siamo tutti motivati e a disposizione del mister per fare meglio. Sarebbe perfetto se si vedesse già dalla prima giornata”. Un Vlahovic che vuole partire forte, nella stagione che vedrà di nuovo la Juve in Champions: “Ho fatto una preparazione tosta, anche io sul piano personale erano due anni che non facevo preparazione con la squadra per vari problemi fisici. Ora ho fatto tutto, mi sento bene. Anche la squadra e sicuramente è positivo. Stiamo facendo tutte le cose che ci servono e speriamo di essere al massimo dal 19 agosto (contro il Como, ndr)” “Questo campionato sarà sicuramente difficile ed equilibrato -ha proseguito l’attaccante serbo- perché ci sono tantissime buone e grandi squadre. Squadre che si sono rinforzate tantissimo e non sarà facile ma noi guardiamo a noi stessi, puntando a fare il massimo. Non ci siamo posti nessun obiettivo, anche a me non piace parlare di obiettivi perché vuole dire che c’è un limite. Non abbiamo parlato di queste cose, stiamo lavorando, stiamo imparando nuove cose, andiamo avanti partita per partita ma ognuno nella sua testa ha qualcosa in mente. Andiamo piano e vediamo dove arriveremo. Per me questa stagione sarà sicuramente importante, come per tutti. Giocando nella Juve tutte le stagioni sono uguali, si punta al massimo e sicuramente sarà una stagione tosta però noi siamo pronti, ci faremo trovare pronti e daremo il massimo” Sky Sport
  18. Conferenza del ct Luciano Spalletti e del presidente federale Gabriele Gravina, il giorno dopo l'eliminazione dell'Italia dagli Europei: Gravina: "Siamo dispiaciuti per non aver potuto riconfermare a tutti i tifosi italiani la gioia che meritano. Dispiaciuti per il risultato ma nel mondo dello sport il risultato è soggetto a tante variabili. Rimane purtroppo la delusione per non aver potuto dimostrare tutto quello che è stato fatto in fase di preparazione. La delusione è per una prestazione e una incapacità nell’esprimere quello che avremmo dovuto fare. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata anche col mister: sono pragmatico e penso sia impensabile risolvere i problemi in momenti di difficoltà abbandonando un progetto che dal primo momento abbiamo detto che si tratta di un progetto triennale. Non si può pensare di abbandonare un progetto dopo 8/9 mesi di attività. C’è da cambiare qualcosa, da rivedere qualcosa in termini di approccio. Ci saranno riflessioni profonde, ieri sera abbiamo iniziato a confrontarci con Spalletti. Dobbiamo crescere tutti. Oggi emerge a livello internazionale la necessità di ridurre quanto più possibile lo spazio delle nazionali, questo è l’amore che sia ha per la nazionale. Spalletti ha la nostra fiducia, deve lavorare. Fra 60 giorni inizia un nuovo appuntamento, non possiamo pensare che in 60 giorni improvvisamente in Italia fioriscano i Mbappè., i Ronaldo e i Messi. Ci vuole pazienza. Abbiamo solo un’esigenza: attivare la politica della valorizzazione del talento, che c’è. Non scappo dalle responsabilità. Le critiche feriscono, quelle strumentali legate ad una richiesta di dimissioni. Quelle costruttive no, vanno ascoltate. Non esiste che qualcuno possa governare dall'esterno il nostro mondo, questo vale per la politica sia per tutti gli altri nel chiedere le dimissioni sia di Gravina che di Spalletti. Non esiste. Nostra progettualità con Spalletti puntava al 2026 ma dobbiamo fare conti con la realtà. L’obiettivo del mondiale 2026 è reale, siamo consapevoli che sarebbe un disastro inimmaginabile non centrare la qualificazione per la terza volta di fila. Questo non solo per il risultato, ancora una volta vorrebbe dire che non siamo stati in grado di percorrere un progetto che dia risposte concrete nell’immediato" Spalletti: "Indietro non posso tornare, chiaro per quel che si è visto qualche cosa ho sbagliato, ho tentato di ringiovanire un po’ la squadra. Siccome rimango qui, in futuro questo sarà fatto ancora di più. Se sono stato il miglior Spalletti possibile? Chiaramente no. Leggo che mi hanno attribuito d'aver alzato troppo i toni e uso di miti da seguire. Ma io ho degli esempi da seguire. Ci sono molte cose ancora da far vedere, il mio impegno sarà totale. Bisogna essere onesti nel racconto di queste 14 partite fatte, del mio percorso. Siamo stati bravi fino a un certo punto. Ieri fatto passo indietro importante che non si può accettare. Io credo di sapere quello che ci vuole. Siamo tornati a zero, la partita di ieri ci butta a zero e da lì dobbiamo ripartire. Nelle scelte future tenterò di ringiovanire ulteriormente la rosa, per ricreare un gruppo il prima possibile, stando attento alla mancanza di personalità. Non mi hanno dato le risposte che cercavo. Ci vogliono forze e energie nuove, si va a prendere i giocatori dal basso, i giovani. È chiaro che calciatori del livello di Chiellini e Bonucci è difficile da ritrovare. Poi si è visto che dando fiducia a Calafiori si possono trovare leader