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29 MAGGIO 1985

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  1. 29 MAGGIO 1985

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    IL VINO BUONO SI FA DALL' UVA BUONA .... E L' UVA BUONA DI GIANLUCA VIALLI E' STATA .. E SEMPRE SARA' .. TRA LE PIU' PREGIATE AL MONDO - AMARTI E' STATO FACILE .. DIMENTICARTI SARA' IMPOSSIBILE - IPSE DIXIT .. GIOCARE PER LA JUVENTUS È UN ONORE, E UN ONERE. SENTI IL PESO DELLA MAGLIA, IL DOVERE DI RICONSEGNARLA PIEGANDOLA PER BENE E RIPONENDOLA UN PO' PIÙ IN ALTO DI DOVE L'AVEVI PRESA. E IN EFFETTI .. DOPO LA FINALE DI COPPA DEI CAMPIONI CONTRO L'AJAX, LA RICONSEGNO' E LA RIPOSE ANCORA MOLTO, MA MOLTO PIU' IN ALTO, DI DOVE L'AVEVA PRESA Stefano !
  2. Amico, per prima cosa, grazie per aver partecipato . Però, perdonami, con riferimento a ciò che del tuo post ho evidenziato in grassetto, stando a ciò che hai scritto, temo che tu sia incorso in un refuso : Picchi, nella veste di calciatore non ha mai giocato per la Juve. Egli giunse a Torino nel 1970 nella veste di allenatore ma, purtroppo, durò pochissimo , Colpito da grave malattia, venne a mancare la notte del 26 Maggio 1971 - Dopo pochi mesi la panchina bianconera venne affidata a Vycpalek- E' vero, nell'edizione della Coppa delle Fiere 1970/71( ultima edizione di quella Coppa .Nella stagione successiva diverrà " Coppa UEFA " ) arrivò in Finale contro il Leeds - gli inglesi vinsero quel trofeo non per la " differenza reti ", ma bensì, per la regola, allora in auge, che prevedeva che in caso di " parità di gol " messi a segno nel corso delle due partite ( andata e ritorno ) i gol fatti in " trasferta " valessero il doppio .. e difatti ... nel match di " andata " al Comunale , e cioè , JUVENTUS - LEEDS , il risultato finale fu di 2 - 2 nel match di ritorno in Inghilterra, e cioè, LEEDS - JUVENTUS, il risultato finale fu di 1 - 1 " 2 + 1 = 3 " stesso numero di gol messo a segno dalle due squadre, ma la Coppa andò agli inglesi, in quanto, il " gol in più " messo a segno in trasferta, in questo caso valse il doppio. Ma la cosa che a distanza di anni ancor più mi disturba, sta nel fatto che la JUVENTUS, nel corso di tutto il cammino in quella Coppa, nonostante non perse neanche una partita, non riuscì a portare sotto la Mole quel trofeo. Ed un altro, ancor più importante e tristissimo aspetto, ancora ai nostri giorni mi frulla nella mente e nel cuore quando, di quel trofeo, mi trovo a ragionare . Nella notte prima della partita di andata ( in realtà furono " 2 " le partite di andata . La prima fu sospesa all'inizio del secondo tempo, e rimandata ad altra data, a causa di un violentissimo nubifragio che aveva reso il terreno del Comunale una vera e propria piscina . Ero sugli spalti : mai presa tanta acqua in vita mia ) venne a mancare Armando Picchi, e la Società decise di non informare i giocatori ( ancora al giorno d'oggi sono assai dibattuto : fu una decisione giusta e/o sbagliata ? ) Buon proseguimento, Stefano !
  3. Caro Amico, lo giuro, mi sarei meravigliato se ciò non fosse avvenuto : Ernesto Castano è stato, e sempre sarà, una vera e propria " ICONA BIANCONERA "- Ha dato più lui alla " Juventus ", a cominciare dalla sua indefessa tenacia dal non demordere nel scendere in campo sebbene, in pratica, le sue ginocchia fossero talmente " usurate " per la rottura di menischi .. e conseguenti enormi problemi a legamenti/tendini, che molti altri " pseudo-fenomeni " che con la " Vecchia Signora " hanno dimostrato, ed alcuni ancora dimostrano, di non aver avuto mai niente a che fare . Ernesto Castano .. ottimo calciatore .. e soprattutto .. " CAPITANO CORAGGIOSO " sotto ogni punto di vista ! Buona serata, Stefano !
  4. .. Carissimo, diciamo che trattasi di una " miscellanea " di fattori e situazioni che, a Dio piacendo, non riguardano la salute, ( anche perchè recentemente ho " già dato ", sia in termini di covid che di influenza ) che mi tengono piuttosto impegnato : niente di irrisolvibile ma occorrono tempo e pazienza ... .. Grazie per il tuo interessamento, buona serata, Stefano ! P.S. - come noterai ho aggiunto un altro " brano " della Storia Bianconera : se non entro stasera, al massimo entro domani, spero di poter concludere quello che per me sta diventando un vero e proprio un vero e proprio " Pellegrinaggio a Tinte Bianconere " - mi auguro di essere veramente all' " Ultima Tappa " .. anche perchè , cosa vuoi che ti dica, quegli anni, quei calciatori, quegli uomini, quel " Calcio " , ancora adesso, li ho ben impressi nella mente .. e soprattutto .. cuciti nel cuore e,ne sono conscio, non riesco a trattenere le mie mani che mi consigliano, anzi, mi " ordinano " di andare avanti sulla tastiera del mio " pc " : sarò grave ?
  5. .. e quelle lacrime di profondo affetto e stima, cara amica mia, di sicuro, non avrebbero potuto essere " spese " meglio di così .. .. sei stata assai fortunata, e nel contempo, assai avveduta ed intelligente, nell'aver avuto un raffinato e dotto mentore bianconero come tuo padre, e soprattutto, nel seguire e percorrere la " strada " che lui ti ha indicato, ca va sans dire, quella a " Tinte Bianconere " . Buon proseguimento di giornata, Stefano !
