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Speriamo vivamente che Putin non presti orecchie a criminali del genere.
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Ricordo eccome. La difesa antiaerea ucraina sarà completamente annullata molto presto probabilmente, ma io continuo a vedere elicotteri volare a poche decine di metri da terra, così come vedo aerei come Tu-95, Tu-22, Tu-160 guardarsi bene dal sorvolare i cieli ucraini. Segno che fino a ieri ancora persisteva il timore di farsi beccare in volo da caccia ucraini. Due giorni fa pare che i russi abbiano perso ben 5 aerei. Nessuno di questi abbattuto da terra. Altra conferma indiretta s'è avuta dall'aviazione russa stessa, tral'altro. Ha pubblicato un video dove si vedono Flanker in fase di decollo armati di missili anti-radar, il video è di ieri. Evidentemente qualche radar acceso e qualche caccia in grado di decollare ancora c'è...
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La situazione del conflitto, comunque, è di difficilissima lettura al momento. Per alcuni la Russia ha la vittoria in tasca, per altri sta crollando, per altri ancora s'è raggiunto un punto di stallo. Il consiglio che posso dare a tutti è quello di non ritenere maggiormente credibile chi si avvicina al proprio pensiero, e di diffidare da chi prevede o propone soluzioni rapide. Ad oggi è veramente difficie pronosticare l'esito di questo conflitto. Nei primi giorni abbiamo assistito ad uno scontro facilmente leggibile pur nella sua drammaticità. Abbiamo visto un'invasione in piena regola. Bombardamenti, missili balistici su obiettivi strategici, l'attacco navale, gli eliassalti agli aeroporti, gli aviolanci dietro le linee nemiche, gli assalti alle centrali energetiche, etc. Le vittorie e le sconfitte sul campo, quindi, erano di facile lettura. Col passare dei giorni, però, il conflitto si sta evolvendo in uno scontro solo parzialmente simmetrico. Come si temeva, se il governo Zelensky avesse retto all'onda d'urto per una o due settimane, si poteva prevedere una mutazione in guerra d'attrito. Se vogliamo, sta succedendo qualcosa che somiglia vagamente alla resistenza francese durante l'occupazione nazista, o alla resistenza talebana in A-stan se preferiamo. Un governo militare che, con la collaborazione della popolazione locale e dei paesi alleati, coordina le operazioni su larga scala ed i rifornimenti. Garantendo le risorse e la logistica alle cellule filogovernative queste possono agire in piena libertà sul terreno. Queste cellule possono essere battaglioni dell'esercito ucraino, ma non solo. Possono essere pattuglie di polizia, gruppi di veterani, di volontari, di mercenari. Ci sono evidenze di ceceni che cercano vendetta sui russi col pretesto di aiutare l'ucraina, per esempio. Ci sono ex-membri di eserciti stranieri che operano come "volontari" senza bandiera. Ci sono persino criminali ucraini a cui è stata garantita amnistia se si fossero arruolati. Questo tipo di guerrigilia è molto pericoloso perché di fatto incontrollabile, ma non solo per questo. Per i civili questo tipo di conflitto è pericolosissimo, perché li espone non solo al fuoco nemico, ma anche ad eventuali ritorsioni. Ricordiamo tutti le ritorsioni nazifasciste sulla popolazione italiana durante gli anni della resistenza. Il governo ucraino sta però operando dichiaratamente proprio in questa direzione, perché sa che in questo modo ha concrete possibilità di contenere l'invasione russa. Col passare del tempo la frustrazione russa potrebbe portare il comando a spazientirsi, ricorrendo a soluzioni estreme pur di soprrimere la resistenza ucraina ed ottenere effettivo controllo delle zone attualmente occupate. Per questo si teme che il tenore degli scontri possa aumentare notevolmente nei prossimi giorni, e con esso possa aumentare drammaticamente il bilancio delle vittime civili. Abbiamo tutti negli occhi le immagini di Groznyj, speriamo vivamente di non riviverle.
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Se queste (versomili) richieste fossero vere, temo seriamente che verranno considerate irricevibili.
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Mi hai anticipato di qualche minuto. Pare che le conferme stiano arrivando, avrebbe del clamoroso. Intanto, riporto una mappa utile a capire lo stato attuale della situazione sul campo.
