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Ufficiale: Federico Gatti rinnova fino al 2028
Sergione ha aggiunto una discussione in Juventus forum
Siamo felici di annunciare che Federico Gatti ha rinnovato il contratto che lo lega alla Juventus, fino al 30 giugno 2028! Fede, acquistato a gennaio 2022, è entrato nella squadra l’estate successiva, e subito ha saputo conquistare tutti. La sua cifre principali sono l’abnegazione e l’umiltà: passo dopo passo, Gatti è diventato un giocatore che già ora - dopo poco più un anno - è fondamentale per la squadra in campo e per il gruppo fuori dal campo. La sua voglia di migliorarsi è continua, così come continui sono i suoi progressi: basti pensare alle sue ultime prove in campo, coronate con il gol nel Derby prima e con una grande partita a San Siro poi. E non sono certo due casi: i gol di Gatti in bianconero sono tre, e da quando gioca nella Juventus, nessun difensore centrale italiano di squadre presenti nelle due stagioni in serie A ha segnato di più, considerando tutte le competizioni. Quanto al valore difensivo, nello stesso periodo nessun difensore bianconero è stato saltato in dribbling in media meno volte di lui (0.26 a partita, 9 dribbling subiti su 34 gare). E allora godiamoci la bella notizia da cui siamo partiti: Federico Gatti è bianconero fino al 2028! Juventus.com- 86 risposte
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Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, è uno dei calciatori coinvolti nel caso calcioscommesse. Come segnala Sky Sport, alcuni quotidiani come “La Stampa” e “Tuttosport” hanno diffuso alcuni virgolettati relativi proprio alle deposizioni che il giocatore ha reso alla procura di Torino e al procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, dopo essersi autodenunciato lo scorso 5 settembre. Per lui è già arrivata una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell'art.24 del CGS. Le prime scommesse “Ho iniziato a scommettere a Tirrenia nel ritiro della Nazionale Under 21”, ha raccontato il centrocampista bianconero, ripercorrendo la genesi della sua ludopatia. A consigliarlo, secondo quanto dichiarato, sarebbe stato Sandro Tonali, altro calciatore finito nel calderone mediatico: “Mi ha detto che avrei potuto farlo anche io perché i movimenti non erano tracciabili”. Le prime scommesse, ha ammesso Fagioli, erano “sul tennis, poi da settembre 2022, poiché dovevo restituire somme ingenti a varie piattaforme, iniziai a scommettere anche sul calcio, per provare a recuperare”. Ma senza “mai aver scommesso sulla Cremonese o sulla Juventus”, i due team in cui ha militato il giovane centrocampista. L’accumulo dei debiti Inizialmente l’approccio al mondo delle scommesse era frutto di “divertimento” ma poi, col trascorrere del tempo, diventata quella che Fagioli definisce una vera e propria “ossessione” che lo fa piombare “in una condizione di stress determinato dai debiti”. Il totale degli stessi, secondo quanto emerso dalla procura federale, sarebbe vicino all’ingente somma di 3 milioni di euro. "La notte avevo smesso di dormire. Più il tempo passava più il debito mi ossessionava. Pensavo di giocare solo per tentare di recuperare", ha dichiarato il giocatore, confessando anche di aver ricevuto una serie di minacce. "Ti spezzo le gambe, mi dicevano". La situazione insospettisce la madre che blocca i conti al calciatore, impossibilitato a quel punto a poter usare i propri soldi. Ecco, allora, che Fagioli pensa di chiedere prestiti ad alcuni compagni di squadra: 40 mila euro a Dragusin e 40 a Gatti “dicendogli che mi servivano per comprare un orologio”. Il momento più brutto Proprio la mamma sarebbe stata una delle poche persone a sapere della sua ludopatia. “Lo sapevano solo lei e qualche amico non calciatore” ma non, stando sempre alle deposizioni, la Juventus: “Dovevo rinnovare il contratto, temevo che una notizia del genere lo avrebbe impedito”. Nel suo racconto, emerge poi un passaggio significativo, quello delle lacrime di Sassuolo. “A marzo-aprile 2023, durante Sassuolo-Juventus feci un errore tecnico e fui sostituito”. Quel giorno il giocatore, inquadrato dalle telecamere, era in lacrime dopo essersi seduto in panchina. Il pensiero, ha confessato, era “ai debiti legati alle scommesse” Sky
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Cristiano Giuntoli, Football director della Juventus, si confessa in un lunga intervista al Festival dello Sport, organizzato a Trento dalla Gazzetta dello Sport: IL PULLMAN - "Cosa mi ricorda? Viaggi molto lunghi da Prato, per andare a vedere la Juve. Ero un bambino che sognava molto. La mia passione nasce da bar di mio nonno, dove si parlava tanto di sport, di ciclismo... C'erano persone che facevano della passione una ragione di vita". JUVE PIU' AMATA - "Quella di Platini, Tardelli, Boniek... Sapevo a memoria la formazione. Ma quella di Lippi è stata una Juve straordinaria, che va ricordata in mezzo a tante grandissime: quella rappresenta lo spirito giusto". VITTORIA PIU' BELLA - "Hanno tutte un grande fascino, in tutte le categorie. Anche in Serie B con il Carpi, l'anno scorso con il Napoli... Ma quella più importante sarà sempre la prossima". UN GIOCATORE CHE VORREBBE DI NUOVO IN CAMPO - "Penso a Del Piero, Baggio, Platini... Hanno segnato un'epoca del calcio mondiale, dobbiamo andarne orgogliosi. Dirne uno solo è troppo