importanti, dobbiamo credere che ci sono potenzialità che passano attraverso il gioco, non i discorsi. Mi è sempre piaciuta la disponibilità dei ragazzi. Fino a ieri. Ieri no. Della partita di ieri sono deluso. Non ho visto reazione. Anche con la Spagna, meritando di perdere più di 1-0, nell’ultimo quarto d’ora potevamo pareggiare. Ieri ho visto meno questa rabbia, solo in alcuni momenti. Non ho vista rabbia contro un avversario che era alla nostra portata, diverso per qualità dalla Spagna. Le analisi spero di farle in modo corretto, andando ad approfondire quel che è successo nella realtà delle partite. Ma se la risposta è stata questa, sono io che devo e dovrà fare qualcosa di diverso. L’umore nella squadra era perfetto. C’era la giusta riflessione sull’importanza del torneo. Dentro il gruppo abbiamo sempre detto la stessa cosa: stava nascendo un gruppo sano e solido. Li ho visti tranquilli nelle cose che dovevamo fare. Tutti molto legati, amici, gioiosi. Tutte le sere la stanza piena a scherzare, a fare tornei di qualsiasi tipo. Se è un peso la maglia azzurra non lo so, visto il risultato della partita cercheremo di andare a capirlo, di parlare con i calciatori e avere risposte. Ieri durante la riunione della mattina poco prima di partire abbiamo chiesto chi si la sentisse di battere eventuali rigori. È lì che uno diventa realmente responsabile. Alcuni hanno alzato la mano. Altri l’hanno tenuta bassa, e sono state diverse. Queste prove verranno fatte anche per capire chi se la sente di gestire tutto questo" Sky Sport
  19. ACCORDO CON IL BOURNEMOUTH PER LA CESSIONE DEFINITIVA DEL CALCIATORE HUIJSEN Torino, 30 luglio 2024 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società AFC Bournemouth per la cessione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Dean Donny Huijsen Wijsmuller a fronte di un corrispettivo di € 15,2 milioni, pagabili in cinque esercizi, oltre a premi variabili fino a un massimo di € 3 milioni.
  20. Rivoluzione. È intorno a questa parola che ruota il nuovo corso della Juventus, tornata ad alzare un trofeo dopo tre anni (la Coppa Italia) e protagonista di un sensibile cambio dirigenziale e tecnico: dall’addio dell’ex presidente Andrea Agnelli all’arrivo, nella scorsa stagione, di Cristiano Giuntoli come football director, fino alla recente separazione con Massimiliano Allegri, sostituito in panchina da Thiago Motta. Una rivoluzione che poggia le fondamenta sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il club nella stagione 2022-23, con il loro impatto negativo non solo sui risultati sportivi, ma anche sui conti. Aspetto evidenziato sia dal nuovo aumento di capitale da 200 milioni di euro predisposto a fine 2023 dall’azionista di maggioranza, Exor, sia dalle parole di John Elkann, per il quale la stagione 2023-24 è stata un “anno zero per la Juventus”. “Sono stati due anni molto complicati, in cui abbiamo registrato, per i dieci punti di penalizzazione, perdite tangibili, circa 115 milioni di euro, e intangibili, come quelle legate al brand e alla sua appetibilità sul mercato”, spiega Francesco Calvo, managing director revenue & football development della Juventus. Anche “se il mondo del calcio ha la memoria corta, perché è molto legato ai risultati”, lo stesso non si può dire dell’industria delle sponsorizzazioni, dove la reputazione del brand e la programmazione sono fondamentali. Lo dimostra il fatto che, dopo la scadenza del contratto con Jeep, il club non ha ancora trovato un accordo per il nuovo main sponsor. “Siamo stati penalizzati perché non abbiamo avuto modo di programmare, ma le sensazioni sono positive: abbiamo diverse trattative in fase avanzata” D’altronde, non bisogna dimenticare che la Juventus, oltre a essere la prima squadra della Serie A per ricavi secondo Deloitte (432,4 milioni di euro nella stagione 2022-23), è anche l’11esimo club di calcio di maggior valore al mondo secondo Forbes, con una valutazione di 2,05 miliardi di dollari, la più alta in Italia. Traguardi che la società ha raggiunto “grazie ai tanti investimenti degli ultimi anni. Da quelli nelle persone a quelli infrastrutturali, stimati in circa 200 milioni di euro, come lo stadio, i centri sportivi (Jtc Continassa e Allianz Training Center di Vinovo), la sede, il J|medical e il J|hotel, fino a tutto l’ecosistema digitale, sfociato nella nascita di Juventus Creator Lab”. A questo proposito, con 175 milioni di follower, Juventus è attualmente il brand italiano più seguito al mondo. “Oltre ad aver intrapreso una strategia opposta rispetto ad altri club, abbiamo avuto il merito di cavalcare la spinta dell’arrivo di Cristiano Ronaldo. Operazione che, nonostante la pandemia, ci ha permesso di accrescere la riconoscibilità del brand in tutto il mondo”, aggiunge Calvo. Se dal punto di vista dei risultati la Serie A rimane molto competitiva, come dimostrano le ultime due edizioni delle competizioni