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Ufficiale: Cabal è un nuovo giocatore della Juventus
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Juan David Cabal è ufficialmente bianconero. Terzino – e all'occorrenza anche difensore centrale – classe 2001, arriva alla Juventus dall'Hellas Verona e firma un contratto che lo lega ai nostri colori fino al 30 giugno 2029. Torino, 18 luglio 2024 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società Hellas Verona FC per l’acquisizione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Cabal Murillo Juan David a fronte di un corrispettivo di € 11 milioni, pagabili in tre esercizi, oltre ad oneri accessori pari a € 1,8 milioni. Sono inoltre previsti premi per un ammontare non superiore a € 2 milioni, al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi Benvenuto alla Juventus, Juan, ci vediamo in campo! Juventus.com -
Intervistato da Rai 2, Alessandro Canovi, tra gli agenti di Thiago Motta, ha spiegato i motivi che hanno spinto l'allenatore italobrasiliano a scegliere il progetto della Juventus a scapito di altri club che si erano interessati all'ormai ex Bologna: "Thiago si è tuffato molto bene nell’avventura Juve, è contento di essere in un club con pochi eguali al mondo. Il suo entusiasmo è ai massimi livelli e ha la convinzione di poter ottenere grandi risultati fin da subito", ha assicurato. Canovi poi aggiunge: "Alcuni mi avevano contattato per parlare di Thiago - ha ammesso -. La scelta della Juve è stata però molto semplice, parliamo di uno dei club migliori al mondo. Giuntoli sa comunicare molto bene le proprie idee, non è stato difficile capirsi e si vede da come stanno programmando tutte le operazioni insieme. Fino ad aprile Thiago ha pensato comunque solo al Bologna. C’erano anche altri club interessati, tant’è che abbiamo firmato il contratto con la Juventus solo il 14 giugno”, ha concluso
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Ufficiale: Moise Kean alla fiorentina per 13 milioni più 5 di bonus
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VIDEO Il primo giorno di Michele Di Gregorio in bianconero
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Khephren Thuram lascia la selezione francese che farà le Olimpiadi, Henry: "La società dove andrà è contraria"
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Khephren Thuram lascia la Francia che farà le olimpiadi. Il suo futuro club che dovrebbe essere la Juventus, come annunciato ieri da L'Equipe, è contrario alla sua partecipazione. Abbiamo tempo fino a mezzanotte per dare la lista. Khéphren Thuram non ci sarà. La società dove andrà (la Juve, ndr) è contraria al suo arrivo. Per quanto rappresenta per il nostro gruppo è molto dura, ma non possiamo permetterci di trovarci nella situazione in cui il suo nome è inserito nella lista di domani e poi il club arriva e ci dice di no alla fine", ha detto l'ex Arsenal. Il centrocampista era stato inserito nella lista dei Bleus che proveranno a vincere l'oro in casa. La finale del torneo è in programma sabato 10 agosto, a una settimana dall'inizio della Serie A -
L'ex centrocampista della Juventus Arturo Vidal ha concesso un'intervista a Davoo Xeneize Plus. Le sue parole sulla Vecchia Signora: "Vidal-Pirlo-Marchisio-Pogba? Per me è il miglior centrocampo che abbia mai visto, in cui abbia mai giocato. Credo sia il migliore della storia del calcio. Xavi-Busquets-Iniesta? Erano diversi. Tecnicamente erano spettacolari, ma non davano un calcio, contro di noi hanno sofferto. Se non fosse stato per Messi, avremmo vinto la Champions. E' stato quello il miglior anno della mia vita. Abbiamo vinto quasi il triplete con la Juve e poi vincemmo la Copa America col Cile. In due mesi abbiamo fatto praticamente tutto"
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Dalla Turchia: Il Fenerbache ci prova per McKennie, lo vuole Mourinho
