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Vlahovic a quota 50 gol con la Juve e ha fatto più gol in trasferta della Serie A
Trezegol96 ha risposto a Tricarico10 Discussione Juventus forum
Guardando quello che sta facendo Kean a Firenze mi viene sempre più il dubbio che ci siamo tenuti l'attaccante sbagliato... -
Su questo sono d'accordo. Ma il mondo calcistico è pieno di allenatore che affrontano la partita sempre nello stesso modo, indipendentemente da chi ha di fronte. Uno, ad esempio, è Conte. Ciò non vuol dire che non sia possibile o vincente (Conte spesso nei campionati alla fine vince), ma il problema è che dopo un po' gli avversari cominciano a capirti e prendere le dovute misure. Allora lì subentra la qualità del singolo nel fare la giocata che spariglia le carte. Quando Conte era da noi tutti cominciarono a giocare con un uomo fisso su Pirlo per ingabbiare il gioco ad inizio azione. La differenza la faceva Andrea che sapeva cosa fare anche con l'uomo attaccato alle spalle tutto il tempo. Ci fosse stato Locatelli le difficoltà sarebbero decuplicate.
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Anche in certi casi. Ma non solo Giuntoli. Ci portiamo avanti errori di mercato da anni. Vlahovic, per costo del cartellino e stipendio elargito, è un orrore di mercato. Locatelli lo abbiamo trattato per mesi per poi prenderlo ad una cifra che non vale. Il Milan per Reijnders spende di meno, per fare un esempio. Arthur che doveva essere il proseguio di Pirlo e Pjanic in regia. Kulusevski altro errore. Giuntoli per adesso ha acquistato dei calciatori che non ci stanno facendo vedere cose buone. Su tutti Luiz e Nico. Un po' per infortuni, un po' per prestazioni in campo. In altri invece ci ha preso eccome. Kalulu a quei soldi è una gran mossa. Koopmeiners è un calciatore utilissimo. Conceicao ci sta risolvendo più di una partita. Ci sono lati positivi e lati negativi nel nostro mercato. In uscita, secondo me, ha fatto dei colpi da maestro. Iling e Barrenechea venduti a quei soldi è un furto. E c'era chi si strappava i capelli per la loro vendita... Per non parlare di Soule, giocatore normalissimo venduto per una bella cifra. E ci scordiamo Huijsen, 2 presenze da titolare in Premier. Se dovessi dirti un errore, non avrei dato via Rugani perché siamo corti a livello di centrali difensivi...
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Si si avevo capito l'ironia. Io cerco sempre di contribuire a far capire questo concetto. Che è universale, vale con tutti gli allenatori. Un allenatore da solo, senza calciatori in campo, non può raggiungere alti livelli. Altrimenti i più grandi club del mondo si limiterebbero a prendere il miglior allenatore sulla piazza e non spenderebbero decine o centinaia di milioni di euro per i calciatori. L'allenatore deve dare un'idea di gioco alla squadra, deve creare un gruppo, deve dare mentalità, deve pretendere applicazione ed impegno. Poi in campo, a fare quello che l'allenatore chiede, ci sono i calciatori. No, non allenano bidoni. Ma calciatori del tutto normali in molti casi. E i calciatori normali possono fare una partita bella (come Lipsia, ad esempio) e una brutta (come Stoccarda). Il più grande pregio dei campioni è la continuità nelle prestazioni. Un calciatore è un campione se è continuo nelle prestazioni...
