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So già tutto, ma a volte porta male pure volerla vedere in questo modo eh Il destino è spietato
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Aho, ma che menagramo Non ci siamo scelti nulla, perché le combinazioni sono tante. Calma.
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Medaglie forse è difficile. Ma ricordiamoci che lei a Tokyo arrivò settima e in questi anni è cresciuta ancora molto, con i due ori all'ultimo Europeo. Lei punta a migliorare il piazzamento di Tokyo e può farcela. Ma quelle sono sempre delle gare imprevedibili, vedremo.
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Nella vela una è già quasi sicura. C'è poi ancora il ciclismo su pista (inseguimento a squadre in particolare), c'è la marcia a squadre, c'è il taekwondo con Simone Alessio e Vito Dell'Aquila. C'è il pentathlon con Elena Micheli e Alice Sotero (da vedere poi Giorgio Malan negli uomini). Vediamo Tamberi come sta. Ci sono le squadre di pallavolo e pallanuoto. Il nuoto in acque libere. Dal sollevamento pesi e dalla canoa sprint qualche possibilità ci può sicuramente essere. Ma poi ci sono vari altri che possono lottare per il podio. Diaz, Iapichino, Furlani, Fantini, 4x100 nell'atletica, le ragazze della ginnastica ritmica (mancano Russia e Bielorussia, ricordiamolo). E chissà chi altro dimentico, più le varie sorprese che ci possono sempre essere. Le carte sono ancora tante, insomma.
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Eh sì, sono sempre in mezzo in questi sport Nella pallanuoto credo siano meno forti rispetto a qualche anno fa. Però non sono mai un avversario facile.
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Tra l'altro nella pallanuoto maschile se vincessimo contro la Grecia sfideremmo ai quarti la Serbia. Non credo convenga moltissimo
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Siamo ancora nel girone.
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Proprio perché ho visto le ultime due ore lo dico Ma no, poi certo non c'è mai niente di sicuro e i fattori di imprevedibilità sono altissimi. Ci possono essere sorprese come delusioni. Ma che sia molto probabile per me è un dato di fatto che va oltre la scaramanzia. Poi aspettiamo, sicuramente.
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Lui quasi sempre rischia nelle qualificazioni. Non dipende dalla forma.
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Molto probabilmente (rimango basso) lo supereremo, secondo me.
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La prima lezione dello sport e della vita è proprio che bisogna crederci sempre Perderemo uguale (scaramanzia) ma fino all'ultimo punto uno non può smettere di crederci.
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Indubbiamente da Marini ci si aspettava molto di più. Però è subentrato Macchi, quindi comunque nel discorso complessivo del fioretto maschile è cambiato poco. Comunque certamente non è un problema di talento. Lo analizzeranno meglio loro, ma il carico di pressioni che entrano in gioco alle Olimpiadi è pazzesco. Marini è alla sua prima Olimpiade e a maggior ragione perché veniva da numero 1 e da campione olimpico ed europeo le attese su di lui erano altissime e di conseguenza erano altissime le pressioni. Soprattutto in questo tipo di sport, in cui si preparano 4 anni per questo evento e in cui le gerarchie sono molto più variabili rispetto a quanto si possa immaginare, arrivare poi a giocarsi tutto in una giornata è di una difficoltà inimmaginabile. E vale anche per tutti gli altri, eh. In questi giorni di scherma sono stati diversi i campioni in carica di altri paesi o i numeri 1 usciti presto o addirittura ai primi turni. E idem negli altri sport. Pensare che un campione in carica o un numero 1 debba poi per forza vincere alle Olimpiadi o pensare comunque che sia facile o scontato è proprio un grosso errore. Certamente, ripeto, ci si aspettava da lui qualcosa di grande, è inutile negarlo. Ma non va crocifisso e avrà altre occasioni per cercare di fare meglio. Nel frattempo ci siamo goduti Macchi che ha sfiorato l'oro.
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La medaglia più clamorosa di tutte finora, direi. Mamma mia. Oro e bronzo.
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E bronzo per Manila Esposito!
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OROOOOO!!
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Almeno argento per Alice D'Amato. Clamoroso!
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Appunto. 4.70 è una misura molto alta, dato che con poco più (4.80, in genere) si va a medaglia. Idem negli altri salti (nell'alto maschile spesso la qualificazione diretta è stata a 2.28, quando con 2.30 rischi già l'argento o il bronzo) e nei lanci. Come dicevo vengono messe apposta alte, per far sì che solo pochi si qualifichino direttamente.
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Anche oggi almeno un oro o un argento arriva. Contro gli americani non è facile, ma se Hancock è uno che rischia ogni volta di fare percorso netto la Smith è più attaccabile. Se fosse argento supereremmo già Tokyo come secondi posti. Se fosse oro ci avvicineremmo ai 10 (contando già la solita vela, anche se a forza di nominarla spero di non portare sfortuna ). E oggi inizia anche l'inseguimento a squadre su pista. C'è tanta carne al fuoco, ancora.