poco". LA FOTO DI UN'AMICHEVOLE - "Ricordo Juventus-Imperia, prima della partita del famoso rigore-non rigore di Iuliano. Non sono stato un buon esempio come difensore (ride, ndr.). In amichevole ero molto emozionato, portai anche mio padre che era molto emozionato, è stato un bel momento della mia vita". IL PADRE - "Era un fanatico, io avevo una visione più a 360 gradi. Lui è stato un grande tifoso, forse mi manca la condivisione con lui di certi momenti". ANEDDOTO SU ALBIOL - "Ho fatto tante partite tra i dilettanti, in Serie C. Aiuta a capire l'errore, a fare una valutazione. Dentro ogni partita ci sono prestazioni giuste e altre meno. Ricordo una volta con Albiol, fece due errori ed era disperato. Gli ho detto che secondo me ha sbagliato perché secondo me voleva sopperire a una mancanza di un compagno. Mi chiese come avevo fatto ad accorgermi, gli dissi che avevo giocato 400 partite al Nord (ride, ndr.). Il giocatore deve essere giudicato da chi è in grado di capire". LA SCELTA DEL CALCIO - "Era la mia più grande passione, mia mamma non era così contenta. Ma scelsi una strada tortuosa, piena di punti di domanda (dopo aver completato 19 esami di Architettura, ndr.). Mio padre mi spalleggiava di più, ma anche lui la preoccupazione l'aveva perché non c'era la sicurezza di un futuro. Ma la mia passione era tanta da sopperire a tutte le incertezze". LA VOCAZIONE DEL DS - "Ero diventato un punto di riferimento per i mister, i direttori, i compagni, facevo gestione senza accorgermi. Per natura sono un aggregante, stavo facendo già gestione. Non mercato, ma qualche suggerimento lo davo. Ero un punto di riferimento naturale, poi a 24 anni avevo l'ambizione di fare il dirigente: me lo ha ricordato mia madre, conserva tutto. Non mi piace molto apparire, adesso rappresento un club importante ed è giusto che mi faccia sentire ma mi piace dare più forza al noi, agli altri. Credo sia il modo più corretto, la Juventus guarda caso inizia con "you" - tu - e finisce con "us" - noi-: racchiude molto di quello che penso del gruppo squadra". IL MIRACOLO CARPI - "Il presidente Bonaccini è stato molto importante, abbiamo costruito una bella situazione che mi ha permesso di conoscere il calcio dalle basi, dal giardinaggio. Quando poi arrivi al vertice di un club importante puoi dire di conoscere tutto. Abbiamo creato una situazione incredibile, nella mia testa c'era la volontà di andare in Serie B, ma strada facendo siamo arrivati in A. Un percorso straordinario". GIOCATORE FLOP - "Più di uno, si sbaglia tanto anche se si cerca di non farlo. Le dinamiche sono tantissime, quando prendi un giocatore è come una fidanzata: pensi sia quella giusta, poi la porti a cena ma quando la porti a casa capisci che non va bene, che non lava, non stira (ride, ndr.). Bisogna stare attenti, capire tutti i parametri: è un ruolo difficile, ho fatto tanti errori ma da lì anche cose positive". SCELTA DI UN GIOCATORE - "Dobbiamo prendere tantissime informazioni, mi piace parlarci, capire la provenienza della famiglia, la sua vita in precedenza. Per sbagliare meno bisogna prendere tante informazioni, guardare video, incrociare dettagli con collaboratori, andare a vederlo. Poi si va di emozioni, cerchi di capirne l'essenza, la sensazione di pancia. Negli ultimi tempi va di moda confrontarsi con i numeri, li uso più per confrontare le emozioni e le informazioni che ho raccolto". CHIAMATE DI NOTTE AGLI ALLENATORI - "Ma no, dipende... Io non vado a letto presto, di sera penso molto e mi capita di chiamare i collaboratori, anche il mister: quello è il momento in cui posso guardare oltre. Allegri? Sto con lui dal mattino presto, non c'è bisogno...". SCUDETTO A NAPOLI - "Grande soddisfazione. Con Sarri trovammo una squadra già creata con Benitez, ci fu un primo ciclo. Il secondo è nato strada facendo, abbiamo lavorato da lontano su uno spartito chiaro che ha dato grandi frutti. Una programmazione lunga, Di Lorenzo e Zielinski sono arrivati tanto tempo fa, Mario Rui, tutti giocatori che erano lì da tempo. Spalletti è stato bravo ma anche Gattuso... Ci vuole anche la fortuna di arrivare al momento giusto. Anche l'anno precedente c'erano stati infortuni che hanno tolto serenità e punti, ma già si poteva puntare allo scudetto". CON DE LAURENTIIS - "Con me è stato straordinario, un visionario. Mi ha dato fiducia, un'azione di coraggio incredibile nell'intravedere questo giovane dirigente. Non è quello che appare, con me è sempre stato molto carino. Abbiamo lavorato ogni giorno, mi ha insegnato tanto. Un bellissimo rapporto, lo ringrazio". COME UN PADRE - "Ho trovato giocatori bravi, Koulibaly è rimasto 7 anni e diventi quasi un padre. Poi quando c'è il momento del distacco è difficile, doloroso. Loro portano in campo anche i sentimenti di chi sta insieme a loro, ringrazio lui e Mertens, Insigne, Callejon, Pepe Reina: sono stati tutti molto corretti, non è stato semplice lasciare ma forse era anche per il loro bene. Si lavora con i sentimenti, c'è stima, affetto. Il calcio è fatto di motivazioni, che a volte troviamo in ragazzi giovani". FEELING CON ALLENATORI - "Ho avuto la fortuna di incontrare grandi uomini, non è stato difficile. La fortuna di un club è avere un grande allenatore ma anche la forza di proteggerlo, è un uomo solo, a me piace stargli accanto e aiutarlo. Per farlo devi capire come pensa, dargli suggerimenti per capire quale