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Sciovinista, nazionalista, estremista atlantista, sionista. Credo ti sia perso lo scambio di messaggi ad inizio topic con Garrison, dove "sognavamo" un'Europa indipendente dalla Nato, sovranazionale e scollegata dal controllo americano. Ma ci sta, son 100 pagine di topic. Va bene così, ti sei fatto quest'idea, devo dare maggior peso alle parole che scrivo, evidentemente le battute, le supercazzole e la mia bassa intelligenza emotiva mi portano a questo genere di considerazioni. Non è la prima volta che mi capita, quindi lo accetto, ci metto del mio. Sono serio. Ti ringrazio per la garbata e argomentata risposta, mi hai dato modo di riflettere ed effettivamente rivedrò certe mie espressioni e il mio modo di postare qui. Di Iran e Israele in verità non so praticamente niente nulla più di quello che sappiamo tutti quanti, anzi, mi ha stupito molto il loro coinvolgimento nella faccenda. Mi avrebbe stupito meno il coinvolgimento turco, ad esempio. Ah, il mio nickname precedente non è altro che quello riportato al di sotto dell'attuale, con il past simple in sostituzione del present simple originario. Niente di misterioso. Sta lì proprio per fare capire che utente fossi in precedenza, nessun mistero. Semplicemente i GIAA non li ascolto più da un po'. Saluti.
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Fabbri è stra-interessante sa ascoltare, lo seguo da anni. Consiglio di procurarsi "Scenari", se ancora presente in edicola. L'ho trovato molto interessante. Personalmente penso valga la legge tra mercanti. Chiedo 100 per avere 50. Zelensky sa che nessun europeo scatenerà mai la 3° guerra mondiale per l'Ucraina. Vuole, però, maggior sostegno, dato che siamo di fatto la sua unica speranza di uscirne vivo. Ad oggi la vogliono vincere sul campo di certo. Se si siederanno a trattare seriamente sarà solo quando penseranno di poter (voler) più vincere questa guerra. Ad oggi mi sembra si sia ancora troppo lontani da questo punto, ahimè.
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Quando e come finirà questa guerra dipenderà da ucraini e russi soltanto, alla fine. Per me i russi scenderanno a compromessi solo quando avranno la sensazione di non poter vincere in modo convenzionale il conflitto. Mentre gli ucraini potrebbero cedere alle pretese russe solo quando le perdite enormi e la caduta del governo non lascino spazio ad alternative. Insomma, a me pare che entrambe le parti per ora si siano limitate a pretendere l'una la resa dell'altra, concedendosi solo di concordare sui corridori umanitari, che pare purtroppo siano già saltati, con tanto di prevedibile scambio reciproco di accuse. L'orizzonte temporale che permette ai russi di continuare il conflitto credo che al momento non lo conoscano nemmeno a Mosca. Dipende da troppi fattori, solo una parte di questi tecnici o logistici. Dipenderà molto anche da come ne uscirà l'economia russa da qui in avanti. Per permettere ad entrambe le parti di trovare un compromesso reale, secondo me, bisognerà attendere che entrambe desiderino realmente la fine delle ostilità a tal punto da rinunciare a qualcosa che oggi vedono come irrinunciabile. Come un governo occidentale e democratico in Ucraina (inaccettabile dal lato russo) e l'effettiva indipendenza o annessione di rilevanti porzioni del territorio ucraino (inaccettabile da parte ucraina). Speriamo che le due parti si "stufino" in fretta.
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Avremo conferme comunque nel giro di pochi giorni, in un senso (bluff?) o nell'altro (reale contingente di rinforzo?). Nel frattempo speriamo che i corridoi umanitari (che pare siano già saltati, purtroppo) reggano il più a lungo possibile. Se il tenore delgi scontri si dovesse alzare, come prevede l'intelligence americana, aumenteranno notevolmente le vittime civili.
