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Sergione

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  1. Rischia di andare in scena un duello di mercato tra Juventus e Napoli per Robin Le Normand, difensore accostato sia ai bianconeri che agli azzurri e balzato recentemente agli onori della cronaca per quanto fatto (e vinto) con la Spagna. Il suo profilo intriga sotto diversi aspetti: per l'età (ha ancora 26 anni), per le caratteristiche fisiche e per l'esperienza maturata in tutti questi anni alla Real Sociedad, peraltro avversaria della Roma agli ottavi di finale dell'ultima Europa League. Sebbene non sia appariscente come altri colleghi, Le Normand sembra avere tutte le carte in regola per ben figurare anche in Serie A, qualora una tra Juventus e Napoli decida di affondare il colpo per portarlo alla propria base. Chi è Robin Le Normand Nato in Francia a Pabu, piccolo comune situato in Bretagna, Le Normand è cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Brest dopo un periodo al Lamballe: proprio con 'Les Pirates' debutta in Ligue 2 nell'aprile del 2016, unica presenza che basta per strappare un contratto con la seconda squadra della Real Sociedad nella Segunda Division B, la terza divisione del calcio spagnolo. Il passaggio alla prima squadra avviene nel 2018 con l'esordio contro il Betis, mentre a partire dal 2019/20 diviene a far parte del gruppo in pianta stabile, imponendosi come titolare e vincendo una Coppa del Re. Dalla Francia alla Spagna Le Normand non è mai stato convocato da Didier Deschamps, alla luce della spietata concorrenza interessante la Francia nel reparto difensivo: lo scorso mese di maggio ha ottenuto la cittadinanza spagnola e ciò ha avviato l'iter per la convocazione da parte delle 'Furie Rosse'. La chiamata è arrivata a giugno in occasione della Final Four di Nations League, in cui Le Normand è stato impiegato (sempre dal primo minuto) nella semifinale contro l'Italia e all'ultimo atto al cospetto della Croazia, battuta ai calci di rigore. Per vincere il primo trofeo, insomma, gli sono bastate due apparizioni. Un percorso che ricorda quello di Aymeric Laporte, punto di forza odierno della difesa spagnola dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili transalpine. Come gioca alla Real Sociedad Le Normand forma una coppia di centrali con Zubeldia nella difesa a quattro di Alguacil, fautore del 4-2-3-1 con cui ha modellato la sua Real Sociedad. Uno schieramento che si addice al 4-3-3 tanto caro a Rudi Garcia, in continuità con quanto visto fin quando l'allenatore è stato Luciano Spalletti. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la Juventus: qui Allegri è solito presentare la formazione con una difesa a tre, il che obbligherebbe Le Normand ad approfondire il rapporto con i meccanismi di un sistema da oliare. Sarebbe perfetto, al contrario, all'interno di uno schieramento a quattro, opzione anche questa più volte presentata durante la stagione. Ostacolo clausola Un aspetto da tenere in grande considerazione è la clausola rescissoria presente nel contratto di Le Normand con la Real Sociedad, pari a 60 milioni di euro. Cifra molto elevata, che comunque potrebbe essere rivista verso il basso in sede di negoziazione: i baschi potrebbero anche accontentarsi di un incasso minore, ma comunque sempre in linea col valore del giocatore.
  2. Una lunga intervista di Andrea Barzagli alla Gazzetta dello Sport: SU RABIOT - "Che Adrien fosse un giocatore diverso e con qualità speciali si era notato fin dal primo allenamento con noi, nel 2019, quando arrivò alla Juve e io lavoravo nello staff bianconero di Sarri. Abbiamo sempre considerato Adrien fortissimo. E non solo noi: parliamo di un centrocampista lanciato giovanissimo da Ancelotti, schierato sempre da Blanc ed Emery al Psg e da Sarri, Pirlo e Allegri alla Juventus. Semplicemente Rabiot aveva soltanto bisogno di trovare continuità. Nell’ultima stagione l’ha trovata ed è esploso del tutto, anche in zona gol. Sinceramente pensavo che non avrebbe accettato il rinnovo. Significa che si trova bene alla Juventus. La sua conferma, anche se soltanto per un anno, è un grande colpo e di questi tempi vale come un acquisto top. Lui e Milinkovic insieme? I giocatori bravi non sono mai un problema..." ALLEGRI E IL RIFIUTO ALL'ARABIA - "Si sentono offerte allucinanti e non so quanto possano far bene al calcio. Max ci avrà pensato attentamente e se ha scelto di restare alla Juventus significa che è convinto di poter fare bene. Sarà importante