  6. 27 Dicembre 1950 --- 27 Dicembre 2022 : TANTI .. anzi .. TANTISSIMI AUGURI di BUON COMPLEANNO .. ad un .. UOMO/CALCIATORE .. che .. la " GLORIOSA MAGLIA della JUVENTUS F.C. " l'aveva e l'ha sempre " DIFESA & ONORATA " , e soprattutto, l'ha virtualmente " CUCITA " sia sulla pelle che nel cuore e nella mente .. ROBERTO BETTEGA .. SEMPRE E COMUNQUE .. UNO DI NOI E dopo il meraviglioso gol di tacco a San Siro vs Milan ( ero sugli spalti - 2° anello - GODURIA INDICIBILE ) ... godetevi quest' altra ... PERLA ... GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL SPLENDIDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO In quest'altro video, se avete a disposizione circa 20 minuti ( e se non li avete, vi consiglio di cercare la maniera di trovarli ) i gol di Bettega li potrete vedere quasi tutti .. indovinate un po' chi è quel giocatore della Sampdoria che si vede alle spalle di un " Bobby Gol " esaltante . Io quel giorno, sugli spalti del " Ferraris ", c'ero, eccome se c'ero : 22 Maggio 1977 - 30a ed ultima giornata di Campionato : SAMPDORIA - JUVENTUS 0 - 2 // Gol di BETTEGA al 61° - Gol di BONINSEGNA al 84°- FU UN VERO E PROPRIO INCONTENIBILE " DELIRIO DI FELICITA' " - 17° SCUDETTO - 51 PUNTI SU 60 DISPONIBILI : INCREDIBILE // AL 2° POSTO UN TENACISSIMO TORINO CON 5O PUNTI - splendida azione .. splendido gol e questo gol non gli è da meno : Argentina - Italia ( sorry - Juventus ) 0 - 1 gol di Bettega - I futuri Campioni del Mondo sconfitti in casa loro dalla " NAZ .. pardon .. JUVE " - e pensare che Roberto Bettega, incredibile ma vero, in tutta la sua carriera ha calciato solo " 7 RIGORI " : A ) - il 1° quando, dopo aver fatto tutto il " percorso " delle - Giovanili Bianconere, nel 1969/70 venne mandato per un anno a Varese, in Serie B, per " farsi le ossa " - e le " ossa " se le fece, eccome se .. se le fece : 13 gol in 30 partite - il rigore venne realizzato nell'ultima giornata di quel campionato - era il 1970 - la partita : Piacenza - Varese 0 - 5 - Un giovanissimo ROBERTO BETTEGA, 5° da sx in piedi di fianco a CARMIGNANI ( alla Juve nella stagione 1971/72 ) CON 13 GOL CIASCUNO - ROBERTO BETTEGA // ARIEDO BRAIDA ( anche lui giocatore del Varese ) // AQUILINO BONFANTI ( Catania ) - furono i più prolifici marcatori del " Campionato di Serie B " 1969/70 B ) - il 2° penalty lo calciò, realizzandolo, ben 10 anni dopo, e cioè, il 27 Aprile 1980 in : JUVENTUS - PERUGIA 3 - O - Il 3° penalty """"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" il giorno 11 Maggio1980 in : JUVENTUS - FIORENTINA 3 - 0 - il 4° penalty """"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" il giorno 14 Dicembre 1980 : JUVENTUS - PISTOIESE 4 - 1 - il 5° penalty """"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" il giorno 21 Dicembre 1980 : JUVENTUS - UDINESE 4 - 0 - Il 6° penalty """""""""""" parato """""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" il giorno 01 Marzo 1981 : BOLOGNA - JUVENTUS 1 - 5 - il 7° penalty """"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" il giorno 27 Settembre 1981 : JUVENTUS - COMO 3 - 0 C ) E perchè ho citato l'assai l'esiguo numero di " calci di rigore " tirati da Bettega ? Perchè nonostante sia stato " capocannoniere " della SERIE A in una sola stagione, quella del 1979/80, specie in Campionati a 16 squadre, se avesse calciato qualche rigore in più, con ogni probabilità, anche in altre annate avrebbe avuto ottime " chances " di collocarsi in cima alla " Classifica dei Marcatori " D ) - A causa di una gravissima " malattia polmonare ", purtroppo, Bettega rischiò di dover abbandonare la sua carriera calcistica . Per fortuna, dopo lunga e tribolata convalescenza, un po' alla volta si riprese - era il 16 Gennaio 1972, dopo questa partita iniziò il suo " calvario " .... GOL MERAVIGLIOSO - UNO STACCO PORTENTOSO GRAZIE AL QUALE RIUSCI' A VOLARE IN CIELO SUPERANDO LE BRACCIA PROTESE VERSO L' ALTO DEL PUR ASSAI VALIDO N° 1 DELLA FIORENTINA ... FRANCO SUPERCHI ... ( poi, ahimè, si ritrovò in quel " fosco tunnel " dal quale riuscì a ritrovare la " Luce " solo dopo diversi mesi ) - per non parlare del " ginocchio frantumato " a causa di un intervento assai incauto, se non assassino, del portiere Munaron ( Anderlecht ) - delle " costole incrinate e fratturate " per i colpi ricevuti - del gravissimo incidente automobilistico nel mese di Novembre del 1984 ( si temette per la sua vita ) - ma ogni volta, Grazie a Dio, ebbe la forza .. e quel " briciolo di buona sorte " che non guasta mai .. di ritrovare la forza e la volontà per rimettersi in piedi E ) ... e queste lacrime, se mai ce ne fosse stato bisogno, DIMOSTRANO APPIENO di quanto forte - carnale - indistruttibile sia sempre stato, e per sempre sarà, l'indissolubile AMORE di ROBERTO BETTEGA che lo lega alla SUA & NOSTRA JUVENTUS ... ROBERTO BETTEGA UNO DEI PILASTRI DELLA STORIA BIANCONERA ! Buon Anno Nuovo a tutti voi, Stefano ! P.S. - A PAG. 3 HO APPENA INSERITO UNO SPLENDIDO VIDEO DI @paolo65 IN CUI LE " FANTASMAGORICHE DOTI " DI ROBERTO BETTEGA NEL " GOVERNARE & COLPIRE IL PALLONE DI TESTA " SI MANIFESTANO E SI ESALTANO ALLA " MASSIMA POTENZA " - DA NON PERDERE NELLA MANIERA PIU' ASSOLUTA !
  7. Fratelli Bianconeri, a Dio piacendo, eccomi finalmente alla " 3a ed Ultima Puntata " del " Memorial - ERNESTO CASTANO - & - Company " .. ergo .. vicende bianconere legate a Castano e, seppur in parte, ad altri grandi giocatori che, specie per le nuove generazioni ( e per " nuove " intendo dagli anni 90 in poi ), nonostante siano assurti al ruolo di " Pedine Fondamentali " della Storia Bianconera, in quello che è il sentimento popolare non godono della medesima " CASSA di RISONANZA " di cui, tanto per fare alcuni esempi, possono invece godere giocatori del calibro di GIAMPIERO BONIPERTI - OMAR SIVORI - JOHN CHARLES . A ) Proseguendo nel mio percorso a ritroso nel tempo, ERNESTO CASTANO mi rimanda ad una delle giornate calcistiche legate alla " VECCHIA SIGNORA " che più ho " cementate " sia nel cuore che nella mente, e cioè, Giovedì 1 Giugno 1967 - Ultima giornata di Campionato - andiamo per gradi : - Questa, in pratica, è la " Formazione titolare " della JUVENTUS F.C. 1897 nel CAMPIONATO 1966/67 - ve la propongo, non come viene presentata nell'immagine di cui sopra, ma bensì, con i nomi dei giocatori ed il loro " numero sulla maglia " che, in automatico, ne certificava il ruolo, ed ai tempi, tutto era assai più semplice e genuino in quanto, in pratica, si andava dal N° 1 al N° 11 ( dal 1965 al N° 12 che, in pratica, almeno in Italia, era il portiere di riserva - dal 1968 fu introdotto anche il N° 13 - e passo dopo passo si è giunti al " Bordello attuale " - e qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte ) ... ANZOLIN - GORI - LEONCINI - BERCELLINO - CASTANO - SALVADORE - FAVALLI - DEL SOL - DE PAOLI - CINESINHO - MENICHELLI - ( Castano è il sesto in piedi da sx a dx ) - ( quanto amo queste " sgualcite immagini " che sanno di un semplice e genuino vissuto calcistico di cui, ahimè, si son perse le " nobili e profumate essenze " di un " FOOT-BALL " che da tempo, troppo tempo ormai, non esiste più ) - ( N.B. - nella foto di cui sopra manca ZIGONI, valido ed assai estroso attaccante sia nel ruolo di " N° 7 ", e alla bisogna, anche in quello di " N° 9 ) - Questa istantanea fu scattata il giorno " 4 Settembre del 1966 " - " 1° Turno di Coppa Italia " - La partita : SAVONA - JUVENTUS ( all'epoca, il Savona giocava in " Serie B " - l'allenatore era il mai dimenticato ERCOLE RABITTI che, oltre ad essere stato un giocatore della Juventus a cavallo della fine degli anni 30 ed inizio anni 40. fu altresì un illuminato e sapiente allenatore delle squadre giovanili bianconere - dopo quella sua " vacanza " in Liguria, tornò alla " Casa Madre " .. e .. nel 1969/70, dopo