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I gol annullati non vengono contati...perché l'azione non è appunto valida. Tirare in porta prendendo vantaggio dal fuorigioco non è "calcolabile". E' un'azione irregolare. Poi se nel nostro calcolo interno vogliamo contarli ok...ma per le statistiche normali abbiamo fatto 2 tiri in porta. Al massimo possiamo dire che siamo stati imprecisi nei passaggi perché al momento di creare l'azione da gol siamo andati spesso in fuorigioco...questo ci possono dire i due gol annullati
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Ci abbiamo giocato contro il Lille, non mi sembra una squadra che magicamente sa trovare sempre la giocata. Anzi, mi sono sembrati una squadra del tutto battibile. Ottima fase difensiva bassa, aiutata dal nostro giropalla lento e prevedibile, ma niente di speciale. Lo stesso Stoccarda che ci ha arato nella scorsa, ieri ha perso contro l'Atalanta in casa. Sono fenomeni l'Atalanta? Sicuramente una squadra con delle individualità importanti. Tu uno decisivo come Looman, al momento, non ce l'hai. Poi sicuramente Gasperini è bravo a dare loro un'identità, un metodo di gioco e allenamento e tutto quanto. Ma non è che Motta non lo sappia fare. Anche noi abbiamo un'identità e un'idea di gioco ben precise. Ma sbagliamo l'impossibile col pallone sui piedi...
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Chiaro. Ma il tiki taka prima di quel Barcellona era sinonimo di fase difensiva e di calcio orizzontale con difficoltà a creare pericoli. Poi è stato quel Barcellona a renderlo diverso perchè aveva calciatori generazionali capaci di creare da quel possesso palla. Ma quel Barcellona, poi basta. Dopo Guardiola chi è arrivato ad allenare il Barca ha cambiato gioco, assumendo una posizione più verticale rispetto all'infinito possesso palla. Quella di quel Barcellona è stata una situazione che non si è più replicata neanche nelle altre squadre allenate da Guardiola nella sua carriera. Il Bayern e il City non hanno mai giocato e mai lo faranno come quel Barcellona. Lì abbiamo visto un modo di giocare cucito addosso alle specifiche caratteristiche dei calciatori, che venivano da un insegnamento di anni passati a giocare in quel modo anche prima di Guardiola. La ricerca del terzo uomo, ad esempio, è un caposaldo anche del calcio di Sarri. Che però non è quello di Guardiola...
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Si si immaginavo fosse una battuta
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Visto quanto peso è stato dato all'allenatore e quanto poco ai calciatori negli ultimi anni direi abbondantemente di si...
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Si ma non è solo saltare l'uomo. E' anche fare un passaggio filtrante corretto, una verticalizzazione corretta, un lancio teso corretto. Chiaro che non tutti hanno le caratteristiche del dribbling. Un'ala deve avere il dribbling, un centrocampista un'altra caratteristica. Non è che uno può criticare Locatelli perché non dribbla. Lo possiamo però criticare perché magari fa 3 tocchi prima di aprire il gioco, oppure perché invece di andare in avanti preferisce il tocco indietro, ecc...
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Hai preso una frase, senza leggere tutto il resto delle analisi che abbiamo fatto tra ieri sera e oggi pomeriggio...presa così certo che è da "grazie al kaiser". Ma il discorso è lungo e non parte da quel messaggio...
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Appunto. A noi mancano uomini di qualità. O uomini che, dopo aver fatto il primo errore, preferiscono fare la giocata semplice così da non sbagliare di nuovo. Conceicao ieri ha sbagliato tutti i dribbling nel primo tempo...eppure non ha perso lo stimolo di puntare l'uomo. Poi chiaro che non è che si pretenda che Gatti dribbli come Conceicao. Ma più uomini di qualità hai e più riesci a fare le giocate...
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Ma Guardiola non è stupido...lo sa che quel gioco poteva farlo solo con quel tipo di calciatori. Se lo fai con calciatori meno forti diventa un gioco monotono e orizzontale...
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Sono completamente d'accordo. In campo ci vanno i calciatori e le giocate le fanno loro. In panchina puoi anche avere un genio visionario, ma se sbagli sistematicamente l'ultimo passaggio o il dribbling, difficilmente puoi andare a fare il risultato...
