L’accerchiato procuratore Palazzi ora avrà una grana in più. L’associazione 'Giùlemanidallajuve', infatti, ha deciso di sporgere querela nei confronti del procuratore federale reo di evidente doppiopesismo nello svolgimento del suo esercizio. I reati indicati sono abuso d’uffico e omissione d’atti d’ufficio - si spiega in una nota - in relazione a quanto emerso nel processo su ‘Calciopoli’.
In particolare, all’indice, c’è il fatto che malgrado le “varie istanze e diffide al fine di sollecitare le attività della Procura Federale” della Figc non è stato ottenuto “alcun riscontro”. Rispetto ad ulteriori possibili iniziative l’associazione sottolinea: “Non v’è dubbio che debbano essere valutate, sia sotto il profilo penale che civile, le posizioni di altre figure istituzionali della Figc”.
Ecco il testo integrale della querela:
“Comunicato stampa del 16/12/2010
L’Associazione Giùlemanidallajuve ha depositato in data odierna esposto querela presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Roma. L’Associazione si è costituita come vero e proprio osservatorio sull’esercizio della Giustizia Sportiva, rilevando sovente un inspiegabile doppiopesismo. All’uopo, fin dal 2006, sono state indirizzate varie istanze e diffide al fine di sollecitare le attività della Procura Federale guidata dal Dott. Palazzi, senza tuttavia ottenere alcun riscontro. In qualità di soggetti facenti parte di un ente pubblico (FIGC), il Dott. Palazzi e gli Organi preposti dalla F.I.G.C. alla giustizia sportiva debbono improntare la loro azione a principi di parità di trattamento e di imparzialità ex artt. 1 e segg. della L n. 241 del 1990 e quindi valutare eventuali illeciti sportivi anche nei confronti di altre squadre e procedere alla relative indagini del caso, se non si vuole incorrere nella ipotesi di violazione degli art. 323 e 328 c.p.. L’odierno esposto, con cui si intende determinare gli eventuali reati posti in essere dal Dott. Palazzi nell’esercizio delle sue funzioni, è solo il primo di una lunga serie. Non v’è dubbio che debbano essere valutate, sia sotto il profilo penale che civile, le posizioni di altre figure istituzionali della FIGC”.