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Buongiorno Ico, giusto per esserne certo, spero che la tua frustrazione non sia dovuta ai miei messaggi. M'è sorto il dubbio che parlassi di me avendo giusto cambiato nickname di recente, ed avendo postato parecchio qui dentro negli ultimi giorni. Dal canto mio purtroppo di certe cose ne capisco qualcosa e cerco di riportare quanto capisco e quanto so, in realtà abbastanza poco, sapendo che per molti certi argomenti sono ostici e difficilmente accessibili, ma credo di averlo fatto in modo rispettoso. Se sono sembrato irrispettoso o addirittura divertito, ma davvero fatico a capire come sia potuto accadere, me ne scuso, non era certo intenzionale. Voglio però chiarire un aspetto: una cosa è interessarsi ed approfondire un argomento, un'altra è provare gusto nell'assistere a certe cose. La guerra non fa schifo solo agli psicopatici, punto. Come fanno schifo la morte, il *, le malattie neurodegenerative, i terremoti, i maremoti, le eruzioni vulcaniche, la mafia, le discriminazioni, etc etc. Eppure non credo che becchini, oncologi, neuroscienziati, sismologi, vulcanologi, criminologi e sociologi siano un ammasso di psicopatici, o no? Dal canto mio trovo interessante capire come si svolgono certi drammi, perché farlo può essere doloroso e shockante ma ci avvicina alla reale percezione di come vanno le cose in questo disgraziato mondo. La mia compagna studia le malattie neurodegenerative, per lavoro, per interesse, potremmo dire per passione. Questo non le impedisce di provare estrema empatia nel vedere le persone spegnersi lentamente e perdersi nella loro stessa testa. Una mia cara amica paleontologa studia spesso le ossa umane, ma mica ci gode nello scoprire come è trapassata la gente qualche migliaio di anni fa. Tornando in argomento, è più che comprensibile fermarsi ad una posizione di ferma condanna verso la guerra come soluzione per le diatribe internazionali. Non solo è comprensibile, ma è del tutto condivisibile come posizione. La guerra è un abominio assoluto che va evitato sempre e comunque. Ciò nonostante, da che uomo è uomo, la guerra c'è e c'è sempre stata, che i popoli la desiderassero o meno, bisogna comunque farci i conti. Capire il perché c'è ed il come si svolge aiuta a capire il mondo, per come la vedo io. Ciò detto, confido che il tuo messaggio non fosse comunque riferito a me. Mi scuso per il pippone.
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Sicuramente tra pianificazione, organizzazione e coordinamento qualcosa è andato storto. Sul convoglio molti esprimono in sostanza le tue stesse perplessità. Dalle foto si vedono una marea di camion e pochissimi mezzi da prima linea. Non escluderei nemmeno che sia parzialmente una mossa politica atta a dimostrare di avere a disposizione una colonna logistica apparentemente illimitata, in grado di sostenere il conflitto più a lungo di quanto non dimostrato fino a qui.
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Buonasera Jolly. I fattori possono essere diversi, secondo me. Di certo c'è che in 8 giorni di conflitto i russi non hanno ancora stabilito del tutto la supremazia aerea, la cosa ha dell'incredibile per me. Ci sono video di jet ucraini ancora in volo, così come ci sono video di droni che combattono ancora con efficacia. Evidentemente anche le difese radar non sono del tutto spente. Non si spiegherebbe altrimenti come mai i jet russi continuino a volare radenti (esponendosi ai manpads). Esistono video di mezzi radar russi in funzione accompagnare le colonne di blindati, segno che monitorare lo spazio aereo in Ucraina è ancora considerato importante. Insomma, evidentemente gli sforzi fatti non sono stati sufficienti per stabilire la supremazia in modo netto come ci si aspettava. Fatico però a credere sia stata una questione "tecnica" a limitare tanto le sortite. Molto più probabile sia questione di logistica o di pianificazione, appunto. Per esempio, si pensava di ottenere certe strutture nei primi giorni di guerra (parlo soprattutto di aeroporti), ma ci si è solo parzialmente riusciti. Anche qui, gli eliassalti tanto cari alla dottrina russa si sono dimostrati una mezza catastrofe, con perdite pesantissime e risultati davvero modesti, se non disastrosi. Si pensava che le batterie terrestri russe, da sempre un'eccellenza mondiale (a livello dottrinale i russi hanno sempre tenuto moltissimo all'artiglieria) fossero capaci di assorbire il grosso delle richieste di supporto durante le avanzate, lasciando all'Esercito la responsabilità di coordinarle. Anche qui, però, pare che i razzi consumati dagli MLRS russi siano stati usati quasi completamente nelle prime 48h del conflitto, questo spiegherebbe a sua volta come mai molti di questi mezzi sono finiti intatti nelle mani degli ucraini (chi mai difenderebbe un mezzo senza munizioni al costo della propria vita?). L'aviazione russa probabilmente avrebbe dovuto mantenere la superiorità aerea, cosa che le è riuscita solo parzialmente, occupandosi solo sporadicamente delle missioni contro obiettivi al suolo, colpendo solo obiettivi strategici fuori dalla portata delle batterie terrestri. Chiaro però che se si manca l'obiettivo di controllare gli aeroporti nemici, se il proprio aeroporto militare viene colpito, se l'esercito a terra chiede molto più supporto del previsto, gli aerei nemici continuano a decollare ed il nemico riceve manpads a migliaia, non tutto può andare come previsto inizialmente. Questo spiegherebbe non solo l'esiguo numero di mezzi impiegato rispetto alle enormi potenzialità russe, ma soprattutto spiegherebbe l'assenza totale di bombardieri strategici e l'esiguo numero di cacciabombardieri moderni attivi nel conflitto. Oltre alle perdite eccessive, ed il naturale consumo di materiale, il problema dei rifornimenti sembra infatti essere diffuso su tutte le FA russe impiegate nel conflitto. MLRS senza razzi, mezzi e navi senza benzina, rinforzi che arrivano in ritardo, corpi non recuperati, interi reparti lasciati a sé stessi, etc. Questo testimonierebbe ulteriormente quanto abbiano sottovalutato l'attrito generato dal conflitto, sottostimando perdite e rifornimenti. Purtroppo, se queste sono le cause della lentezza dell'avanzata russa, c'è poco da sorridere. La tregua potrebbe essere un modo per rinfoltire di uomini, materiali e munizioni le FA, apportando le necessarie integrazioni ai reparti. Il rischio è che nei prossimi giorni, una volta ristabilita l'efficienza e l'ordine, si possano vedere scontri decisamente più violenti di quelli visti fino a qui.