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Fuori dai piani della Juventus per la stagione 2024/2025, la prossima destinazione di Weston McKennie potrebbe essere la Turchia. Come riportato dal sito turco “Faul.com“, il direttore sportivo del Fenerbahce, Mario Branco, ha infatti contattato l’agente del centrocampista per sondare il terreno. Da sottolineare inoltre come il nuovo allenatore del club, José Mourinho, abbia dato il via libera alla trattativa e sarebbe felice di avere a disposizione per la prossima annata il calciatore statunitense -
L'Equipe: il PSG mette nel mirino Huijsen, valutato dalla Juve 30 milioni
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Secondo quanto riportato da L’Equipe, il PSG ha messo nel suo mirino Dean Huijsen e non solo sta monitorando il centrale di proprietà della Juventus, ma sta prendendo in seria considerazione il suo acquisto. Quello che si presenterà ai blocchi di partenza della prossima stagione, sarà un PSG molto rinnovato. Come è noto, l’obiettivo principale sarà quello di individuare sul mercato un campione chiamato ad andare a prendere il posto di Kylian Mbappé in rosa, ma in generale si cercherà di lavorare su tutti i reparti. In particolare, la difesa potrebbe essere quello che andrà maggiormente modificato ed è anche per questo motivo che nel mirino del club transalpino è finito anche Dean Huijsen. Per convincere la Juventus a cedere il suo centrale classe 2005 servirà comunque uno sforzo importante: per il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ha una valutazione di non meno di 30 milioni di euro. È questa la cifra che permetterebbe al club di fare plusvalenza quasi totale e reinvestire gran parte di questo budget per regalare a Thiago Motta la più grande richiesta fatta: Riccardo Calafiori. Almeno per ora, c'è grande distanza sul costo dell'operazione. Il PSG, infatti, valuta il cartellino di Huijsen non più di 20 milioni di euro, non una cifra bassa, ma comunque distante dalle richieste bianconere. Servirà trattare. -
Huware è il primo "Official Innovation Partner" di Juventus
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Huware sarà il primo Official Innovation Partner di Juventus Forward, il progetto del Club dedicato all'innovazione. Juventus e Huware hanno lanciato la prima partnership nel campo dell'innovazione nella massima serie italiana, con l'obiettivo di promuovere la co-creazione e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per accelerare l'innovazione digitale nello sport, e hanno svelato questa entusiasmante collaborazione al Google Cloud Summit di Milano. Grazie a questo accordo, Juventus Forward – il laboratorio di innovazione del Club – collaborerà con Huware, una società di consulenza cloud, per innovare digitalmente e sfruttare il potenziale dell'Intelligenza Artificiale in diverse aree, dalle prestazioni al coinvolgimento dei fan. Huware e Juventus mirano insieme ad accelerare il cambiamento adottando un approccio concreto, basandosi su casi reali per testare nuove soluzioni e ampliare i confini dell'utilizzo di tecnologie specifiche di Intelligenza Artificiale nello sport, dalle prestazioni al business. La partnership tra Juventus e Huware esplorerà vari modi in cui l'Intelligenza Artificiale può essere applicata nel mondo del calcio ai giorni nostri. Il Machine Learning per l'analisi degli allenamenti e delle prestazioni, la Computer Vision, presa in prestito dall'agricoltura, per identificare difetti e prevedere l'evoluzione del manto erboso, l'AI generativa per la creazione di contenuti, sono solo alcune delle aree che verranno esplorate. L'obiettivo è avere un impatto a 360° sulle funzioni del Club, con lo scopo di incoraggiare l'adozione non solo di nuove soluzioni tecnologiche, ma anche di introdurre una mentalità innovativa che, con un nuovo approccio, spinga lo sguardo