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29 MAGGIO 1985

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  1. 12 ore fa, Buffon75 ha scritto:

    Caro Stefano, quanto dolore in questo articolo. 

    In un mondo senza social, sapere cosa stava accadendo ad Andrea Fortunato, era veramente difficile. L'apparenza era quella di un ragazzo svogliato che non si impegnava. 

    Personalmente ho sempre dubitato di questa chiave di lettura. Pensavo di più ad una difficoltà di inserimento in una grande squadra. Del resto anche sua maestà Le Roi Michel ne aveva sofferto un decennio prima. 

     

    Poi l'amara scoperta. Tutto era più chiaro. Non dimenticherò mai quando lo scoprii insieme al mio compianto padre. Lui mi disse che non bisogna mai giudicare le persone senza conoscerle. Avevi ragione papà 

     

    Andrea Fortunato se ne andò di martedì. Io, quasi ventenne, da due giorni ero alle prese con un grosso cambiamento di vita che mi aveva scombussolato l'esistenza. Ma quella triste notizia fu in grado di scuotermi. Forse perché appunto associato ad una mia personale situazione di vita, non scorderò mai lo sgomento che suscitò in me quella notizia. Per anni ripensai a quel fine aprile, elencando tutte le disgrazie accadute e includendo anche la morte di Andrea. 

     

    Che tristezza. 😭

     

    E comunque grazie per avermi fatto leggere queste parole. 

     

    Un caro saluto e un abbraccio virtuale, carico di buone cose a te ed alla tua famiglia ❤️

     

    3 ore fa, Aspettando-Zavarov-1988 ha scritto:

    Quello che gli fecero è la macchia più vergognosa che accompagna il tifo juventino. Purtroppo dobbiamo dirlo.

     

    Di Fortunato ricordo in particolare una telefonata durante i mondiali del '94 a una trasmissione sportiva, in cui rassicurava tutti sulle sue condizioni e dimostrava grande allegria anche in un momento difficile. Parlava di calcio con passione. In quel momento sperai che ce l'avrebbe fatta.

     

    Bravo ragazzo, bel giocatore, per sempre nei nostri cuori.

    Cari fratelli bianconeri, 

    le vostre due riflessioni grondanti di saggezza e di profonda ed irriducibile passione per la nostra amata " Vecchia Signora ", oltre che ad avermi commosso, sono la " prova - provata " che, Grazie a Dio, ci sono ancora Persone come voi (persone rigorosamente con la " P " maiuscola ) che hanno in dote la capacità, ormai sempre più desueta, di sapersi compiutamente rapportare con i propri simili ( ergo : esseri umani )  

     

    @Buffon75   

     

    Poi l'amara scoperta. Tutto era più chiaro. Non dimenticherò mai quando lo scoprii insieme al mio compianto padre. Lui mi disse che non bisogna mai giudicare le persone senza conoscerle. Avevi ragione papà 

     

    Tuo padre non aveva ragione .. bensì .. aveva " ragionissima " - fortunato tu ad avere avuto un " Genitore " del genere .. e .. presumo .. 

    un " Mentore Bianconero " di siffatta compostezza ed erudito stile di vita ! 

     

    Cordiali saluti ad entrambi, .salveStefano ! 

     

     

     

     


  2. Il 25/4/2024 Alle 20:06, Nicola73 ha scritto:

    Mamma mia che ricordi mi risveglia questo topic, qualche giorno prima se non ricordo male sembrava che si potesse riprendere poi mi ricordo che quel giorno ero in stazione e c'era una radio accesa che dava la notizia della sua morte, liberi di non credermi ma ogni volta che rientro in quella stazione il ricordo mi attraversa la mente come un brivido. 

    Caro fratello bianconero, 

    dimmi un solo motivo ... una ragione di qualsivoglia genere ... che possano ingenerare in me il dubbio che tu, 

    specie in un contesto come questo, ti sia di " sana pianta " inventato il tuo gradito e toccante aneddoto. 