l'esonero di Luis Carniglia, i vertici del Club Bianconero gli affidarono la guida della prima squadra. Con Rabitti, come d'incanto, la Juventus ritrovò la " retta via " e, passo dopo passo, arrivò a giocarsi lo scudetto con CAGLIARI e INTER - La JUVENTUS, seppur con grande onore, si classificò al 3° posto - La partita che, in gran parte. fu decisiva per le sorti del campionato fu quella disputata al Comunale tra JUVENTUS & CAGLIARI . Il match terminò sul risultato di " 2 - 2 " , risultato che andava benissimo ai sardi, ma non alla Juve - tra l'altro, come spesso gli capitava, l'arbitro LO BELLO, volle lasciare il " segno " della sua presenza in campo .. ergo .. assegnò un penalty al Cagliari che, definire generoso, è un vero e proprio eufemismo - ca va sans dire che ero presente sugli spalti del Comunale ) E tornando a quel " SAVONA - JUVENTUS " i bianconeri prevalsero per 1 - 0, anche se, fu tutt'altro che una passeggiata : il gol della vittoria arrivò solo nei supplementari, lo mise a segno De Paoli . Di quel match è disponibile questo breve video ( Grazie a Gobbo Maltese ) ... B ) E molti di voi si chiederanno : perchè si giocò di Giovedì ? Perchè l'INTER, che aveva 1 punto di vantaggio sui bianconeri, il Sabato precedente, in quel di Lisbona, disputò la Finale di Coppa dei Campioni contro il Celtic ( che prevalse sui nerazzurri per 2-1). La " Lega " quindi, decise di " strutturare " l'ultima giornata di Campionato in questa maniera : - DOMENICA : solo le partite tra squadre che nulla più avevano da chiedere al campionato sia in " chiave scudetto .. che .. retrocessione ", insomma, match del tutto ininfluenti sotto ogni aspetto per quel che concerneva l'esito finale del torneo . - GIOVEDI' : MANTOVA - INTER .. & .. JUVENTUS - LAZIO /// Il Mantova nulla più aveva da chiedere al campionato - la Lazio, invece, aveva assoluto bisogno di punti per evitare la retrocessione /// INTER & JUVENTUS, invece, si giocavano lo Scudetto, anche se, i nerazzurri godevano di un " credito " assai più elevato rispetto ai bianconeri per ciò che riguardava l'esito finale di quel campionato /// - GIOVEDI' : ai 2 match di cui sopra, vanno aggiunte altre 3 partite dall'esito delle quali sarebbero poi sortite le retrocessioni in " SERIE - B " - Alla fine dei primi 45 minuti, sia a Mantova che a Torino, si torna negli spogliatoi su risultato di " 0 - 0 ", ed ovviamente, sempre con i nerazzurri avanti di 1 punto rispetto ai bianconeri ( rammento che per la vittoria venivano assegnati " 2 punti " ) - Le squadre tornano in campo per il " secondo tempo ", anche se , incredibile ma vero, la diretta radiofonica di " TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO NON ANDO' IN ONDA - ASSURDO - fu necessario affidarsi a saltuari e rapidi aggiornamenti che si avvicendavano senza criterio temporale alcuno. Insomma .. UN VERO E PROPRIO INCUBO .. - Conferme e smentite, e chi più ne ha più ne metta, sia per chi era allo stadio, sia per chi era a casa e/o al lavoro, ingenerarono un tale " pathos " emotivo che mise a serio rischio l'equilibrio " psico-fisico " di molti supporters di entrambe entrambe le squadre, in particolar modo ciò riguardò i sostenitori bianconeri che, in maniera più o meno palese, confidavano in una sorta di " Miracolo di Natale " fuori stagione ... E difatti, dopo un paio di minuti dall'inizio della ripresa, Bercellino, il nostro validissimo stopper, che spesso si avventurava in avanti per sfruttare il suo colpo di testa, portò in vantaggio la Juventus ( non sono certo : ma mi par di ricordare che, in quella occasione, Berceroccia fu spostato in avanti anche perchè aveva subito un infortunio ) - E dopo circa 5 minuti, in quel di Mantova, accadde qualcosa di surreale. Il virgiliano Di Giacomo, ex giocatore interista, effettua un innocuo cross nell'area mantovana ( più che un cross, era un lento .. innocuo .. passaggio al portiere interista SARTI , persona degna del massimo rispetto - ottimo N°1- ) ed invece, sovvertendo tutte le " non scritte leggi della fisica accostate al giuoco del calcio ", avviene un clamoroso " patatrac " : il pallone, nonostante la flemma della sua inoffensiva parabola, passa, anzi, scivola tra le mani fin troppo pacate e tranquille di Sarti e si adagia nella porta interista. Al 60 minuto circa, Zigoni realizza il secondo gol per la Juventus, e da lì in poi, dalle Alpi alle Piramidi .. dal Manzanarre al Reno, e chi più ne ha più ne metta, un tourbillon di indicibili e contrastanti emozioni, a cavallo tra la speranza e la realtà, si insinuò fin nei più reconditi anfratti della psiche di milioni e milioni di amanti della Vecchia Signora. Si va verso la fine di entrambe le partite, le informazioni latitano, l'ansia cresce a dismisura, giunge notizia di un gol della Lazio ( un rigore, che verrà realizzato dal giovane Di Pucchio ) siamo ormai quasi al 90° ma, da Mantova, seppur per pochi minuti che sembrano essere un'eternità, la conferma che il match fosse terminato con la vittoria dei virgiliani, più che ad un radiocronista, pareva essere stata affidata ad un piccione viaggiatore ( do per scontato che tutti gli utenti di VS siano a conoscenza del fatto che, ai tempi, i " cellulari " erano solo quelli della " Polizia Penitenziaria - Polizia di Stato - Carabinieri ) .. e quando .. finalmente, si ebbe la conferma certificata e garantita dell'esito finale delle 2 partite ... vabbè, non ve lo dico neanche cosa accadde, anche perchè, solo chi è della mia generazione, in maniera compiuta può appieno rammentare quanto veemente ed incontenibile fu il godimento di tutti gli juventini in quel lontano Giovedì di tanti anni orsono ( per ciò che mi concerne, allo stesso livello del " 5 Maggio " .. se non ancor più intenso ) - LA CLAMOROSA PAPERA DI SARTI ( che dopo 2 anni diverrà il N° 12 della Juventus per una stagione ) - 13 ° SCUDETTO ( il 12° risaliva al Campionato 1960/61 - l'ultimo Campionato di Boniperti ) - il video parla da solo ... .. purtroppo, al Comunale, quel giorno, io non c'ero. Risiedevo a Roma, ove la mia famiglia si era trasferita dal 1958 al 1968 per questioni legate all'attività di mio padre . Tornammo al Nord nell'Estate del 68 . Ma rammento come se fosse adesso che, anche l' " URBE " si tinse di " BIANCONERO " , ed io, ovviamente, condivisi in tutto e per tutto quella sfrenata " GIOIA " e quel profondo ed indissolubile " AMORE " per la VECCHIA SIGNORA - NB - Scusate, ma ora devo proprio lasciarvi : entro domani spero di finire . Tornerò in " VS " in giornata sperando che non si ripresentino certi " inghippi " che stanno condizionando, non proprio con accezione positiva, le giornate della mia famiglia ! Serena notte a tutti, Stefano ! - 08/01/2023 - Ore 15,15 - Cari fratelli bianconeri, come promesso, per vostra sfortuna, rieccomi nuovamente a voi - Dove eravamo rimasti ? Ah già, al " FAVOLOSO SCUDETTO N°13 " - ancora una volta, nonostante i suoi problemi fisici, l'indomito CASTANO diede tutti sè stesso e fondamentale fu il suo apporto, sia in campo che al di fuori di esso, per la conquista di quello " SCUDETTO - il numero - 13 " che, in saecula saeculorom, sempre e comunque, sarà collocato ai vertici del " PALMARES BIANCONERO " per la modalità con la quale esso venne conquistato : FERREA DETERMINAZIONE - TENACIA - CAPARBIA ED OSTINATA VOLONTA' DI GETTARE IL CUORE AL DI LA' DI OGNI OSTACOLO - Ed ovviamente è doveroso rendere il giusto e doveroso merito anche a coloro che, pur non essendo nella lista dei cosiddetti " Titolari ", quando, in quella stagione, vennero chiamati in causa, diedero il loro preziosissimo e fondamentale apporto : - BENITO SARTI - Validissimo terzino/centromediano - alla Juve dal 1959 al 1968 : 14 presenze - lo ricordo e lo rimpiango con grande affetto - ELIO RINERO - Discreto centrocampista