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saturnz70

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  1. Ecco, qui entriamo nel campo delle strategie societarie. E tocchiamo il punto fondamentale. Prima ancora dell'allenatore e della strategia di mercato del DS, c'è tutta una Dirigenza da ricostruire. Senza un Presidente, un Amministratore Delegato ed un Direttore Generale, che siano uomini che conoscono il Calcio, come funziona una Società Sportiva, magari possibilmente che conoscano già la Juventus, non si va da nessuna parte.
  2. Questo noi non lo sappiamo. Può darsi, anzi, io credo, che comunque i risultati vengano tenuti in debito conto. Dopo il bilancio, certamente, ma non credo che non interessino. Altrimenti se davvero avessero imposto a Giuntoli di non preoccuparsi dei risultati, non avrebbe comprato nessuno.
  3. Ho letto che pare che Antonio Corsa avrebbe detto che Motta non sarebbe stato scelto da lui. Intendi quello?
  4. Allora, la stagione non è stata esaltante, è vero, ma qualcosa di buono si è costruito. In mano ad un allenatore più smart, potevamo evitarci qualche figura di m**da ed ottenere qualcosa di più. Vincere probabilmente ancora no, questo no. Ma perchè, giocoforza, la campagna di ricostruzione è rimasta incompleta. Metti ancora 3 acquisti buoni in questa squadra, un terzino, un regista ed un attaccante, con un allenatore giusto, e probabilmente siamo pronti a competere.
  5. Certo, praticamente avremmo dovuto fare la prima squadra con la Next Gen? Dai... improponibile... Si è cercato di prendere gente di un certo livello, con un occhio a rientrare nei costi, o, perlomeno, non sforare troppo. Alla fine bisognava comunque cercare di allestire una prima squadra competitiva...
  6. Per 3/4 acquisti, che comunque verranno pagati a rate in diversi esercizi, ci sono state 10 e più cessioni/prestiti/tagli, alcune anche dolorose. Szczesny, Rugani, Djalo, De Sciglio, Rabiot, Kean, Huijsen, Soule, Rovella, Nicolussi Caviglia, Barrenechea, Alcaraz, Iling-Junior, Arthur... e forse ne dimentico qualcuna... Alcuni di quelli ceduti ci avrebbero fatto ancora comodo, soprattutto per non smantellare del tutto l'ossatura della squadra. Invece è stato un repulisti pressochè totale. Ripartire praticamente da zero ha contribuito a non creare un gruppo. La squadra così si è sfaldata alle prime difficoltà. Comunque tutte quelle operazioni hanno consentito di tagliare il monte ingaggi e coprire in gran parte gli acquisti.
  7. Che la Dirigenza sia un casino è abbastanza chiaro. Perlomeno a livello sportivo. L'obiettivo è ridimensionare i costi e raggiungere il pareggio di bilancio entro tre stagioni. E tutto è orientato a quello. Per il resto c'è poco o nessun controllo ed organizzazione. E possibile (ipotizzo) che anche un settimo posto non faccia troppo dispiacere. In fondo, è vero che non avremmo gli introiti della Champions, ma, significherebbe una bella accelerata al taglio dei costi.
  8. ...bene... certi vecchi vizietti della Società non cambiano mai....
  9. Vedi sopra la risposta a jouvans. Essere un tecnico molto preparato non fa di lui un ottimo tecnico. Alla fine parrebbe che sappia tutto, ma che è tutto quello che sa. Un buon tattico non è solo un secchione che conosce tutti i moduli, i movimenti, gli schieramenti. Un buon tattico non sa solo la teoria, ma la sa mettere in pratica. I dettami del mister sono molto complicati, e sono ossessivamente riproposti. Ok, saprà variare il numerino dello schieramento, ma, in pratica, è la stessa idea che continua ad adottare, senza tenere conto della realtà e del momento in cui si trova. Per "monotematico" intendo questo. Lui studia tantissimo. Teoricamente è bravissimo. Ma poi, quando la sua teoria si scontra con chi è dall'altra parte del campo ed ha capito le contromosse, la teoria crolla ma lui non si sposta da lì. Un bravo tattico, io credo, non è quello che sa a memoria tutti i moduli possibili, ma quello che sa suggerire al mister il momento della partita in cui cambiare. Chiaramente anche questo è solo un mio pensiero. Ci si confronta per quello. P.S. Anche io sono dell'idea che in questo momento ci vorrebbe un 4-3-3 più semplice da mettere in campo.
