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Meravigliose!!!!! Mi ha fatto venire più ansia questa finale che le nostre di Champions
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Beh, può darsi di sì. D'altronde è una finale olimpica e siamo contro i padroni di casa. Sarebbe perfettamente normale sentire la tensione e le francesi hanno già eliminato la Corea e la Polonia che erano nettamente favorite. Però può darsi anche di no, le italiane oggi stanno tirando molto bene e hanno dominato i due incontri (contro l'Egitto era facile, contro la Cina molto meno) e la pressione la potrebbero sentire anche le avversarie. Perché partire già prevenuti e negativi? Lo vedremo, intanto godiamoci la finale e la medaglia conquistata. E da seguire c'è certamente meno ansia rispetto al fioretto. O si accende una luce sola o è colpo doppio, niente dubbi, niente ansie. E' già qualcosa
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Per fortuna è la spada, non il fioretto. Non ci possono essere dubbi, casi e decisioni come ieri
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Non conta solo chi ha toccato per primo (che anzi conta poco) ma il tipo di azione. Se è parata e risposta, per esempio, la stoccata va a chi risponde anche se tocca dopo. Altrimenti si guarda il vantaggio nell'azione, ovvero il movimento che porta all'affondo. Se io inizio l'attacco prima, tu rimani fermo ma poi all'ultimo mi tocchi prima di me, la stoccata va comunque a me. Insomma, è abbastanza complicato e i casi difficili da interpretare sono tantissimi. Poi certamente tra fioretto, sciabola e spada ci sono tante differenze. Nel fioretto non c'è il colpo doppio.
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Piangere non è sbagliato, non è brutto, non è pietoso, non è un segno di debolezza o un gesto di cui vergognarsi. Inizierei invertendo un po' questo tipo di narrazione. Se uno, anche davanti alle telecamere, ride, piange, urla (quello magari nei limiti ) non deve essere giudicato. Vedere però una ragazza, una sportiva (in base a tutto quello detto nel messaggio precedente, una delle nuotatrici più attese, più osservate, con più pressioni) che piange di gioia nonostante il quarto posto, nonostante non abbia vinto, felice per il momento, felice per essere ancora a questo livello nonostante tutte le difficoltà e i momenti difficili che evidentemente ha passato, è un messaggio onestamente bellissimo sia di vita che di sport. Certamente quello emotivo e mentale sono aspetti fondamentali da gestire. Nello sport contemporaneo ormai, per fortuna, è ampiamente riconosciuto, tutti ne sono consapevoli e quasi tutti si fanno aiutare da mental coach e psicologi. Ma, anche con certi aiuti, non è purtroppo per nulla facile e in tantissimi comunque non ci riescono. Comunque quelle immagini, di pochi secondi, della call room le ho viste anche io, come mi è capitato di vederne tantissime altre, di tutti gli sport. Non sono particolarmente indicative per trarne un qualsiasi giudizio. Erano solo di pochi secondi, ma poi ogni sportivo gestisce quei momenti a modo suo. C'è chi rimane in silenzio, chi sorride, chi è più teso, chi ascolta la musica, chi sembra sul punto di svenire. Ma magari uno alterna anche più di una di queste reazioni o nasconde in realtà le reali emozioni. Non è da questo e da quelle poche immagini che si può valutare.
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Lei è a questi livelli dai 14/15 anni e sin da allora si parlava di lei come del futuro del nuoto. Moltissimo talento, grande precocità, tante aspettative... Troppo spesso non ci rendiamo bene conto quante pressioni ci siano soprattutto per questo tipo di atleti, che sbocciano giovanissimi. E' distruttivo, tutto questo rischia davvero di distruggere una persona ed è facilissimo che una carriera coli a picco. Ci sono una miriade di casi (i tantissimi casi di depressione), pensiamo per esempio alla Panziera, che è un caso diverso ma fa capire perfettamente quanto possano incidere le pressioni e l'ansia per certi appuntamenti. La Pilato ha avuto degli anni difficili, c'è stato poi il cambio di allenatore. Insomma, è stato bello vederla piangere di gioia ""semplicemente"" perchè è felice per questi momenti, per essere in una finale olimpica, per essere competitiva e in grado di giocarsela. Non è per niente scontato. Spero che possa continuare a lavorare con gioia, in primis, a trovare una sua stabilità e a poter esprimere il più possibile quello che è il suo potenziale, che può portarle ancora molte soddisfazioni.
