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Trezegol96

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  1. Qualcuno l'aveva capito anni fa che bisognava creare un prodotto spettacolare, di interesse unico, che andasse ad arricchire le squadre direttamente e non uefa/federazioni. Però è stato considerato un folle anche dai suoi (che saremmo noi...). Per cui...
  2. Ci vorrebbe una punta con la fame del gol di Aristoteles!
  3. Guarda, è un discorso veramente molto molto lungo e profondo. Che secondo me è anche interessante da snocciolare. Il prodotto calcio in italia è arrivato alla saturazione dal punto di vista della vendibilità e dell'interesse che genera. E questa saturazione, questa puzza di stantio che genera da anni, è causata da molti fattori economici, politici e sociali. Se adesso vogliamo prenderci la "soddisfazione" di dire di essere stati noi la causa della pietra tombale messa sopra al calcio italiano, prendiamocela pure. Ma la fossa se la sono scavata in anni e anni di gestioni sbagliate.... Dal punto di vista prettamente economico, dopo la crisi del 2008 e quindi l'indebolimento delle banche nel vecchio continente, i fondi sovrani del Golfo hanno smobilitato molti capitali in valuta straniera, che hanno dovuto per forza investire proprio in Occidente. E dove li hanno investiti? Tra le tante (tantissime) cose, anche nel mondo del calcio. E perché in Inghilterra si ad esempio e in Italia e Germania no? Per quanto riguarda l'Italia, oltre al fatto di non avere stadi e strutture di proprietà (problema secolare a cui nessuno ha mai pensato di mettere una pezza), il calcio italiano si scontra con un sistema fiscale, contributivo e giudiziario che incentiva meno investimenti da quelle zone del mondo. In Germania allo stesso modo non hanno potuto investire perché la Bundes impedisce ad investitori privati di possedere più del 49% delle quote di un club e a questi fondi sovrani non piace avere le mani legate da scelte dettate anche da altri. Per cui dove sono andati a sperperare i loro soldi? In Inghilterra, dove hanno trovato un terreno fertile dal punto di vista fiscale e contributivo e un sistema in ampia crescita, con strutture moderne e un pensiero volto al futuro e alla spettacolarizzazione del prodotto [e qui si lega al punto sociale di sotto]. In Francia ad esempio, un campionato simile al nostro dal punto di vista diritti tv e valore del prodotto, solo una squadra è stata acquistata da fondi del Golfo ed è stato fatto in una città che praticamente il Qatar, attraverso il suo fondo sovrano e altre società, praticamente possiede in toto. Alberghi, centri commerciali, palazzi di lusso, sono tutti o quasi proprietà del Qatar. Per il resto le altre squadre sono lasciate al caso e navigano da anni nella mediocrità più assoluta, uccise anche ovviamente dal fatto che il PSG ha scavato un divario imprendibile per le altre che si devono accontentare delle briciole che il colosso qatariota lascia loro. Dal punto di vista sociale prendo sempre la Premier come riferimento dato che è il modello più forte al momento. Quando è cominciata la crescita del prodotto calcio inglese? Prima cosa, imborghesendo gli stadi. Il calcio in Inghilterra era il passatempo/sfogo della classe operaia, che buttava tutta la rabbia delle repressioni sociali ed economiche dentro allo stadio. Poi, ad un certo punto, nasce la Premier League e con essa un passo verso il futuro della FA. Ingenti investimenti per modernizzare, ristrutturare e, in alcuni casi, rifare da capo gli stadi, con tutti posti a sedere e nessuno in piedi. Dentro le televisioni con i loro soldi e fuori gli hooligans che, in una società sempre più borghese, rendevano il prodotto invendibile alle televisioni. Terminava un modo di fare il tifo e di seguire il calcio a favore dell'avvento del cliente/consumatore. Già dai primi anni novanta molti studi evidenziavano come negli stadi di squadre storicamente "calde", più della metà degli avventori erano impiegati o liberi professionisti, gente della media borghesia inglese che poi col tempo si è arricchita e ha potuto "investire" nel calcio. Non c'era più la tifoseria "rumorosa", ma quella che spendeva in maglie originali e stuzzichini allo stadio. Che gradiva la comodità dei nuovi seggiolini. Sir Alex Ferguson ha sempre definito la tifoseria dello United come "da tramezzino con i gamberetti" e parliamo