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Le misure per le qualificazioni vengono messe appositamente molto alte, per far sì che pochi si qualifichino direttamente e lasciar così spazio alle migliori misure generali. Vale sia per i salti che per i lanci.
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Siamo a 7 ori e siamo ancora poco oltre la metà delle Olimpiadi, eh. Sperare di meglio a questo punto era difficilissimo. Secondo me come ori è possibile superare i 10 e come argenti non è impossibile superare il record che è 12.
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Ma ci sono anche molte altre possibilità. C'è una medaglia d'oro già molto probabile nella vela, c'è l'inseguimento a squadre nel ciclismo su pista (vediamo per l'Omnium), abbiamo un tiratore nella finale a 6 credo domani. Nell'arrampicata abbiamo due buone carte, così come nel Pentathlon. Nel nuoto di fondo abbiamo ottime possibilità (maschile ma anche femminile). Qualcuno nel sollevamento pesi. C'è la ginnastica ritmica dove per l'all around ci siamo sempre e senza Russia e Bielorussia credo che questa volta ci siano concrete possibilità anche per l'individuale. Deve ancora iniziare la canoa sprint, poi. Nell'atletica c'è ancora la marcia mista, ci sono Furlani, Iapichino, Diaz, Simonelli. Non che debbano arrivare tutte queste medaglie, ma queste possibilità ci sono e sono ancora tante. E magari dimentico qualcosa, senza contare che spesso magari quelli da cui ci si aspetta una medaglia deludono ma emergono delle sorprese. Insomma, c'è ancora tanta roba nei prossimi giorni.
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Se era una risposta al mio post potevi anche rispondere direttamente Comunque si parla di scherma in generale, non solo di fioretto. Perché sia qui che ovunque si vedono molte persone che ormai se nella scherma vedono scritto Italia pensano sia favorita a prescindere e se perde si parla di fallimento. Forse pensando che fioretto, sciabola e spada siano uguali e racchiuse sotto "fioretto". Poi non tutti sono così, ovvio. Ma è una attitudine diffusa. Volevo quindi fare un breve riassunto della spedizione della scherma in generale. Poi certo, per il fioretto femminile individuale era lecito aspettarsi molto di più, come dicevo anche io. Quello sicuramente. Comunque il fioretto maschile spesso ha ottenuto ottimi risultati alle Olimpiadi. Ci sono stati Garozzo, Sanzo, Cassarà (Baldini credo che nell'individuale non abbia nessuna medaglia olimpica) per arrivare poi ancora più indietro ai vari Cerioni e Puccini. Ma dominio assolutamente no. Ben lontano da quanto raggiunto nel fioretto femminile. Ma lì c'è stato davvero un incrocio irripetibile. La Vezzali era fuori scala e ci sono stati degli anni in cui nello stesso periodo c'erano Trillini, Vezzali, poi Di Francisca, Granbassi, poi Errigo. Quindi se anche una magari deludeva, vinceva SICURAMENTE una delle altre. Non c'era scampo ed ecco che quasi sempre persino l'intero podio era italiano. Ma è stato un periodo che ha falsato un po' la considerazione generale. Ora non è così, non abbiamo più un'atleta epocale come la Vezzali e invece di 4 punte ne abbiamo 1/2, se deludono non porti a casa nulla. In questa Olimpiade però ha "deluso" solo il fioretto femminile individuale, perché comunque poi è arrivato l'argento a squadre, l'argento nel fioretto maschile (con il dispiacere per Marini che però è stato "sostituito" da Macchi) e l'argento a squadre. 3 argenti su 4 gare nel fioretto non è male. Ma effettivamente è mancato l'individuale femminile. Lì c'è Martina Favaretto che è giovane e potrà fare molto bene, Irene Volpi per qualche altro anno, ma se uno si aspetta una medaglia sicura ogni volta servono altre ragazze.