europee, culminate con la vittoria dell’Europa League dell’Atalanta e con il primo posto nel ranking Uefa, guardando ai diritti tv non si può dire lo stesso. Tra i cinque principali campionati europei, siamo davanti solo alla Ligue 1 francese, con una differenza abissale rispetto alla Premier League, che per la stagione 2022-23 ha distribuito 3,2 miliardi di euro, più del triplo rispetto alla Serie A. E per le nostre squadre i ricavi, dalla prossima stagione, subiranno una nuova diminuzione: da 970 a 900 milioni. La spiegazione del calo, secondo Calvo, può essere riassunta in alcuni punti: “Partiamo dal presupposto che il calcio segue il ritmo di crescita del proprio paese, e in Italia il Pil non ha subito rialzi importanti negli ultimi anni. A ciò aggiungiamo la competitività degli operatori, lo scarso sviluppo tecnologico e infrastrutturale del Paese e la mancanza di integrazione con i servizi di connettività, aspetto molto impattante all’estero. Non dimentichiamo poi i costi degli abbonamenti, che al di fuori dell’Italia sono molto più alti, la pirateria, su cui però si sta facendo un ottimo lavoro, e la scarsa managerialità all’interno della Lega”. Calvo si sofferma quindi sulla “necessità di rivedere i format di tutti i campionati professionistici, perché così il sistema calcio italiano non è economicamente sostenibile. Basti pensare che una squadra di Lega Pro perde in media 1,5 milioni all’anno, fatturando tra i 2 e i 4 milioni”. Allo stesso tempo, continua Calvo, bisognerebbe rivedere tutto ciò che “concerne le mutualità” e incentivare “una revisione dei contratti di lavoro, che devono essere flessibili. Se, per esempio, una società retrocede dalla Serie A alla Serie B, deve poter dimezzare le cifre dei contratti dei lavoratori”. Il tema della Serie A a 18 squadre, al posto delle attuali 20, è quindi solo un tassello di questa trasformazione, che riguarda anche il numero di partite. “Al termine della stagione 2025-26, che si concluderà con i Mondiali negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, i calciatori, stipendiati al 100% dai club, giocheranno per il 75% del tempo con le loro squadre e il 25% con le nazionali. E i rischi sono tutti a carico dei club. Non va bene”. Positivo, invece, il sempre maggiore interesse degli investitori stranieri, specialmente americani: nella prossima stagione la Serie A avrà sette proprietà statunitensi su 20. “È una tendenza che permette al sistema Italia di aumentare gli investimenti infrastrutturali. Lo stiamo vedendo, per esempio, con il Viola Park della Fiorentina, o con i progetti degli stadi del Bologna e della Roma”. Calvo si sofferma anche sui motivi di questo interesse: “L’industria dello sport in Europa è ancora molto frammentata, perché è più concentrata sui risultati sportivi che sul business. Di conseguenza, c’è più possibilità di scovare opportunità di investimento rispetto agli Usa, dove le cifre in ballo sono ormai da capogiro”. Non poteva mancare un accenno alle due competizioni internazionali che vedranno la Juventus protagonista: il nuovo Mondiale per club e la Champions League. Del primo, a parte le squadre qualificate, si sa ancora poco. Soprattutto in termini economici, dato che la Fifa sta ancora discutendo con diversi broadcaster per i diritti tv e il montepremi. La sensazione è che entro settembre possano arrivare novità. “È una grande opportunità per noi, ma parlare adesso di cifre è impossibile. Ci sono stime di ricavi e di costi, ma ancora non si sa nulla sulla redistribuzione”. Infine, c’è tanta curiosità sulla Champions League, che dalla prossima edizione cambierà format. Tra le tante novità, non ci sarà più la fase a gironi, che verrà sostituita da un girone unico in cui tutte e 36 le squadre giocheranno otto partite. “Sarà interessante, divertente e imprevedibile. Ovviamente, tutte le analisi le faremo successivamente. Sono molto curioso, perché comunque rappresenta un grosso passo avanti” Articolo apparso sul numero di luglio 2024 di Forbes Italia
  21. Andrea Cambiaso, terzino sinistro della Juventus, ha parlato dal ritiro di Herzogenaurach ai cornisti presenti. Ecco le sue dichiarazioni riprese da TuttoJuve: Le tue prime sensazione del tuo ritorno in bianconero dopo l'Europeo? "Sono tornato dalle vacanza, questi 20 giorni, sono molto contento di essere qui, di tornare in questa società incredibile. Fisicamente sto bene, dai bene!". Ci presenti Thiago Motta? "Allenatore che ha grande mentalità, ha grande voglia di lavorare, è molto esigente. E quindi fa molto bene. Siamo una squadra relativamente giovane. Può aiutarci molto". Hai già parlato della tua posizione in campo? "Ho questa fortuna, sono abbastanza duttile, in diverse posizioni. In questi giorni mi sta utilizzando più da terzino sinistro. Quello poi vedremo, durante l'anno ci sono diverse complicanze, infortuni, vedremo dai…"
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.