capire se la Juventus avrà soltanto il campionato o anche la Conference. In ogni caso la prossima stagione, viste le difficoltà dell’ultima, sarà più semplice. E Max, se lo conosco bene, avrà voglia di riscattarsi e zittire un po’ di critiche" SU GIUNTOLI - "Avere un dirigente che sa di calcio ed è bravo a individuare i giocatori giusti, come ha dimostrato a Napoli assieme al suo staff, è un bel vantaggio. Sarà un bel colpo per la Juve" L'ADDIO DI JUAN - "Cuadrado è stato un giocatore forte e professionale che ha dato tutto alla Juve. Weah Jr l’ho visto qualche volta nel Lilla e mi incuriosisce" ZANIOLO, ORA SI - "Zaniolo ha qualità importanti. Sinceramente nella Juve di qualche anno fa non lo avrei visto: non per il talento ma per una questione di mentalità. Ma per il nuovo progetto bianconero potrebbe rivelarsi un’occasione. Sarebbe interessante vedere alla Juve o in un top club di Champions anche Berardi" IL CONSIGLIO A BONUCCI - "Non gli devo consigliare nulla, ogni giocatore vive questa fase della carriera a modo proprio. Ho contatti frequenti con Leo e lo sento molto carico per la stagione" FUTURO VLAHOVIC - "I centravanti forti sono pochi e costano. Quando ne hai uno in casa, come nel caso della Juventus, io me lo terrei stretto. Penso che non sia semplice sostituire Vlahovic"
  3. Si conclude il percorso professionale di Claudio Albanese alla Juventus. Il Chief Corporate Affairs & External Communications Officer non sarà più nel club a partire dalla stagione 23/24. Albanese, che ha coordinato la comunicazione di Juventus da luglio 2010, conclude il suo percorso in bianconero dopo aver creato, insieme al suo team, anche il settore digitale e le attività ESG. Juventus ringrazia Albanese per i suoi tredici anni di lavoro proficuo e appassionato. Juventus.com
  4. Dopo la vittoria del Manchester City nella finale di Champions League contro l'Inter, la Uefa ha aggiornato il ranking sul suo sito ufficiale, che vede 8 italiane nelle prime 100 posizioni. LA Juve nonostante la stagione negativa, rimane in top 10, precisamente all'ottavo posto 10. Roma (Italia): 97.000 9. Barcellona (Spagna): 98.000 8. Juventus (Italia): 101.000 7. Manchester United (Inghilterra): 104.000 6. Psg (Francia): 112.000 5. Real Madrid (Spagna): 121.000 4. Liverpool (Inghilterra): 123.000 3. Chelsea (Inghilterra): 126.000 2. Bayern Monaco (Germania): 136.000 1. Manchester City (Inghilterra): 145.000
  5. Oddio prime analisi.. quello prima scrive "sono arrivato a pagina 44" e dopo 3 minuti ha finito tutte le 75
  6. Massimo Mauro scatenato durante Pressing, in onda su Mediaset. Queste le parole raccolte dai colleghi di Tmw: ”5 minuti dopo l’ingiustizia del gol di Milinkovic la Juve sembrava un’altra squadra. Come si fa a dire che questa non è una spinta chiara? Dopo aver visto queste immagini al Var perché non annulla? Anche perché mi sembra chiaro che la Juventus abbia un problema col sistema calcio... c'è troppa disparita di trattamento, puniscono solo la Juve"
  7. Gianluca Ferrero analizza il momento della Juventus. Il presidente del club bianconero ha dichiarato al raduno dei presidenti degli official club a Torino: "Inutile nasconderlo, in questo momento stiamo attraversando un periodo complicato. Ma la vostra vicinanza e quella di tutti i tifosi fanno sentire la forza di questa squadra. Tutti stiamo facendo il nostro dovere in questa fase, voi come tifosi, la squadra in campo con una serie di vittorie". "Ricordiamoci che la Juve è una grandissima squadra, la storia della Juve è centenaria. La Juve ha vinto tutto quello che c'era da vincere, è campione nazionale e internazionale. La Juve è forte, nel recente passato ha infilato una serie di vittorie straordinarie. Si riparte, torneremo a vincere come abbiamo sempre fatto. Forza Juve". calciomercato.com Intercettato dai microfoni di TuttoMercatoWeb al termine dell'Assemblea di Lega a Milano, l'amministratore delegato della Juventus Maurizio Scanavino ha parlato così: "Sulle sentenze extracampo c'è fiducia? Aspetteremo, vediamo a partire dalla prima del 19 aprile (discussione ricorso al Collegio di garanzia del CONI per la penalizzazione, ndr) che cosa succederà. Speriamo si risolva tutto al meglio". Sui rinnovi di Di Maria e Rabiot ci sono novità? "Siamo a lavoro. Siamo a lavoro per la prossima stagione, dobbiamo però prima aspettare di vedere cosa succederà nel mese di aprile. Abbiamo tanti appuntamenti importanti, il primo il 19, poi ci giochiamo l'Europa League e la Coppa Italia... Quindi vedremo".
