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Precisamente Per la Nato questa è la miglior settimana dal 1989. Abbiamo una nuova cortina di ferro, a Washington stanno aprendo lo spumante per le grandi occasioni. La Cina comunque gongola perché, senza sporcarsi minimamente le mani, senza compromettere i suoi rapporti commerciali con l'occidente, costeinge la Russia ad affidarsi a lei sola come unico partner in grado di assorbire il suo patologico bisogno di esportare risorse. Detta semplice: se i cinesi non comprano gas e petrolio dai russi, i russi avendo tagliato i ponti con l'occidente rischiano la bancarotta. Questo porrà ulteriore forza nelle mani dei cinesi nei confronti del decadente impero russo. Se dovessimo davvero tagliarli dallo Swift, poi, ancora meglio. I cinesi inserirebbero i russi nel loro sistema. Li terrebbero letteralmente per le proverbiali palle.
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Una vittoria simile a Putin non la si concederà facilmente, sarebbe una sconfitta eclatante per l'occidente e aprirebbe un precedente pericoloso. Aggiungiamoci che dal punto di vista americano, più perdurerà questo conflitto e più saranno tutelati i loro interessi. I veri vincitori di questa storia, fin qui, sono americani e cinesi dal mio punto di vista. Gli sconfitti nell'immediato rischiamo di essere proprio noi europei.
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La stessa persona che definiva "fantasie" le accuse occidentali relative alla pianificazione dell'invasione. Lo stesso che parla di tartari, di Ucraina nata dal bolscevichismo, di denazificazione, di Ucraina minaccia nucleare per la Russia, etc. Nelle parole di Putin ci sono una tale quantità di mistificazioni e bugie da rendere impossibile trarne reali conclusioni sui suoi obiettivi. L'unico modo per capirci qualcosa, secondo me, è ragionare alla vecchia maniera. Cosa può interessare a Putin e alla Russia? Cosa invece può interessare meno? Cosa sono disposti a sacrificare per averlo? Un vecchio adagio mi tengo sempre stretto in questi casi. La strategia spiega il cosa, la tattica il come, la politica il perché. Nelle parole di Putin possiamo trovare i perché, non il cosa, non il come.
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Per me lo è. Non fosse disposto a trattare direbbe che è disposto a concedere la resa agli Ucraini. Invece, sin qui, non ha mai parlato di resa. Ha parlato di "dialogo", di "colloqui", di "diplomazia". Rinfacciando addirittura la poca predisposizione degli ucraini al dialogo. Sono modi molto espliciti di tentare il compromesso (partendo da quale posizione, questo sì, è davvero difficile dirlo).
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Per me più passano i giorni, peggio è per Putin, meglio è per l'Ucraina. Sicuramente Putin fomenterà tutto il fomentabile in est europa se dovesse andare male, ma dubito ci riuscirà, la russofobia dopo questa invasione sarà un sinonimo di patriottismo, non più una parolaccia. La bomba atomica sono convintissimo non la userà mai e poi mai contro la Nato, sa benissimo che la sua amata Russia si trasformerebbe in un gigantesco deserto del Gobi se solo ci provasse. L'unica possibilità che usi la bomba, remota ma plausibile, è che la usi proprio contro l'Ucraina. Servirebbe certamente un pretesto eclatante per giustificarla. Un attentato, l'utilizzo di armi chimiche, di bombe sporche. Tecnicamente però potrebbe essere tentato di usare bombe tattiche di basso potenziale su obiettivi militari in campo aperto. Tecnicamente la Nato non potrebbe nemmeno intervenire, se non erro... Certo aprirebbe una porta che nessuno, dopo Nagasaki, ha mai osato aprire. Anche se qualcuno con tante stellette, in Vietnam, fu molto molto vicino a farlo... Questo sicuramente Per questo Putin è un pazzo. Ha perso partner commerciali e paesi ammiccanti interni alla Nato, come Germania, Italia e Turchia, per rivendicare qualche km di Ucraina. Ha ridato linfa vitale alla Nato, alleanza messa in discussione dai suoi stessi membri. In Europa si pianificano infrastrutture e si pianificavano grandi progetti con cinesi e russi ogni giorno. La via della Seta, NS2, il 5G, i porti di Trieste e di Amburgo, etc. Senza contare rapporti consolidatissimi con realtà come Gazprom. Per cosa? Questa è una notizia tremenda. Lo sono già...
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E' una mia opinione eh, magari sbaglio io Fosse stato un fine stratega, come lo sono ad esempio i cinesi, questa guerra non la si starebbe nemmeno combattendo probabilmente. Per questo fa paura Putin.
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Sarebbe già tanto, ma tanto tanto. Prendere dei territori è facile, controllarli molto meno. Ottenesse davvero un territorio del genere avrebbe stra-vinto. Non è affatto scontato che ci riesca, e se ci riuscisse, non è scontato ne varrà la pena. Non è un caso che sia Putin stesso a spingere ora per una soluzione diplomatica.