può essere la strada giusta per tutti. Credo molto nel rapporto con gli allenatori". ALLEGRI - "Come mi ha sorpreso? Con la grande personalità che lo accomuna ai grandi. Per ottenere i risultati tutti devono essere convinti che quello che si sta facendo sia la cosa giusta, lui ha il carattere per farlo. Quello che mi ha sorpreso è l'applicazione, la dedizione al lavoro come se fosse il primo giorno. E poi io sono di Agliana, dove ha cominciato lui ad allenare. Corsi e ricorsi storici...". PERCORSO ALLA JUVE - "Stiamo valutando tutti i ragazzi che abbiamo a disposizione, ci stiamo anche riuscendo. La strada secondo me è quella giusta, c'è ancora qualche mese prima di gennaio e dobbiamo capire se c'è qualche opportunità". COSA LO HA CONVINTO - "La passione per la Juve, oltre al fascino e al blasone. La Juve è sempre la Juve, torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, ci vorrà tempo. Una bella sfida, vogliamo fare un calcio competitivo ma anche sostenibile. Credo sia doveroso e corretto nei confronti del popolo italiano, dei tifosi, che stanno battagliando". SUBITO AL VERTICE? - "Non ci mettiamo limiti, vogliamo fare le cose giuste il prima possibile". DNA JUVE - "La cultura del lavoro, ci sono collaboratori molto bravi e li ringrazio. C'è un club che ha voglia di fare cose importanti, pensando che il quotidiano ti dia quel mattone per costruire la casa. Poi la grande forza, che ci permetterà di riportarla dove merita. Dobbiamo continuare a coltivarla. Grande disponibilità da parte di tutti, io sono arrivato da solo e mi hanno accolto come un fratello. C'è voglia, applicazione, determinazione, dobbiamo elevare questi valori a potenza". BLOCCO ITALIANO - "Ci sono già tanti ragazzi che dovranno portare a coloro che verranno dall'estero i lavori segreti della Juve. Avere uno zoccolo duro è sempre positivo, cercheremo di aumentarlo. In questo mercato dobbiamo pensare anche all'estero, a mercati meno battuti, per la sostenibilità". L'ARABIA - "Vediamola in maniera positiva, sono iniezioni di denaro in Europa. Sono risorse in più che arrivano, poi le conseguenze le vedremo prossimamente. Ma ora è una cosa positiva". NEXT GEN - "Molto importante dal punto di vista tecnico, per non avere spese folli, ma anche perché gli stranieri possono acquisire quel senso di appartenenza necessario per diventare grandi. Si trovano in Prima squadra dopo aver già respirato quell'aria, è molto importante per il futuro. Yildiz, Huijsen, Soulè, Iling... Hanno fatto un grande lavoro nel selezionarli, siamo molto fiduciosi. Esempio poco seguito? Non so, c'è bisogno di investimenti e dopo il Covid è stato difficile. Ora c'è l'Atalanta e spero che anche altri si affacceranno a questa realtà". CASO FAGIOLI "Questo momento lo stiamo vivendo con grande dispiacere. Mi spiace per Fagioli, noi abbiamo da subito avvisato la Procura Federale". "Gli siamo vicini, il nostro compito sarà quello di punirlo ma anche di stargli vicino. Ci vuole grande responsabilità per il futuro e dobbiamo rieducare il sistema" Calciomercato.com
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Rabiot: "Pogba ha il nostro sostegno, speriamo ne esca nel miglior modo possibile. Futuro? Più avanti vedremo ma sono felice alla Juve"
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Adrien Rabiot ha parlato a Telefoot e in particolare si è concentrato sul momento complicato che sta vivendo Paul Pogba: "Ho avuto modo di discutere con Paul. È vero che è una situazione complicata. Alla Juventus siamo rimasti tutti abbattuti di fronte a questa notizia. Certo noi siamo con lui. Lui ha il nostro sostegno e speriamo ne esca nel miglior modo possibile. Tutto questo per una sola persona è una cosa pesante. Ho deciso di restare alla Juventus questa stagione perché mi sento bene, ho fatto un'ottima stagione l'anno scorso. E restare in un ambiente che conosco bene, in un anno in cui ci sono gli Europei, mi sembrava l'opzione migliore. Futuro? Lo vedremo più avanti, ma sono molto contento della mia situazione alla Juventus e in Francia, quindi questa è la cosa più importante -
Andrea Pirlo ha parlato dal palco del Festival dello Sport di Trento. L'attuale allenatore della Sampdoria ha parlato anche dei suoi anni alla Juventus: "Allegri? È stato un rapporto normale nonostante siano state dette tante cose. Sono stato due anni con lui, il primo al Milan che è stato l'unico infortunato della mia carriera in rossonero. Lui nel mentre aveva trovato altre soluzioni. Alla Juventus ho fatto un bellissimo anno con lui, era la ciliegina sulla torta per chiudere il ciclo in bianconero. Non volevo essere un peso per nessuno e non giocare partite importanti, per questo ho preferito andare via io anche se avevo ancora un anno di contratto. Devo solo ringraziare la Juventus per aver pensato a me e avermi fatto allenare senza esperienza. Abbiamo fatto un bel percorso intraprendendo un certo modo di giocare. Sono sicuro avremmo fatto ancora meglio negli anni successivi ma non sono rimasto male della loro decisione. Sono stato etichettato come un allenatore diverso per aver iniziato in bianconero, a qualcuno ha dato fastidio ed è chiaro che poi puoi andare solo in discesa. Avevamo iniziato un bel percorso, con tantissimi giovani che negli anni sarebbero diventati giocatori importanti. Mi è dispiaciuto abbandonare quel percorso ma adesso sono contento uguale".