  8. Il vice allenatore della Juventus, Marco Landucci, è intervenuto ai microfoni di Dazn. Le sue parole: Vuole dire qualcosa sulla spinta di Milinkovic ad Alex Sandro? "Decide l'arbitro, se senti quelli della Lazio dicono che non è fallo, quelli della Juve dicono che è fallo. Decide l'arbitro, noi ci rimettiamo alle decisione dell'arbitro, l'unica cosa che posso dire è che abbiamo fatto un primo tempo al di sotto delle nostre possibilità. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto un'ottima gara, meritavamo sicuramente di segnare. Il risultato di parità sarebbe stato più giusto, però il campo ha detto questo. Noi come di solito facciamo accettiamo il verdetto del campo, peccato perchè nel secondo tempo abbiamo fatto bene. Chiesa è entrato bene, anche Paredes è entrato bene, abbiamo fatto un buon secondo tempo. C'è mancato solo il gol, che non è poco". Anche il cambio modulo nel secondo tempo dice che la Juve può fare un passo avanti verso quella versione reale di cui parlava Allegri a inizio anno? "Noi eravamo partiti all'inizio dell'anno con Chiesa e Pogba dentro la squadra, non li abbiamo mai avuti. Chiesa oggi è entrato molto bene, sta migliorando, però è un anno che è fermo, questa di stasera è una nota positiva. Poi chiaramente con lui possiamo giocare in diversi moduli e stasera nel secondo tempo ci siamo messi a quattro dietro, anche per evitare la loro pressione, ci sembrava meglio per noi. Abbiamo cominciato subito bene, peccato che poi abbiamo preso gol , però abbiamo avuto diverse occasioni per poterla pareggiare". Nel primo tempo contrasti troppo molli. Vlahovic sembra faccia fatica ad entrare nella partita. "Sai gli attaccanti devono trovare un gol, ha avuto anche un'occasione nel secondo tempo prima che uscisse, di testa. Nel primo tempo lo abbiamo aiutato anche poco perchè volevamo fare un'altra partita. Sono d'accordo sui contrasti e devo dire che alla fine del primo tempo mi sono arrabbiato un po' per quello, perchè quando si perdono i contrasti.... come decide il nostro allenatore... i contrasti bisogna vincerli, non bisogna perderli. Eravamop un po' leggerini nel primo tempo". Si è fatto sentire il suo capo? "L'ho sentito adesso a fine partita, abbiamo analizzato la partita, ha detto che abbiamo fatto un buon secondo tempo, ma nel primo tempo bisognava far meglio. Lo avevo visto anch'io. non è che ci siamo difesi male, abbiamo sbagliato un po' di uscite e abbiamo rischiato lì. Su quella palla eravamo tutti lì, non è che ci hanno infilato, eravamo messi giusti, poi se l'arbitro fischia non succede niente, se non fischia.... Però come ho detto prima, noi non facciamo mai polemiche su queste cose e andiamo avanti". Il cambio modulo ha giovato soprattutto a Di Maria? "Sì è vero, però ha fatto meglio come prestazione, poi anche se fosse stato in un'altra posizione avrebbe fatto meglio nel secondo tempo. Tutti hanno fatto meglio nel secondo tempo, io cercavo di far arrivare la palla anche a Federico Chiesa perchè nell'uno contro uno è devastante e creavamo dei pericoli. Abbiamo creato molto a sinistra anche con Angel, la sua qualità la conosciamo. Ha sofferto anche lui nel primo tempo e nel secondo ha fatto molto bene". Come sta Vlahovic? E ci ha sorpreso l'esclusione di Danilo.... "Danilo ha giocato tutte le partite, sicché gli abbiamo dato un turno di riposo per gestire meglio le forze. Ma a gara in corso poi lo abbiamo schierato". Corsa Champions, restate ottimisti anche dopo questo ko? "Sempre ottimisti, aspettiamo la sentenza del 19. Sul campo abbiamo fatto 59 punti e aspettiamo". Dopo la sconfitta rimediata contro la Lazio, il vice di Allegri Marco Landucci è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: Avete sempre bisogno di schiaffi per reagire? "Ultimamente no perché abbiamo fatto sempre ottimi risultati, questa sera abbiamo fatto meglio nel secondo tempo ma avevamo fatto 1-1 nel primo perché il calcio lo ha inventato il Diavolo. Abbiamo sbagliato troppo, serviva un primo tempo più aggressivo, abbiamo preso un gol un po' dubbio e la partita è stata questa. Peccato perché meritavamo il pareggio. Sono mancati i contrasti? Sì siamo stati un po' molli, invece nel secondo tempo abbiamo fatto la gara che dovevamo fare" Oltre i meriti della Lazio, ci sono stati errori della Juve sul secondo gol? "Luis Alberto è stato molto bravo con quel colpo di tacco, dobbiamo rivederlo per capire se ci sono stati errori nostri". Attacco a tre può essere una soluzione? "Vedremo gara dopo gara, ne parleremo con il mister. La costruzione a quattro ho detto che ci avrebbe dato più vantaggi, volevamo fare come nelle gare precedenti con loro ma abbiamo avute difficoltà. Chiesa è entrato molto bene, ha spaccato la gara e anche Paredes che è sempre criticato è entrato molto bene"