verso il futuro e le opportunità che può offrire. CHE COS’È JUVENTUS FORWARD Juventus Forward è il programma di innovazione più recente del Club. È uno spazio di co-creazione che incoraggia la collaborazione interna e l'integrazione con l'ecosistema esterno dell'innovazione (Istituzioni, Start-up, Acceleratori). Forward, una fusione tra anima aziendale e sportiva, ha il ruolo di facilitatore, con l'obiettivo di favorire le condizioni necessarie per generare innovazione. Come primo partner sportivo di un acceleratore in SportTech, vincitore del premio Innovazione dell'Anno 2023 assegnato dal Social Football Summit, organizzatore di 'Calls for Ideas' rivolti agli studenti, attivo nel Venture Clienting e partecipante sempre più attivo nella rete dell'innovazione, il progetto si articola in tre obiettivi: tradurre idee in valore (ricavi e prestazioni), posizionamento del brand e introduzione di una cultura dell'innovazione, perché l'innovazione non è solo rappresentata da soluzioni tecnologiche, idee o metodi, ma anche dal processo di scoprire nuovi modi di fare le cose. Play the Forward Game! Juventus.com -
«A 24 anni scrissi che avrei voluto lasciare il calcio. Poi ho rischiato anche una ricaduta. Mi hanno salvato i terapisti e i miei figli». È uno dei passaggi della lettera che Danilo, difensore della Juventus e capitano della nazionale brasiliana, ha pubblicato su The Players Tribune. È una confessione delle gioie e dei momenti bui che ha attraversato nella sua carriera e l’ha indirizza ai tifosi verdeoro, alla vigilia della Coppa America. «La cosa più importante nel calcio per me è dare tutto quello che puoi. Ma non sempre accade. Ci saranno molti momenti in cui le gambe non funzioneranno. Quando ti svegli sentendoti terribile, pensi che tutti ti odino e che non meriti nemmeno di indossare quella maglia. Mi ha salvato vedere il gioco con gli occhi di un bambino». Le difficoltà psicologiche sono emerse dopo il trasferimento del giocatore al Real Madrid. «Sono umano, non sono sempre stato al mio meglio. Durante la mia prima stagione al Real Madrid mi sentivo depresso, perso, inutile. In campo non riuscivo a fare un passaggio di cinque metri. Fuori, non riuscivo a muovermi. La mia passione per il calcio era scomparsa e non vedevo una via d’uscita. Volevo tornare a casa mia, in Brasile, e non giocare più» Danilo spiega che si è ritrovato anche grazie ai ricordi di quando ha iniziato a calciare il pallone «la gioia di giocare non per fama o denaro, ma per divertimento». Ha rischiato una ricaduta dopo la pandemia di Coronavirus e l’uscita dalla Coppa del Mondo: «Avrei potuto dire “ho avuto una buona carriera. Ho già raggiunto il mio massimo. Ora posso rilassarmi”. Ma ho fatto il contrario. Ho iniziato a sfidare me stesso per essere un leader migliore. Ed è stato allora che tutto si è illuminato per me. Quando ho ricevuto la fascia di capitano alla Juventus è stato un grande onore. Ma quando ho ricevuto quella del Brasile, è stato qualcosa di diverso. Un onore immenso, incomparabile» Ed è nelle vesti di capitano che si rivolge, infine, ai tifosi brasiliani: «So cosa significa la Seleção per il nostro Paese. E la Coppa America è una grande opportunità per dimostrare che il nostro gruppo comprende il peso della responsabilità di indossare questa maglia. Penso che dobbiamo giocare come se stessimo lottando per tornare a essere di nuovo dei calciatori professionisti. Abbiamo rinunciato a tutto per la nazionale. Siamo un gruppo che ha molta fame e molto orgoglio di rappresentare il nostro Paese. Non siamo stati in grado di dimostrare quanto siamo disposti a sacrificare per questa maglia. L’unico modo per cambiare questa immagine è dare anima e corpo in campo. Ogni giocatore che indossa la maglia verdeoro ne sente il peso, indipendentemente da quello che si dice in giro» Open