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Molto interessante, ti ringrazio
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Nessuno, ma proprio nessuno, si permetterebbe mai di fare paragone con la nostra libertà di espressione e la loro. Chi lo fa è perché non ha la banché minima idea di cosa stia parlando.
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Apperò! Vederlo staccarsi da terra dev'essere stato incredibile
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Apperò... Una piccola chicca, anche se da confermare e verificare. Mi è arrivata questa foto, si parlava giusto ieri dell'incredibile vicinanza sottocosta dell navi da sbarco anfibie russe. Qualcuno ha forse fatto arrivare i missili giusti a Kiev?
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Ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo, anche se a terra. Una vera pietra miliare del mondo dell'aviazione. Ci sono cose più importanti a cui pensare, sicuramente, ma per un appassionato come me resta un colpo al cuore. Colpo al cuore che anche gli ucraini stessi avranno sentito, era un piccolo pezzo di orgoglio nazionale.
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Casomai ci fossero ancora dubbi sulle intenzioni di Putin, le sue parole non lasciano spazio a dubbi e interpretazioni. Tralasciando quello che succede sul campo, incluso il bombardamento della più grande centrale nucleare d'Europa.
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Già. La frustrazione è molta. Basterebbe un passo indietro da parte di Putin per cominciare a normalizzarla.
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Ecco cos'era... si parlava di una nave in fiamme, alcuni si aspettavano addirittura fosse una delle navi da sbarco russe.
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Credo che la Russia, ad inizio conflitto, ambisse molto di più. Non sono convinto sarebbe disposta ad accettare questo tipo di proposta dopo una sola settimana di combattimenti, specialmente ora che sta facendo i primi progressi.
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Da qualche anno abbiamo decisamente aumentato. Ma è ancora poco, nel complesso. Specialmente se uno si va a vedere le ripartizioni di spesa, e va a vedere quanto spendiamo in personale (tantissimo) e quanto in altri elementi che nulla hanno a che fare con la difesa (qualcuno ha nominato l'Arma dei Carabinieri?).
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Credo sia quasi impossibile che oggi si trovi un accordo. L'ideale sarebbe quantomeno trovare una bozza sul cessate il fuoco, almeno in certe aree, per isolare il conflitto e creare gli spazi per i corridori umanitari direttamente su suolo ucraino.
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Essì. Anche perché le capacità di difesa sono cose che si costruiscono e mantengono nei decenni, di pari passo coi centri di ricerca e le industrie nazionali, basandosi sulle alleanze strategiche e provando a prevedere potenziali minacce. Una volta perse certe capacità non è detto si riesca più a recuperare terreno. Quando si decidono le politiche di difesa, si guarda su un'orizzonte temporale minimo di 25-50 anni. Capisco che non siano concetti noti a tutti, si pensa che un aereo da guerra si compri in concessionaria, che costi un po' meno di una Porsche decapottabile, che abbia tempi di consegna stile mobili Ikea, che si paghi a tasso zero e il cui pilota prende il brevetto al volo a vela vicino a casa. Un po' come la politica energetica. Nucleare sì, nucleare no, nucleare bo, anzi no davvero, etc. Speriamo che gli shock patiti dal mondo in questi anni riportino la cittadinanza ed i suoi rappresentanti ad un minimo di razionalità e prospettiva.
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Covid e guerra russo-ucraina sono state due botte allucinanti, un brusco risveglio. Speriamo che finalmente l'Italia sia desta.
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