  9. Adrien Rabiot è stato intervistato da Dazn: Juve a due facce, molle nel primo tempo, meglio nel secondo. Come te lo spieghi? E come vi siete sentiti con il cambio modulo? "E' vero, siamo entrati troppo molli, nel primo tempo non abbiamo vinto un duello, abbiamo perso tutti i palloni. Poi nel secondo tempo molto meglio, ma non era difficile perchè il primo tempo era una vergogna. Come me lo spiego non lo so, poi quando abbiamo preso il gol abbiamo avuto comunque una reazione. Nel secondo tempo molto meglio, abbiamo creato occasioni, ma non è bastato". Hai sempre giocato titolare meritatamente in tutte le squadre in cui hai giocato, pensi che questa sia la tua miglior stagione? Sei diventato un giocatore totale. Dieci gol sono tantissimi e hai questa leadership in campo... "Sì, certo, è la mia migliore stagione, sono cresciuto tanto, soprattutto negli ultimi due anni con il mister. Sto lavorando tanto per fare gol, ma anche per dominare il centrocampo, sia in fase offensiva che difensiva. Sono contento della mia stagione e provo a dare sempre il 100% e aiutare i compagni di squadra". Qual è la posizione preferita, quella che occupi in Nazionale o nella Juve? "Sì, ho un ruolo diverso alla Juve, mi piace perchè posso fare tanti inserimenti e il mister mi chiede di essere sempre in area, in zona gol. Queste sono le mie caratteristiche, mi piace giocare più alto da mezzala, invece in Nazionale abbiamo tanti giocatori offensivi e quindi sono più un giocatore di equilibrio". Improvvisamente sei diventato il beniamo di molti tifosi juventini. Questo rapporto può favorire il proseguimento della storia tra te e la Juve? "Sì, ma prima di tutto io ho sempre cercato di dare il 100% in campo, dal primo giorno in cui sono arrivato alla Juve". Ti senti più amato? "Ma il calcio è sempre così, se fai gol tutti ti amano, se non fai gol sei scarso, è giusto. Sono concentrato su quello che devo fare per aiutare la squadra e cercare di vincere, poi certo che facendo gol e assist, la gente ti sostiene e ti ama di più, così è il calcio". Quindi resti? "Questo non lo so, dobbiamo ancora discutere con la società"
  10. La lega serie A in seguito alle numerose segnalazioni di questi giorni ha cancellato il tweet di un video risalente al 19 febbraio: riscaldamento pre partita dei bianconeri per Spezia-Juventus, durante le immagini si udivano distintamente i "bu"razzisti verso Kean Questo il link https://twitter.com/SerieA_EN/status/1627344258721255424?t=uWAAYbRB0CdRZnmxoBAnSQ&s=09
  11. Gigi Buffon si racconta tra passato, presente e futuro. Il 45enne portiere del Parma ha dichiarato alla Bobo tv: "Al Paris Saint-Germain ho vissuto l'esperienza più bella della mia vita e andare via è stato l'errore più grande della mia carriera, i miei figli mi chiedono ancora perché. A Parigi mi sentivo un uomo libero, parlavo francese e andavo ai musei. Ho rinunciato a 10 milioni di euro, volevano far giocare Areola e io non riuscivo ad accettarlo. E poi non vedrò mai più un livello alto come in quella squadra, il torello era uno spettacolo e lì ho capito la forza di Verratti. Sapevo di essere in una squadra fortissima, ma mancava l'attitudine della Juve. La partita contro il Manchester United in Champions League è il più grande rimpianto della mia vita". SU ALLEGRI - "Non fa catenaccio, ma si affida tanto ai giocatori: sono loro che capiscono come muoversi. I campioni come il Neymar un allenatore così lo vorrebbero subito. Ora ci sono difficoltà, ma la Juve sta reagendo da Juve: vedo compattezza e unione, al di là che possa piacere o no come gioco. I 15 punti di penalizzazione in classifica e il cambio della dirigenza hanno permesso ai ragazzi di fare gruppo per sfidare l'ingiustizia". SU SARRI - "So cosa non ha funzionato alla Juventus. Purtroppo alcune volte per difendere le scelte bisogna inimicarsi qualcuno... Per come si è proposto il mister è stato quasi subito lasciato alla mercé dei risultati. Ho un bellissimo ricordo, nel mio piccolo ho cercato di dargli una mano e mi sento ancora adesso con lui". SUI CAMPIONI “I 6 giocatori italiani tecnicamente più forti sono Pirlo, Totti, Del Piero, Roberto Baggio, Cassano e Di Natale. Ricordo un gol di Totò Di Natale in Catania - Udinese, d’esterno dalla linea di fondo. Una cosa che se avesse fatto Neymar, Messi o Ronaldo… Ma in Italia non capiscono un * e sapete quand’è che l’ho capito? Quando in Nazionale contestavano Thiago Motta. E io dicevo ma questi qui non capiscono una * di calcio, questo è il giocatore più forte dello spazio, ha un peso specifico enorme e questi contestavano Thiago Motta” SU CASSANO - "Una squadra come la Juve gli avrebbe fatto bene e lo avrebbe reso un calciatore ancora più forte di quello che è stato. Secondo me sarebbe anche durato, giocando buone partite magari anche contro grandi squadre avrebbe capito che ogni tanto bisogna stare zitti. Io ho provato a convincerlo diverse volte". SUL FUTURO - "Un mio ritorno in Nazionale sarebbe la cosa più sbagliata, bloccherei la crescita di un serbatoio che c'é. Mi piacerebbe smettere di giocare al massimo dopo la prossima stagione, non di più. Sono competitivo sempre insoddisfatto, vado al campo per migliorarmi sempre e non voglio mai essere considerato un numero 2"