cresciuto nelle giovanili bianconere - in prima squadra nel 1966/67 - mezza stagione 1969 : 5 presenze - - ALBERTO CORAMINI - Discreto difensore cresciuto nelle giovanili bianconere - in prima squadra dal 1966 al 1968 : 1 presenza ( è passato alla " storia " per via del fatto che Heriberto Herrera, che era già in " rotta di collisione " con Omar Sivori, alla stampa, più o meno, lasciò questa dichiarazione : " IO TRATTO TUTTI ALLA STESSA MANIERA, E PER ME, CORAMINI o SIVORI, SONO UGUALI " ( in particolar modo, si riferiva al fatto che, secondo lui, nell'allenamento quotidiano, Omar non metteva lo stesso impegno dell'assai giovane Coramini. Affermare che il " Cabezon " non la prese affatto bene, è un vero e proprio eufemismo. E' però altresì vero che anche molti altri giocatori non gradissero affatto quelle " estreme " modalità di allenamento .. e difatti .. HH2 .. venne soprannominato " IL SERGENTE DI FERRO " : ti controllava di giorno e di notte, il quotidiano controllo del peso era diventato un vero e proprio incubo incubo, ma nonostante ciò, c'era chi, invece, lo ringraziava, ed uno di questi era proprio TINO CASTANO - c'è altresì da riconoscere al paraguaiano che, grazie al suo " MOVIMIENTO ", in pratica, egli fu il " Precursore del cosiddetto CALCIO TOTALE olandese " ) - GIOVANNI SACCO - Più che discreto centrocampista cresciuto nelle giovanili bianconere - in prima squadra dal 1962 al 1965 e dal 1966 al 1969 : 10 presenze - ( fece una più che onorevole carriera - Juventus/Lazio/Atalanta/Reggiana - ma, sebbene avesse in dote " un piede più che delicato ", a mio opinabile parere. avrebbe potuto dare ancora di più .. molto di più. Probabilmente gli fece difetto una carenza da collocare in ambito " caratteriale " ) - GINO STACCHINI - Sopraffina ala che sapeva farsi valere sia a destra che a sinistra - alla Juve dal 1955 al 1967 : 5 presenze - che dire .. se non che : sono stato più che fortunato nell'aver avuto l'immensa fortuna di potermelo godere , e soprattutto, godere della fantasmagorica intesa tra STACCHINI e tale OMAR SIVORI .. per la serie .. " MAGIA APPLICATA AL GIUOCO DEL CALCIO " - Sono le ore 18,30 del 08/01/2023 : ulteriore pausa - a più tardi - stasera o domani - Stefano ! - Sono le ore 16,40 del giorno 09/01/2023 : questo topic sta assumendo toni e connotati di una vera e propria " Via Crucis " .. ma io .. vostro malgrado, " Barcollo ma non mollo " .. .. anche perchè, un superbo Uomo e Calciatore come ERNESTO CASTANO, lo merita, eccome se lo merita . - Gustatevi questo splendido video : trattasi di 50 " UOMINI/CALCIATORI " che hanno indossato ed onorato la " MAGLIA BIANCONERA "- Trattasi di " Fenomeni " - " Campioni " - " Ottimi " - " Più che Buoni " - " Buoni "- Giocatori - ma, sarà che " 50 " sono pochi, veramente pochi se, come metro di valutazione si considera il loro impatto sulle leggendarie ed epiche vicissitudini legate alla ineguagliata " Storia Bianconera ", non dubbio e remora alcuna nell'affermare che in quel consesso, l'ottimo ERNESTO CASTANO, poteva e doveva essere inserito. Senza voler citare alcuno, diciamo che, dal mio opinabile punto di vista e di valutazione, 3/4 calciatori presenti in questo elenco, hanno dato tanto alla " Vecchia Signora " .. ma .. ERNESTO CASTANO non diede certo di meno, specie per ciò che concerne coraggio ed indefessa determinazione, senza dimenticare che, la " MAGLIA della JUVENTUS " l'aveva cucita sulla sua pelle ... video da brividi .. - Ernesto Castano, il 3 Luglio del 1968 ( 3 Luglio, data della mia nascita - anno .. " omissis " .. ) - insieme a Gianni Rivera - Giacomo Bulgarelli - Sandro Mazzola - Giacomo Losi - Giancarlo De Sisti - Sergio Campana ( che, almeno presumo, in molti lo conoscono solo nella veste di Avvocato - anche se, in realtà, dal 153 al 1967 fu anche un più che discreto attaccante del L.R. VICENZA e del Bologna ) fu uno dei fondatori dell' " Associazione Italiana Calciatori " .. nota come .. " AIC " . N.B. - per i più giovani : Rivera, giocatore Milan - Bulgarelli, giocatore Bologna - Sandro Mazzola, giocatore Inter - Giacomo Losi, giocatore cremonese, difensore, dopo due stagioni in " grigiorosso " trovò sua " Terra Promessa " tra i " Giallorossi Capitolini ", della " A.S. ROMA " dal 1954 AL 1969. In campo non lesinò mai impegno, e per la sua indefessa, tenace, perpetua generosità sul terreno di gioco, è sempre stato, ed ancora è " ER CORE DE ROMA "- Giancarlo De Sisti, un'ottima carriera divisa a metà tra Fiorentina & Roma - - Parzialmente tratto da " Storie di Calcio " : Si è trascinato le sue ginocchia di vetro per tanti anni alla Juve, vincendo tre scudetti, tre Coppe Italia e la Coppa Europa per Nazioni (1968). Il suo è stato un esempio di tenacia, di resistenza al dolore, a quattro menischi asportati, a cartilagini erose dalla fatica, dai tackle, dai contrasti, dalla marcatura sull’uomo più pericoloso della domenica. Perfino lui stesso, Ernesto (“Tino” per tutti: dal nomignolo di Ernestino con cui affettuosamente lo chiamava la mamma Maria) Castano (con l’accento rigorosamente tirato all’indietro, sulla prima sillaba!), si è meravigliato di come fosse riuscito a fare tanta strada, a durare così a lungo nel calcio e, soprattutto, nella Juventus, di un dottor Umberto Agnelli, che, una volta intuito la sua straordinaria voglia di giocare, lo circondava di attenzioni e convocava a Torino i più grandi luminari dell’ortopedia europea. Tino, dunque, sorretto da tante “fedi”: quella verso sé stesso, quella verso Dio e quella verso la Juventus (dodici stagioni consecutive, dal 1958 al 1970). Castano, ma cos’è che l’ha fatta resistere a tanti infortuni? “La passione, la quale mi aveva accompagnato quando giocavo da bambino all’oratorio. E’ stato difficile, non lo nascondo, andare avanti, ho lottato, e qualcosa ho fatto”. Il momento più bello della sua carriera, quello in cui le è venuto la pelle d’oca? “Quando sono arrivato alla Juventus a 19 anni e, alla prima convocazione in Nazionale, ho giocato contro l’Ungheria. Giocare in Nazionale a 19 anni mi è sembrato una cosa rara”. Balsamo, sotto il Comune di Cinisello Balsamo, sarà stato, allora, un paese di operai…“Sì, però, in quei due paesi sono usciti tantissimi giocatori perché eravamo provvisti di oratori e si imparava a giocare a calcio. Da questi sono venuti fuori Trapattoni, Prati (che era proprio del mio paese, Cinisello), Lodetti, tanti altri”. Perché venne definito oltre che diligente sull’uomo anche molto intelligente e colto? Era più avanti negli studi rispetto agli altri compagni bianconeri?“No, no, per me il calcio era tutto, per cui cercavo di fare tutto quello che si doveva. Infatti, quando sono arrivato alla Juventus, un mio grande maestro è stato Carlo Parola, è stato lui a farmi diventare un giocatore vero. Anche perché, con 4 menischi fatti, giocare ancora in serie A come ho giocato negli ultimi anni, non è stato facile” Lei ha un conto in sospeso con chi le ha fatto del male: Ernesto “Tito” Cucchiaroni, l’ala sinistra argentina, prima al Milan, in forza poi alla Sampdoria. Le ha mai chiesto scusa la punta blucerchiata?“Cucchiaroni, già, proprio lui! Sapeva che mi ero operato al ginocchio destro, però, lui mi ha fatto un’entrata cattiva, da dietro, e quella volta il ginocchio è proprio andato. Avevo già polverizzato due menischi, e avevo rotto il tendine principale, tant’è che ancora adesso, quando mi fanno le radiografie, gli ortopedici mi dicono “tu non hai più neanche la cartilagine”. Il ginocchio, causa le distorsioni riportate, continuava a gonfiarsi sempre, e, allora, giù valanghe di terapie. Che hanno finito per bruciare perfino i rimasugli della cartilagine e di quello che era rimasto del tendine. Ogni tanto anche adesso mi si gonfia il ginocchio”. Lei ha giocato nella Juventus del presidente, il dottor Umberto Agnelli, e sotto mister Heriberto Herrera, un trainer paraguaiano dal pugno di ferro e dai metodi duri, con cui lei ha sempre legato, non invece Omar Sivori…“Sì, molto probabilmente quando il dottor Umberto aveva capito che, nonostante i gravi e numerosi infortuni, io non volevo smettere, è come se fossi diventato un po’ il suo pupillo. L’Avvocato sì veniva qualche volta nello spogliatoio, ma, il nostro presidente allora era il dottor Umberto”. Ci può svelare qualche aneddoto tra lei e il dottor Umberto Agnelli?