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L'atteggiamento e la mentalità di Macchi sono stati incredibili. Sin dal primo assalto è sempre stato determinato, sicuro, concentrato. E' stato quello che ci ha messo più grinta di tutti e dopo le vittorie non ha nemmeno quasi esultato, perché puntava al massimo, ad arrivare alla fine. Godendosi in più il momento. Non lasciatevi condizionare dal fatto che fosse avanti 14-12, nella scherma non esistono vantaggi sicuri, non esistono atleti che non possano subire una rimonta. E le rimonte non dipendono solo dalla forza dello schermidore o dal fatto se sia un "fenomeno o no". Ed è anche ingiusto dire che non ci ha creduto (ma semmai l'esatto contrario). Io l'ho anche praticata per alcuni anni la scherma e non è che se te decidi di attaccare attacchi e metti a segno la stoccata, ma proprio per nulla. Devi sapere come farlo, quando farlo, devi avere le energie per farlo, ci vuole il tempo giusto, il momento giusto e soprattutto dipende anche dall'avversario (che era "solo" il campione olimpico, numero 3 del ranking, schermidore molto più forte, esperto e titolato che si trovava sotto ed era costretto a rimontare). E in più c'è giusto quel minimo di pressione che ti mette una finale olimpica, niente di che. Si può essere dispiaciuti per quasi tutti gli schermidori in queste Olimpiadi, ma Macchi ha fatto qualcosa di strepitoso. E' andato oltre ogni immaginazione, con una qualità e una determinazione rare. Certo c'è rammarico, ma è un bellissimo argento.
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Fa comunque molto male perché è stato un finale thrilling. 14-12, poi di nuovo all'ultima stoccata, la ripetizione per due volte della stoccata... Lascia un sapore davvero amaro questa finale. Ma quello che ha fatto è stato onestamente ugualmente magnifico. Se avesse vinto (e lo meritava) sarebbe stato uno degli ori più belli da quando seguo le Olimpiadi. Rimane comunque uno splendido argento.
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Guarda, puoi dirlo per tutti (e in effetti lo possiamo dire) tranne che per Macchi. Ha fatto un'impresa pazzesca. Non era tra i favoriti e ha fatto un cammino incredibile, eliminando (e anche dominando in alcuni casi) alcuni tra i più forti e titolati. Ha battuto (alla grande) Itkin in semifinale e in finale ha tenuto testa al campione olimpico e a uno dei più forti. Sempre mostrando grande determinazione, anche sicurezza, e una grande testa. Rimane una beffa per come è arrivata la sconfitta, avrebbe meritato di più. Ma è un bellissimo argento ed è una grandissima pagina sportiva quella che ha scritto. Sugli altri (Errigo, Marini in primis) si possono fare molti ragionamenti, ma Macchi va solo applaudito.
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Questo caso è stato molto più al limite rispetto a quelli degli ultimi giorni e degli altri sport. L'ultima stoccata era chiaramente per l'honkonghese, le altre due precedenti erano davvero al limite. In entrambi i casi si sono mossi entrambi in simultanea, era davvero difficile stabilire la stoccata e sarebbe stato un peccato assegnare l'oro in quel modo. Nemmeno Margherita Granbassi (che faceva la telecronaca) ha saputo stabilire dopo il replay per chi fosse il punto in quei due casi. Certo, l'arbitro ha deciso di non decidere, ma fare una scelta era anche tremendamente difficile. E' stata sicuramente una grandissima beffa.
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Situazione tale e quale a quelle di ieri. Vergognosi. Per carità, è il regolamento e c'è da accettarlo, ma se l'arbitro tutte le volte fa finta di non vedere la passività o i falsi attacchi degli avversari e poi subito dopo punisce i nostri la rabbia e i dubbi sono tanti. C'è da dire che questi atleti hanno una pazienza invidiabile.
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Ancora penalizzati nel judo... Pazzesco.
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Nemmeno tra gli uomini, perché lo ha vinto anche Paltrinieri. Ma il dato era riferito alla rana.