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Elkann: "Per la nostra famiglia la Juve è responsabilità e passione da oltre 100 anni"
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Il calcio è stata una vera passione per la nostra famiglia. Una responsabilità che abbiamo da più di 100 anni, e una passione che condividiamo con le tante famiglie che amano la Juventus" Lo sottolinea John Elkann, presidente di Exor, la holding della famiglia che controlla anche la squadra bianconera, in una puntata del podcast 'In good Company' condotto da Nicolai Tangen, ad di Norges Bank, il fondo sovrano norvegese tra i più importanti al mondo. "I miei figli hanno avuto la fortuna di crescere in un periodo in cui la Juventus ha vinto nove scudetti di fila - spiega Elkann -. Quindi, come mio nonno, sono cresciuti con una Juve che ha ottenuto risultati straordinari, e per questo ne sono incredibilmente appassionati. Il calcio è fatto di persone, competizione e grandi performance, esattamente come per le nostre società. Una società calcistica è fatta di persone, è fatta di competizione e risorse da cercare di usare al meglio. E poiché le nostre società aspirano a avere grandi risultati, da ambienti ad alta intensità come quelli dello sport professionistico c'è molto da imparare"- 158 risposte
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Chiellini: "A Settembre torno a Torino, ho un contratto con la Juve da ambasciatore"
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Giorgio Chiellini ha rilasciato un'intervista ad AS in cui ha parlato anche del suo futuro "Nell’ultimo anno alla Juve potevo ancora giocare, ma ho notato quanto fosse difficile per me recuperare. Non volevo essere inutile. A me è successa la stessa cosa a Los Angeles. Ho vissuto due stagioni bellissime, abbiamo raggiunto due finali di MLS, una vinta e una persa, e una finale di Champions. Con la famiglia l'idea era tornare in Italia dopo l’estate e volevo iniziare a divertirmi e studiare. Prossima tappa? A settembre tornerò a Torino, che è casa mia, ma è stata una decisione di famiglia. Ho un contratto da ambasciatore con la Juventus, è stata la squadra della mia carriera, anche se è presto per parlare del mio futuro. Devo continuare ad imparare e ad accumulare energie per ricominciare" -
Rabiot: "Thiago Motta allenatore eccezionale, la Juve ha fatto la scelta giusta. Futuro? Vedremo..."
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Il contratto di Rabiot con la Juventus scadrà tra meno di due settimane. Il francese non ha ancora scelto se proseguire o meno la propria avventura in bianconero, e in questo momento si concentra sugli Europei con la Francia. Proprio dal ritiro della nazionale francese in Germania, il centrocampista ha parlato in conferenza stampa trattando anche il tema della scelta di Thiago Motta come nuovo allenatore. "È un allenatore eccezionale, che ha fatto grandi cose in Italia. Lo conosco molto bene, ho giocato diversi anni con lui. Lui ha la sua carriera da proseguire, io la mia, quindi vedremo. Ma la Juve ha fatto la scelta giusta" GDM -
VIDEO Chiellini riabbraccia la Juventus a Los Angeles
Sergione ha aggiunto una discussione in Video Juventus, PuntoJ: la zona erogena del tifoso juventino
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Cambiaso: "Sono arrivato ad Euro2024 grazie al lavoro e alla speranza coltivata in silenzio alla Juve"