di una delle squadre più titolate d'Inghilterra. Dall'essere considerati degli uomini primitivi con la clava e le mutande leopardate, hanno creato un prodotto "friendly", adatto a tutti, vendibile, con una bella atmosfera. Stadi puliti, nuovi, rumorosi ma senza episodi deplorevoli. Tutti con le maglie originali della propria squadra che creano un effetto visivo invidiabile. E le televisioni hanno investito vedendo che il prodotto c'era ed era anche bello a vedersi. Poi chiaramente questo "terzo secolo del football" è stato aiutato dal tessuto sociale inglese. Perché la Juventus, se manda via i facinorosi dallo stadio, ha un effetto teatro? Perché allo Stadium ci vanno spesso e volentieri tifosi "occasionali" da tutta italia che vogliono vedersi la propria squadra del cuore, vivere l'emozione di essere allo stadio e non dietro la tv, comprare la maglia, fare foto e compagnia. Se non ci sono gli ultras, non c'è "organizzazione" nel tifo. In Inghilterra invece questo fenomeno di "migrazione" del tifo non esiste. Tu tifi nella maggior parte dei casi la squadra della tua città e vai allo stadio tutte le domeniche. Quindi il coro c'è, l'effetto rumore c'è, però nei limiti della legalità e della decenza. E il prodotto diventa ancora più spettacolare e bello da vendere. Ricordiamo che viviamo in un contesto sociale in cui l'immagine è TUTTO. Uno stadio di 70 anni fa, pieno di gente che pensa ad insultare la mamma di calciatore o allenatore X o a fare quello che hanno fatto a Brescia qualche tempo fa, che vendibilità ha a livello internazionale? E non dico che gli italiani sono incivili. Perché l'inglese medio è l'esempio di inciviltà più palese. Però la Premier, con politiche anche molto pesanti, ha creato un'immagine impressionante del proprio prodotto. Cosa che in Italia non è stata fatta. A livello politico non ne parliamo. Un po', come si diceva sopra, un sistema che non invoglia investimenti esteri importanti, un po' le decisioni messe in mano ai soliti 4 che pensano ai loro interessi piuttosto che a quelli del movimento. Il calcio italiano, dal punto di vista politico, è nelle mani di Lotito. Basta questo per capire come un possibile investitore estero, uno di quelli con i soldi veri non i vari Zhang, Tohir e quell'altro che era andato al Milan, in Italia a "scontrarsi" con un pezzente come Lotito non ci viene. E giustamente direi. Perché un sistema vetusto, adatto a fare gli interessi economici di gente come Lotito, come De Laurentis, come Cellino, come Zamparini non è adatto a crescere all'estero. Può rimanere nella sua nicchietta nazionale in un limbo che, se va bene rimane com'è e se va male muore. A questo si potrebbero aggiungere altre questioni economiche e sociali ma verrebbe fuori un papiro (che già è) per cui mi fermo qui
  4. Appunto, quindi dovranno per forza di cose acquistare i diritti della Serie A. E per far ciò devono per forza venire incontro (nei limiti del ragionevole) alle richieste della Lega...
  5. Penso sia più dovuto ai tempi degli iter italiani che ad altro... Anche perché non penso che fanno un decreto legge e poi l'AGCOM non lo approvi...è mai successo? E' un dato di fatto...conosco molti che in principio hanno disdettato presi da un moto popolare. Poi, sbollita la rabbia sotto l'ombrellone, si riabboneranno perché alla fine senza guardare la partita non possono stare e non hanno voglia di andare dietro a varie soluzioni alternative. Chiaro che non è un dato su cui un'emittente televisiva possa fare fede...era solo per parlarne inter nos
  6. Sky ha la potenza economica e di struttura per poterlo fare. Non essendo un'emittente prettamente sportiva può comunque mantenere il suo abbonato (a patto che gli interessino 4 ristoranti con Borghese e qualche produzione originale Sky Atlantic o HBO che non trovi su Netflix). Infatti lo ha fatto registrando perdite ma non così devastanti. Dazn può farlo? Può andare avanti e vivere felice senza prendere i diritti della Serie A? Bho, non saprei.
  7. Non capisco come la distanza sia evidente quando non sappiamo cifre, offerte e trattative...ci sono delle informazioni che mi sono perso?
  8. Appunto, prima di cantar vittoria bisogna aspettare che ci sia qualche dato ufficiale. Perché di voci di corridoio ce ne sono tante. Rischiamo di fare la fine di Canà che dopo Platini, Rummenigge e Maradona si ritrova con la metà di Mike Bongiorno...