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Chiaro....ma dipende sempre da loro. Motta o chiunque sia l'allenatore in panchina da la sua impostazione alla squadra. Nel nostro caso Motta dice "io voglio che voi recuperiate il prima possibile il pallone e lo teniate sui piedi perché secondo me è il miglior modo di difenderci". Perfetto, è la sua visione ed è anche giustissima dal mio punto di vista. Meno gli avversari toccano il pallone, meno rischi che possano segnare anche per sbaglio. Ma poi il trasformare il possesso palla da destra a sinistra in un'azione pericolosa tocca ai calciatori tramite le loro giocate. L'allenatore al massimo può fare un aggiustamento di uomini, chiamare un cambio gioco rapido, dire quando velocizzare o quando rallentare. Ma non può telecomandare le giocate. Quella è la playstation. In relazione alla partita di ieri, l'errore di Motta è stato sui cambi. Non su come fa giocare la squadra. Quella è la sua idea che è efficace se fatta bene. Come è efficace se fatta bene l'idea di altri allenatori che pensano a difendersi bassi con un blocco unico e ripartire...
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Gianni Brera coniò il termine "titic e titoc" per descrivere un modo di giocare inoffensivo, fatto di continui passaggi al compagni di squadra, al fine di non esporsi agli attacchi dell'avversario. L'espressione stessa tiki taka è stata utilizzata per la prima volta nel 2006, durante i mondiali di Germania, dal giornalista spagnolo Andres Montès. La usò per descrivere in maniera negativa la manovra della nazionale spagnola allenata allora da Aragones, che macinava soprattutto calcio orizzontale senza riuscire a concludere a rete. Il tiki taka non è una invenzione di Guardiola. Ma un modo di giocare che esisteva già molto prima di lui e che serviva a difendersi. Lo stesso Liedholm diceva "se il pallone ce l'abbiamo noi, non ce l'hanno gli avversari". Un modo di approcciare la partita tenendo il pallone e difendendosi tramite questo. Il pallone ce l'ho io, non posso subire gol. Il rovescio della medaglia era che questa ricerca disperata del possesso palla per non subire portava spesso le squadre che se ne servivano ad essere orizzontali e poco incisive in zona gol. Il gioco di Guardiola col Barcellona era, appunto, monotono. Serie infinita di passaggi orizzontali, di tocchi corti, di posizioni. Poi, ad un certo punto, prendeva la palla un fenomeno dei tanti che aveva a disposizione e si inventava la giocata. Un passaggio in verticale, un triangolo chiuso coi tempi giusti, un dribbling. Il tiki taka puoi farlo quando hai Messi, Iniesta, Dani Alves, Xavi, Neymar e tutti i fenomeni che sono capitati al Barcellona in quel periodo. Perché sono capaci, dopo un'infinita serie di passaggi inutili a centrocampo, di creare la giocata dal nulla. Se lo fai con Locatelli e Thuram le cose cambiano diametralmente. Il tiki taka di Guardiola era un modo per non subire gli avversari. Erano piccoli fisicamente, offensivi e poco propensi a difendere. Ma, al tempo stesso, geniali col pallone sui piedi. Come posso far giocare insieme una serie di calciatori che sanno attaccare ma non difendere? Tengo il pallone. Tantissimo. Lo giro, lo giro, lo giro finché uno dei tanti geni si inventa la giocata. Porto tanti calciatori nella metà campo offensiva per cercare di recuperare il pallone subito. Perché se vengo attaccato e sono costretto ad abbassarmi vado in difficoltà. Ma non è un metodo replicabile sempre. Tanto che, lo stesso Guardiola, a Monaco e a Manchester non gioca allo stesso modo di Barcellona.
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McKennie però è discontinuo come pochi. Ieri è entrato non ha strusciato una palla... Su Fagioli e Luiz io riponevo la maggior parte delle speranze di questa stagione. Pensavo che fossero loro i nuovi acquisti fondamentali per cambiare il modo di giocare della squadra. Uno vabè non lo abbiamo praticamente visto...l'altro non so se sia ancora un po' "toccato" dalla questione personale che ha avuto. Ma lo vedo spesso spaesato in mezzo al campo. Koop più che come calciatore che crea gioco mi sembra uno che lo va a finalizzare o comunque a fare l'ultima fase. Anche lui lo vedo poco lucido, ma sicuramente sarà l'infortunio che lo ha penalizzato. Se è vero che per 20 giorni ha dormito su una poltrona per il dolore immagino non sia stato un periodo semplice. Comunque lui è quello che sta dando più quadratura alla squadra, quando non c'è stato dal punto di vista del pressing siamo andati giù di giri. Assolutamente! Probabilmente avere il pallone sui piedi è il MIGLIOR modo di difendersi. Il problema è poi come attacchiamo...
