Davix

Esattamente. Però, secondo la mia logica, non lo si prende perché pretenderebbe investimenti consistenti sul mercato. Quindi se ti accontenti di un Motta non hai né giocatori forti né allenatore forte. Alla fine è facilissimo capire perché non si vince e perché, molto probabilmente, non si sta neanche costruendo per farlo in un futuro imminente.

Che poi, la cosa che fatico a comprendere, è il motivo per il quale serve tempo per cambiare la filosofia di gioco all'interno della società. Cioè, cambi allenatore e giocatori, e questi non riescono ad applicare il cosiddetto "bel gioco" perché per tradizione non lo abbiamo mai attuato? Per me rimane un mistero.

Il calcolo andrebbe fatto fino al 2006 però, dopo quella data è tutto di cartone. Sicuramente era comunque più competitiva, seppur in maniera molto incostante.

Premetto che raramente credo alle coincidenze. Ed è per me quindi incredibile come il nostro essere vomitevoli e imbarazzanti coincida sempre con lui al comando (scelta di dirigenti e della struttura societaria) e i cartonati al posto nostro. Se non c'è dolo o malafede, vuol dire che qualcuno da lassù ci vuole davvero male.

Decisamente, forse irrinunciabile per certi versi, considerando la situazione economica in cui versiamo. Secondo me, il problema di fondo è la struttura societaria: ovvero, puoi anche vendere giocatori forti e quelli che arrivano fanno altrettanto bene, ma con la società che è pressoché ignorante sugli aspetti sportivi e calcistici, è difficile riuscire a prendere giocatori che rendono. Detto ciò, la cosa più grave non è tanto vendere uno forte, soprattutto a quelle cifre, ma è vendere un italiano e che è pure tifoso (sicuramente non come noi che frequentiamo il forum!). Forse è questo che dobbiamo capire. I giocatori tifosi o con grande senso di appartenenza non esistono più (in altre squadre pare lo siano di più, forse anche perché si vince?), o non siamo bravi noi a creare questa appartenenza per farli rimanere.

Vendiamo ogni anno invece di costruire uno zoccolo duro, nessuno è incedibile e quindi diventa difficile creare senso di appartenenza, e come ha già detto qualcun altro, se iniziamo a vendere pure gli italiani all'estero è davvero finita, come il Milan con Tonali (nonostante ci fosse anche altro dietro).

In questa operazione è racchiuso il motivo del perché non vinciamo, soprattutto in Europa.

A proposito del VAR, lo schifo è quando fanno vedere che fanno il check a nostro favore già sapendo che non c'è nulla, ad esempio un ipotetico fallo di mano nel derby. Quando invece sanno che c'è qualcosa, si sbrigano a far ripartire il gioco. Fuori la 'ndrangheta dal calcio.

Dico forse una *: Si potrebbe invece mettere la regola che chi segna per primo 3 gol vince (o 2 o 4). Altrimenti al termine dei 90 minuti, se nessuno ha segnato almeno 3 gol, finisce in parità. Oppure in caso di pareggio calci di rigore, 2 punti chi vince e 1 chi perde. Altrimenti si rischia, in quei 3 o 4 minuti dove si deve attaccare, un catenaccio d'altri tempi di chi sta difendendo.

Sarebbe in realtà facilissimo: spostiamo la Juve in un altro campionato dopo una bella conferenza a reti unificate sullo schifo che accade. Il problema più grande però è che la nostra società è complice di tutto questo schifo. Perciò l'unica soluzione che abbiamo è di mandare tutto e tutti al diavolo.

Grazie ancora, vale lo stesso per me! Concordo, la competenza e la meritocrazia sono sempre state al centro di tutto (a parte la breve parentesi dell'ultimo biennio di Andrea Agnelli, a cui però perdono tutto dopo 9 anni di successi). Speriamo passi subito questo momento. La cosa più triste che sembra fatta chirurgicamente è la scelta delle figure. Ad esempio, Thiago Motta è un ottimo allenatore ma non ancora in grado di sopperire alle mancanze societarie, e questo in società lo sanno. Visto l'organigramma attuale, una figura più di spessore ed esperta sarebbe stata una scelta più saggia per puntare subito alle posizioni di vertice. Sembra sia fatto tutto con cura per tenerci al di fuori della competitività.

Grazie. Già, qualcuno si ostina a difendere Elkann che dopo il 2006, fossimo stati un'altra piazza, non sarebbe potuto e dovuto più entrare allo stadio. Se non torna qualcuno a cui interessi davvero la Juve, non abbiamo un futuro roseo davanti.

Non so se ti informi o leggi quello che succede nel mondo del calcio, o se credi che gli avvenimenti che accadono siano solo coincidenze. Marotta è l'elemento in comune del problema in entrambe le curve, è quello accusato più volte dal pentito ultras, quello del "no alla pinetina perché ci sono le telecamere", dei biglietti e abbonamenti fittizi per la curva. Questi sono i fatti, senza accusare nessuno. Poi ognuno di noi, utilizzando il proprio cervello, si fa un'idea. Se poi tutto va bene, il calcio è pulito e la Juve è sempre colpevole, va benissimo così.

Marotta è stato mandato via per motivi extra calcistici. Ti cito solo questo episodio. Quando in antimafia fu chiesto ad Agnelli dei rapporti con Dominello e la criminalità organizzata, rispose "chiedete a Marotta". Ormai, visto tutto quello che è uscito, mi pare piuttosto evidente il perché sia stato allontanato. Poi, se per vincere ti affilieresti alla criminalità come fanno i prescritti, allora è un altro discorso.

Un medico che va a giocare a calcetto non è un professionista nel calcio ma in quel caso diventa un dilettante, seppur medico. Ma la cosa più grave, come dici tu, è l'interesse pari a zero se non sotto zero della proprietà.