  12. Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Roma. TuttoJuve ha seguito l'evento in diretta: Che Roma si aspetta? "Una Roma che sta facendo un ottimo campionato perchè lotta per la Champions. In casa ha subito solo 5 gol in 11 partite e viene da quattro vittorie in casa dove non ha subito gol e credo sia una delle migliori in Europa o tra le prime tre. Sarà una bella partita con lo stadio pieno e poi troveremo un bel clima primaverile e bisogna essere bravi". Ci fa il punto sul recupero? Come sta Pogba? "Paul ha reagito bene, ieri ha fatto l'allenamento e sta bene. È normale che non abbia minutaggio, ma sono rimasto molto contento di come è entrato e si è calato subito nella partita. Momentaneamente è un'ottima soluzione dalla panchina. Milik tornerà dopo la sosta, Kaio Jorge non è ancora a disposizione. Domani rientra Miretti e gli altri ci sono tutti. Dopo la vittoria della Lazio, domani è ancora più importante? "Per noi la partita è importante perchè ci giochiamo uno scontro diretto con la Roma. Noi dobbiamo provare a staccarci da quelle dietro. Dobbiamo staccarci dal Bologna e non è semplice. Davanti sono lontani, ma dobbiamo vedere quale sarà l'evoluzione del campionato. Domani è importante fare una bella partita". Come sta Paredes? "Paredes sta bene, poi domani tornerá Locatelli. Abbiamo anche Barrenechea che ha fatto un'ottima partita, a centrocampo sono tutti giocatori affidabili". Pensa di riproporre il tridente? "Bisogna avere pazienza e calma nel mettere giocatori che non giocano da tanto tempo. Giovedì abbiamo il Friburgo, dove ci sarà anche lo stadio pieno. Adesso sono importanti i cambi dalla panchina. Sono contento di averli tutti a disposizione e bisognerà fare delle scelte anche se a tutti piace giocare 90 minuti ma questo è impossibile". Spesso sei accomunato a Mourinho, ti ritrovi in questo? "Se mi accomunano a Mourinho sono molto contento, se non sbaglio ha vinto 26 trofei che non sono pochi. Lui sta facendo un ottimo lavoro a Roma e se non sbaglio era diversi anni che la Roma non lottava per la Champions e ha 44 punti. Indipendentemente dalla nostra penalizzazione loro stanno lottando per la Champions. Domani spero di vedere Mourinho in campo. Per me quando un allenatore viene buttato fuori, il weekend dopo dovrebbe essere sempre in panchina, bisognerebbe dare delle multe che così si potrebbe aiutare chi ha bisogno". Spera nel rinnovo di Di Maria? "È sempre bello avere a disposizione i grandi giocatori e Angel è straordinario, ma di questo si occupa la società. In questo momento le priorità sono ben altre anche se è stato rinnovato il contratto di Danilo. Poi bisognerà valutare anche tenendo conto delle esigenze dei giocatori". Domani può esserci una staffetta Di Maria-Chiesa? "Di Maria credo abbia fatto 4 partita anche se a Spezia è entrato dalla panchina, giocando 35 minuti, ma l'importante è che determini come ha fatto in queste ultime partite". Che effetto le farà vedere Dybala? "Paulo è un giocatore importante per la Roma ed è stato importante per la Juventus. Noi lo affronteremo sapendo quali sono le sue caratteristiche. Bisognerà mancarlo con occhi di riguardo perchè è un giocatore pericoloso". Sta diventando un allenatore per giovani? "Mi sono dovuto ringiovanire perchè è nato mio nipote". Per il quarto posto fate la corsa su Lazio o Roma? "Se vogliamo essere realisti, forse sono state travisate le mie parole, la rincorsa in Champions è quasi impossibile. Noi dobbiamo dare continuità anche se suo campo abbiamo fatto 50 punti, tolgo i due contro la Salernitana, ma tra quelle davanti rimarrà fuori una tra Inter, Milan, Lazio e Roma. C'è anche l'Atalanta che ha 41 punti e può rientrare, ci sono 42 punti in gioco e tutto è ancora da giocare per loro. Noi dobbiamo avere le capacità di fare un passo alla volta e lavorare per i mini obiettivi, non dobbiamo guardare a queste squadre che sono lontane". Arrivare in Champions con la penalizzazione è come vincere uno scudetto? "Andare in Champions con -15 è come vincere tre scudetti". Termina la conferenza stampa di Massimiliano Allegri
  13. “Caso Juventus? L’Uefa deve comportarsi nel rispetto dei regolamenti, ci sono ancora attività di indagine in corso. Aspettiamo di vedere la documentazione su tutti i dossier per capire se ci sono dei profili concernenti ai regolamenti Uefa”. Lo ha detto il vice segretario generale della UEFA Giorgio Marchetti a ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento, in riferimento all’inchiesta che ha coinvolto la società bianconera. La Juventus è uno dei tre club che sta portando avanti il progetto Superlega: “Sta a loro decidere cosa vogliono fare, sono tre società fondamentali per il calcio europeo. Ma un tentativo di avvicinamento non dipende dalla Uefa”. SportFace
  14. Fabrizio Bava, professore ordinario in Economia aziendale all’Università di Torino, è stato intervistato da Tuttosport in merito al caso Juve sulle plusvalenze. I DUBBI – «Due punti in particolare, nelle motivazioni della Corte Federale d’Appello, hanno catturato la mia attenzione. Dal passaggio in cui si accusa la Juventus di utilizzare le plusvalenze come fine e non come conseguenza, al fine di migliorare i bilanci. Un concetto persino ingenuo: in una società di capitali, tanto più quotata in Borsa, la plusvalenza rappresenta un ricavo ordinario. A maggior ragione nel contesto della stagione sportiva 2019/2020, condizionata dalla pandemia: se crollano i ricavi, la plusvalenza è l’unica leva per la società. Si punta il dito contro lo schema in cui i nomi dei giocatori