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Europea sì, mondiale no. C'è stato quel Mondiale 2022 strepitoso ma è irripetibile e quel momento di forma complessivo è ben lontano, come le potenze mondiali. Ma godiamoci comunque questi risultati.
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E non solo, da quelle Olimpiadi è solo il terzo oro italiano nel nuoto, dopo Pellegrini e Paltrinieri! Questo per rendere l'idea.
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Un'oro commovente. Viene facile sperare negli ori come se fossero semplici da conquistare e parlare di delusione per argenti e bronzi, ma questa è una vittoria che ha dell'inimmaginabile. Meraviglioso e storico.
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No, assolutamente. Soprattutto in sport di questo tipo, in realtà, il ranking è molto (ma molto molto) poco indicativo, per vari motivi. Però è chiaro che in questo caso, dove hai delle atlete che hanno dominato una stagione e che vanno oltre alla semplice posizione nel ranking, ci si aspettava di più.
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Quello sicuramente ed è palese già da anni. Però la stagione è stata praticamente dominata dalle fiorettiste italiane. Se due su tre escono prima delle semifinali la delusione è tanta. Poi sono comunque usciti molto presto tanti favoriti e tanti campioni di altri paesi in questi giorni (non è che capita solo all'Italia, ovviamente, e soprattutto alle Olimpiadi le pressioni e le difficoltà sono molte di più) e nel fioretto è rimasta ancora la Volpi. Però indubbiamente queste uscite premature (così come in altre occasioni in passato) lasciano un grande amaro in bocca.
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Lui ha detto (dopo la gara) di stare molto bene e di aver fatto quello che si aspettava/voleva. Non è uno che spinge sin dal primo turno.
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Sono d'accordissimo. Per la staffetta mista il problema maggiore rimane il delfino. Ed è un peccato, tra l'altro, che Burdisso si sia totalmente perso dopo Tokyo (non mi spiego nemmeno la sparizione ancor più netta di Galossi, ma quello è un altro discorso). Per il resto vediamo cosa accade e prendiamoci il prendibile.
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Onestamente, dati i momenti di forma e gli ultimi tempi, la medaglia nella staffetta non era per niente scontata. Anzi... È stato quindi davvero un gran risultato. Ma nel nuoto in generale in questa Olimpiade non sarà così facile piazzarsi sul podio. Lo stesso Martinenghi (una delle punte più forti) non appare nella condizione dei tempi migliori e sembra poter lottare al massimo per il bronzo (molto difficile comunque). L'unico che sembrerebbe avere possibilità per la medaglia d'oro è Ceccon, per il resto ci sarà da faticare e vedere gara per gara. La condizione e il momento italiano del biennio 2021-2022 sono abbastanza lontane, ma vediamo. Le carte comunque ci sono, speriamo in eventuali sorprese. Oggi comunque grandi speranze per il fioretto femminile. E vediamo se tra la pistola, il judo e la spada maschile può saltare fuori qualche sorpresa.
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Per la Scutto potrebbe ancora arrivare un bronzo, attraverso i ripescaggi. Ma le avversarie che dovrà battere sono parecchio toste.
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Quella maschile delle possibilità le ha sicuramente. Siamo vicecampioni mondiali. L'oro sembra difficile e i tempi della mattina non sono sembrati molto incoraggianti. Ma stasera entreranno Miressi e Ceccon e potrebbe essere tutt'altra storia, vediamo.
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Nella spada femminile la nostra carta migliore era ed è la Santuccio (non la Fiamingo). Nella sciabola maschile speriamo in uno tra Curatoli e Samele (che si affrontano agli ottavi). Ma non sono queste due discipline le nostri maggiori speranze. Agli ultimi europei e mondiali siamo andati molto bene (fioretto in primis), vedremo cosa otterremo, ma le possibilità sono maggiori rispetto alle ultime Olimpiadi. Pellacani/Bertocchi sulla carta non è che avessero tante possibilità di medaglia (diciamo quasi nessuna), anche se con l'errore finale dell'Australia si era aperta una piccolissima possibilità. Ma non ci si poteva aspettare molto di più. Anzi, il quarto posto è già ottimo.
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Riprendiamo qui