  9. Quelli che non hanno mostrato interesse sono gli stessi che non hanno mai acquisito diritti tv in italia. Sky e Perform nel 2018, Sky e Dazn (ex Perform) nel 2021, Sky e Dazn per il 2024. Non noto grosse differenze. Se non che quest'anno sembra ci sia anche Mediaset per una partita in chiaro ma alla fine penso che non faranno nulla in chiaro. I nomi sono sempre gli stessi, chi parlava di Amazon o altri colossi secondo me lo faceva un po' senza criterio. Tanto questi ci sono per il calcio italiano e questi rimangono, hanno il duopolio da anni... Mi sapresti quantificare questa distanza tra domanda ed offerta? Perché ho fatto una ricerca anche abbastanza estesa ma non sono riuscito a ricavare cifre. Veramente neanche per gli anni passati. Le uniche cose che escono sono le basi d'asta della Lega e gli accordi una volta ufficiali. Non intendo per sentito dire, ma cifre ufficiali di quelle che sono state le offerte di Dazn e Sky per quest'anno e quelle degli anni passati. Così si può fare un ragionamento...
  10. Il fatto è che noi la vediamo come un braccio di ferro tra Lega ed emittente ma così non è...entrambi hanno interessi nel mettersi d'accordo. Dazn se non prende i diritti della Serie A è probabile che collassi. A meno che non acquistino i diritti di un altro campionato locale in un'altra nazione non penso possano mantenersi con la Serie B, la Champions in Germania e gli altri sport "secondari" che hanno. Per cui avranno anche loro i loro buonissimi motivi per prenderli questi pacchetti, anche andando un po' incontro alle pretese folli della Lega. Dall'altro canto la Lega ha interesse a far acquisire i diritti alle emittenti. Anzi, più anni riescono a vendere e meglio stanno. Anche perché la soluzione alternativa non è fallire, ma aprire una propria produzione da poi rivendere ad un'emittente che la mandi in onda.
  11. Ci sono aziende che hanno problemi di marginalità da 20 anni e sono leader nel proprio settore... Dazn e Sky subivano perdite di abbonamenti anche negli anni passati. Il problema di Dazn negli ultimi anni è stato molteplice. In primo luogo il concurrency (condivisione della password tra due persone di diverso nucleo familiare) che ha permesso per svariato tempo di pagare 1 abbonamento in 2 persone. Il che è una perdita di abbonamenti abbastanza gravosa. In secondo luogo la pirateria che è ormai diventata alla portata di tutti. Ormai anche il signore di 60 ha i mezzi per poter andare a prendere un pezzotto, mentre qualche anno fa vedere una partita in streaming senza interruzioni e complicazioni varie era una cosa da smanettoni. Senza parlare dello spezzatino deciso dalla Lega. Se prima i diritti tv venivano venduti per tipo di tecnologia (satellite, parabola, internet), adesso vengono vendute a pacchetti di partite. E questo ha obbligato la presenza di due broadcaster che, o si mettono d'accordo per rivendersi i diritti, oppure obbligano di conseguenza l'utente finale a fare due abbonamenti. Per cui la perdita degli abbonamenti è un fenomeno che dura da qualche anno e queste sono le conseguenze. Per quanto riguarda l'NBA è un sistema perfetto all'esterno ma che contiene molte falle ed è poco replicabile al di fuori del parco giochi USA.
  12. Le modifiche alla Legge Melandri che permette di discutere i diritti televisivi con un limite aumentato a 5 anni sono state approvate dal governo nel giugno 2022. Parliamo di un anno fa. Per cui che caspita c'entrano le disdette di noi tifosi con quello che si è deciso un anno prima (e quindi cominciato a discutere due anni prima). Juventus o meno, la Legge è cambiata un anno fa per cui la Lega può (non deve, attenzione) fare un'offerta per 5 anni. Infatti, sono state presentate offerte per 3, 4 e 5 anni dalla Lega. Dimmi che in generale le disdette dettate dal doppio abbonamento obbligatorio abbiano avuto un peso sulle spalle degli emittenti televisivi. Ma non che le nostre disdette abbiano causato una svalutazione del prodotto. PS: Sarebbe interessante andare a chiedere un po' in giro quanta gente che ha disdetto già è pronta a rifare l'abbonamento per la prossima stagione...ti stupiresti!