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Arthur: "Ho grande rispetto per la Juve, mi vedo in grado di tornarci"
Sergione ha aggiunto una discussione in Calciomercato Juventus & Angolo del Guru
Intervistato dai colleghi spagnoli di "As", Arthur, centrocampista brasiliano di proprietà della Juventus, ed attualmente in prestito alla Fiorentina, risponde ad una domanda su un suo possibile ritorno in bianconero a fine stagione: "Se mi vedo in grado di tornare alla Juve? Sicuramente sì. Ora ho la testa concentrata sulla Fiorentina, ma non dimentico che ho un contratto con la Juventus, che sono un loro giocatore e ho un enorme rispetto per loro. Ho sempre avuto un buon rapporto con loro, ma il mio obbligo è fare bene in questa stagione e vedremo cosa succederà".- 147 risposte
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Pep Guardiola, a Cuneo per l'evento 'Dialoghi sul talento' realizzato dalla Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, Fondazione Guardiola e con il supporto di Collisioni, torna sul presunto contatto con la Juve del 2019: "No, non mi ha mai cercato. Se allenerei in Italia? Mi piace molto, si mangia molto bene e ci vengo spesso in vacanza. Ultimamente non ho seguito molto il calcio italiano ma sono sicuro che ci sia tanto talento, il talento è ovunque. Roberto Baggio il taleno più grande con cui abbia mai giocato". Guardiola si vede ancora a lungo allenatore: "Ancora non sento la stanchezza dei tanti anni nel calcio, se succederà vi chiamerò... Prima o poi succederà, e arriverà il momento in cui dirò basta". L'allenatore del Manchester City è stato stuzzicato sulle differenze di gioco, più che altro a livello estetico, tra Massimiliano Allegri e Roberto De Zerbi: "Discorso antico... pensate che entrambi non vogliano vincere? Allegri è convinto di poterlo fare con le sue idee, così come De Zerbi: non cerca l'estetica ma insegue la vittoria. Tutti pensano a vincere, non ho mai visto un allenatore o un giocatore che non vuole giocare bene. Sono modi di interpretare il calcio". Così Guardiola sull'incidenza della tattica nel calcio moderno: "Serve solo per aiutare i giocatori a rendere meglio, non va separata dalla tecnica. La tattica è un modo per far capire che tutti andiamo nella stessa direzione, non è una cosa estetica, è al servizio dei giocatori". Stesso discorso quando si parla di talento e sacrificio: "Il talento è importante ma servono anche tante ore di lavoro, serve il sacrificio". Infine, il tecnico spagnolo consiglia i giovani: "Bisogna rimanere calmi quando si vincere e non pensare che sia un disastro quando si perde. Si dice che dalla sconfitta si impari di più ma con la vittoria è meglio, la cosa importante alla fine è l'equilibrio. I social? Non si diventa forti stando a letto, guardando i social. Ti piace giocare a calcio? Gioca molto. Ora il problema sempre sapere cosa pensano gli altri di noi, oggi i giocatori pensano di aver giocato benissimo poi legge qualche critica e va a casa triste. I giovani devono pensare alla loro opinione che è quella che conta davvero" Sportmediaset
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Il ds bianconero, Cristiano Giuntoli, è stato premiato al Salone d'Onore del Coni come manager della scorsa stagione e in occasione della cerimonia ha parlato anche della Juventus: "L'aumento di capitale della Juventus potrà consentire di fare mercato a gennaio? In questo momento abbiamo scelto una strada: sfruttare quello che abbiamo a disposizione e fare il massimo con i giocatori in questo momento. E’ prematuro parlare del mercato di gennaio, dovremo fare delle valutazioni e vedremo se ci saranno opportunità e se sarà il caso di intervenire. Attualmente stiamo facendo un buon percorso giocando un buon calcio. Scudetto? In questo momento l'obiettivo è tornare in Champions, dal punto di vista tecnico ed economico rimettere il club dove merita.
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Ok che per portare acqua al proprio mulino va bene tutto, ma nessuno ha mai detto queste cose di Fagioli che è uno dei più apprezzati in questi periodi di magra. Poi parliamo di un giocatore ancora nostro e qui si vedeva che da noi ancora non era pronto, vista la differenza abissale di pressione che c'è tra giocare alla Juve a Torino che al Frosinone. E sicuramente non avrebbe giocato per niente, quindi questo prestito la cosa più giusta che la Juve potesse fare con lui... Più che altro si muovesse Spalletti a chiamarlo in nazionale prima che si sveglino gli argentini, vista la penuria in attacco che c'è in Italia...