sono sostituiti da delle “x”, ma se vengo incaricato di ricavare un certo ammontare di plusvalenze ragiono esattamente così: mi appunto chi penso di sacrificare, anche se non so ancora chi comprerò per sostituirlo. Perché dovrebbe essere un comportamento sleale? E perché generare plusvalenze non dovrebbe essere un obiettivo?». SECONDO PUNTO – «Quello in cui si incolpa il club di aver cercato di dissimulare la natura permutativa di alcuni scambi. Si tratta di un tema mai contestato in passato, di uno spunto nato dall’ispezione della Consob che ha evidenziato la mancata applicazione dell’ormai celebre paragrafo 45 dello IAS 38». CONCLUSIONE – «Personalmente suscita una certa perplessità una sanzione severa come il -15 in classifica di fronte alla contestazione di un super tecnicismo come la natura di una permuta. Anche perché, all’interno delle motivazioni, c’è tutto lo spazio per sostenere tesi differenti, non si tratta di una sentenza che presenta prove inconfutabili». Juventusnews24.it
  15. Angel Di Maria è stato intervistato da Dazn dopo il gol e il successo di La Spezia. Le sue parole: Non so se hai visto Pupl Fiction, ti senti il Mr Wolf della Juve? "No, non l'ho visto, ma io cerco sempre di aiutare la squadra, dall'inizio o entrando dalla panchina. Sono molto contento di aver segnato, ne avevo bisogno, perchè dopo l'assist a Rabiot, dopo essere entrato nel gol contro il Nantes, volevo fare gol". Perchè la squadra fa fatica a gestire il pallone e la partita? "Può essere un po' la stanchezza, ma anche il fatto che nel calcio italiano diverse squadre giocano in contropiede. Ma anche per quello che è successo, stiamo cercando di alzare la testa e fare meglio". Con che spirito andate in Francia? "Andremo in Francia con l'intenzione di passare il turno, avremo meritato un risultato migliore in casa, ma andremo a cercare di chiudere la qualificazione lì"
  16. Mattia Perin è intervenuto ai microfoni di Mediaset. le sue parole: Possiamo dire di una Juventus ritrovata? "Abbiamo dato una bella risposta dopo la partita non all'altezza che abbiamo fatto contro il Monza, siamo stati dal punto di vista dell'atteggiamento e del carattere siamo stati presenti, tonici, abbiamo visto i contrati e le seconde palle, quindi quando siamo questi, siamo la squadra che ha vinto 8 partite di fila, con 8 clean sheet di fila, e sappiamo che dobbiamo mantenere questo standard di atteggiamento". E' ovvio che non si riesce a stare sempre al 100%, ma dobbiamo riuscire a trovare questa continuità". Non riuscite a dare il 100% perchè la vostra testa esce spesso da questo campo? "Spesso non lo so, siamo stati molto continui fino a prima del Mondiale, quando siamo tornati dopo la pausa, anche se abbiamo vinto a Cremona e a Udine, c'era la percezione che non riuscivamo a essere lucidi come eravamo nelle partite precedenti. Dobbiamo essere bravi - e lo siamo stati in questo frangente - ad unirci nelle crisi, abbiamo passato un periodi di crisi, sia i più esperti, sia i giovani che ci danno tanta freschezza, e stiamo cercando di compattare questo gruppo, perchè per come lavora settimanalmente merita tanto. Dobbiamo prendere quanto di buono fatto oggi e continuare su questa strada". Quanta voglia avete di rivincita dopo l'epilogo della passata stagione? "Penso che il passato non conti più, cerchiamo di vivere il più possibile nel presente. Sappiamo che quella contro l'Inter è una grande partita, è il derby d'Italia, una delle sfide più avvincenti della storia del calcio italiano, ma non deve essere approcciata come una rivincita o una vendetta, deve essere approcciata partita dopo partita. Ora dobbiamo essere bravi a concentrarci per la gara di Salerno, non sarà una partita semplice e dobbiamo essere bravi a tirare fuori il massimo da lì. Poi quando arriverà l'Inter la prepareremo come tutte le partite che dovremo preparare, nè meglio nè peggio rispetto a quelle che si preparano settimanalmente. Solo così possiamo dare continuità di risultato e di prestazioni dal punto di vista caratteriale". (Ravanelli) Devi ritenerti un primo portiere anche se giochi poco "Ti ringrazio Fabrizio, detto da te ha un valore ancora maggiore. Io mi metto a disposizione e godo sempre di grande considerazione da parte di compagni e mister, mi preparo tutte le settimane come se dovessi giocare. E così quando devo giocare non devo riaccendere l'interruttore, è già acceso. Questo sicuramente mi aiuta quando poi vengo chiamato in causa".
  17. Gleison Bremer ha parlato ai microfoni di Mediaset: Uno dei gol più importanti della tua carriera... "Sono contento per questo gol, ma contava passare il turno in questo momento". Era importante una risposta dal punto di vista caratteriale? "Sappiamo che abbiamo fatto due partite non all'altezza, ma ci siamo parlati e quello che accade fuori dal campo non può riversarsi in campo, ci pensa la società, noi pensiamo al campo". Adesso dovete recuperare in campionato... "La Juventus è una squadra di alto livello, facciamo più punti possibili e vediamo dove saremo a fine campionato". Si è rivista la Juve delle otto vittorie di fila? "All'inizio dell'anno abbiamo perso qualcosina, poi ci siamo parlati e ci siamo ritrovati".