  13. La legge Melandri permette di accettare offerte modulate su 3 anni e non 5. Ma non è detto che si chiuda a 5 anni. La Lega ha presentato tre proposte: Accordo triennale a 1 miliardo e 150 milioni di euro per ogni stagione dal 2024/25 al 2026/27 Accordo quadriennale a 1 miliardo e 265 milioni per le stagioni da 2024/25 a 2027/28 Accordo qinquennale a 1 miliardo e 380 milioni per le stagioni da 2024/25 a 2028/29 Per cui si parte dal presupposto che la Lega SPERA che qualcuno ci casci nell'accordo quinquennale, così da poter chiedere un prezzo maggiore e stare apposto per un numero di anni più alto. Per cui, un contratto di 5 anni è MEGLIO per la Lega piuttosto che uno a 3 anni. Per di più, se non si trova un compromesso entro il 26 giugno, il 27 all'assemblea si apriranno altre 6 offerte per la commercializzazione e distribuzione del canale Serie A, a cui seguirà trattativa con questi 6 soggetti. Si parla di Apple, Warner Bros Discovery (canale 9) e Paramount che è comparso come main sponsor sulle maglie dell'inter in finale di champions (forse non a caso?) che potrebbero voler entrare nella mischia. Per cui, per adesso, si parla solo di impressioni soggettive. Come la tua. Per il resto, le notizie sicure sono solo che si è andati, come tutte le altre volte recenti, alle trattative private. Niente tragedie, niente disastri. Una prassi normale.
  14. Dove l'hai letta una cosa del genere? https://www.raisport.rai.it/articoli/2021/01/calcio-lega-serie-a-trattativa-privata-per-i-diritti-tv-2021-20245-6e739deb-b455-4d82-b1e8-c2cd59556dd5.html Questo quello che successe per i diritti televisivi del triennio 2021/2024. Base d'asta decisa dalla Lega a 1.15 miliardi di euro, offerte dei broadcaster che non raggiungevano in nessun caso la cifra richiesta. Cosa tra l'altro descritta come normale da De Siervo. Per cui la Lega fa appositamente una richiesta esagerata per poi andarsi a sedere con le emittenti e trovare un accordo. https://www.sportbusinessmanagement.it/2018/01/diritti-tv-asta-flop-la-lega-pensa.html Questo invece è quello che successe per il triennio 2018/2021. Stessa cosa, prezzo base d'asta non raggiunto e trattative private con le emittenti per raggiungere un accordo. E in entrambi gli ultimi casi non si è raggiunta la cifra inizialmente richiesta dalla Lega, ma di meno. Per cui non vedo nessuna differenza tra la situazione attuale e la situazione negli ultimi anni al momento. Poi l'evolversi della situazione non lo sappiamo. Io posso dirti che, secondo me, troveranno un accordo su circa la stessa cifra dello scorso anno. Che chiaramente é una sconfitta perchè un prodotto che non cresce è un problema per chi lo deve vendere. Ma non è il fallimento preannunciato che vogliamo credere. Ma è un'impressione personale, magari chiudono a 200 milioni in meno ed è un problema. Ma, al momento, le cose oggettive dicono che ci troviamo nella stessa situazione degli ultimi 2 pacchetti venduti. Base d'asta non raggiunta, trattative private avviate. Né più, né meno. Poi, se vogliamo pensare che quest'anno, se non fosse successo quello che è successo, Dazn e Sky si sarebbero sfidate a colpi di rilanci per accaparrarsi i diritti tv pensiamolo pure. Non è un problema...
  15. Dazn dal 2016 (anno di fondazione) ad oggi ha un rosso di circa 6 miliardi di dollari. Il bilancio 2021 di Dazn si è chiuso con una perdita di 2.33 miliardi di dollari, con una perdita operativa di 1.36 miliardi d i dollari, in aumento rispetto ai dati del 2020. Eppure Dazn nel 2021 ha aumentato i ricavi del 79% rispetto all'anno precedente, 1.56 miliardi di dollari contro gli 871 milioni guadagnati nel 2020. Di questi 1.56 miliardi ben 1.46 sono guadagnati direttamente dall'attività di Consumer Platform (quindi gli abbonamenti e derivati). Quindi Dazn nel 2021, nonostante aumentano i ricavi dagli abbonamenti nudi e crudi, perde lo stesso una cifra superiore ai 2 miliardi di dollari. Perchè? Perché aumentano le spese legate a tutto quello che c'è intorno. Ad esempio, Dazn acquisisce i diritti della trasmissione della Champions League in Germania. E questo acquisto pesa molto sulle casse di Dazn, ma non è direttamente collegato alla spesa italiana. Sono aumentate ad esempio le spese di contenuti, marketing e produzioni, passando da 118.6 milioni nel 2020 ai 510 milioni del 2021 (spese legate ad esempio al settore dei documentari sportivi su cui hanno puntato molto negli ultimi anni). E ci aggiungo anche che in 4 anni Dazn ha dovuto mettere su un sistema di infrastrutture molto pesante per arrivare a livelli di broadcaster che avevano infrastrutture già costruite e consolidate negli anni. E questo devi prenderlo in considerazione, gli investimenti fatti negli anni per creare un sistema di streaming. Se, come dici tu, pare che siano 300 milioni di euro le perdite imputabili al mercato italiano, sui 2.33 miliardi totali, è una percentuale irrisoria. Il problema delle perdite di Dazn è molto più profondo rispetto al "non ci siamo abbonati, falliscono". Senza poi contare il progetto di Blavatnik (quello che mette i denari in Dazn). Loro vogliono aumentare l'interesse esterno su Dazn, creando un prodotto di elite per lo sport con molta appetibilità per investitori. E poi quotare la società in borsa.