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Con l'esordio contro l'Albania, Andrea Cambiaso ha realizzato un sogno o almeno la prima parte dello stesso. L'esterno in una sola stagione ha conquistato il posto da titolare alla Juventus e, grazie alle buone prestazioni e alla capacità di giocare in più ruoli, ha ricevuto la fiducia del ct Spalletti per rappresentare l'Italia a Euro 2024. "Se tre anni fa mi avessero detto che sarei stato qui, non ci avrei mai creduto. Sicuramente è stata una bella scalata, frutto di tanto lavoro". Una convocazione agognata, ma mai del tutto certa fino alla chiamata di Spalletti: "Ho sempre sperato, non c'è stato giorno in cui però ci ho creduto davvero. Facevo finta di niente - ha commentato ai canali Uefa l'esterno azzurro -. Ho coltivato la speranza alla Juventus, è stata una grande emozione entrare nei 26 e sono molto felice". L'esordio è stato vincente nel 2-1 contro l'Albania: "L'unico rammarico è non averla chiusa prima, ma c'è stata una grande reazione considerando atmosfera e gol subito dopo pochi secondi. Abbiamo dimostrato di essere una grandissima squadra". Ora la Spagna: "Sarà una bellissima partita contro una delle nazionali favorite per la vittoria, ma noi dobbiamo difendere il titolo. Da squadra ce la giocheremo". Spalletti ha detto di apprezzare Cambiaso per il modo di lavorare e per la versatilità: "Cerco di adattarmi in tutti i ruoli. Il mister mi ha chiesto di tenere la posizione e il palleggio in un momento delicato del match" Sportmediaset -
Lippi: "La vittoria della Champions con la Juve più bella di quella dei Mondiali"
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L'ex allenatore, intervistato dal direttore di 'Tuttosport' Guido Vaciago in occasione del Festival Serie A a Parma, ha fatto la sua scelta. Lippi ha infatti confessato di preferire il trionfo del 1996 a Roma sulla panchina della Juventus, rispetto a quello ottenuto dieci anni dopo a Berlino con la Nazionale: "Se è stata più bella la vittoria a Roma del '96 o Berlino 2006? È stata più bella la prima, perché l'altra è avvenuta 10 anni dopo, 10 anni di grandi successi, in cui abbiamo vinto 5 scudetti, 4 finali di Champions League e tutto quello che c'era da vincere lo avevamo vinto, perciò c'era la consapevolezza di aver raggiunto livelli di squadra molto importante. Poi arriva la Nazionale, diventi campione del mondo, che è fantastico, però viene dopo 10 anni di grandi successi, perciò penso sia stata più importante la prima", ha spiegato L'allenatore viareggino ha poi rivelato cosa si provi nel guidare una squadra come la Juventus: "La maglia della Juve è pesante sì, però, contemporaneamente alla pesantezza della maglia e delle responsabilità c'è anche la soddisfazione che hai a rappresentare una delle società più importanti del mondo. Quando succede questo e riesci a fare subito buoni risultati allora è molto bello" Goal- 170 risposte
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Del Piero: "La Juve per me è tutto, non mi pento di nulla, neanche della B. Sono stato tifoso bianconero fin da ragazzino"
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Nel corso di un'intervista a TalkSport, Alessandro Del Piero ha parlato del suo rapporto con la Juventus di cui è stato leader, capitano e leggenda assoluta tra gli anni '90 e la prima decade dei 2000 Una vita in bianconero, senza alcun pentimento... "Non ho nessun tipo di rimpianto nella mia carriera. Non mi pento delle scelte che ho fatto, compresa la retrocessione in Serie B con la Juventus. È stata una scelta difficile certo, ma sono comunque felice di averla fatta perché la ritenevo giusta. Non cercavo più soldi o altre cose, mi hanno dato già un bel po' di soldi a Torino dove sono diventato capitano e rimasto per 19 anni. Con quella maglia ho attraverso tutto, dal paradiso all'inferno e sono felice di questo. È stata una storia ed un viaggio unico". La Premier League per Alex è stata più di una suggestione... "Ovviamente mi sarebbe piaciuto avere la possibilità di giocare in Premier League perché ogni volta che venivo qui c'era un'atmosfera fantastica in ogni stadio. C'erano state delle possibilità con Newcastle e Manchester United, ma alla fine non è successo perché ero capitano della Juve e per me era tutto. Sono stato tifoso della Juve fin dall'inizio, da quando ero un ragazzino".- 140 risposte
