Zagorakis
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ad interim, nos fleo
Il tifoso interista piange già da quando si trova nel pancione materno, egli piange perchè è scontento di qualcosa, a volte piange per passatempo, più che altro piange perchè se non piangesse si domanderebbe poi il da farsi, si interrogherebbe sul fatto che non piange piu come una volta, genererebbe acqua Santa mediante diluvi di pianti nel mentre osserva un'intervista del presidente della sua scuadra del quore. Il tifoso interista è fragile di comprendonio per questo piange, ma non lo fa perchè è scontento di se o perchè ha dei problemi irrisolvibili, lo fa semplicemente perche è da decenni che tifa per una squadra di * e che fa ridere mezzo mondo. Ecco perchè piange.
Egli ne è cosciente.
Egli dice "sono interista, dunque perdo".
Perfino nel Vangelo secondo Fukketti sono riportate le infinite lamentele del popolo intertriste. Ordunque addirittura il Manzoni recitava il 5 Maggio traendo spunto dall'ola lagnosa delle misere curve sofferenti e della piagnolada seguente coi qual candidi fazzoletti bianchi essi si asciugavan le lacrime o di getto riempivan recipienti..
L'interista, che stava al pianto come fosse ragion di vita , perse il fil come un'equilibrista e cedette a lagrimar senza vie d'uscita.
http://www.youtube.com/watch?v=CVqvKiR-WZk&feature=related
e nel suo memoriale San Facchetti disse.. :
“È necessario mettere in campo la forza e la credibilità del Presidente (Moratti, ndr), unita al potere del gruppo Tronchetti, dell’Unicredit, della Banca Popolare di Milano e di altri personaggi del mondo dell’imprenditoria e della finanza che ci dovrebbero mettere in grado di poter pretendere e ottenere molto di più nell’ambito federale della Figc e della Lega. Non dimentichiamo che è la Figc che sceglie i designatori“.