  16. Dati alla mano, vedendo il trend dell'assegnazione degli anni passati, siamo esattamente alle stesse questioni. Offerta base per l'asta non raggiunta, trattative private avviate. Situazione uguale se andiamo a vedere lo storico degli ultimi anni. Né di più, né di meno. Se poi le previsioni personali sono diverse, questo non saprei. Io spero che sia quello che dici tu, ma realisticamente quello che vedo adesso è una situazione che ricalca il modus operandi del passato. Quale poi sia il valore effettivo che i diritti tv dovrebbero avere per non essere svalutati e quindi in perdita per Lega ed emittente che li acquista non saprei. Posso solo dire che, chiudendo alla cifra degli anni passati, l'unica cosa che si perde è l'inflazione. Per il resto la Lega chiuderebbe un contratto miracoloso se veramente i numeri delle disdette sono da bagno di sangue... Sarebbe uno stop alla crescita. Il che, tra l'altro, è uno trend degli ultimi 10 anni del calcio italiano non sicuramente di quest'anno e non causato da noi. Un fallimento sarebbe venderlo alla metà. Il che non succederà mai.
  17. Se lo dici tu... Se la Lega va a proporre come offerta minima per l'asta 1.15 mld sanno che non chiuderanno mai a quella cifra ma il loro interesse è più basso. Se pensavano di chiudere a 1.15 mld avrebbero messo come offerta minima almeno 1.5 mld. Questo è per lo meno il trend degli anni passati, che è l'unico dato certo che abbiamo. Il resto sono pensieri, opinioni, che poco c'entrano con la realtà. Per te 950 milioni sono un disastro, 700 una tragedia. Eppure la Lega, chiede una cifra che, storicamente parlando, si può chiudere proprio intorno ai 950 milioni. O sono stupidi e finiscono veramente in tragedia o qualcosa ci sfugge...
  18. Si ma qui si sta facendo un discorso diverso. Del fatto che i broadcaster tv non siano contenti del valore della Serie A è fuori discussione, altrimenti farebbero la guerra al rialzo per accaparrarsi i diritti tv e non al ribasso. Ma questo da anni succede, non è storia recente. Per cui poco c'entriamo noi con quelle che sono le strategie d'acquisto. Qui si parlava di aver accolto la notizia di offerte basse e avvio trattative private come un'anomalia causata dalle disdette. Quando invece è la norma. Al massimo, quando usciranno le cifre delle offerte all'asta e delle trattative private si potranno mettere a confronto con quelle degli altri anni (e con quelle dei prodotti esteri) e capire quanto il calcio italiano sia stato svalutato e quanto possano aver pesato le disdette su questo (oltre a tutti gli altri fattori). Ma le offerte sotto i minimi e le trattative private sono la norma degli ultimi pacchetti diritti tv. Per cui non capisco tutta questa positività.
  19. Ci sono degli interessi sotto per cui il ministro dello sport interviene. Pensa far precipitare il movimento calcio italiano, lo sport che genera più posti di lavoro, soldi, interesse nel paese durante il tuo governo.
  20. Non penso che i diritti televisivi funzionino come il pane...
  21. Quanto raccoglierebbe non lo so, ma non succederà. Si metteranno d'accordo come sempre...
  22. Sarebbero tanti soldi in meno... Non so se la Lega accetterà una roba del genere...
  23. Il problema è il caos che si crea dopo. A quel punto interviene il ministro dello sport in persona...e poi alla fine si mettono d'accordo. Se svalutano il prodotto troppo collassa il sistema. Non lo permetteranno mai...
  24. I diritti tv 2021/2024 erano divisi in 3 pacchetti. Il primo e terzo pacchetto è stato acquistato da Dazn e Tim per 840 milioni di euro l'anno. Il secondo pacchetto da Sky per 87.5 milioni di euro. Totale 927.5 milioni.
  25. No, chiaro. E' un prodotto che non cresce e non muore, comincia a puzzare di muffa. Il nostro intento era di smontare il sistema calcio italiano. E non abbiamo la potenza di farlo (come era facilmente prevedibile, nonostante i mirabolanti miracoli che qualcuno sventolava). Per cui è rimasto tutto com'era.
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