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Chiellini: "La Juve quest'anno ha fatto il massimo, neanche Guardiola poteva fare meglio. Thiago Motta ha tutto per far bene, sono fiducioso"
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Chiellini ha rilasciato un'intervista a Sky Sport toccando diversi argomenti: dal suo ricordo più bello in carriera fino alle sensazioni sull’arrivo di Thiago Motta come nuovo allenatore della Juventus, passando per una suggestione riguardante il suo futuro: Qual è l’immagine più bella della tua carriera? "Ne scelgo due: la prima è la vittoria dell’Europeo e alzare la coppa a Wembley. Se devo però scegliere una foto nella quale mi rivedo, invece, penso a quella nel match contro il Real Madrid quando avevo una fascia in testa ed esulto verso il finale della partita con i due giocatori dei blancos alle spalle". Parlando di Real: stasera si gioca la finale di Champions, come la vedi? "Onestamente il pronostico è uno solo. Non ci dovrebbe essere troppa partita, ma il calcio non è così scontato. Può succedere sempre di tutto: al 99% dovrebbe vincere il Real, mentre l’1% è quello in cui deve sperare il Borussia. È da anni che non c’è una finale così squilibrata, ma penso che sarà una bella partita perché si respira sempre una grande atmosfera". Quando vedremo un’italiana alzare la Champions? "Non ci vorrà tanto. L’Inter quest’anno è stata sfortunata: meritava di vincere contro l’Atletico. Ci vuole un po’ di fortuna. Non partiamo in prima fila ma la speranza è che un’italiana possa trionfare presto in Champions League". Come vedi l’Italia di Spalletti? "E’ un’Italia giovane. Siamo in un ciclo che sta cambiando e lo vediamo dall’età media e dai giocatori convocati. Però c’è Spalletti che è nel momento top della sua carriera. Ha qualcosa di speciale e l’amore per la nazionale. La speranza è che riesca a creare qualcosa di eccezionale. Sono curioso ed eccitato di vederli, farò il tifo per loro". Le favorite sono altre? "Non siamo in prima fascia. Penso che Francia, Portogallo e Inghilterra siano le migliori della altre. La Spagna ha una storia importante e la Germania gioca in casa. Queste sono le principali favorite. Mi piace mettere l’Italia un gradino sotto, ma non mi dà fastidio. So che dagli ottavi in poi è una squadra che nessuno vuole affrontare". Una delle scene su di te è l’intervento su Saka durante la finale. Come ti rimane nella memoria quell’intervento? "In realtà è stato un errore stupido: ho letto male la situazione, ma c’è stata la capacità di reazione all’errore. In quel momento era la cosa più giusta da fare, non la più bella, ma sono uno che ha sempre badato all’efficacia e non all’eleganza e allo stile". L’altro aspetto, invece, è legato alla parola Kirikocho che dicevi duranti i rigori...come è nata? "È nato da Bentancur e da Dybala. Su ogni punizione e rigore degli avversari lo dicevano per portar male agli altri. Mi è rimasta e ogni tanto lo dicevo anche io: durante i rigori si è visto ma non è stato quello a farci vincere. Direi che lo è stato più Donnarumma. Bisognerebbe urlare ‘Gigio’ che penso funzionerebbe ancora meglio". Chi può essere il nuovo Chiellini? "Penso sia sbagliato cercare di affibbiare paragoni. Io ho giocato con Cannavaro ma non ero il nuovo Cannavaro, non mi sono mai paragonato a lui. Ora ci suono nuovi ragazzi che stanno crescendo: Bastoni ha più esperienza e fare quell’Europeo gli è servito senza dubbio. È cresciuto anche Barella a livello internazionale, anche Jorginho. Poi abbiamo il miglior portiere del mondo, ovvero Donnarumma, che è un grande valore azzurro". Bonucci ha dato l’addio al calcio. Vuoi mandargli un messaggio? "È stato l’ultimo a mollare. Ora abbiamo smesso tutti. Gli sono stato vicino per tanti anni, quello che dovevo dirgli già l’ho fatto. È stato un onore condividere con lui tanto". Magari la BBC, anche con Buffon, può lavorare