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Vorrei fare giusto una chiusura sulla scherma. Perché comunque lasciatemi dire che si è creata negli anni una narrazione fantasiosa e spropositata. Sembra che nelle altre edizioni dominassimo incontrastati ogni gara, ma non è per niente così. Nelle edizioni olimpiche degli ultimi 70 anni al massimo siamo arrivati a 7 medaglie e al massimo a 3 ori. In questa edizione concludiamo con 5 medaglie, 1 oro, 3 argenti e 1 bronzo. Quindi comunque siamo abbastanza in linea, è mancata giusto una medaglia (almenu) nel fioretto femminile individuale. I risultati migliori della scherma sono arrivati tra fine anni '90 e inizio 2000, soprattutto grazie al fioretto femminile e alle varie Trillini, Vezzali e Di Francisca. Ma sono anche esempi fuori scala, dato che soprattutto la Vezzali era un po' come Djokovic e Nadal nel tennis. Per il resto alle Olimpiadi non è che facessimo man bassa. Si è creata questa leggenda sulle imprese raggiunte dalle ragazze, ma andrebbe un po' ridimensionata con i fatti. Arrivare a dire che un argento olimpico è una delusione è una follia totale ed è fuori da ogni logica. Magari chi non segue questo sport o non sa di cosa si parla non si è accorto che il Giappone nel fioretto maschile è il numero 1 del ranking a squadre e ha il numero 1 del ranking nel singolare. Anno dopo anno la scherma ha iniziato a diffondersi in sempre più paesi (grazie anche ai tecnici italiani e francesi) e adesso ci sono davvero tantissime nazioni che sono molto forti. E tutte ben distribuite. Gli Stati Uniti, la Francia (un grande classico insieme a Italia e Russia), l'est Europa, persino l'Egitto e il Venezuela in certe discipline. Ma soprattutto i paesi asiatici (Corea, Giappone, Hong Kong) in questo momento stanno abbastanza dominando. L'Europa ha perso la sua centralità. E manca la Russia, che altrimenti sarebbe stata prima nel medagliere, molto probabilmente. Dopo qualche anno di appannamento ci siamo un po' ritrovati al Mondiale dello scorso anno, ma giocandosi in Italia è chiaro che ha portato a qualche risultato in più del previsto. Sicuramente c'è stata la delusione del fioretto femminile, dove nel singolare almeno una medaglia era "d'obbligo". Ma in generale non è stata una cattiva spedizione. Anzi, c'è persino più completezza rispetto al passato (tranne per la sciabola femminile) e tanti sono giovani, quindi comunque possiamo guardare ai prossimi anni con una buona base. Ma l'idea che ogni gara e assalto che vede protagonista un italiano sia scontata e che una sconfitta sia automaticamente un fallimento è, torno a ripetere, frutto di una narrazione che si è sviluppata incontrollata e ingannevole. Le nazioni forti sono davvero tante e la concorrenza è spietata. Non è per niente scontato portare a casa 5 medaglie.
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Assolutamente. I 5 ori di Tokyo (benedetti e meravigliosi) hanno falsato la percezione e il metro di giudizio. Quella è un'anomalia, che però sicuramente ha dato grandissimo slancio e grande visibilità. Ma per avere la giusta visione della salute e del momento di forma dell'atletica italiana non ci si basa su quello. Certamente tutto è partito da lì, ma adesso (dallo scorso anno e ancor di più da quest'anno) abbiamo un movimento molto più forte e completo. Ci sono tanti atleti che possono ambire a una medaglia (non medaglia certa, ovviamente, ma la consapevolezza di poter lottare per la zona medaglie), ci sono soprattutto tanti giovani validi che già ora sono pronti e tra i migliori ma che possono crescere ancora tanto. Ma in generale ci sono proprio molti più atleti che possono ambire a raggiungere la finale e a far bene. E chiunque segua l'atletica sa benissimo quanto anche solo raggiungere la finale sia un risultato clamoroso. Per tantissimi anni l'obiettivo massimo per gli italiani in tante discipline era la semifinale. Oltre a quelli citati prima ricordiamo per esempio Pietro Arese, che è arrivato in finale, Sibilio che può arrivarci e magari lottare per un piazzamento (altro che purtroppo è stato limitato molto dagli infortuni), Nadia Battocletti (anche lei in finale e che punta a migliorare il 7° posto di Tokyo), Crippa (vediamo come si comporterà nella maratona). Più tanti altri che continuano a crescere, a fare bene, a stupire e a ritoccare i record nazionali. E' una situazione nettamente più rosea rispetto a Tokyo. Io non credo che rimarremo a 0 medaglie, ma anche se fosse non intacca il momento attuale. Prima di Tokyo eravamo pronti a fare festa anche solo per 1-2 medaglie e quasi tutte sono state delle sorprese clamorose. Adesso a Parigi avevamo (e abbiamo ancora) tante carte da medaglia. E un'eventuale podio non sarebbe più una sorpresa. Cambia tanto, insomma. E, tra parentesi, ci sono già vari giovani che nelle categorie giovanili sono già tra i migliori al mondo. Devono ancora crescere e spesso al passaggio negli "adulti" molte gerarchie cambiano. Ma insomma possiamo guardare con ottimismo al futuro.
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Purtroppo in molte gare dove possiamo (o potevamo) sperare in una medaglia la gara per l'oro sembra chiusa. I 110 ostacoli con Holloway, il salto in lungo femminile con Mihambo, il salto triplo con Pichardo (anche se all'Europeo è stato beffato da uno spagnolo), il lancio del peso con Crouser, il lungo maschile con Tentoglou... Però per l'argento e il bronzo i vari Simonelli, Furlani, Diaz, Iapichino se la possono giocare. E può sempre accadere di tutto in eventi come questo. Poi certamente possono anche deludere o sbagliare gara come successo con Fabbri (tanta sfortuna, anche). Nella vela è la categoria Nacra 17, con Tita/Banti. Vinsero a Tokyo con discreta facilità, hanno dominato questi ultimi 4 anni e stanno dominando adesso. Hanno vinto 5 delle prime 6 regate e nell'altra hanno fatto un secondo posto. Hanno già un ottimo vantaggio sulla seconda. Poi anche qui certamente può succedere di tutto e aspettiamo prima la fine... Ma di ottime carte per l'oro/argento ce ne sono ancora diverse.