“Mi ricorderò sempre quella volta a Milano, Milan-Juventus, con le mie ginocchia scricchiolanti, Liedholm vi si fa incontro, mi fa la finta, e io mi sono fatto la distorsione al ginocchio. E, siccome non erano concesse le sostituzioni, sono stato in campo fino alla fine, stringendo i denti e con un ginocchio spappolato. Senza confidare al mister e ai compagni che subivo dolori lancinanti. E, al lunedì, in albergo, quando mi svegliai, mi ritrovai un ginocchio gonfio come un melone. Mi venne a trovare il dottor Umberto, che si sincerò sulle mie condizioni: “Presidente” risposi “mi sono fatto male a una ventina di minuti dall’inizio della partita, e non ho ritenuto valido manifestarlo ai miei compagni o al mister. “Ma, perché?” mi chiese il presidente. “A me piaceva stare in campo”. E, lui, al martedì mi ha chiamato in sede e mi ha consegnato una lettera – che ancora adesso ogni tanto mi diverto a rileggere – ed una busta con dentro 100 mila lire, ovvero il premio doppio della vittoria. L’ho vinto, personalmente, cioè solo io, due volte quelle cento mila lire. Se ho potuto giocare tutti quegli anni alla Juventus è stato proprio perché lui mi aveva considerato un uomo vero, e lui mi ha mandato in Inghilterra e in varie parte d’Europa per sottopormi a visite. Poi, quando in Italia giunse il “mago delle ginocchia”, l’ortopedico-traumatologo francese, il dottor Albert Trillat, mi fece operare e lo faceva venire ogni volta alla domenica prima della partita. E, così per tutta l’annata: per legarmi il ginocchio e per approntarmi le migliori cure del caso, al fine di resistere in campo e di scongiurare ogni altra ricaduta o, alla peggio, per lenire il dolore. Sono convinto che, diversamente, avrei smesso di giocare prima, molto tempo prima, senza aver ricevuto tutte quelle attenzioni”. Con chi lei legava maggiormente in quella Juventus?“In quegli anni, con Sivori. Lui era sposato, io ero scapolo, durante la settimana passava di casa a prendermi, facevamo un giretto, insomma, era molto legato a me”. Cucchiaroni non le ha mai detto scusa?“No, mai, ma, la Juventus, nel corso degli anni, quando sapeva che l’argentino era in campo, ha avuto il buon senso di non schierarmi mai. Perché veramente non so cosa gli avrei fatto, come si sarei comportato contro di lui”. Mai un’autorete?“Mai un’autorete, ma, mai un gol. Quando giocavo terzino, noi si arrivava al massimo fino a centrocampo. Guai passare la metà campo!” Mai espulso?“Sì, una giornata dopo un derby contro il Torino. Avevo compiuto un intervento un po’ cattivo su Giorgio Ferrini e ho preso una giornata”. Rammarichi?“Eh, sì, ne ho avuti perché era dura giocare tutti quegli anni con le ginocchia senza menischi e senza tendini. Era dura, eh. Ed oltretutto sui campi che c’erano allora: fatti di fango, di croste di ghiaccio, stando sempre attento a girarmi, a come mettere giù il piede”. Quand’è che ha pianto di commozione?“Nel calcio ho provato tante soddisfazioni e ho pianto di dolore ogni volta che entravo in sala operatoria. Adesso, ormai passati tutti questi anni, l’emozione, anzi, la commozione l’ho provata quando sono andato al funerale di Rino Ferrario, mio paesano di Balsamo, e mi ricorderò sempre che, quando arrivai alla Juventus, lui giocava centromediano ed io nelle Riserve. A un certo punto, dopo un paio di partite, l’ho visto recarsi da Carlo Parola dicendogli: “Ma, questo ragazzino di 19 anni è più forte di me. Bene, mister, ma quand’è che lo fai giocare al posto mio?” E, da quella volta, Parola mi impiegò come centromediano. Trovare un compagno di squadra e di ruolo che suggeriva la candidatura di un potenziale concorrente non esiste proprio oggi”. Il più bel complimento ricevuto ?“Ricordo Renato Cesarini, l’argentino un tempo punta della Juventus. Cesarini, quello dei gol negli ultimi minuti, quello che da cui nacque la famosa e frase “segnare gol in zona Cesarini”. Cesarini è quello che mi ha fatto esordire in bianconero. Ebbene, quella volta eravamo a un pranzo della Juventus, non ricordo per quale avvenimento. Vicino a lui c’era il dottor Umberto Agnelli ed io ero poco lontano. Si parlava ovviamente di calcio. Si voltarono entrambi verso di me mentre Cesarini stava dicendo al dottor Umberto “Scommettiamo quell’orologio che ha sul braccio che quel ragazzo là, Castano, alla prima convocazione in azzurro, esordisce”. “Ma, Renato, lasci perdere, suvvia: lei ha sempre voglia di scherzare!” E, invece, il mio estimatore ebbe ragione. E, sempre Cesarini, riteneva che ero il più forte terzino che l’Italia potesse esprimere allora”. P.S. - 1 - Ernesto " Tito " Cucchiaroni : giocatore argentino che giocò nel Milan e nella Sampdoria - Nel Milan dal 1956 al 1958 - Nella Sampdoria dal 1958 al 1963 - P.S. - 2 - Renato Cesarini : Oriundo " Italo - Argentino " - arrivò alla Juventus nel 1929 ove rimase fino al 1935, per poi tornare in Argentina . Assai valente, estroso ed abile con la " sfera " tra i piedi, per la serie " Bacco -Tabacco- Venere ", lo fu un po' meno al di fuori del terreno di gioco. Tornerà alla Juve nella veste di allenatore dal 1946 fino al 9 Maggio del 1948, quando, sulla panchina bianconera, andrà a sedersi lo scozzese Chalmers - 33a giornata di Campionato - al Comunale si disputa la la partita " JUVENTUS - MILAN ", match che finirà con il risultato di 2 - 1 per i bianconeri . Il 12 Maggio Cesarini tornerà in Argentina. Dal 1959, fino alla fine del mese di Dicembre del 1960 , questa volta nella veste di " Direttore Tecnico", Cesarini tornò in Italia per affiancare Carlo Parola . - Citazione dello scrittore Sandro Veronesi riferita a ERNESTO CASTANO : ... si era in piena " Guerra Fredda " : La Russia e l'America avevano la bomba atomica, noi juventini avevamo CASTANO ... - Citazione di ERNESTO CASTANO : ... in Brianza tutti mi chiamavano " PAROLA e/o BONIPERTI " a seconda di dove giocavo. Figuratevi la mia soddisfazione quando sono arrivato alla JUVENTUS : UNO ERA IL MIO ALLENATORE, L'ALTRO, IL MIO CAPITANO ! - Ed a questo punto, dopo il tanto girovagare a destra ed a manca, ripescando, ahimè, dalle mie ormai obsolete sinapsi cerebrali, istantanee e frammenti di un " Giuoco del Calcio " che non esiste più, consultando " sacri testi a tinte bianconere " dalle pagine un po' ingiallite, oltre che affidarmi, seppur in maniera assai " rustica ", alle nuove ed a me assai astruse tecnologie, sono finalmente giunto al " THE END " di questo mio viaggio a ritroso nel tempo per rendere il " DOVUTO OMAGGIO " ad una persona che, sia come uomo che come calciatore, avrebbe meritato ben altra eco : si può essere e/o diventare " OTTIMI GIOCATORI " in tante maniere, e non vi è dubbio alcuno che ERNESTO CASTANO lo sia stato . - E nel porgere il mio seppur virtuale abbraccio a ERNESTO CASTANO posso io esimermi dal rivolgere il medesimo gesto d'affetto e gratitudine nei confronti di un altro grande uomo che ha rispettato ed onorato la " Gloriosa Maglia Bianconera " ? Ovviamente, non posso : Ciao, caro GIANLUCA VIALLI - Lassù, ne son certo, così come sono certo del quotidiano sorgere, in tanti, vi stanno aspettando per iniziare una nuova partita : fatevi valere alla stessa stregua di come, con tenacia e maestria, avete saputo fare quaggiù ! Sempre e per sempre nei nostri cuori , Stefano !