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Lo Stadium ha dato una forte spinta alla Juve durante tutto il derby. Cori anche per il mister: "Allegri uno di noi, Allegri uno di noi"
Sergione ha risposto a Deborah J Discussione Juventus forum
Mi sa che è più magico il tuo rispetto a quello certificato dalle statistiche. Non sarà il migliore, ma i numeri dicono che è tra i migliori... -
De Ligt: "Alla Juve ero amato ma ho voluto il Bayern per giocarmi ogni anno la possibilità di vincere la Champions"
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Il difensore del Bayern Monaco Matthjis De Ligt torna a parlare di Juventus e lo fa in una lunga intervista concessa a Voetbalzone, in cui racconta alcuni retroscena: "Ero alla Juventus e mi sentivo abbastanza bene lì. Il Bayern è stato eliminato dalla Champions League contro il Villareal, poi hanno contattato il mio agente. Hanno detto: abbiamo bisogno di un altro difensore. Quindi il mio agente mi ha chiesto: il Bayern Monaco sta cercando un altro difensore, ti piacerebbe? Allora ho detto molto rapidamente: se è una possibilità, mi piacerebbe molto andarci. Quindi è stato messo in moto tutto, all'incirca a maggio/giugno. Verso metà luglio era fatto" L'affare si è concluso nel giro di poche settimane, cogliendo di sorpresa anche i media che non si aspettavano una definizione tanto rapida. "Il club ha un ruolo molto grande in tutto questo. Penso che il Bayern Monaco, al di fuori del trasferimento di Harry Kane, che non è stato così segreto, di solito conduce i trasferimenti in modo abbastanza discreto e silenzioso. Spesso poi ti accorgi improvvisamente di chi sta andando al Bayern Monaco. Con me è stato in realtà lo stesso. Poi improvvisamente hai visto che il Bayern Monaco stava cercando De Ligt. Personalmente, non ho sentito il bisogno di dire ai media dove stavo andando. Quindi è stata una sorpresa per la maggior parte delle persone, ma non per me e le persone intorno a me". "Volevo soprattutto andare al Bayern, perché alla Juve mi sentivo bene e ero molto amato lì. I tifosi pensavano che fossi un ottimo giocatore e vedevano che mi impegnavo sempre molto e giocavo bene. Quindi ho avuto un bel periodo lì, ma se una squadra come il Bayern Monaco ti vuole, con buone possibilità di vincere la Champions League ogni anno, non ho dovuto pensarci molto". -
Juve, monte ingaggi in calo a 75,1 mln netti dopo il mercato
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Anche per la stagione iniziata da pochissimo la politica della Juventus è stata quella di abbattere i costi legati alla rosa, soprattutto dopo aver visto sfumare la qualificazione alla Champions League, per via della penalizzazione subita per il filone plusvalenze. Missione compiuta per i dirigenti bianconeri e per il neo direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Il monte ingaggi bianconero, infatti, è sceso ulteriormente dopo un taglio già avvenuto lo scorso anno, passando a 75,1 milioni di euro netti, che si traducono in 121,3 milioni lordi. Nel complesso, il monte ingaggi è calato di ben 21 milioni netti, che al lordo delle tasse diventa un risparmio complessivo da circa 44 milioni di euro Calcio e Finanza -
Goal: "Come si presenta la Juve ai nastri di partenza: Weah e Cambiaso brillano, ma serve qualcosa a centrocampo..."
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Ora non si scherza più. Non che nel pre-campionato la Juventus abbia adottato un atteggiamento scanzonato, tutt'altro, ma a partire da domenica la posta in palio sarà altissima. Già, la Vecchia Signora darà il via alla sua Serie A affrontando esternamente l'Udinese. Una gara, questa, destinata a fornire indicazioni interessanti. Con Danilo e soci che sembrano arrivare in maniera consona all'appuntamento. Nelle amichevoli contro Milan, Real Madrid e Atalanta si è notato palesemente come la Juventus abbia deciso di intraprendere un nuovo atteggiamento: attitudinale e tattico. E, se vogliamo, i due concetti sono collegati. Insomma, fare maggiormente la partita e meno attendismo. Riconquista veloce del possesso, idee chiare, voglia di impostare la propria identità. Un buon inizio, sicuramente, che passerà inevitabilmente dal concetto di continuità. Okay le intenzioni, lodevoli, ma quanto di ottimo proposto tra States e test nostrani subirà il classico esame di maturità a partire dal 20 agosto. Solamente il tempo sancirà la bontà degli inserimenti di Cambiaso e Weah, intanto però le ottime indicazioni non sono mancate. L'ex Bologna, provato principalmente a sinistra, garantisce una diligente interpretazione del ruolo: magari non appariscente nel modo di agire, ma efficace. Lucidità al potere, piedi educati, una solida fase diffensiva. Lo statunitense, acquistato dal Lille, è invece a tutti gli effetti una fonte di gioco. Piede premuto sull'acceleratore, superiorità numerica, fase di non possesso da perfezionare. E il goal trovato contro il Real Madrid, comunque, fa morale. Il discorso è sempre il solito: come sta Pogba? Perché se la risposta dovesse esere positiva, la Vecchia Signora annovererebbe tra le sue fila un pezzo da novanta in grado di spostare gli equilibri. Se, invece, dovessero persistere i dubbi... sarebbe un (grosso) problema per i dirigenti della Continassa. Ottimo, considerando la permaneneza di Allegri, il rinnovo di Rabiot: miglior giocatore