scaracolis

Francamente l'andare a sbandierare ai quattro venti, quasi con fierezza, che non interessa il problema del razzismo (ma più in generale anche farlo su tanti altri temi fondamentali e fondanti che creano i presupposti di una comunità e che si ritengono, per motivi squisitamente contingenti, secondari, demandabili) è una cosa puerile, stupida. Per me farlo notare non è andare in giro a offendere, è una constatazione.

il problema potrebbe pure essere che non sanzioni episodi del tipo che citi e invece ti riscopri paladino contro episodi ritenuti totalmente inaccettabili in altri. Questo porta inevitabilmente a un certo tipo di domande che le pur giuste considerazioni da cui parti non possono tacitare. l'intero castello della uniformità di giudizio dei garanti sulle questioni sportive, tutte le questioni, viene a cadere. Come accettare organismo di controllo che giudicano essi stessi per primi i vari episodi simili o assimilabili, ripeto tra cui quelli che citi, in modo tanto differente?

ot. questo non c'entra nulla con la faccenda, non interessa nulla a quasi tutti, fa di te un colione e pure peggio ai miei occhi, ma presumo non ti interessi tanto

francamente è una cosa inaudita, qualsiasi sviluppo comporti rimane qualcosa di enorme, si fa fatica a commentare oltre.

pure le mie sono ipertrofiche!

Sono giorni che soffro di pressione bassa, fiacca e debolezza. Stasera, a fine partita per curiosità l'ho rimisurata: 95-140. Se non altro curativi, anche se comunque indegni.

dite quello che volete ma almeno questa squadra adesso corre...

Ancora? Non imparano mai...

solo a me ha fatto pensare a una cosa sola?

io l'accetto i distinguo, come non si può negare che nello sport, come naturale sbocco alla rincorsa continua alla prestazione, si sia abusato e magari ancora si abusa dei farmaci leciti, quando non si ricorre direttamente al doping. Quello che non accetto è che, senza alcuna base documentale e scientifica, senza prove di nessun tipo, si agitino in un momento come questo accuse del passato, prive di riscontri e fondamento, per screditare due sportivi leali che ci hanno lasciato a seguito di malattie incurabili. E' un atto vigliacco, per chi è andato via e per chi resta. Non ci sono prove, non c'è nemmeno lo spazio per le congetture, sono sicuro che su questo siamo tutti daccordo.

Ieri ho letto parecchi commenti in giro in cui si collegava la scomparsa di Vialli e di Miha all'abuso di medicinali insinuato da Zeman. Dobbiamo ribellarci a questa cultura del sospetto e del complotto, basata sul nulla e imbevuta di cattiveria gratuita e impotente voglia di vittimismo, e riavvicinarci con i valori spontanei che possono nascere da un così comune momento di smarrimento e dolore, come quello che stiamo diffusamento vedendo a livello globale ascoltando le tante voci anonime che ricordano commosse il Vialli uomo e giocatore, e ascoltando le parole veramente commosse e affrante di chi lo ha conosciuto e frequentato, ed è per questo più umanamente qualificato a farlo.

era l'anno dei mondiali, quelli del 66, la regina d'inghilterra era Pelè. Che tristezza quando anche gli dei muoiono.

inter, inter *!

in un momento tanto difficile, un commento così ininfluente tanto per togiersi il sassolino verso chi? invia la fissa di mammata...

comunque anche quest'anno la lotta per non retrocedere sarà brutta, sporca e cattiva...

Ennesimo pezzettino d'infanzia che se ne va. R.I.P.

partitona dei lupi...

appoggio in pieno, io ad esempio ho una corioretinopatia che mi fa vedere le lettere distorte dall'occhio sinistro, e col tema scuro riesco a leggere molto meglio.

Rabiot facce tarzan...

Quando chiedono al figlio che lavoro fa tuo padre si mette a piangere.

Stefano, il giornalista vero ha la schiena dritta, è consapevole del suo ruolo del mondo, lo difende preservando la sua etica, questi vellicano gli istinti più bassi consapevolmente, perchè questa è l'unica greppia in cui hanno speranza di continuare a mangiare.

Se ha una cosa da dire la dice da sempre, a modo suo, non sempre del tutto lucido, per quanto si sforzi di essere consequenziale. Quello che mi rallegra è ascoltare finalmente qualcuno che si ribella dall'interno a questa follia dilagante difendendo per una volta l'ovvio. In una settimana è il primo che dice in una trasmissione nazionale seguita certe cose, ripeto ovvie, scontate.

E la gioia più bella di questa domenica me la regala Sconcerti...

Era bello ed emozionante tutto il mercoledì di coppa. Quando ancora il campionato voleva solo dire radioline, fatti salvi i pochi fortunati torinesi che potevano andare allo stadio, per il resto d'Italia che amava la juve c'era la possibiltà di vederla finalmente in diretta, per immagini. E poi era fantastico, partivi dalle 2 del pomeriggio con le prime partite di uefa, e arrivavi alla partita serale di coppa campioni. Poi a letto, che era tardi. Mah, parlo come mio nonno, quando pensavo che mio nonno parlava come mio nonno.