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Sono d'accordissimo. Preferiamo fare un passaggio facile che ci evita l'errore piuttosto che cercare la giocata. L'esempio perfetto del contrario è Conceicao. Nel primo tempo ogni volta che tocca la palla tenta il dribbling, riuscendoci quasi mai. Però lui non è che decide di passarla indietro per evitare l'errore e quindi fare una partita "pulita" agli occhi di tutti. No, lui continua a puntare. E questa sua indole ci regala il rigore. E' ovvio che non sempre si possano azzeccare le giocate, altrimenti faresti 10 gol a partita. Ma continuare a puntare l'uomo, a cercare la verticale, a cercare di mettere palloni in mezzo all'area, porta sempre a qualcosa. Se il possesso palla lo fai a centrocampo e in orizzontale difficilmente induci in errore gli avversari. Se invece continui a puntarli, a mettere palloni in area, ad andare in verticale, prima o poi l'avversario sotto pressione l'errore lo fa. Se la palla ce l'hanno sempre Gatti, Kalulu, Cabal e Locatelli nel cerchio di centrocampo e per arrivare all'esterno ci impieghiamo 10 tocchi come fai a mettere in difficoltà l'avversario?
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Non so dove tu abbia letto questa cosa. Vedi, uno scrive una cosa chiara e viene subito reinterpretata in modo visionario. Dove avrei scritto che fare il famoso catenaccio sia offensivo? Ho scritto una cosa ben chiara. Tenere il pallone e fare giropalla orizzontale tra difensori e centrocampisti è un modo di tenere il pallone lontano dai piedi degli avversari. Su stessa ammissione di Motta, che in una conferenza qualche tempo fa disse chiaramente che nella sua visione di calcio il possesso palla è un modo per tenere lontano gli avversari dalla tua porta e quindi abbassare la probabilità di prendere gol.
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Direi di si. La mole di pareggi che facciamo questo dice...
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Questa è una possibile risposta al problema. Con cui io sono d'accordo. Da anni compriamo centrocampisti di corsa e fisico ma non di tecnica. L'ultimo centrocampista di qualità che abbiamo acquistato è stato Pjanic. Da lì in poi il nostro centrocampo ha visto succedersi calciatori tipo Bentancur, Rabiot, Locatelli, McKennie, ecc... Tutta gente di corsa, inserimento, ma nessuno di logica. Ci avevamo provato con Arthur, ma no comment. Ci abbiamo riprovato con Luiz, ma per adesso senza trovare il bandolo della matassa. Il nostro centrocampo rompe, ma non crea. Locatelli e Thuram sono due distruttori. Quando devono creare, andiamo in enorme difficoltà e siamo piatti. Manca l'uomo di visione, di qualità di tempi. Che non è neanche Koopmainers, che è un assaltatore. A questo aggiungerei che i nostri esterni hanno delle caratteristiche che non aiutano la costruzione. Conceicao gioca per il dribbling. Che non è un male, dato che serve tantissimo saltare l'uomo. Però non è quell'esterno che viene in mezzo al campo a creare gioco. Yildiz, anche lui, ha bisogno di spazio per puntare. Quando riceve spalle alla porta spesso la appoggia dietro. La nostra prima punta è incapace di giocare con e per la squadra. In difesa non abbiamo un Bonucci della situazione che può impostare. L'unico che sa un po' fare questo lavoro è Cambiaso, che infatti viene spesso portato in mezzo al campo per queste sue caratteristiche. Ma anche lui non è che sia un Kroos...è pure sempre un terzino. Secondo me questo insieme di cose ci portano ad avere le difficoltà che stiamo incontrando. Io spero tanto che Luiz torni ad essere quello visto in Inghilterra...