della passata stagionaccia bianconera. Per il resto, essenzialmente, Madama sfodera la stessa linea metodista. La sensazione, e forse qualcosina in più, è che servirerebbe un profilo che possa alzare il tasso qualitativo del reparto; che, magari, sappia agire davanti alla difesa. E, complessivamente, andrebbe fatta una valutazione in più sulla permanenza di Nicolussi Caviglia: pimpante, completamente a suo agio negli schemi. Lo abbiamo detto, e lo ribadiamo, la Juventus negli ultimi anni in termini di linea verde ha fatto un lavorone. E non è un caso, giustappunto, che più ragazzi si siano affacciati in prima squadra con la legittima ambizione di ottenere un posto. La nuova infornata sembra promettere bene. Da Huijsen a Yildiz, passando per Hasa e Nonge. Quattro talenti allo stato puro, destinati a grandi palcoscenici, ma con i giusti percorsi di crescita. In parole povere, è severamente vietato montarsi la testa. Goal.com -
Manovre stipendi, Agnelli fa ricorso alla Corte Federale d’Appello contro i 16 mesi di inibizione
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Il caso manovre stipendi legate alla Juventus va avanti. Dopo la decisione di condanna a 16 mesi di inibizione, con relativa pubblicazione delle motivazioni che hanno portato il Tribunale Nazionale Federale a condannare Andrea Agnelli, i legali dell’ex presidente bianconero hanno deciso di deporre il ricorso. Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, il filone delle due manovre stipendi (stagione 2019/20 e 2020/21) comprende anche i rapporti con gli agenti. In questo procedimento, legato a doppio filo con quello delle plusvalenze, gli altri ex dirigenti della Juve e il club stesso avevano deciso di patteggiare una semplice multa pecuniaria a patto che non si procedesse con ricorsi su quanto riguarda le plusvalenze che ha visto i bianconeri penalizzati di 10 punti nel campionato scorso. A non patteggiare a suo tempo fu solo Agnelli che ora si rivolgerà alla Corte Federale d’Appello, secondo grado della giustizia sportiva con un procedimento che, quasi certamente, andrà avanti ancora per diversi mesi, salvo un accordo fra le parti che per ora ha visto tutti i tentativi di avvicinamento cadere nel vuoto. Calcio e Finanza -
Mike Armstrong, da luglio Chief marketing & communications officer della Juve, ha parlato della tournée Usa e dell'impatto sul club bianconero: «Molto, l’interesse nel calcio in America sta crescendo, non a caso nel 2026 ospiterà la Coppa del mondo. Per i giovani la Juventus è il primo club italiano, qui negli Stati Uniti abbiamo una fan base molto buona, vogliamo continuare a far conoscere il nostro brand e con la tournée abbiamo l’opportunità di farlo. L’obiettivo è allargare il nostro bacino d’utenza e raggiungere il maggior numero di tifosi possibile, attraverso i social e le nuove strategie di comunicazione, come TikTok e Snapchat. Però è importante non solo il lavoro sui social, anche raggiungere i grandi broadcaster». AMERICANI - «Wes e Timo sono famosi e stimati in America. Qui tutte le persone che seguono la nazionale li conoscono e quando gli chiedi “Che squadra tifi in Italia?”, in tanti rispondono che simpatizzano per la Juventus grazie a loro». ALTRI SPORT - «Lavoriamo soprattutto con il basket. Abbiamo delle partnership importanti per la crescita del brand. In questi giorni abbiamo fatto attività marketing con i Lakers, FaZe Clan, Snapchat e 032c. Un bel lavoro». ilbianconero
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Timothy Weah ha parlato così in conferenza stampa: Cosa ti ha colpito in particolare? "Sono molto felice di stare qui alla Juve. È una benedizione per me e per la mia famiglia. Sono molto onorato di essere qui in bianconero". Cosa ti ha fatto scegliere la Juventus? "Venire alla Juventus è stato facile per me. Ovviamente mio papà mi ha sempre sostenuto. Sono molto contento e orgoglioso di essere qua". Che ruolo preferisci? "Nella scorsa stagione ho scoperto questo nuovo ruolo di esterno. Cerco di adattarmi anche a livello difensivo. Sono pronto a giocare in qualunque ruolo voglia mettermi il mister". Prenderai il ruolo di Cuadrado. Senti la pressione di sostituire un giocatore così importante? "Si, lui è una leggenda del club. Io posso farmi ispirare da lui e da tutti i miei compagni. Lavorerò duramente, ma sono pronto per questa sfida" Come sono stati i primi giorni qua? Ha parlato con David? "I miei primi giorni sono stati fantastici. David è uno dei miei migliori amici, mi ha fatto delle domande e ovviamente gli ho detto che se dovesse venire qui deve esser pronto a lavorare tanto". C'è un giocatore a cui ti stai ispirando? "Si direi Cuadrado, perchè ha delle caratteristiche molto simile alle mie. Ho ancora molti margini di miglioramento e sono pronto a mettermi a disposizione del club". Hai parlato con il mister Allegri? "Appena sono arrivato ho incontrato subito l'allenatore che è una bravissima persona, lui è molto accurato e preciso anche negli allenamenti. Mi ha detto che posso imparare da lui ma di osservare anche i miei compagni. Sono molto contento di essere qua, spero di poter migliorare sempre di più". Come mai hai scelto il numero 22? "Perchè è il giorno del mio compleanno. Io sono nato il 22 Febbraio. Poi è il primo numero che mi ha dato mia mamma per giocare e mi sono ripromesso che l'avrei messo sempre".