  8. Grazie per aver gradito e partecipato . E per la serie .. " Melius abundare quam deficere " .. se puoi, ma soprattutto, se ti interessa, prova a dare un'occhiata a questo topic ... Il grande Ernesto Castano ci ha lasciati: una vita con e per la sua e nostra Juventus e scoprirai che, anche in tale contesto, si narra di un grande " Uomo & Calciatore " permeato di atavica ed indefessa " Juventinità " che, tradotto, sta a significare quel profondo e viscerale rapporto di affetto ed orgoglio per i colori della maglia che indossi ( modo d'agire che, ahinoi, ai giorni nostri è sempre più desueto, anche perchè, salvo che in rarissime e lodevoli eccezioni, in quello che è l' A.D. 2023, nel " Giuoco del Calcio " .. e non solo in quello .. a farla da " padrone assoluto " .. è .. " Il Dio Denaro " .. ) Buon 2023 a te e famiglia, Stefano ! P.S. - se " passi " dalle parti del topic che ti ho segnalato, a titolo puramente informativo, ti informo che, visto e considerato lo " spessore " umano e sportivo di Ernesto Castano, trattasi di una sorta di " Topic a puntate " : la " prima " , ovviamente, la trovi nel post di apertura - la " seconda " a pag. 3 del topic - e, tra oggi e domani, a Dio piacendo, arriverà la " terza " .
  9. Cari fratelli bianconeri, seppur il mio cuore, la mia mente, la mia anima, ammesso e non concesso che ne abbia veramente in dote una, siano del tutto incupiti e profondamente afflitti per la funerea ed amara, anzi, amarissima notizia che concerne la dipartita di un Grande Uomo e Grande Calciatore quale è stato GIANLUCA VIALLI .... verso " Lidi " a tutti noi sconosciuti - " LUCA NON TI SCORDEREMO MAI " come promesso in precedenza eccomi nuovamente a voi in compagnia di ... ERNESTO CASTANO A ) Esordio in " Serie A " con la Maglia Bianconera : 23 Novembre 1958 - BARI - JUVENTUS 1 - 1 B) Ultima partita con la Maglia Bianconera : 05 Aprile 1970 - JUVENTUS - BRESCIA 1 - 0 ( nel 1970/71 - ultima stagione calcistica nelle fila del " Lanerossi Vicenza " - solo 5 presenze - ) C ) Presenze in " Partite Ufficiali " con la Juventus ( e le presenze avrebbero potuto essere molte di più se " Madama Sventura ", in maniera perfida, non si fosse, più e più volte, accanita contro le sue ginocchia, i suoi menischi .Erano tempi in cui un grave infortunio ad un menisco, poteva anche interrompere la carriera di un calciatore. Castano, sebbene le fonti spesso divergano, arrivò sino al punto di, incredibile incredibile ma vero, giocare con uno solo menisco , se non addirittura, una sola metà menisco. Il tutto, poi, va da sè che si ripercuoteva sia sui legamenti che sui tendini . Ecco perchè, nel mio post d'apertura, ho definito " STOICO " il comportamento di CASTANO sul terreno di gioco, anche perchè, nonostante queste deleterie problematiche, egli diede sempre il meglio di sè stesso senza mai tirarsi indietro. UN GRANDE E CORAGGIOSO CAPITANO CHE DIEDE UN ENCOMIABILE ESEMPIO DI COSA VOLESSE DIRE " AMARE ED ONORARE LA GLORIOSA MAGLIA BIANCONERA " ) - " SERIE A " - 265 - ( anche se, alcune fonti, riportano 266 ) - " Coppa Italia " - 31 - - " Coppa delle Fiere " - 31 - - " Coppa dei Campioni " - 8 - - " Coppa Europa Centrale - ex . Mitropa Cup - 5 - - " Coppa delle Alpi " - 13 - La Juventus partecipò a questa Coppa in 3 occasioni : 1963 - 1966 - 1968 - I Bianconeri si aggiudicarono quel trofeo nel 1963 : fu la " 1a Coppa " che la Vecchia Signora riuscì a portare sotto la " Mole "da oltreconfine - in Finale la Juventus prevalse per 3-2 sull'Atalanta - D ) Peccato che, nel 1965/66, Castano, per problematiche sempre legate alle sue ginocchia, nonostante la sua ferrea volontà, fu costretto a non scendere in campo nel doppio confronto contro il LIVERPOOL nella " Coppa delle Coppe " 1965/66 " - All'andata la Juve si impose per 1-0 .. ma .. in Inghilterra, ahimè, venne sconfitta per 2 - 0 . Fin da allora sono e resto convinto che se Castano fosse stato in campo, grazie anche e soprattutto al suo " indefesso esempio ", i bianconeri avrebbero potuto passare il turno - Per la cronaca : Il Liverpool arrivò in finale ma venne sconfitto dal Borussia Dortmund - E ) Ernesto Castano, per ciò che concerne la - fase difensiva - seppe essere " uno e trino " : Terzino dx - Centromediano/Stopper - Libero - e nonostante la " concorrenza " fosse assai qualificata, a cominciare da due grandi calciatori del calibro di Cervato ( alla Juve dal 1959 al 1961- in pratica, il suo " mentore difensivo " ) e di Salvadore ( un vero e proprio campione che, incredibile ma vero, fu per un certo periodo " panchinato " da HH2 in quanto gli preferiva Castano . Salvadore non la prese affatto bene , ma poi, com'era giusto e doveroso che fosse, il " buon senso " prevalse, ed il trio " BERCELLINO - CASTANO- SAVADORE ", ne son certo, farebbe " faville " anche ai giorni nostri ) F ) A proposito di CERVATO, godetevi questo video : oltre ad essere un grande difensore, era anche un vero e proprio specialista nel mettere a segno diversi gol, sia sui calci di punizione dal limite dell'area, che su calcio di rigore. Prima di giungere alla Juve giocò nella Fiorentina dal 1948 al 1959 - era una Fiorentina assai tosta - molto competitiva in Campionato, tant'è che tagliò il traguardo al " 1° posto " nel Campionato 1955/56- e nel 1956/57, raggiunse la Finale di Coppa dei Campioni contro il grande Real Madrid di Di Stefano & C. La " corazzata spagnola " prevalse per 2-0 . Superfluo è il "far presente che, già ai tempi, il " passaggio " di Cervato dal " Ponte Vecchio " .. alla .. " Mole Antonelliana " , in quella che fu la " Culla del Rinascimento ", ingenerò malumore e polemiche a non finire . Nelle due ottime stagioni calcistiche alla Juventus mise insieme un " Palmarès " di tutto rispetto, per non dire, eccezionale : - 2 SCUDETTI - 2 COPPE ITALIA - CERVATO & SALVADORE Grazie anche e soprattutto a loro se ERNESTO CASTANO assurse al ruolo di imprescindibile " Guida ed Alfiere della Difesa Bianconera " G ) Nonostante la lunga militanza bianconera.egli ha sempre ribadito che " mal digeriva " il fatto di non essere mai riuscito a mettere a segno un gol in campionato . E' vero, anche se, alcune fonti, danno " numeri erronei " in merito : Nessun gol nè in Campionato .. nè in Coppa Italia - in compenso, però, non