Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

The Italian Giants

Moderatori
  • Numero contenuti

    7.336
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni con più "mi piace"

    25

Tutti i contenuti di The Italian Giants

  1. Si certo, se giochiamo come ci difendete voi retrocediamo da soli senza il bisogno delle procure.
  2. Torniamo in topic e basta rispondere a tifosi di altre squadre. Non fateci perdere tempo a oscurare decine di messaggi altrimenti siamo costretti a chiudere.
  3. The Italian Giants

    Napoli - Juventus 5-1, commenti post partita

    Li prendi i giocatori, esattamente come li ha presi il Napoli. Però prima dei giocatori devi pure prendere allenatori che ti guidino nella scelta di profili funzionali a una certa filosofia. Se pigli Allegri sai che ti chiederà solo vecchi dinosauri e lampioni di 1.85×90kg per fare il suo calcio-rugby. Questo è.
  4. The Italian Giants

    Napoli - Juventus 5-1, commenti post partita

    Sconfitta che fa venire alla luce brutalmente la base di pasta frolla su cui si poggiavano gli equilibri della Juventus e di questo filotto recente. Filotto di cui alla fine le uniche due partite veramente decenti e meritate sono state quelle vs Lazio e Inter. Ma se hai bisogno di ridurti all'ultimo per battere Cremonese e Udinese, a Lecce hai bisogno che un ragazzo ti tiri fuori il gol della domenica in un deserto tecnico assoluto, beh poi quando vai sul campo della più forte hai il conto. E puntualmente dopo il primo gol preso dopo tanto tempo, sono riemerse tutte le debolezze psicologiche di una squadra che non sa e non ha mai saputo gestire il momento di difficoltà. Normale quando il tuo unico piano partita prevede quello di difenderti a pieno organico e non prendere mai gol ma, toh che sorpresa, a volte non succede. Ad ogni modo sinceri complimenti al Napoli, è stato un massacro senza precedenti, un dominio tecnico, tattico, mentale, atletico, di fame, di cattiveria, di mentalità, seguo la Juve dalla fine degli anni '90 e posso dire con buona certezza di non averla mai vista ridotta in questo stato da un avversario in una singola partita, neanche negli anni peggiori, neanche in Europa probabilmente dove pure abbiamo preso sonore batoste. Per fortuna si sono fermati perché credo ci fosse spazio per prenderne 7 o 8. Una serata che ricorderò per molto tempo, ahimè. Quanto a noi, per la serie che anche nella tragedia si può prendere qualcosa di positivo, l'ultimo filotto stava forse iniziando a convincere più di qualcuno che fossimo sulla strada giusta e che il progetto allegriano fosse più vivo che mai. Il rischio è che, più che i tifosi, potesse iniziare a convincere anche la proprietà. Questo invece è un progetto che non ha più senso di esistere, la Juve deve fare un reset tecnico oltre che societario e deve capire una volta per tutte che un top team come è (dovrebbe essere) gioca le partite non a nascondersi ma per dominare l'avversario. Fare la partita, comandare il gioco, fare un pressing ben strutturato, lanciarsi al recupero immediato del pallone con cattiveria devono essere gli unici capisaldi a guidare le scelte tecniche del futuro. È finito Allegri e l'allegrismo. E non oggi, ma almeno 5 anni fa. L'ironia della sorte è che i primi ad averlo capito eravamo stati proprio noi cacciandolo nel 2019, per poi ricascarci inspiegabilmente.
  5. The Italian Giants

