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bercellinoprimo

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Tutti i contenuti di bercellinoprimo

  1. Se c'è tutto questo finimondo dietro alla quinte e lo sa anche il fratello di Koopmeiners, allora figuriamoci se non lo sanno all'interno della società. Spero anche che si corra al più presto ai ripari, pena l'esclusione dal calcio che conta. A meno che non sia proprio questo l'obiettivo vero.
  2. L'esperto Ancelotti ha sistemato i rigoristi mettendo prima i fighetti e alla fine gli zappatori. Così si fa. Mi ricorda un certo Lippi in una remota finale di Champions...
  3. Se l'unità di misura dell'allenatore motivatore è Simeone, noi siamo nell'ordine dei nanosimeoni.
  4. Se i progetti vincenti hanno bisogno di 15 anni e passano per Neymar, Messi Mbappè e soci, allora mettiamoci comodi... Non troppo che ho quasi 70 anni...
  5. Era il 1971, direi altri tempi... E poi aveva come DS un certo Italo Allodi, un grandissimo dirigente maestro, tra l'altro, di Moggi. Rappresentava la proprietà, era l'uomo di fiducia di Gianni Agnelli che spesso interveniva personalmente sulla squadra e sugli acquisti. Fare paragoni mi sembra azzardato.
  6. Del Piero. Senza esperienza nell'ambiente. Senza conoscenze e frequentazioni internazionali. Senza preparazione accademica ad alto livello. Avendo sempre dimostrato più cura per il proprio ego che per la squadra. Vantando soltanto un curriculum di testimonial di telefoni ed acque minerali. Mi spiegate perché proprio lui dovrebbe essere la salvezza della Juve?
  7. L'anno prossimo lo giochiamo con il mostro mitologico Kloppmeiners
  8. Non so bene come funzionerà con la quotazione in borsa, ma magari....!
  9. Mah. La differenza tra il guerriero in campo e il giuggiolone buonista delle interviste mi ha sempre sconcertato.
  10. Basterebbe un presidente degno di questo nome. Giuntoli, con De Laurentiis alle spalle, ha fatto grandi cose. Con tutto l'amore (tanto) per Chiellini, un presidente senza portafoglio non serve a niente.
  11. Xavi magari no, ma un nome straniero, fuori dai giochetti giornalistico-sportivi italiani, non sarebbe male. (Sarà che sono rimasto choccato da qualcuno che ha fatto il nome di Pioli...)
  12. Ecco la prospettiva peggiore: la riconferma. Magari con epurazione dei riottosi presi dalla lista nera vergata dal nostro boss. E conseguente sostituzione con mezze figure mediocri, strapagate e di personalità remissiva. E da lì inizio dei tentativi alla cieca di trovare una squadra e un gioco. Detto ciò, la qualificazione è indispensabile, pena l'entrata automatica in seconda fascia assieme a Fiorentina, Genoa, Udinese e compagnia cantante.
  13. Fino a Dicembre dicevo anche io "bisogna dare tempo a Motta". Poi, alla luce di evidenti regressi nel progetto, di continue destabilizzazione dell'assetto di squadra e di decisioni umorali sugli uomini da schierare o da panchinare, ho capito che non c'era futuro. È un uomo insicuro, terrorizzato dalle responsabilità, con scarse doti di leadership.
  14. Questi dirigenti sono talmente torpidi, e disinteressati, che soltanto per arrivare alla decisione di esonerarlo, impiegheranno due mesi.
  15. Deve decidere se rinunciare ai soldi o rovinarsi una carriera appena iniziata. È giovane, non è come Allegri che, via dalla Juve, poteva tornare a Livorno a pescare. Le dimissioni gli farebbero onore, l'esonero sarebbe una macchia nel curriculum che gli condizionerebbe tutta la carriera successiva.
  16. andrebbe fatto prima possibile, ma comunque è troppo tardi
  17. Se si fanno errori in un certo momento storico, non è automatico che si debba continuare a farne. Giuntoli si è rivelato un ometto incapace di prendersi responsabilità autonome. Senza un De Laurentiis alle spalle non ha preso in mano la squadra e nei momenti difficili si è sempre defilato scrollandosi di dosso ogni addebito. I dioscuri della dirigenza non lo sollecitano (uno di loro, allo stadio, nel momento dell’affondamento definitivo della squadra, si abbiocca). L’allenator giovane è lasciato allo sbando rinnovandogli testardamente la fiducia quando è chiaro che avrebbe bisogno di un sostegno personale, tecnico e “politico”. Siamo al “si salvi chi può “, ma gia da un pezzo.
  18. Respingere la palla di lato e non piano in mezzo all’area è un insegnamento da scuola calcio. Doveva impararlo a 12 anni.
  19. Ma si sa a chi ha confidato di voler fare bella figura stasera? E quando lo ha fatto? Al bar? Per telefono ? A cena? Al circolo del padel? Non so perché, oggi mi interessano questi particolari secondari...
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