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Non credo nelle grandi strategie nell'approccio di Putin, personalmente. Putin mi sembra un grandissimo figlio di matriosca, un vero pragmatico, un vero agente del kgb. Conosce i pezzi che ha a disposizione, ha in mente i suoi obiettivi e valuta costantemente le conseguenze di quello che fa, sa come disporli sulla tastiera e si muove a seconda delle finestre di opportunità che si aprono. Questa volta si è convinto che, incassato il supporto economico della Cina alle olimpiadi, incassato il no all'intervento militare della Nato, fosse l'occasione della vita per riprendersi l'Ucraina. Se fosse stato davvero furbo nelle strategie sul lungo periodo, Putin non l'avrebbe persa nel 2014. Per me sta "disperatamente" cercando di riprendere quello che si è fatto fregare sotto al naso.
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Ci sarebbe pure il confine naturale sul quale disegnare la nuova cartina. Il fiume Dniepr. Spero di sbagliarmi, ovviamente. Diciamo una roba del genere...
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Non ne ho idea, se ne è parlato, ma non ne ho trovato evidenze. Così come si è parlato di militari bielorussi già operativi in Ucraina, difficile dirlo senza foto o video (ed anche in quel caso, difficile distinguere realtà da fake news). Col senno di poi, sì, forse l'occidente si è dimostrato un po' distratto, se così vogliamo dire. Un po' perché gli americani non vedevano più nei russi il loro sfidante. Obama mentre era in carica definì la Russia una "potenza regionale", il che dà l'idea di che svalutazione abbiano subito. La Russia ha comunque contribuito a dare di sé questa immagine, con la sua sudditanza verso la Cina, la sua fragile stabilità interna, la sua parzialmente fallita riconversione da potenza esportatrice di materie prime a reale potenza economica e tecnologica. Parliamo di un paese con un Pil più basso di Italia e Canada, per intederci. Un po', noi europei, congelati nel nostro post storicismo post novecentesco, siamo sempre convinto che le guerre siano roba antica. Basta vedere in questo topic, quante volte è stato scritto che "non è concepibile nel 2022 una guerra in Europa"? Solo noi europei ci siamo raccontati la frottola di aver sepolto le guerre nel 900. In nessun'altra parte del mondo la si pensa così. Abbiamo sicuramente mancato di empatia. Ma più di ogni altra cosa, ci ha messo del suo Putin. Nessuno, nemmeno in Russia, si aspettava oggettivamente che sarebbe mai arrivato a tanto. Soprattutto perché in punta di fioretto, senza operazioni eclatanti, ha ottenuto molti successi senza ricorrere a invasioni spettacolari. In Cecenia, in Siria, in Georgia ed in altre occasioni aveva dimostrato tutt'altra indole. Anche per questo si è un po' tutti confusi su cosa succederà nelle prossime settimane.
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La possibilità, secondo me, c'è. E' molto più probabile la Moldavia delle repubbliche baltiche, secondo me. Ma parliamo di opinioni, eh. Questa è una cartina pre-conflitto. Secondo me a Putin Kiev interessa più da un punto di vista politico che strategico. Militarmente infatti le operazioni in quell'area si sono tradotte nell'occupazione dei soli punti strategici (v. aeroporto di Kiev, Chernobyl e poco altro), lasciando di fatto tranquillamente perdere molte zone rurali o scarsamente abitate, con popolazioni spesso di etnia rumena/polacca. Mentre quella specie di mezzaluna che comincia in alto a destra da Kharkiv (sotto pesante assedio), continua con il Donbass (già sotto controllo), va a prendere Mariupol (sotto assedio), la Crimea (sotto controllo), Odessa (sul mare) per allungarsi fino alla cima della Moldavia, includendo l'enclave della Transistria. Collegherebbe tutti gli enclavi, i territori a maggioranza russofona, i porti, i punti maggiormente strategici ed isolerebbe l'Ucraina dal mare, dalla Moldava, dalla Romania e forse pure dalla Slovacchia. Non vorrei che il disegno fosse questo.