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    Gianluca è stato la Juventus. E non è affatto casuale che lui sia ancora oggi l'ultimo ad aver alzato la Champions nella nostra storia, devi avere qualcosa di veramente speciale per guidare alla vittoria un club come il nostro in una manifestazione così tremendamente maledetta. È stato il simbolo, l'emblema massimo di quello che dovrebbe sempre essere la Juventus: voglia di vincere spasmodica, non conoscere il significato di resa, ferocia agonistica, altruismo verso i compagni, amicizia, lealtà, attaccamento alla maglia. È stato il degno Capitano di una squadra di grandissimi uomini prima ancora che grandissimi calciatori, lui in testa. Il mio augurio è che la sua figura ispiri d'ora in poi non solo i tifosi ma anche i dirigenti futuri: dobbiamo tornare a cercare e infarcire la nostra squadra di questo tipo di uomini. Concludo con un pensiero che ho fatto oggi: forse la Champions per la Juve non è mai stata realmente maledetta, forse tutte quelle finali perse proprio da quando lui è andato via acquisiscono finalmente un senso, non potevamo rivincerla con Vialli ancora in vita, la sua iconica scena mentre alza la Coppa doveva restare l'ultima diapositiva, non poteva essere sovrapposta da nessun'altra, è un privilegio che spettava solo a lui sapere di essere l'ultimo ad averla alzata. Ora che non c'è più, sono sicuro che dall'alto ci spingerà presto verso un nuovo trionfo, ora forse è arrivato il momento di aggiungere una nuova diapositiva. Grazie di tutto, e per sempre, Gianluca.
  6. Per me, il più completo tra tutti i grandissimi. E per questo, probabilmente, il più grande tra i grandi. Racchiudeva in unico calciatore il meglio di tutti quelli venuti dopo, aveva nel suo repertorio ogni colpo possibile immaginabile, ogni "skill" che oggi conosciamo e siamo abituati a vedere dai campioni moderni, l'ha inventata praticamente lui per primo. E la cosa più impressionante è che abbinava questa tecnica sconfinata ad uno strapotere atletico tipico di un CR7 o Lewandowski dei giorni nostri, sembrava avanti di 60 anni. Prendete il gol in finale contro l'Italia nel 1970, quel salto che fa per colpire di testa oggi chi lo fa? Abbiamo detto tutto.
  7. Da piccolo azionista interviene Luciano Moggi "Sono qui per ringraziare Agnelli. Questa società non si è mai difesa ed è diventata un giocattolo in mano ad altri. La Juventus ha vinto sempre sul campo e non ha mai rubato niente a nessuno, anzi hanno rubato a noi a Perugia con il campo allagato e anche l'anno dopo contro la Roma cambiando le regole in corso per far giocare Nakata. Voi parlate di passaporti e guardate chi sta in nazionale quello che ha contraffatto i passaporti. Io lotto ancora per Calciopoli".
  8. La Procura della Federcalcio – riporta l’ANSA – ha appena aperto un procedimento sulle scritture private tra la Juventus e i suoi calciatori, attraverso le quali, secondo l’ipotesi della Procura della Repubblica di Torino, si sarebbe ottenuto un taglio fittizio degli stipendi e una riduzione dei costi nei bilanci del 30 giugno 2020 e 30 giugno 2021 omettendo la posizione debitoria nei confronti dei tesserati. La procura federale, guidata da Giuseppe Chinè, aveva ricevuto nei giorni scorsi dai magistrati torinesi gli atti relativi alle indagini sulle plusvalenze della societa’ bianconera, il cui Cda si è dimesso ieri. Su questo fronte, l’indagine della Procura federale è stata dunque già avviata non essendo materia compresa nel procedimento della giustizia sportiva che si è concluso nel maggio scorso, con la decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello federale a sezioni unite. In quel caso, infatti, a giudizio erano finite le cosiddette plusvalenze (9 società e 59 dirigenti): i due gradi di giudizio sportivo avevano stabilito l’impossibilità di definire un metodo oggettivo di valutazione del valore di mercato di un calciatore. Su questo aspetto, il Procuratore Chinè dovrà verificare se tra gli atti, mai trasmessi prima all’organo di giustizia sportiva, e in particolare nelle risultanze delle operazioni di intercettazione di conversazioni, emergano fatti nuovi che possano essere ritenuti decisivi per la revisione di quella decisione, almeno per quanto concerne i fatti contestati alla Juventus. Calcio e Finanza