  10. Essere un secchione significa studiare tanto, per poi sapere ripetere la lezione. Questo mi ricorda un mio amico, ingegnere, che lavora per un'azienda meccanica. Spesso deve fare i colloqui per le assuzioni, e mi raccontava che i giovani laureati hanno dei voti altissimi, sembrano preparatissimi, ma, all'atto pratico, sono un disastro. Questo perchè hanno imparato la lezione a memoria, ma non sanno ragionare. Alla fine preferisce assumere i vecchi pensionati.
  11. Sai che ci pensavo anche io? Trovo similitudini con la scorsa stagione. Il crollo da gennaio in poi. La sfuriata di Allegri dopo la finale di Coppa Italia, chiaramente anche contro Giuntoli. Qualcosa è successo all'interno del gruppo. Comunque di voci ne abbiamo sentite tante... ed anche dichiarazioni strane di chi è uscito dal mondo Juve, tipo Danilo. E' oramai chiaro che ci sono rapporti deteriorati. Ma possibile, mi chiedo io, che sia lo stesso Giuntoli ad alimentare questi problemi, invece che aiutare a risolverli?
  12. Perchè? Spiegati. Non lo dico per fare polemica, solo per capire. Personalmente non conosco molto Motta. Non l'ho seguito negli anni precedenti. Ho appreso, come tanti, dai media, del suo percorso brillante, tra Spezia e Bologna, e non mi ero fatto un'idea precisa di chi fosse. Da questi mesi alla Juve, da quello che vediamo, pare fare sempre gli stessi errori. Riproporre fino alla nausea un modulo, una tattica, un attitudine. Quando tutto fila per il verso giusto, ok, ma se appena qualcosa va storto, non sembra conoscere alternative, reazioni, piani B. Ce lo spiega bene qui jouvans, in tanti post con le analisi che ha fatto. Perchè quindi sostieni che è un buon tattico?
  13. Questo è il punto centrale. Io sono convinto, appunto che, il 2017, anno di Cardiff, si era arrivati al punto massimo del ciclo vincente. Da lì in poi sarebbe cominciata la parabola discendente. Era una cosa perfettamente prevedibile, per l'invecchiamento della spina dorsale della squadra. Cosa che si era vista benissimo per l'Inter post-triplete. Moratti, da bravo padre-padrone, pensando solo col cuore e non col cervello (lo so, visto il personaggio, parlare di cervello è una parola grossa...) aveva tenuto tutti gli "eroi" di Mourinho. E l'Inter, così facendo, si è spenta in un vortice di mediocrità, passando tempi bui, prima che il duo Marotta/Conte (vi ricorda qualcosa?) la portasse ad essere la corazzata che è diventata oggi. AA, accecato dal ciclo ultra-vincente in corso, e da troppi rapporti di amicizia con persone del suo staff (in particolare Allegri), non ha ragionato da Imprenditore e Presidente illuminato, ed ha cominciato ad inanellare errori su errori, allontanando l'unico amministratore veramente fondamentale (Beppone), non sostituendolo adeguatamenrte, ma affidandosi a figure più o meno inventate in casa. La rosa che vediamo oggi alla Juventus, è il risultato di anni e anni di mercati sbagliati, improvvisati, puntati su instant team troppo costosi, senza visione del futuro, parametri zero, occasioni. Rosa poi arrivata al punto in cui Giuntoli ha dovuto smantellare tutto per fare tabula rasa quest'anno, con il diktat del bilancio. Questa azione era necessaria, ma non sufficiente a ricreare un ambiente sano, con la giusta progettualità. Per questo oggi tanti oramai vedono che parlare di tattiche, schemi, allenatori, sta diventando sempre più marginale, se prima non si sistema la rosa. Il lavoro di Giuntoli è stato giocoforza affrettato, incompleto, costoso. Nello stesso tempo, ha dovuto anche vendere vendere vendere, per tenere i conti in ordine. In conclusione, quello che vorrei dire, è che quando si dovrà decidere per un nuovo allenatore, bisognerà essere ben sicuri di potergli dare in mano una rosa adatta a lui. Una rosa in primis composta da uomini veri, prima ancora che giocatori. Una rosa funzionale, che abbia un capo e una coda. Purtroppo, per ragioni di bilancio, io vedo che probabilmente la rosa non potrà