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Diciamo che forse si tende a semplificare in modo estremo la questione. L'Ucraina era ben lontana dall'entrare nella Nato, è processo lungo e laborioso, così come era ben lontana dall'entrare nell'UE. L'esigenza di intervenire con questa violenza proprio ora, onestamente, non l'ha capita quasi nessuno, tant'è che il 99% degli analisti, compresi quelli di sponda russa, hanno preso una cantonata pazzesca. Ad averci preso, stavolta, pare siano stati quelli della CIA (proprio loro, che negli ultimi anni hanno raccolto figure barbine spesso e volentieri). Ecco, per me questo è il punto. Putin ha "colto" una finestra di operabilità, una volta capito che la Nato non sarebbe intervenuta, capito che l'Ucraina era "persa", s'è detto "ora o mai più". Purtroppo è pratica comune. Le ore precedenti un cessate il fuoco sono spesso le più violente, proprio per consentire vantaggi sostanziali in fase di trattativa. Arrivare col maggior numero di pedine negoziali in fase di trattativa può essere decisivo. Banalizzando: se io prendo quella città allo scadere, quella città sul tavolo negoziale è mia. Se la vuoi, devi pagarla. Se non la prendo, invece, non solo ho speso risorse e uomini per non prenderla, ma devo sperare che venga messa sul piatto dalla controparte, e che abbia un prezzo che possa pagare.
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Oltre all'Ucraina e alle zone del paese sotto assedio, temo personalmente per queste aree: - Transistria. Per chi non sapesse cosa sia e dove sia la Transistria, parliamo di uno stato de facto indipendete posto sul confine tra Moldavia e Romania. E' uno stato fedele alla Russia, diciamo pure su modello Bielorusso. Si tratta di una vera e propria lingua di terra, che alcuni paragonano alla striscia di Gaza di Moldavia. Lì pare stazionino diverse brigate russe, forse un'armata intera. La tentazione per Putin potrebbe essere quella di collegare non solo la Crimea al suolo russo continentale attraverso Mariupol, ma collegare Mariupol stesso tramite Odessa alla Transistria, di fatto annettendo pure l'indifesa Moldavia. Il rischio è secondo me concreto, essendo la Moldavia non solo un paese esterno alla Nato e all'UE proprio come l'Ucraina, ma è un paese strettamente legato alla Romania, membro NATO e UE. La Moldavia inoltre ha avviato il processo di avvicinamento a UE e Nato da molto più tempo. Putin potrebbe quindi provare ad annettere Transistria, Moldavia ed il su dell'Ucraina ottenendo quindi una preziosa zona cuscinetto tra sé e l'Occidente, evitando un'ulteriore allargamento della Nato e dell'UE, isolando l'Ucraina ed ottenendo di fatto il pieno controllo del Mar Nero. Strategicamente sarebbe un colpo importante, e sembra alla portata dell'esercito russo. Questo ovviamente coinvolgerebbe inevitabilmente anche la Moldavia nel conflitto. - Bielorussia. Al momento la Bielorussia ha ufficialmente sostenuto lo sforzo bellico russo, dando a disposizione appoggio politico, diplomatico, logistico. Ad oggi non ha però inviato uomini sul campo, anche se diverse fonti affermano il contrario. Se la Russia dovesse riscontrare problemi a chiudere il conflitto positivamente nei prossimi giorni, potrebbe chiedere a Lukashenko un aiuto maggiormente concreto. Questo potrebbe di fatto far entrare direttamente in conflitto anche la Bielorussia, estendendo il campo di battaglia fino alle repubbliche baltiche, aumentando esponenzialmente le possibilità di un miscalculation - Kaliningrad e i 62km che la separano dalla Russia Bianca. Tentazione potenzialmente fatale potrebbe essere quella di disarticolare l'enclave di Kaliningrad dalla Nato e dall'EU, rendendo di fatto un'enclave il trio delle Repubbliche Baltiche all'interno del blocco russo. Difficile pensare che Putin possa cadere in una tentazione che attiverebbe istantaneamente l'art.5 della Nato. La tentazione potrebbe diventare verosimile, però, se il rapido attraversamento di quella sessantina di km potesse portare la stragrande maggioranza delle forze armate russe presenti nell'enclave su territorio bielorusso, senza sparare un colpo e togliendo il disturbo non appena varcato il confine bielorusso. Potrebbero bastare meno di 2/3h per attraversarlo, i tempi di reazione della macchina burocratica e politica della Nato potrebbero impedirle di muoversi concretamente prima che l'attraversamento abbia effettivamente successo. Messa davanti a sconfinamento compiuto, trattandosi di "semplice" sconfino e non di invasione, difficilmente potrebbe attivare l'arti.5. Il rischio enorme è scommettere che non si incontrerebbe alcuna resistenza nel tragitto. Se queste colonne di mezzi incontrassero una qualche sorta di blocco nel loro passaggio, si troverebbero nella terribile condizione di fare fuoco (attivando l'art.5) o di consegnare le armi.
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E' palese a tutti che non sia questa la ragione.