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Pinsoglio post Juve-Milan: "Siamo in fase di costruzione, era importante iniziare bene"; Kean: "Abbiamo messo minuti nelle gambe e iniziato bene"
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Carlo Pinsoglio e Moise Kean; queste le voci bianconere al termine di Juventus-Milan, prima amichevole stagionale, vinta dai bianconeri ai rigori sotto il cielo di Los Angeles Pinsoglio: «Iniziare bene era importante, vincere aiuta sempre a vincere. Siamo molto contenti. Siamo in fase di costruzione, siamo nel pieno della preparazione, adesso dobbiamo lavorare per essere pronti quando comincerà il campionato. Chiesa? È partito molto forte, sta lavorando e quando comincerà il campionato sarà sicuramente al massimo della forma. Siamo tutti molto uniti» Kean: «Siamo contenti di aver cominciato così anche se era solo un'amichevole. Abbiamo messo minuti nelle gambe e iniziato bene. Io mi faccio trovare sempre pronto, dopo ogni partita cerco sempre di riguardare la mia prestazione per migliorare sempre. Mi sono trovato bene oggi con Chiesa, è bello giocare accanto a lui, possiamo creare tante occasioni. I nostri obiettivi? Quando si ha la maglia della Juve bisogna sempre avere grandi obiettivi. Sono contento dell'arrivo di Timo (Weah, ndr) che ci potrà dare una grande mano, ci conosciamo da tantissimo. Ricordo che ci siamo conosciuti in una gara dell'Under 15 o Under 16 e da allora siamo rimasti legati» -
CorSera: "Il Bayern pensa a Szczesny se va via Sommer. La Juve valuterebbe la cessione del polacco con un'offerta da 10 milioni o superiore"
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Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, e confermato dal "Corriere della Sera", il Bayern Monaco ha messo nel mirino Szczesny. Con Neuer ancora ai box e Sommer che sta per essere ceduto all'Inter, i bavaresi hanno virato dritto verso il portiere polacco della Juventus. Il club bianconero, soprattutto per via dell'alto ingaggio dell'estremo difensore, potrebbe aprire una trattativa ufficiale con la società teutonica qualora arrivasse un'offerta da 10 milioni di euro o superiore. Si attendono importanti aggiornamenti. -
Dal ritiro della Juve negli Stati Uniti, Federico Gatti parla della nuova stagione: "Dobbiamo migliorare la classifica dello scorso anno e per quanto mi riguarda voglio migliorare tutti i miei numeri". Su Bonucci: "E' una questione su cui non entro ma a me manca tanto, è stato determinante per me dentro e fuori dal campo" Dopo la stagione dell'esordio in Serie A, la prossima per Federico Gatti si prospetta come quella della conferma con la maglia della Juve. Il centrale bianconero sarà 'orfano' di Leonardo Bonucci: "Ci manca tanto - dice - Manca tanto in campo e fuori, per me, come per molti altri è stato determinante, una spalla con cui confrontarmi anche nelle difficoltà su tante cose, ci manca tanto, sono scelte societarie su cui non voglio entrare perché non mi competono ma voglio solo dire che mi ha aiutato molto" E dunque, Gatti dovrà mettere a frutto tutti gli insegnamenti del suo ex capitano: "C'è da mettere le basi perché questa sarà un'annata importante, dovremo farci trovare pronti, il gruppo è una delle chiavi più importanti, non vediamo l'ora che sia il 20 agosto, ora c'è tanto da lavorare per farci trovare pronti - spiega ancora - La scorsa stagione è stata lunga. Cosa non dobbiamo ripetere? Non lo saprei dire, sicuramente dovremo lavorare di più per migliorare la classifica dello scorso anno e dobbiamo imporci di migliorare giorno dopo giorno. Sarà comunque un'annata difficile perché le squadre della Serie A si sono rinforzate molto ma noi siamo la Juve e dobbiamo migliorare quanto fatto lo scorso anno" Una Juve che vuole tornare a vincere qualche trofeo: "I trofei? Mancano, è un motivo per lavorare e tornare a vincere. Indossare questa maglia è un onore sia dentro che fuori dal campo, è una maglia che ti impone la vittoria, anche in allenamento, è molto stimolante - dice - Perché tutta questa fame? Io ce l'ho perché non ho mai vinto nulla e voglio vincere come tanti miei compagni, la vittoria è la cosa più bella perché tutto rimane scritto nella storia e nessuno ti cancella. In questa stagione voglio affermarmi e migliorare i numeri che ho fatto lo scorso anno, sarà difficile, perché stare qui non è semplice. Ho preso il 4 perché mi piace molto come numero e perché c'è un motivo dietro che spero di svelare a fine anno" Sky Sport
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Ufficiale: Arthur alla Fiorentina in prestito oneroso con diritto di riscatto
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ACF Fiorentina comunica di aver acquisito, a titolo temporaneo con diritto di riscatto, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Arthur Henrique Ramos de Oliveira Melo dalla FC Juventus acffiorentina.com Ufficiale il rinnovo del contratto fino al 2026 per Arthur e, contestualmente, il prestito alla Fiorentina fino al 30 giugno 2024 ACCORDO CON LA FIORENTINA PER LA CESSIONE TEMPORANEA DEL CALCIATORE ARTHUR Torino, 22 luglio 2023 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società ACF Fiorentina s.r.l. per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2024, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Arthur Henrique Ramos De Oliveira Melo a fronte di un corrispettivo di € 2 milioni, oltre a premi fino ad un massimo di € 2 milioni al verificarsi di determinati obiettivi sportivi. Inoltre, l’accordo prevede la facoltà da parte della Fiorentina di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore; il corrispettivo pattuito per la cessione definitiva è pari a € 20 milioni, pagabili in tre esercizi. Juventus.com -