si contano i gol che " non furono realizzati dagli avversari " grazie alla sua tenacia ed ai suoi preziosi interventi . Tuttavia, Castano mise a segno un, seppur esiguo, ma più che dignitoso bottino di " 3 gol " in ambito " europeo " : - Coppa Europa Centrale/ Mitropa Cup - 27 Maggio 1962 : Juventus vs Spartak ( compagine della ex Cecoslovacchia ) 3 - 2 ( match che venne disputato nella " casa " dei cuginastri granata, e cioè, " Il Filadelfia ", per " Lavori in corso " al Comunale ) - Coppa delle Fiere - 09 Novembre 1966 : Juventus vs Vitoria Setubal ( compagine portoghese ) 3 - 1 - Coppa delle Fiere - 17 Settembre 1969 : Juventus vs Lokomotiv Plovdiv ( compagine bulgara ) 3 - 1 e di questo match sono disponibili le seguenti immagini ( grazie a Gobbo Maltese ) ... - N.B. - se qualcuno si fosse nel frattempo . .. addormentato .. o si fosse fatto prendere troppo la mano, anzi, il bicchiere con qualche brindisi di troppo, faccia attenzione : delle due squadre un campo, la nostra Juventus è quella con " Maglia Bianca e pantaloncini neri " : insomma, il tutto per la serie .... " PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE " .. .. e qui mi fermo per proseguire e, forse, terminare nel corso della giornata di domani .. ( non è una " minaccia " .. ma bensì .. trattasi di un " Avviso ai Naviganti Bianconeri ) .. Sarà una notte piuttosto " tribolata " : la triste vicenda di Gianluca Vialli, se mai ce ne fosse ancora bisogno, ci fa capire quanto iniquo .. impietoso .. se non crudele .. possa essere il " destino " nei confronti di chicchessia e quanto labile sia il confine tra la vita e la ... ( e qui mi taccio .. anche perchè, proprio ieri, un mio carissimo amico, ahimè, se n'è andato senza neanche avere avuto il tempo di salutare : ciao Dante , già mi manchi, così come manchi a tutto coloro che ti hanno apprezzato e che ti hanno voluto bene .. ) Stefano !
  10. Caro Amica e Caro Amica, un'altra pessima notizia è giunta : anche il grande GIANLUCA VIALLI non è più con noi ... perdonatemi ma, affermare che sono triste, è un vero e proprio eufemismo ... Scusatemi, ma avverto la necessità di intimamente metabolizzare la perdita di Tino e Gianluca, Uomini, con la " U " maiuscola, ancor prima che calciatori, nei confronti dei quali ho sempre nutrito la massima ed incondizionata stima . Siete due persone squisite, Stefano !
  11. 29 MAGGIO 1985

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    ... invece di un seppur virtuale e gradito dono, la " Befana " che, detto tra noi, non ho mai avuto troppo in simpatia, ci ha portato questa struggente ed impietosa notizia che mai e poi mai avrei voluto che si manifestasse ... ... giuro, non ho parole, neanche quelle che, di consueto, fanno da più o meno intimo e sincero corollario quando, ahimè, a prescindere da un legame di parentela e/o amicizia, una persona a noi comunque cara viene a mancare ... .... Ciao Gianluca, ti ricorderò sempre così ... Stefano !
  12. ....impeccabile come sempre : condivido in tutto e per tutto ! Buona giornata, Stefano !
  13. .... amici, mettetela come volete, ma in lui ho sempre intravisto lo " spirito di non mollare mai e di essere di concreto e tenace aiuto per la squadra " di costui ...
  14. Cari fratelli bianconeri, Vi Ringrazio tutti, ma proprio tutti, per aver partecipato a questo doveroso " Omaggio alla Memoria " di ERNESTO CASTANO . Non ho dubbio alcuno che anche Lui, ovunque Egli sia, abbia assai apprezzato la vostra sensibilità. Il vostro desiderio di voler condividere con il sottoscritto il profondo ed intimo rammarico per il " trapasso " di Tino dal pianeta " Terra " in quella che dovrebbe essere una " Dimensione " astratta ed intangibile in cui, secondo ciò che ci è stato narrato, Egli dovrebbe tornare a " Riveder la Luce " , denota una sensibilità che vi onora, sia come " supporters bianconeri ", ma soprattutto, come " Persone " con la " P " maiuscola. Anche in nome e per conto di Ernesto ( Tino ) Castano, Grazie ed ancora Grazie ! E ciò che più mi onora e mi gratifica, sta nel fatto che, a differenza mia, molti di voi, per ovvie ed inconfutabili ragioni anagrafiche, seppur non l'abbiano mai visto giocare, e forse, chissà, è anche la prima volta che in maniera compiuta sono venuti a conoscenza del suo nome e della sua militanza bianconera, non hanno esitato nel voler lasciare un loro tangibile segno di affetto e riconoscenza nei confronti del validissimo ex calciatore juventino . Come ho accennato nel post di apertura, oggi ho avuto diversi impegni a cui attendere, ma, tra Venerdì e Sabato, spero di riuscire ad elaborare, sempre in questa sede, un post che, ancor più e meglio, possa celebrare le doti " Umane e Calcistiche " di ERNESTO CASTANO - 2 Maggio 1939 // 5 Gennaio 2023 - Capitano della " JUVENTUS F.C. 1897 " : lo merita ! - Se passate di qui, sempre e comunque, sarete i benvenuti ! Stefano !
  15. ... insomma, alla fin fine, tirando le somme, questo " DELISTING " di che nazionalità è ed in che ruolo gioca ?
  16. Grazie per aver lasciato il tuo contributo ! Buon Anno a te e famiglia, Stefano !
  17. Grazie per aver partecipato e per aver lasciato il tuo gradito contributo. Buon 2023 a te e famiglia, Stefano !
  18. Carissimo, ti ringrazio di cuore per le splendide e gradite parole che hai speso nei miei confronti ( e degli altri carissimi " amici/utenti di Vs " che hai citato ), anche se, essendo il sottoscritto del tutto conscio di non meritare tanta pregiata considerazione, altro non ho fatto che, prendendo a prestito l'incipit di una celeberrima frase attribuita a Gesù , l'ho mentalmente e debitamente modificata ed adattata al contesto di questo " topic " ricorrendo a questa " variante " e cioè .. " DATE A CESARE CIO' CHE E' DI CESARE & DATE A @Shingo Tamai & @Third stone from the sun CIO' CHE E' DI @Shingo Tamai & @Third stone from the sun " Ancora un meritatissimo plauso ad entrambi - Serena Notte, Stefano !
  19. .... e se il " destino " più e più volte non si fosse accanito contro di lui, non ho dubbio alcuno, il suo " palmarès personale ", peraltro già assai prestigioso, avrebbe potuto essere ancor più cospicuo, sia nella " SUA JUVENTUS " che in " Nazionale " Grazie per aver partecipato . Buon 2023 a te e famiglia, Stefano !