insieme un giorno? "Sarebbe bellissimo. Magari Bonucci allenatore, Barzagli assistente, Chiellini direttore e Buffon presidente. Ma sono quei sogni che non si possono realizzare". Cosa c’è in programma del tuo futuro? "Tornerò dopo l’estate a Torino. Per adesso non ho altri programmi. Ho iniziato a lavorare a Los Angeles: mi piace e mi sto trovando molto bene. Sto imparando tutta la parte manageriale e aziendale". Conte al Napoli come lo vedi? "Bene. Penso che farà bene. Dovrà cambiare qualcosa: è un’accoppiata bella ed esplosiva con tutta Napoli". Invece Thiago Motta alla Juventus? "Da giocatore era già un allenatore in campo. Si vedeva che sarebbe diventato un allenatore. Quest’anno ha fatto qualcosa di straordinario. Ha tutto per far bene. Spero che si troverà bene in bianconero, ma sono fiducioso". Come analizzi la stagione della Juventus? "La Juve di quest’anno ha fatto il massimo. Neanche Guardiola poteva fare meglio". Un messaggio per i ragazzi dell’Europeo? "Godetevela. Mai come questa volta potete giocare senza pressione. Ci vediamo su Sky a commentare gli Europei".- 233 risposte
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Ufficiale: Daniele Rugani rinnova fino al 2026
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Ancora insieme! Daniele Rugani e la Juventus saranno insieme per altri due anni. È ufficiale, infatti, il suo rinnovo di contratto fino al 30 giugno 2026 Juventus.com- 124 risposte
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(Bild) "Hummels via a zero dal Borussia Dortmund: Juve e Milan ci pensano"
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Secondo quanto riporta la Bild, il difensore 35enne non dovrebbe rinnovare infatti il contratto in scadenza il 30 giugno col Borussia Dortmund e sulle sue tracce si sarebbero subito messi sia Milan, sia la Juve. Classe '88, Hummels è uno dei migliori interpreti del ruolo degli ultimi anni e da parametro zero rappresenta una grande occasione di mercato per chi è a caccia di un leader difensivo da aggiungere in rosa soprattutto per la Champions. -
Dusan Vlahovic è a Montecarlo per seguire il Gran Premio e ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "Volante Leclerc? Mi hanno spiegato cose belle sul volante, ma non ho capito tanto. È un onore poter star qua, e un'opportunità tifare la Ferrari. La F1 è uno sport complicato ma con tanta adrenalina. Speriamo di portare bene. Leclerc l’ho incontrato e visto tranquillo. Non riesco a capire come faccia a esserlo ma l’ho visto bene. Tifiamo tutti per lui qui a casa sua. Per me è importante. Sono contento per il premio di miglior attaccante, voglio ringraziare la Serie A e, non so se abbia votato anche la gente, ma grazie. È un grandissimo piacere. Il prossimo anno dovrò fare ancora meglio e so cosa si aspetta la gente da me. Sulla squadra… a inizio anno avevamo degli obiettivi e li abbiamo raggiunti. L’obiettivo è fare meglio il prossimo anno e prenderci quello che ci spetta. Faremo bene. Abbiamo centrato gli obiettivi stagionali, ma la Juventus vuole sempre di più per puntare in alto”
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Thiago Motta è prossimo ormai a liberarsi dal Bologna e firmare con la Juventus un contratto triennale da 5 milioni a stagione. Per questo motivo, Cristiano Giuntoli è già al lavoro per costruire la squadra migliore possibile per il nuovo allenatore. Giuntoli sta già lavorando sul mercato per la nuova Juventus di Thiago Motta e sono tre i primi nomi: Di Gregorio, Koopmeiners e Calafiori. Sul difensore del Bologna, Il Basilea ha conservato il 40% sulla futura rivendita. Per questo motivo, il club rossoblù ha alzato le richieste economiche sul giocatore, per il quale c'è anche l'interesse di club esteri (in particolare il Bayern Monaco). Una stagione da assoluto protagonista per il classe 2002 autore di 5 assist e 2 reti (entrambe proprio contro la Juventus) in 30 presenze in questa Serie A Di Marzio