  18. Sergio Santoro, ex presidente della Corte Federale d’Appello, ha risposto così alle motivazioni fornite per il -15 in classifica della Juventus. Le sue parole a Tuttosport. NUOVI DUBBI – «Le motivazioni della sentenza della Corte d’appello federale hanno accresciuto i dubbi che già avevo sollevato in precedenza sulla legittimità della revocazione: per giustificare la riapertura del processo devono sopraggiungere dei fatti nuovi che i giudici hanno individuato nelle intercettazioni telefoniche trasmesse dalla Procura di Torino». INTERCETTAZIONI – «In primo luogo le intercettazioni non sono utilizzabili per provare illeciti contabili: nella fattispecie, i giudici considerano le plusvalenze, con valori artificiosi dati ai giocatori, degli illeciti contabili con cui la Juventus avrebbe falsato i bilanci». JuventusNews24
  19. Il centrocampista si racconta al giornale della sua città, Lecco: "Oggi la Juventus è una responsabilità, so cosa pensa la dirigenza di me" Manuel Locatelli si è raccontato in una lunga intervista a La Provincia. Il centrocampista della Juventus ha parlato del percorso fatto dalle giovanili del Milan fino all'avventura in bianconero, i colori del cuore. Ecco un estratto delle sue parole. "C’è stato un periodo in cui non riuscivo più a esprimermi ad alto livello. Ed è stato proprio in quei momenti che gli insegnamenti ricevuti mi hanno aiutato, di testa, a non finire nel tritacarne. Il calcio, del resto, è fatto così: fai bene una domenica e sei il più forte di tutti, fai male un’altra e ti sfondano. E allora tu devi saper mantenere l’equilibrio. Questo è il segreto, per il quale ringrazio mamma e papà". Gli allenatori del cuore "Un pensiero per i principali allenatori che hai avuto? Brocchi è stato quello che mi ha lanciato e quindi è nel mio cuore. Con Montella ho trovato continuità, con Gattuso ho cominciato a non giocare tanto, ma c’erano tante colpe mie. Tra l’altro lui è un mister che sa tirare fuori tutto da un giocatore. Quello al quale ho voluto più bene è De Zerbi che mi ha cambiato la vita. Quanto ad Allegri, lo stimo per le vittorie che ha conseguito in carriera. Ma è il mio attuale allenatore e non mi posso spingere oltre nell’incensarlo. Non sarebbe corretto". La Juventus "Chi mi conosce sa che sono juventino della nascita, così come il resto della mia famiglia, e mi ricordo che avevo detto a quello che è sempre stato il mio procuratore che un giorno avrei dovuto diventare un giocatore bianconero. Appesi alle pareti della mia cameretta a Galbiate ci sono ancora i poster dei giocatori bianconeri del tempo". "Oggi? È una responsabilità perché so di avere delle potenzialità e so cosa pensa la società di me. È dunque una dimostrazione continua e spero di essere sulla strada giusta. Ho avuto la fortuna - e lo dirò sempre ai miei figli - di aver giocato la mia prima partita con la Juventus in quella che è stata l’ultima volta per Cristiano Ronaldo in bianconero". Gli idoli "Del Piero innanzitutto. Un genio. E pure Nedved, tanto è vero che gli ho fatto vedere quelle foto quando mi sono trasferito a Torino per divenire bianconero" Dazn
  20. Rabiot, in un’intervista rilasciata a ‘Repubblica’, non ha nascosto la sua soddisfazione per l'inizio del suo mondiale. “Sono contento per me e anche per aver aiutato Olivier a eguagliare il record di goal di Thierry Henry”. Il centrocampista transalpino ha deciso di non prendere parte ai Mondiali del 2018 perché si rifiutò di fare la riserva. Il debutto a Qatar 2022 ha quindi per lui un sapore speciale. “Cominciare con un goal e un assist è come un sogno”. Il contratto che lega Rabiot alla Juventus scadrà al termine della stagione e lui non vuole sbilanciarsi su un’eventuale permanenza in bianconero. “Non lo so ancora e non è il momento di parlarne”. Giocare un grande Mondiale potrebbe fare di lui un giocatore ancor più ambito in sede di mercato.
  21. Intervistato da "La Repubblica", Wojciech Szczesny, portiere classe 1990 della nazionale polacca e della Juventus, si sofferma sul prossimo match della sua nazionale al mondiale, quello contro l'Argentina, e sui rigori parati, l'ultimo, sempre in Qatar, nel match vinto 2-0 con l'Arabia Saudita: "Al Mondiale si affrontano i giocatori più forti al mondo, è questo il bello. Con tutto il rispetto per i giocatori dell’Arabia Saudita, voglio confrontarmi con i migliori e Messi è sicuramente uno di questi. È un bello stimolo, sì". Szczesny è stato decisivo ai Mondiali con la Polonia col rigore parato contro l'Arabia Saudita: "Alla Juve abbiamo trovato un metodo di analisi dei rigoristi, negli ultimi due anni i rigori parati sono più di quelli subiti: direi che il metodo funziona. Ma ora non vorrete dare tutti i meriti a Filippi (preparatori dei portieri della Juve) eh? Scherzo!" Il portiere della Juve ha anche lanciato una "frecciatina" agli italiani che per la seconda volta non sono presenti al Mondiale. Ecco le sue parole dopo la strepitosa prova di ieri con la maglia della Polonia: "Superare il girone è l’obiettivo con cui siamo venuti qui, ma già essere in Qatar è un onore: voi italiani per esempio non vi siete qualificati per due volte di seguito, no?"