essere completata in maniera efficiente, prima ancora di un paio d'anni. Spero di sbagliare, ma credo sarà così. Nel frattempo, prima ancora che di allenatore e giocatori, credo di debba parlare di sistemare l'organigramma societario, perchè Giuntoli non può fare l'uomo solo al comando, così come qualsiasi allenatore non può restare solo contro tutti, in balia di sè stesso, dei suoi errori, esposto a continui litigi con i giocatori. Una Società costruita bene, avrebbe tenuto sotto controllo tanti episodi spiacevoli, probabilmente evitando la discesa verticale dei rapporti tra squadra, allenatore, dirigenti, e tifosi. L'ambiente sarebbe rimasto così certamente più compatto, unito, e, di conseguenza, qualche risultato migliore l'avremmo sicuramente avuto. Certamente, io credo, avremmo evitato certe figuracce. Ma questo avrebbe comportato non rivoluzionare completamente la rosa, tenendo qualche senatore, con costi certamente più alti. Purtroppo, dopo anni di conti in rosso, la Proprietà ha deciso di intraprendere un azione drastica. E questi sono i risultati. Con la situazione attuale, che tipo di allenatore portemmo mai prendere per il dopo Motta? Che considerazioni tecnico-tattiche si potrebbero fare? I miei due cent: in questo momento possiamo solo permetterci un allenatore esperto e pragmatico, e tornare ad un calcio più basico, senza troppe pretese. Qualsiasi altro giovane giochista, oggi come oggi, si brucerebbe, e continueremmo a bruciarci. Probabilmente la "rivoluzione Motta" è stata anticipata troppo. Col senno di poi, forse sarebbe meglio stato turarsi il naso e, per il dopo Allegri (perchè comunque il suo ciclo era finito e non avremmo dovuto riprenderlo per il bis), restare su un tecnico simile.
  14. Giuntoli non fa l'uomo solo: E' un uomo solo. La Proprietà deve decidersi a strutturare la Dirigenza con uomini di calcio, non con commercialisti ed avvocati.
  15. Al momento, se sono tutti disponibili, io farei giocare Kalulu TD, Gatti/Veiga Centrali e Cambiaso TS.
  16. Bene. Vediamo un po' se Motta finalmente impara e si comporta di conseguenza. Sono proprio curioso...
  17. Questo è il punto dolente. Ci siamo lamentati per anni del non-gioco di Allegri, ma poi abbiamo bruciato tutte le alternative che abbiamo cercato di prendere dopo di lui (Sarri, Pirlo), finendo per rifugiarci nuovamente nell'Allegri bis. A nessuno è stato dato il tempo di lavorare per costruire qualcosa. A Sarri, tecnico esperto e capace, è stato dato il benservito, nonostante avesse vinto uno scudetto. Pirlo era evidentemente uno "stagista", però perlomeno ha vinto una Supercoppa ed una Coppa Italia. Arrivato 4° in campionato, ed agli ottavi di Champions. Se si era deciso di puntare su un tecnico giovane, andava difeso dai suoi inevitabili errori di inesperienza, e tenuto per almeno 2 anni. Stessa cosa andrebbe fatta per Motta. Se ci credi, se hai deciso di buttarti in questo progetto, lo devi difendere pubblicamente, se necessario anche dichiarando apertamente che per quest'anno non è importante vincere, e che il tecnico resta in ogni caso. Invece Thiago è stato lasciato troppo solo. Nessuno si è mai presentato ai microfoni nei momenti difficili per far sentire la voce della Società e per tenere la barra dritta. Ma qui, purtroppo, si torna al problema principale della Juventus degli ultimi 7 anni. Non c'è una Dirigenza forte e competente. Non c'è un responsabile dell'area tecnico/sportiva, che possa aiutare un allenatore inesperto a calarsi nella realtà juventina. Da più parti si invoca il ritorno di AA, dimenticandosi dei danni che ha combinato negli ultimi anni della sua presidenza. A noi non serve che qualcuno della Famiglia sia presente costantemente. A noi serve che la Proprietà metta delle persone competenti a gestire la Juventus F.C. Altrimenti non si potrà portare avanti nessun progetto tecnico, perchè anche il prossimo allenatore farà la stessa fine, e i giocatori continueranno a venire svalutati.