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Come li contano tutti penso... Questo è Sky Sport. Ne ho preso uno a caso. Tolto il rigore, abbiamo fatto 2 tiri su azione. Quello di Vlahovic e quello di Thuram. Un po' poco per una squadra che ha fatto il 66% di possesso palla? In totale, abbiamo fatto gli stessi tiri in porta loro.
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Ma è proprio di questo che si parla. Facciamo un gran possesso ma quando andiamo a terminare l'azione, sbagliamo. Non è la partita di ieri...è una tendenza sbagliare. E non solo nel caso del fuorigioco, ma ci sono state anche altre azioni dove abbiamo sbagliato l'ultima giocata per tempi o per errore nel passaggio. E' incredibile fare il 70% di possesso palla e creare così poco... Anzi, per me è un punto debole. Se tieni così tanto tempo il pallone e sei così in possesso del gioco è negativo creare così poco. Gli xGOT non calcolano la probabilità che un tiro diventi gol, ma la capacità realizzativa di un calciatore. Quindi non possono essere utilizzati per capire la produzione offensiva di una squadra. Al massimo di un determinato calciatore per calcolare la sua SGA (Shooting Goals Added), ovvero il quantitativo di gol che un calciatore "aggiunge" ad ogni tiro che prende con la sua bravura personale.
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Il problema è lì. Per me la partita di Lille non è dominata. E' una partita in cui si è riusciti a tenere di più il pallone degli avversari e quindi renderli il più possibile inoffensivi. Paradossalmente tenere il pallone non è un'arma offensiva, ma difensiva. Ci sono allenatori che preferiscono tenere il pallone perché sanno che così rischiano meno in fase difensiva. Poi chiaramente questa ricerca della riconquista del possesso palla in avanti ti espone a contropiedi e ieri lo abbiamo visto chiaramente (ma è successo anche spesso in campionato di subire gol o occasioni in contropiede). Dominare la partita è creare potenziali pericoli ogni volta che si approccia la trequarti campo avversaria...
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Che ci sia stata un'inversione nel modo di giocare solo un cieco non lo vedrebbe. Ma cambiare modo di giocare, di approcciare alla partita, non vuol dire poi fare più risultati. E io non parlo di modo di giocare o di filosofia di gioco. A me se un allenatore preferisce tenere il pallone piuttosto che darlo agli avversari e difendersi, è una sua metodologia. Non esiste un modo di giocare giusto o uno sbagliato, entrambi se fatti bene portano a dei risultati. Si può vincere tenendo il pallone e si può vincere difendendosi bene e ripartendo in contropiede. L'importante è che i gesti tecnici vengano eseguiti con precisione e i movimenti fatti con il giusto tempismo. Questo è quello che fa la differenza...tenere il pallone per il 70% della partita ma passarsela in orizzontale è un ottimo modo di difendersi. Ma non di attaccare. Quando si attacca c'è bisogno di fare la giocata, trovare la verticale, fare un dribbling. Noi ieri abbiamo tenuto tantissimo il pallone ma, guarda caso, il nostro gol è arrivato su un'azione tutto al contrario. Un calciatore che prende palla e si fa 80 metri di campo facendo un grandissimo movimento di dribbling. Che poi la scarica ad un altro calciatore che fa un altro dribbling e prende il rigore. Due passaggi, due giocate. Quando invece giriamo palla all'infinito difficilmente ci rendiamo pericolosi. E qui forse va chiesto...perchè? Come mai non riusciamo, da anni, ad essere pericolosi nel nostro giro palla. Come mai cambiano gli allenatori, cambiano le filosofie di gioco, ma non cambiano determinati problemi in campo? Si certo, come no. E come mai allora abbiamo fatto gol nell'unica azione in contropiede? Mentre quando teniamo il pallone passandocelo nella nostra metà campo con i difensori e i centrocampisti non siamo mai pericolosi? Siamo sicuri che le caratteristiche dei nostri calciatori siano adatte a fare questo gioco?