  22. Giorgio Chiellini ha parlato ai microfoni di Sky. Tuttojuve riprende le sue parole: Gara troppo in discesa stasera? "Le partite diventano facili anche grazie a noi, abbiamo fatto una buona partita, siamo partiti bene, ci siamo un po' troppo adagiati nel primo tempo, abbiamo rallentato un po' troppo il ritmo e - tra virgolette - gestito troppo la partita quando invece bisognava accelerare, cosa che invece abbiamo fatto nel secondo tempo, dove abbiamo spinto, abbiamo fatto gol, abbiamo continuato ad attaccare avendo un buon equilibrio. Non ci deve illudere perchè poi il gap di livello è alto, ma sicuramente è una partita che ci dà un tassellino di fiducia dopo la vittoria contro lo Spezia. Sarebbe importante finire con una grande prestazione domenica a Roma, che sarà una partita sicuramente di livello molto più alto". Sei un giocatore fondamentale, anche se in un allungo ti ho visto correre controllato, prudente. "Rientravo oggi, soprattutto negli ultimi 20 minuti la fatica si faceva un po' sentire (sorride, ndr). Sto pagando ancora un po'un anno di inattività e sto togliendo un po' di rugggine. E' importante per me avere continuità di allenamento più di tutto, perchè ad una certa età poi si fa fatica a recuperare da botte o da problemini muscolari, quindi sono contento, mi sono allenato bene nell'ultima settimana, ringrazio i compagni che avevano bisogno di me domenicaa Cesena contro lo Spezia, ma non mi sentivo ancora pronto. Spero di riuscire a dare il mio contributo il più possibile in campo che è lì che serve" Quel passaggio all'indietro era per la stanchezza? "Sul 4-0 abbiamo staccato un po' tutti, non dovrebbe succedere, non l'avevo visto ovviamente, pensavo di averne solo uno, per fortuna mi ha salvato Szczesny. Ogni tanto lo aiuto io, stavolta sono in debito, spero la prossima volta di salvargli un gol già fatto"
  23. Andrea Pirlo e Juan Cuadrado stanno parlando in conferenza stampa. TuttoJuve sta seguendo l'evento in diretta: Inizia a parlare Juan Cuadrado. La partita con il Barcellona vi ha tolto delle sicurezze? Qua dovete ritrovare delle certezze? "Si sicuramente la partita contro il Barcellona ci ha dato come uno schiaffo. Veniamo qua con quella voglia e fiducia di aver vinto l'ultima partita e penso che domani sarà una gara da far vedere quello che siamo noi". Su Budapest? "La prima impressione è di una città bellissima poi venire qua e vedere lo stadio. È uno stadio molto bello e sicuramente con il pubblico sarà una cosa diversa. Veniamo qui con la voglia di fare un buon risultato e speriamo vada tutto bene". Cosa ti è piaciuto di più della gara con lo Spezia? Domani cosa vorresti vedere di positivo che hai visto domenica? "Penso che siamo stati una squadra molto corta e compatta in alcune occasioni e penso che la cosa che dobbiamo fare domani è dimostrare la stessa voglia e determinazione e giocare la palla perché abbiamo i giocatori per esprimere un bellissimo gioco ed è quello che proviamo ogni allenamento e ogni partita e cercare di proporre il calcio che vuole il mister. Penso che piano piano ci riusciremo". Termina la conferenza stampa di Cuadrado. Inizia a parlare Andrea Pirlo. Su Budapest? "È una bellissima città e ci sono stato altre volte per giocare e quindi la ricordo sempre con piacere, ma siamo venuti qua per giocare a calcio e per vincere la partita, quindi l'importante per noi è vedere lo stadio, il campo e concentrarsi su quello che sarà domani sera". La partita con il Barcellona ha cambiato le vostre convinzioni? "Ma no ci ha fatto capire che bisogna migliorare e per giocare certi tipi di partite bisogna avere più determinazione e più organizzazione, però sapevamo che incontravamo una grande squadra e forse incontrarla così presto ci ha fatto anche bene. Da questa partita abbiamo lavorato e lavoreremo per migliorare, perché ci servirà in futuro per cercare di fare una miglior partita quando andremo da loro". È necessario per questa squadra giocare con un giocatore più aggressivo rispetto ad un esterno? "Ma il modulo era lo stesso sono cambiati gli interpreti. Mckennie ha svolto lo stesso ruolo che aveva fatto Ramsey e Kulusevski in altre partite. A Cesena mi sembrava la soluzione migliore per allungarli soprattutto dalla parte di Cuadrado e avere un appoggio sempre costante quando aveva la palla lui per attaccare lo spazio. Domani magari ci sarà spazio per qualcun'altro ma la nostra idea di calcio non cambierà". Sul Ferencvaros? "Abbiamo studiato questa squadra che gioca bene a calcio con personalità e abbiamo visto le partite anche che ha giocato in Champions e non meritava quel passivo a Barcellona e ha fatto una buona partita anche contro la Dynamo Kiev quindi è una squadra da temere perché ha buone trame di gioco. Giocatori veloci e aggressivi quindi dobbiamo rispettarli perché tutte le partite in Champions sono difficili e i tre punti contro il Ferencvaros contano come quelli contro il Barcellona". Giocare con il pubblico condiziona in qualche modo? "Ci condiziona in meglio perché il pubblico ti da una sensazione di sentire più le difficoltà e il rischio in zona difensiva. Quando sentì la gente pronta ad incitare la squadra avversaria può alzare l'attenzione e soprattutto nella fase difensiva e risvegliare qualche giocatore che sta pensando ad altro, quindi è un fattore positivo per tutti noi e per la gente".
  24. L'esterno di casa Juventus, Federico Chiesa, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole: "Mi sono messo a disposizione del mister, ho fatto quello che mi ha chiesto. Di stare largo e quando avevo il pallone di puntare l'uomo. L'esordio in Champions è stato fantastico, poi abbiamo vinto e la serata non poteva essere migliore". Ti trovi meglio a destra o sinistra? "Io mi trovo bene dove mi mette il mister. Oggi il mister ha scelto questa formazione e io mi sono fatto trovare pronto all'appuntamento". Juve giovane senza Ronaldo? "Siamo un gruppo giovane e stiamo bene insieme. La Juve però scende sempre in campo per vincere e oggi lo abbiamo dimostrato". Chiesa, Morata e Kulusevski è un trio per il futuro? "Abbiamo giocato come ha voluto il mister sia a Crotone che qua. Cambi di gioco e palla sugli esterni a puntare. Siamo stati bravi sia a Crotone che stasera ad inizio secondo tempo ad aprire una partita che portata avanti avrebbe creato qualche problema". Critiche? Questa sera volevamo vincere e i tre punti in Champions per partire bene. Quello di stasera era un campo difficile, abbiamo ricevuto delle critiche ma è normale: la Juventus deve vincere ogni volta che scende in campo". Tuttojuve
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