Gravina: "A breve ci sarà la decisione Uefa sulla Juventus. Clima sereno, so che ci sono interlocuzioni costanti"
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ROMA, 07 LUG - "Decisione della Uefa sui casi che hanno riguardato la Juve? Decideranno a breve, tra poco tempo ci sarà completamento degli organici per le competizioni internazionali. I contenuti della decisione non li conosco, ma il clima è sereno e a breve mi auguro ci sia la soluzione di quest'annosa questione". Parola di Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio e vicepresidente Uefa, al termine della conferenza post Consiglio federale odierno, riguardo alla possibile esclusione della Juventus dalle prossime manifestazioni europee per il caso plusvalenze e quello stipendi. (ANSA) -
Ronaldo: "Quando sono andato alla Juve la Serie A era morta e si è rivitalizzata. Adesso ho aperto la strada dell'Arabia e tutti vengono qui"
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Dopo il k.o in amichevole dell'Al Nassr contro gli spagnoli del Celta Vigo, Cristiano Ronaldo, ex bomber portoghese della Juventus, parla ai giornalisti del suo ruolo di apripista nel campionato arabo, tirando in ballo anche la Serie A: "Ho aperto la strada della Saudi League e ora tutti i giocatori stanno venendo qui. La mia decisione di giocare per un club saudita è stata decisiva per portare nuovi top player. È un fatto. Quando sono andato alla Juventus, la Serie A era morta e dopo che ho firmato si è rivitalizzata. Ovunque Cristiano vada genera maggiore interesse" -
McKennie, Giuntoli comunica che non è fuori rosa. Puntereste sull'americano? Dite la VoStra!
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Cristinano Giuntoli ha precisato che McKennie non è fuori rosa come riportato da alcuni media. Il giocatore si allena con la squadra e probabilmente partirà per la tournée Usa, voi ci puntereste per la prossima stagione? -
Ufficiale: Ranocchia in prestito all'Empoli con diritto di riscatto e controriscatto
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Continuerà in Serie A la carriera di Filippo Ranocchia. Il centrocampista bianconero, classe 2001, dopo un'annata che lo ha visto protagonista nelle fila del Monza, giocherà la prossima stagione, sempre in prestito, all'Empoli. Ora inizia per lui l'avventura toscana. In bocca al lupo, Filippo! Juventus.com Filippo Ranocchia è un nuovo calciatore azzurro: centrocampista classe 2001 arriva dalla Juventus a titolo temporaneo, con diritto di riscatto in favore dell'Empoli e controriscatto per la società bianconera Empoli.com -
Prima uscita ufficiale per il nuovo responsabile comunicazioni Mike Armstrong, l'occasione la prima Juve Freestyle challenge
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La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha presentato il primo freestyler bianconero: "La prima Juventus Freestyle challenge si è conclusa nel pomeriggio di venerdì all’Allianz Stadium. Un evento speciale trasmesso live su TikTok che ha visto protagonisti cinque tra i migliori di questa specialità al mondo, dopo avere coinvolto nella prima fase di selezione freestyler provenienti da cinque continenti e 29 paesi diversi. La battaglia finale ha portato a Torino Adonias Fonseca (Brasile), Ben Nuttall (Inghilterra), Javi Zoltan Liptak (Ungheria), Yoanna Dallier (Francia) e Javier Sanz Aguilar (Spagna). Una battaglia a suon di giocate spettacolari nella quale a recitare il ruolo dei giudici sono stati tre giocatori: Paul Pogba, Nicolò Fagioli e Dean Huijsen. Alla fine, a trionfare è stato Adonias. Un freestyler da più di 4 milioni di follower che ha impressionato la giuria d’eccezione, conquistata con un triplo “10”nell’esibizione finale. Quanto bastava per superare di un punto Ben Nuttall. Adonias ha vinto un contratto per un anno con la Juventus e verrà coinvolto lungo tutto l’arco della prossima stagione sportiva per attività di engagement che lo renderanno protagonista sui canali social del club. Un’iniziativa senza precedenti nel mondo del calcio. Adonias, 28 anni di Mirai (nelle vicinanze di Rio de Janeiro), ha scoperto il concorso tramite TikTok e subito ha pensato fosse l’occasione della sua vita. Ha partecipato e ha vinto. Il coronamento di un sogno. « Per me è un onore essere parte della Juventus – ha dichiarato, un sogno che diventa realtà e prometto che darò il mio meglio per rendere felici i tifosi bianconeri. Questa è l’opportunità della mia vita e non ho parole per ringraziare chi mi ha dato questa opportunità. Non vedo l’ora di realizzare dei contenuti fantastici per i social media della Juventus e spero che i tifosi possano accettarmi come un vero bianconero ». Un’iniziativa a cui ha assistito anche Mike Armstrong, Chief Marketing & Communications Officer di Juventus: « Siamo il primo club di calcio a lanciare in questa maniera un evento legato al mercato del freestyle. È stato molto bello vedere esibirsi questi talenti provenienti da più parti del mondo. Ora, per la nuova stagione, avremo il supporto di un freestyler top level con il quale potremo sviluppare nuovi contenuti", si legge su Juventus.com. Tuttojuve.com