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La seconda squadra sulla carta più forte d'Italia ha come prime riserve in difesa (ai suoi non fenomenali titolari Florenzi, Manolas, Castan, Digne) i signori Torosidis, Gyomber (8 presenze in B al Catania l'ultima stagione), Rudiger e tale Emerson Palmieri Santos. E la seconda squadra ha pure lei tre impegni, quindi non è che possa permettersi di tenere 11 giocatori decenti contati. Almeno fino a gennaio deve arrangiarsi con la squadra che ha, e la squadra che ha non sembra sulla carta essere capace du affrontare due competizioni. La Juventus ha Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro come titolari e Caceres, Barzagli, Rugani, Evra come riserve. Io obiettivamente vedo una differenza pazzesca, abissale. E questo sulla carta, perché sono d'accordo il campo verde sia un altro film. Può anche capitare per assurdo che la squadra più forte stecchi le prime due.
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"i colori della coppa italia ce l'abbiamo già messo due volte"- 50 risposte
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ma io credo che chi segue il calcio, anche i veri appassionati, siano schiavi del modo più semplice di vedere il calcio, vale a dire i luoghi comuni. Il luogo comune è una credenza, una vulgata che si insinua e che cerca di spiegare una cosa complessa con una sentenza di poche parole. Es. Ancelotti fa volare le squadre in Champions e va male in campionato. Classico luogo comune che non tiene conto delle squadre che aveva quando ha vinto la coppa. Tant'è che con Chelsea e PSG, squadre attrezzate a dominare tra i confini nazionali, ha vinto benissimo il campionato ma fatto male in Europa. Riflettere, analizzare, capire quello che succede nel calcio richiede un certo sforzo. Se non lo si vuole fare, si ricorre al luogo comune. Del tipo la Juventus in Europa fa *, altro luogo comune che sorvola una qualsiasi analisi obiettiva. Il luogo comune su Allegri era che avesse vinto per Ibra e Thiago Silva. Non considerando tutta la gavetta che aveva fatto, i buoni risultati di gioco e così via. Ma ci siamo cascati tutti, anche io che mi sforzo di analizzare il calcio e non seguire i luoghi comuni.
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Le pernacchie e la gratitudine sono su due piani completamente diversi. Spesso noi tifosi li confondiamo. Io sarò grato a Di Livio per quanto fatto da noi, ma si becca le pernacchie quando fa le sue sparate. La pernacchia non cancella la gratitudine. Se una madre dice al figlio che no, non può farcela a vivere da solo in un altro paese, e il ragazzo non solo ci riesce ma si costruisce la famiglia lì, la madre si becca la pernacchia, senza che il ragazzo perda la sua profonda gratitudine per quanto la madre abbia contribuito a crescerlo come uomo. Se Conte fa delle sparate eccessive, si assume le responsabilità di quanto detro. Non ha il lascia passare per sparare qualsiasi stronzata gli passi in testa, solo perché senza di lui non saremmo a Berlino. Lo ripeto, senza di lui non saremmo a Berlino,ma nel limite della non mancanza di rispetto, si becca i video sui forum che riprendono le sue uscite infelici.
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Io sono tra quelli che ringrazierà Conte, anzi ho anche detto in questo topic che la prima pietra l'ha messa lui, probabilmente Allegri ci ha messo solo il tetto e ha sistemato gli infissi. Però non me la sento di biasimare chi si sente offeso dalle parole di Conte, per quanto la maggior parte dei pessimisti qui sul forum fossero d'accordo. Il discorso "io vincerò la Champions, ma non qui" è un discorso da far disgustare chiunque, anche il contiano della prima ora. Per cui è normale adesso si prenda le pernacchie, se l'è cercata con certe uscite non consone al suo ruolo, non consone allo stile Juve dove le prime donne non ci sono mai state e anzi hanno sempre riconosciuto quanto l'insieme fosse fondamentale, decisamente irrispettose verso i suoi giocatori, ancora più irrispettose verso il blasone della Juventus, come fossimo peggio di un PSG o di un City, ma anche di un Barcellona e di un Bayern Monaco.
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Lo schieramento a 3 della Juve nasceva dal fatto di considerarli troppo brocchi per giocare a 4. È un suo limite mentale, una conseguenza del fatto che non ci ha creduto. Questa squadra ha due * grossi come angurie, è forte tatticamente e tecnicamente, è organizzata. Poteva farcela pure con Conte non * in mano. Che poi è come dire che sì, col Conte che conosciamo non saremmo arrivati a Berlino, per questo ho detto poteva esserci lui non si fosse considerato così demiurgo.
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La più grave secondo me è quella dopo Roma-Juve, tra l'altro una delle vittorie più belle in campionato degli ultimi anni, rovinata dai suoi giochetti, che era più o meno "io vincerò la Champions, ma qui alla Juve non posso farlo". Che vuol dire Conte>giocatori, anzi vuol dire che i giocatori sono così lontani dal suo livello che bloccano pure le sue aspirazioni di grandezza, povera stella. Ma vuol dire pure Conte > società.
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Ma io non credo il problema di Conte sia prendersi le pernacchie da alcuni tifosi. Il problema è che poteva esserci lui a Berlino. Ha contribuito lui a creare questa squadra, con il lavoro, le vittorie, il superamento di certe paure. È con Conte che abbiamo imparato a vincere, e da lì il passo ad acquisire la maturità necessaria per giocarsi una semifinale di Champions è breve, devi solo aspettare l'anno giusto. Ma l'ha detto anche lui, solo con il lavoro una squadra italiana potrà tornare in finale di Champions. Ecco, lui che vi era dentro, avrebbe dovuto capire che la Juventus era già a un bel punto di questo lavoro. Non ci ha creduto abbastanza, male per lui. Ha fatto l'errore che fanno in molti qui, confondere il potere economico con l'organizzazione e la struttura. In Europa nessuna squadra escluso il Bayern, che pure ha cambiato più allenatori, ha in cantiere un progetto lungo quanto è il nostro. Abbiamo la maturità di 4 anni di lavoro, una base che è identica da 4 anni puntellata anno dopo anno con elementi giusti e che alzano la qualità.
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Fimow ha risposto a ufobianconero Discussione Video Juventus, PuntoJ: la zona erogena del tifoso juventino
Questo da Ibra, Silva e poco più si è trovato catapultato nel paese dei balocchi: Buffon,Caceres, Vidal,Asamoah,Evra, Pogba, Marchisio, Pereyra, Tevez, Llorente, Morata, Lichtsteiner. È uno degli allenatori piú fortunati in Europa. Benvenuto Alvaro!