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  1. Esattamente. L'ipocrisia dell'AIA e dei burocrati del calcio in generale, che non sanno se il pallone sia rotondo o quadrato.
  2. Incredibile come la prima contestazione, che sarebbe dovuta avvenire diverse volte nel corso degli anni, non sia nei confronti della proprietà che ha sempre scelto di non difendersi e di compromettere l'immagine ed il nome della Juve nel mondo. Al di là dei risultati sportivi.
  3. Giusto il ragionamento di chi dice che da regolamento, seppur a palla lontana, è rigore poiché la palla è in gioco ma sostanzialmente non giocabile. Se è così deve valere anche per il tocco di mano che avrebbe preso il corpo, perché il regolamento non dice questo.
  4. La colpa più grande è di chi ancora si presta al giochino, noi (come società) inclusi. Se domattina la Juve, anche da sola, si alza e dice: "sapete che c'è? Andiamo in un'altra lega e tanti saluti" si stringerà il deretano a molti. Perchè, vedendo quello che succede e il silenzio mediatico e non, solo qualcosa di veramente eclatante potrebbe smuovere qualcosa.
  5. Meritano un 7 gennaio anche loro, pochi catsi.
  6. Ma che poi, seppur all'inizio qualcuno si butterà anche da un ponte, non capiscono che se pagano e li mandano un anno in B gli fanno del bene. Ripuliscono l'immagine, falliscono e i debiti vanno a farsi benedire, gli fanno un lodo e li fanno ripartire dalla C2. Si dà finalmente una ripulita e si fa luce sulle verità degli ultimi 20 anni, magari in concomitanza della sentenza della CGUE. Una volta recepita quella sentenza, con l'art.39 invocato da Agnelli anni fa, si revisiona il processo sportivo del 2006, ci restituiscono il maltolto e ai prescritti gliela fanno scontare insieme a quella degli ultimi 5 anni con i magheggi che hanno combinato. Questo sarebbe voler davvero bene al calcio italiano.
  7. Cioè la squadra piangina per antonomasia, quella che vede complotti ovunque e quando non vince (quasi sempre) punta il dito contro gli altri perché ladri, ha valenza sociale? E adesso quasi chiede misericordia? Qui davvero siamo nel multiverso. Comunque, se iniziano a mettere le mani avanti così, forse gli si è iniziato a stringere un po' il sedere.
  8. Sicuramente quello che hai elencato è indiscutibilmente prioritario rispetto al calcio. Senza ombra di dubbio. Allo stesso tempo però, penso che tutte queste cose hanno una cosa in comune: le ingiustizie e chi c'è dietro. Purtroppo tutte queste cose sono collegate dalla mediocrità, superficialità e disonestà di chi c'è dietro. Battersi per una di queste non esclude sicuramente le altre.
  9. Mourinho che parla, attraverso il comunicato del suo club, di arbitri corrotti e di aver rovinato il calcio turco. Cioè, lui che con Moratti hanno fatto molto peggio, in Europa tra l'altro. Personaggi che sono il veleno del calcio, semplicemente raccolgono quello che hanno seminato. Chi di spada ferisce, di spada perisce.
  10. Mi hai fatto fare una risata anche a me 🤣 In realtà però quando si dice che una squadra "vola" si usa il verbo avere se viene coniugato al passato prossimo. O l'ho sempre sentito così in tutti gli anni di calcio (certo in Abruzzo, non siamo famosi per l'Accademia della Crusca😅)
  11. Se è vero quello che dici, nel 2006 non eravamo i compari di nessuno? Si è visto che grandi amici che avevamo a Milano. La verità è che più si fa casino, più si piange e ci si comporta come dei bambini e più si ha credito. A questo punto non avremmo più nulla da perdere, tanto vale rischiare. E in fondo Andrea Agnelli non ci stava andando lontano dal ritirare la squadra dalla serie A creando la Superlega. Saremmo rimasti solo per poter fare degli allenamenti più decenti.
  12. Anche a costo di non vederla nel breve termine in nessun campionato. Ma fidati che verrebbero a pregarci in ginocchio, perché siamo il motore di tutto il movimento. Andare allo scontro, visto che quello è successo e che succede, è inevitabile.
  13. Sarebbe semplice dicendo che se il trattamento e l'equa competizione è questa, noi non partecipiamo, facendo la comunicazione a reti unificate. Con una proprietà seria volerebbero gli stracci.
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