  18. Ma tu stai paragonando due pugili che combattono ad armi pari, in un altra categoria. Sono d'accordo con te che è bello vedere match del genere, aperti, generosi, spettacolari. Però poi devi portare a casa i risultati. Le nostre squadre non sono a quei livelli, e allora, anche in Champions si possono fare partite, o una parte all'interno di una partita, giocando "all'italiana", o con il 3-5-2. Tutto serve. Un esempio è, quest'anno, la partita con il City. Preparata benissimo, abbiamo giocato bassi, sembrava di vedere la classica partita di Allegri. Però, a differenza delle partite che facevamo con Max, abbiamo fatto un'ottima fase di uscita e prima costruzione, che ci ha consentito di respirare e non farci schiacciare del tutto.  Diamo a Motta quel che è di Motta, perchè alcune cose buone e interessanti le ha portate. Il suo problema, purtroppo, è che quando le cose non vanno come ha preparato, non è capace di cambiare spartito. Quando ti porta risultati, anche una sana difesa/contropiede, non è da disdegnare. E allora devi essere pronto a fare anche quello.
  19. Non è detto... anche in Champions si possono fare partite, o una parte all'interno di una partita, giocando "all'italiana", o con il 3-5-2. Tutto serve. Un esempio è, quest'anno, la partita con il City. Preparata benissimo, abbiamo giocato bassi, sembrava di vedere la classica partita di Allegri. Però, a differenza delle partite che facevamo con Max, abbiamo fatto un'ottima fase di uscita e prima costruzione, che ci ha consentito di respirare e non farci schiacciare del tutto. Diamo a Motta quel che è di Motta, perchè alcune cose buone e interessanti le ha portate. Il suo problema, purtroppo, è che quando le cose non vanno come ha preparato, non è capace di cambiare spartito.
  20. Ok, su questo sono d'accordo, ma stavo rispondendo a "il marsigliese" che stava criticando i giocatori perchè, a suo dire, si limitano al compitino, e invece dovrebbero fare di testa loro, se vedono che il compito assegnato non va bene. Delle due l'una: o sono viziati e fanno di testa loro, o seguono l'allenatore ed i compiti assegnati. Poi dice che i giocatori sono viziati e vorrebbe che Giuntoli facesse un'altra rivoluzione, cacciandoli tutti. E qui dicevo che sarebbe un errore.
  21. Aspè, però mettiamoci d'accordo: -se i giocatori fanno il compito che gli è stato assegnato vuol dire che seguono l'allenatore -se i giocatori facessero di testa loro, allora si che sarebbe un problema Abbiamo già fatto una rivoluzione quest'anno, che è già stata un mezzo errore. Cambiare ancora tutti sarebbe un vero suicidio. La soluzione più semplice è azzeccare la scelta di un allenatore che sia in grado di far rendere al meglio possibile i giocatori che ci sono, senza idee fisse e preconcetti.
  22. Fermo restando che l'Atalanta è forte, e qui non ci piove, gli errori ci sono stati, ed anche a volte grossolani, ma perchè provocati da una tattica esasperata che ha reso tutto molto rischioso. I giocatori erano sul filo del rasoio. I primi 20/25 minuti hanno retto, ma erano chiaramente impauriti, ansiosi, non tranquilli. Se tu fossi un saltatore in alto che ha un massimo di 1,90 e l'allenatore pretendesse che tu saltassi il record mondiale (2,45) forse saresti poco tranquillo e fiducioso pure tu... Oppure se fossi un mezzofondista e lui ti chiedesse di fare i 100 metri, ecc. ecc. Dal rigore in poi il castello è crollato, e, una volta capito che non si poteva continuare così, un allenatore intelligente avrebbe subito cambiato, sistemandosi meglio in campo, dando così più fiducia ai giocatori. Invece, pur vedendo che alla fine del primo tempo l'avevamo scampata bella, siamo entrati nel secondo tempo esattamente come avevamo finito, consegnandoci mani e piedi al macello.
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