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Thiago Motta sfida il futuro, lo aspetta la Juve: "Parlerò con Saputo, prenderemo insieme una decisione e la comunicheremo"
Sergione ha aggiunto una discussione in Calciomercato Juventus & Angolo del Guru
Sono ore caldissime in casa Juventus dopo l'esonero di Massimiliano Allegri. Per queste ultime giornate di campionato, la squadra sarà affidata a Paolo Montero, allenatore dell'Under 19 bianconera. La dirigenza però è al lavoro per il futuro e il prossimo allenatore della Juve potrebbe essere Thiago Motta che lunedì sfiderà la Vecchia Signora da avversario, sulla panchina del Bologna. Quella in casa contro la Juventus e l'ultima di campionato col Genoa saranno, molto probabilmente, le ultime partite di Thiago Motta da allenatore del Bologna. Ad aspettarlo per la prossima stagione c'è la Juventus, con cui al momento non c'è nulla di firmato. C'è un'intesa per un progetto a base triennale da formalizzare. I bianconeri, infatti, hanno trovato in lui il prescelto per guidare la squadra per la prossima stagione e per iniziare un nuovo ciclo. Thiago Motta ha vissuto col Bologna due stagioni importanti. Ora le ultime due partite, poi, molto probabilmente, una nuova avventura a Torino. Sky Sport La domanda è diretta e chiara: Motta, nella sua testa ha già deciso cosa farà l’anno prossimo? “Non ho deciso nulla, non ho firmato niente con nessuno: la settimana prossima vedrò Saputo e quando chiacchiereremo arriveremo a una decisione insieme. La decisione arriverà e la comunicheremo. Ho massimo rispetto per il club, il presidente, i giocatori e i tifosi. Sarà una decisione che verrà presa assieme e presto saprete. Se pensare alla Juve potrebbe essere equivoco? Allora dico che pensiamo alla prossima partita… E’ una squadra forte, che ha appena vinto meritatamente la Coppa Italia e verrà con Montero che conosco personalmente, persona fantastica della quale ho grande stima, abbiamo fatto il corso da allenatore insieme. Allegri? Da momenti così ci si passa, è successo anche a me, a lui va un grande in bocca al lupo" GdS -
Gatti, futuro alla Juve in bilico? Con l'arrivo di Thiago Motta finirebbe sul mercato
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Federico Gatti potrebbe lasciare la Juventus a fine stagione: come riportato da "Calciomercato.com", il difensore centrale classe 1998 non sarebbe incedibile per il club bianconero, e potrebbe partire qualora dovesse arrivare una buona offerta. Gatti, inoltre, non sarebbe un profilo adatto al gioco di Thiago Motta, possibile nuovo allenatore della Juve: in caso di approdo in panchina del tecnico italo-brasiliano, attualmente sulla panchina del Bologna, l'ex Frosinone verrebbe messo quasi certamente sul mercato -
Paredes: "Sono arrivato alla Juve in un momento in cui non stavo bene, avevo tanto dolore. Mi dispiace perché avrei voluto fare meglio"
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Per 82 minuti la Roma accarezza il sogno di ribaltare il ko dell'andata (2-0) nella semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, poi l'autorete di Mancini riporta a galla i campioni di Germania che al 97' trovano anche il pareggio con Stanisic e allungano l'imbattibilità stagionale a 49 partite. Eppure i giallorossi erano riusciti a ristabilire l'equilibrio grazie ai due calci di rigore trasformati da Leandro Paredes, freddissimo dal dischetto. Il centrocampista argentino dopo la gara ha parlato anche del suo rendimento in questa stagione dopo l'annata opaca in bianconero: "Sono arrivato alla Juve in un momento in cui non stavo bene, ero reduce dall'operazione al pube e avevo tantissimo dolore. È andata così e mi dispiace perché volevo fare meglio. Ora sono concentrato sul presente e spero di continuare così ad aiutare la squadra". Tuttosport