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Da giorni (ho molto tempo libero in questo periodo) sto raccogliendo un mucchio di informazioni. Ti garantisco che sì, si ha quell'impressione, ma la propaganda in questi frangenti è arma diffusa. Molti dei filmati e delle storie pubblicate in questi giorni si sono dimostrati fake montati ad arte, da una parte e dall'altra. Gente che faceva saltare carri abbandonati, prigionieri che non erano prigionieri, vittime negate, etc etc. Sicuramente i russi hanno riscontrato delle difficoltà di tipo tecnico e logistico, ma è abbastanza normale. Solo uno sprovveduto poteva pensare che invadere un paese fosse roba da poco, soprattutto se l'età media dei mezzi con cui lo fai è di circa 20 anni. Ci sarebbe da aggiungere, poi, che tagliare le linee di rifornimento è pratica di base in guerra, e sia gli ucraini che i russi sono riusciti più volte a colpire l'uno le linee logistiche dell'altro. Non sorprende dunque se qualcuno è rimasto a secco, o senza ricambi. Plausibilissimo. Succedeva spesso anche nella seconda guerra mondiale, anche agli efficientissimi tedeschi.
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Perdonami, in che senso?
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Era giusto per curiosità che ti chiedevo la quota Ho amici che vivino sull'appennino abruzzese. Vivo anche io a 600m di quota comunque, ma in terra di polenta, e le temperature sono più o meno quelle, grado più, grado meno. Anche se da me quest'anno ha nevicato veramente poco, l'inverno più secco mai visto in vita mia.
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A che quota? Comunque la neve non è certo un grande indicatore del freddo, anzi. Penso comunque che intendesse altri tipi di freddo, eh, non i 0/-5°. Basta andare a Stoccarda, cioé nel Sud della Germania, per beccarsi a quota 0 temperature al di sotto dei -10° in inverno. Temperature che in Italia si vedono, raramente, solo dai 1000m s.l.m. in su, solitamente in tarda notte. A dicembre sono stato a Cracovia, alle 09:00 del mattino, a quota 0 s.l.m., a 30km a sud della città, c'erano -13°. Il mio auista mi ha garantito che capita spesso di toccare i -20° d'inverno. Non credo che in Abruzzo abbiano temperature del genere.
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Buonasera a tutti gli utenti. Sembra che i russi abbiano iniziato pesanti bombardamenti con MLRS nel sud est del paese, intendono occupare Mariupol e Kiev questa notte. Ci sono molti video a testimoniarlo, non li posterò. Si prevede una notte molto lunga. Stanno arrivando rinforzi a nord di Kiev. L'idea è probabilmente quella di prendere Kiev e Mariupol nella notte, così da presentarsi ai colloqui in una posizione di forza. L'attacco "da tutte le direzioni" ordinato pubblicamente da Putin servirebbe a tagliare le linee di rifornimento UE. La sensazione è che lo sforzo di questa notte sarà enorme. Più che altro sembra stiano preparando un assedio su larga scala.
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Gliene fregherà quando la Russia sarà definitivamente dipendente da Pechino e perderà la propria sovranità. La Cina non vuole la Russia amica, vuole letteralmente mangiarsela pezzo dopo pezzo.
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"15.48 Putin chiede all'esercito ucraino di prendere il potere a KievIl presidente russo, Vladimir Putin, ha lanciato un appello ai militari ucraini perchè "prendano il potere" a Kiev, rovesciando il presidente Volodymyr Zelensky e il suo entourage, che ha definito "banda di neo-nazisti e drogati". "Prendete il potere nelle vostre mani. Mi sembra che sarà più facile negoziare tra noi", ha detto Putin all'esercito ucraino in un intervento trasmesso dalla televisione russa, affermando che la Russia non sta combattendo contro le unità dell'esercito ma contro formazioni nazionaliste che si comportano "come terroristi" usando i civili "come scudi umani". Repubblica.it
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E' l'unico sentimento che dovremmo concederci, questo. Empatia per la tragedia umana immane che si sta consumando, tra famiglie separate, deportati, emigrazioni, fughe, distruzione, morte. Il resto è ragionamento razionalmente cinico e sentimentalmente asettico, che serve, ma non deve appassionarci. Speriamo finisca tutto il più presto possibile.
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Ministero Difesa Uk: "Russia ha finora compiuto progressi limitati nella sua invasione dell'Ucraina. L'Ucraina mantiene il controllo delle città chiave".
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Russi e americani sono bugiardi, ladri, guerrafondai uguali. Sono paesi con attitudine imperialista. È inutile cercare il buono ed il cattivo, ognuno persegue i suoi interessi coi mezzi che ha, fine. È il gioco delle nazioni.
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Aggiornamenti - l'aeroporto nei pressi di Kiev pare ricaduto sotto le mai russe, gli ucraini stanno provando a riconquistarlo, per ora invano - gli Ucraini rivendicano più di 1000 soldati russi uccisi soltanto oggi - girano indiscrezioni di una nave colpita da un missile antinave russo in acque internazionali, alcuni dicono battente bandiera rumena, altri moldava, altri turca. Si tratterebbe di un'imbarcazione civile. Notizia non verificata.
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