  9. Il nome di Alessandro Del Piero è stato in questi giorni accostato, come normale che sia per quello che rappresenta, a un possibile ritorno alla Juventus con una carica dirigenziale, nel nuovo corso che dovrà portare il club fuori dall’attuale stato di emergenza legato agli sviluppi dell’inchiesta Prisma. L’ex capitano bianconero si trova ora in Qatar, come “legend” del calcio mondiale per i Mondiali 2022, ovviamente in molti gli hanno fatto delle domande sulla società e sul suo futuro, la risposta è arrivata attraverso un comunicato che verrà diffuso sui canali social dell’ex numero dieci, che Sky Sport può anticipare. “La Juventus è una parte della mia vita, e nemmeno piccola. Per la mia storia, non sarò mai altro da quei colori – si legge nel testo del messaggio del Campione del Mondo 2006 - Come tutti i tifosi, seguo questa vicenda con grande attenzione e trasporto. Anche per il mio lavoro e il mio ruolo pubblico, in situazioni come queste inevitabilmente mi vengono chiesti commenti, e altrettanto inevitabilmente si scrive e si dice tanto. Questo però è un momento delicato per il club e adesso l’unica cosa che conta e che può fare chi ama la Juventus è mettere nelle migliori condizioni di lavorare le persone alle quali il club è stato affidato, per guidarlo in questa fase così complessa. E’ un compito di grande responsabilità che merita tutto il nostro supporto, è il momento di essere ancora più juventini. Per questo credo sia giusto non commentare notizie e indiscrezioni, che magari possono poi tramutarsi in speculazioni. Così faccio oggi e così farò per i prossimi giorni”. Oltre a precisare la sua posizione, Del Piero ha voluto dunque dare il benvenuto ai nuovi dirigenti, chiamando anche i tifosi bianconeri a supportare la società in questo momento delicato. “Ci tengo soltanto ad augurare buon lavoro a tutti coloro che oggi si stanno occupando della Juventus, lo faranno con la professionalità, la dedizione e la passione – ne sono certo - che meritano il Club, i tifosi, la nostra maglia”. Sky Sport
  10. La partita è quella, ma il gol che mi ha ricordato molto è il primo.
  11. Il primo gol olandese assomiglia sinistramente ad un altro che noi juventini non ricordiamo con piacere...
  12. Ovviamente questi se possono infierire non ci penseranno un attimo, soprattutto in vista della sentenza CGUE che si prospetta a loro sfavorevole.
  13. Dal 1994 al 2006 e poi dal 2011 al 2018 direi che il modello Juventus è stato molto vicino a quello Bayern Monaco. Quindi direi che è possibile.
  14. Ascoltato in diretta e mi ha fatto un po' tenerezza (in senso buono), ha praticamente pregato la Juve di dargli un ruolo.
  15. Ottima presa di posizione ma non si capiscono allora le ragioni delle dimissioni del CDA. Sembra un comunicato quasi in contrasto con quello di 2 giorni fa, qui si parla di consiglieri che hanno approvato all'unanimità i princìpi contabili ai quali ci si è riferiti per redarre i bilanci; dal precedente comunicato invece hanno fatto trasparire che c'era diversità di vedute, soprattutto da parte della dott.ssa Marilungo. Chi fa chiarezza?
  16. Oddio Garrison se leggo il funerale pure da te, mi sento male adesso.
  17. Si dà il caso che qui quello che si può e non si può scrivere lo decidiamo noi. Se dico che quei messaggi sono da evitare non sto esortando a farlo, lo sto ordinando. Alla prossima replica ti becchi 3 giorni di sospensione.
  18. Atteniamoci alle notizie che escono. Robe come "la Juve è morta", "Elkann ha ucciso Agnelli", "vedrete cosa succederà il giorno X" oltre a essere oggi prive di fondamento, non danno nessun contributo alla discussione se non agitare ancora di più gli animi.
  19. Finiamola di millantare notizie e seminare panico infondato, grazie.
  20. Non so che dire. La Juventus adesso è praticamente una società rasa al suolo, azzerata, da ricostruire per intero di fatto. Mi auguro che JE sia più lucido nelle scelte rispetto al 2006 e si faccia consigliare dalle persone giuste. Non voglio fare il catastrofista a tutti i costi, non è necessariamente detto che per noi sia l'inizio di un'era negativa, o almeno non prima di aver conosciuto le reali ripercussioni sportive di questa storia (se ce ne saranno). La Juventus rimarrà, anche dopo oggi, la squadra con la proprietà più ricca e solida, il fatturato più alto, le infrastrutture migliori. A meno di scenari drammatici che oggi mi sembrano poco probabili, il quadro è molto diverso rispetto a 16 anni fa. Ma l'incertezza indubitalmente adesso c'è e ritrovare un assetto societario stabile e soprattutto funzionante può richiedere un tempo non breve. Per quanto mi riguarda comunque, al netto dei tanti (troppi) gravi errori commessi negli ultimi anni, sarò sempre grato e affezionato ad Andrea Agnelli perché il suo nome sarà legato per sempre alla Juventus più vincente mai esistita. È stata un'era leggendaria. E gli auguro davvero dal profondo del cuore, a lui come a tutti gli altri membri del CDA, di difendersi al meglio in tribunale e uscire pulito da questa storia. Mi piace credere che un giorno tornerà ad essere il nostro Presidente. Un presidente juventino e orgoglioso come mai ne abbiamo avuti.
  21. È inspiegabile perché la quantità di talento che hanno è tanta, non è certo un movimento in crisi. Questi hanno l'ossatura del Bayern oh. Si specchiano troppo, oggi l'hanno buttata via, non puoi mai perdere una partita che domini in quel modo per oltre un'ora, mi ha ricordato Juve-Manchester.
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.