  20. .. forse non tutti sanno che .. tratto dalla " Gazzetta dello Sport " del 27 Dicembre 2011, a firma, Mario Salvini ... Uno stadio chiamato Roberto Bettega . Al Roberto Bettega, sì. Il Tacuary, squadra del barrio Zeballos Cuè di Asunciòn, Paraguay, ha lo stadio intitolato a un giocatore italiano. Che è una bella stranezza. Bettega non è il primo atleta vivente a dare il nome ad un impianto sportivo, questo no: a Cordoba, in Argentina, c’è uno stadio Mario Kempes; a Edmonton, in Canada la strada a scorrimento veloce vicina al Palazzo del ghiaccio di chiama Wayne Gretzky Drive; nella città francese di Apt il palazzo dello sport è intitolato a Michael Guigou, nazionale attuale campione del Mondo. Persino in Italia abbiamo palazzetti che portano i nomi del cestista Alessandro Fantozzi e del pallavolista Fefé De Giorgi. E sono solo esempi. Però che in Paraguay abbiamo pensato a Roberto Bettega, francamente, suona curioso. L’idea è stata di Francisco Ocampo, che dev’essere un bel personaggio, giacché al momento figura sia come presidente che come allenatore del Tacuary. E adesso non si sa, ma di certo una decina di anni fa faceva anche il procuratore. Fu lui che nel 2000 segnalò Tomas Guzman (oggi al Piacenza) alla Juve, e dunque a Bettega. Che Ocampo conosceva fin dai tempi in cui l’ex azzurro giocava in Canada. Durante la trattativa per Guzman il legame tra i due dev’essersi rinsaldato, e nel 2002 quando il Tacuary fu promosso per la prima volta in Primera Division, Ocampo ha saputo come onorare il vecchio amico. ... tra l'altro, una delle " Tribune " venne intitolata, indovinate a chi ? Al paraguaiano Heriberto Herrera, detto HH2 per distinguerlo da Helenio Herrera allenatore dell'Inter . Heriberto Herrera era anche soprannominato : " Sergente di Ferro " - allenò la Juventus dal 1964/69 - con il suo " Movimiento " fu il precursore del " Calcio Totale " del grandissimo Ajax di Johan Cruijff - La nota più negativa ? La totale incompatibilità di carattere con Omar Sivori .. tant'è che, con la delusione e la collera di tutti i supporters bianconeri ( compreso il sottoscritto ) la Società decise di cedere l'estroso ed assai talentuoso " italo/argentino " al Napoli . In quegli anni era una " JUVE FIERA e TOSTA " ma assai lontana dai " livelli d'eccellenza ", specie in campionato, raggiunti dalla Juventus di Boniperti-Charles- Sivori ecc.ecc. Nonostante ciò, HH2 riuscì ad ottenere risultati degni di nota : 1964/65 - COPPA ITALIA // 29 Agosto 1965 - sconfiggendo, all'Olimpico di Roma, l'Inter di HH1 per 1-0 con gol di Menichelli - ( ero sugli spalti ) Inter che il 27 Maggio 1965, in Finale, a San Siro, sconfisse per 1 - 0 il grande Benfica di Eusebio/Torres/Coluna/Simoès ecc.ecc. 1966/67 - SCUDETTO - JUVENTUS per la 13a volta CAMPIONE d'ITALIA - ULTIMA GIORNATA INDIMENTICABILE .. come se non meglio .. del " 5 MAGGIO " - L' Inter avanti di 1 punto, gioca a Mantova contro una squadra che, essendo ormai più che salva, nulla aveva da chiedere al Campionato, se non quel senso di " sportività e lealtà " che dovrebbe sempre accompagnare i giocatori quando scendono in campo, propedeutico ad evitare di alterare il regolare andamento dei canonici 90 minuti di gioco : e così fu . Risultato finale: MANTOVA - INTER 1 - 0 ( il gol dei virgiliani, in realtà, arrivò in seguito ad una " clamorosa papera " del portiere nerazzurro SARTI - ottimo interprete del ruolo, persona degna del massimo rispetto, ma quel giorno la fece proprio grossa - dopo un paio di stagioni giunse a Torino, sponda bianconera, come 12°- il titolare era Anzolin ) I bianconeri, invece, giocarono al Comunale contro la Lazio, che aveva bisogno di punti per salvarsi . Risultato finale : JUVENTUS - LAZIO 2 - 1 --- Non ci sono parole che possano appieno rendere l'idea di quale e quanta fu l'indicibile intensità dell' " ORGASMO DI FELICITA' A TINTE BIANCONERE " che accompagnò il " TRIPLICE FISCHIO FINALE DELL' ARBITRO " - FINALMENTE LA " VECCHIA SIGNORA " ERA TORNATA A VINCERE IL CAMPIONATO - NON ACCADEVA DAL CAMPIONATO 1960/61 - A ciò vanno aggiunte : - Al Comunale di Torino Finale della " Coppa delle Fiere " 1964/65 - La Juve, ahimè, venne sconfitta per 1-0 dai magiari del Ferencvaros - purtroppo, quella sera, sul terreno di gioco mancavano i 2 giocatori più importanti e decisivi di quella Juve, e cioè : Omar Sivori, spedito in tribuna per motivi disciplinari ( e torniamo a quanto ho accennato in precedenza ) ed il grande Sandro Salvadore, impegnato in Finlandia con la Nazionale per un match valido per la qualificazione della " Nazionale Azzurra " per i Mondiali del 1966 in Inghilterra. Non ho dubbio alcuno che, se entrambi fossero stati in campo, quella Coppa ora sarebbe nella " Bacheca Bianconera " - Per la prima volta nella sua storia la Juve raggiunse una semifinale di Coppa dei Campioni - era la stagione 1967/68 - l'avversario era il tosto Benfica a cui ho fatto accenno in precedenza ( anche se, i primi segnali che il " ciclo vittorioso " dei lusitani era ormai " quasi " giunto al capolinea - in Finale il MANCHESTER UNITED prevalse per 4-1 ) - ma, nonostante due prestazioni più che onorevoli, la Juve venne eliminata . - E tornando allo " Stadio Roberto Bettega " , purtroppo, per questioni legate a problematiche di carattere strettamente finanziario, al fine di sanare debiti pregressi, si arrivò alla improrogabile ed ineluttabile decisione di vendere il terreno su cui esso era stato costruito ... terreno che venne in seguito destinato ad altro uso : 2002 - 2014 " The End " della " BELLA MA BREVE FAVOLA " .
  21. MI SBAGLERO' .. MA CREDO CHE UNO " SPECIAL DEL MESE " PIU' DI QUELLO CHE E' STATO ASSEGNATO A TE .. SIA ..MOLTO MA MOLTO DIFFICILE DA TROVARE ! Complimenti vivissimi, Stefano ! P.S. - va da sè che estendo i miei più sinceri complimenti anche all'ottimo utente @Shingo Tamai -
  22. Carissimo, chiedo venia per il " ritardo sesquipedale " nel far seguito al tuo gradito messaggio .. ma ..una delle due : A ) O non mi è giunta " notifica " B ) Oppure mi è giunta .. ma .. come quel celeberrimo " calciatore giapponese " che qui, incredibile ma vero, nessuno cita, ( e che, a mio opinabile parere, fu il più grande in assoluto del " Panorama Calcistico Mondiale ", e cioè, il celeberrimo " RIMBAMB ITO ") devo averla " archiviata " in qualche remoto ed oscuro anfratto della mia, ahimè, obnubilata mente C ) E saltando di pala in frasca, con riferimento a ciò che del tuo assai piacevole post ho evidenziato in rosso, se mai ce ne fosse ancora bisogno, confermo e ribadisco che sei una persona veramente speciale con la quale, sempre e comunque, il rapportarsi è " fonte " di gran piacere . Rinnovo gli auspici per un sereno e prospero Anno Nuovo a te e famiglia, Stefano !
  23. Amico, per ciò che concerne l'accostare al nascituro il nome di un calciatore, a cavallo tra la fine degli anni 50 e l'inizio degli anni 60, in ITALIA vi fu una vera e propria PANDEMIA .. di .. OMAR .. ca va sans dire .. il grande ed immenso OMAR SIVORI Auguro a te e famiglia un sereno e prospero Anno Nuovo, Stefano !
  24. .... e sicuramente, senza indugio alcuno, non posso e non voglio esimermi dal porgere a te e famiglia i miei più sinceri e cordiali Auguri di un prospero e sereno Anno Nuovo ! Cordialmente, Stefano !
  25. Caro Agostino, anni 50/60 quando il " Giuoco del Calcio " era veramente e solamente un " Giuoco " che ai suoi appassionati diffondeva e donava semplici ma intense ed indicibili " fragranze " di cui, ahimè, da tempo, molto tempo ormai, si sono smarrite le coordinate . Rinnovo a te e famiglia un Augurio per un sereno e prospero Anno Nuovo, Stefano !
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