     

    Purtroppo .. e/o .. per fortuna, dipende dalle circostanze, sia nel bene che nel male, salvo l'essere affetti da " problematiche "

    legate all'età che avanza e di conseguenza alla " memoria che gioca brutti scherzi ", certi episodi/eventi ci accompagnano e

    ci accompagneranno sempre per tutta la nostra vita. 

     

    Cordialmente, .salveStefano !

       

    • Grazie 1

  3. 9 ore fa, Buffon75 ha scritto:

    Ricordo le critiche e il fango gettato su questo ragazzo 

    Ricordo anche lo sgomento che provai quando si seppe della sua malattia. E ancor di più il dolore nell'apprendere della sua scomparsa. 

    Povero Andrea. 

    Che la terra ti sia lieve 

    RIP

    tratto da " Juventino vero " del 24 Aprile 2010 - a firma - Riccardo Gambelli - ( splendido " Omaggio alla Memoria " del mai dimenticato

    Andrea Fortunato ) 

     

    Fratello Andrea
    Ricordo tutto perfettamente. Cadeva il giorno 2 aprile 1994 quando mi recai a Torino per assistere alla partita Juventus-Inter. Vinse la Juve 1 a 0, autogoal di Ferri. Mi ritrovai in tribuna numerata grazie all’invito di Fabrizio Ravanelli, su sollecitazione di Silvio Giusti, amico e grande capitano di lungo corso della Lucchese.
    Terminato il match ebbi la fortuna di conoscerti, solo per pochi minuti, stringendoti la mano. Ti trovavi in compagnia di un distinto signore nell’antistadio del Delle Alpi, probabilmente stavi recandoti a ritirare la tua auto, quando mi avvicinai e ti porsi la mano, che tu, molto gentilmente, stringesti. Eri perdutamente scosso, avendo potuto ammirare alcuni striscioni che ti criticavano duramente, con il sottofondo di assurdi fischi ogni qual volta toccavi il pallone. Mi fu spiegato che eri nel mirino della tifoseria perché eri svogliato in allenamento e durante le partite. Potei ammirare i tuoi occhi, profondamente tristi, ancora sulle scene della contestazione. Ma forse quegli stessi occhi già leggevano il tuo tragico futuro, che avrebbe stonato con il cognome che portavi da sempre: Fortunato.
    Quei due fari verdi mi ricordarono quelli marroni di Ayrton Senna, quando a Budapest il mio amico, concittadino, Alessandro Nannini mi condusse nel box della Mc Laren a conoscere “the Magic”. Gli occhi di Ayrton erano profondi e afflitti, con il destro perennemente velato di lacrime. Uno sguardo malinconico anche quando sorrideva.
    I vostri occhi, il vostro sguardo erano uniti da un doloroso destino, che ha sconvolto tutti gli sportivi del mondo, che non vi dimenticheranno mai.
    Quel giorno, caro Andrea, soffristi tanto, non potendo accettare le umiliazioni che arrivavano, incessanti come pioggia battente, dagli spalti del Delle Alpi. Tutti quei tifosi, purtroppo, non sapevano che ti eri ammalato gravemente! Gli stessi tifosi che, alcuni mesi dopo, tappezzarono la curva con un immenso striscione su cui era scritto: “Perdonaci Andrea”.
    Tu perdonasti di sicuro, troppo buono era il tuo cuore, che accompagnava un carattere mite ma forte nell’affrontare una malattia dal nome “leucemia”.
    Ti ricoverasti nel vecchio Ospedale Monteluce di Perugia, reparto di ematologia del Prof. Martelli, uno tra i migliori in Italia, dove tu sfidasti la malattia da vero guerriero come eri, con forza e serenità, dimostrata già dal primo giorno in cui il Prof. Pileri ti comunicò il nome terribile del tuo male.

     

    Il dott. Agricola, seduto accanto a te, abbassò lo sguardo immediatamente ed un brivido freddo percorse la sua schiena. Tu, invece, chiedesti con una disinvoltura degna di un moschettiere: “Quando iniziamo le terapie?”.
    Meraviglioso Andrea, quando scendevi, capelli al vento, sulla fascia sinistra annichilendo gli avversari, con il tuo sinistro magico che disegnava dei cross d’autore per i tuoi compagni, gli arieti dell’attacco. Esplodesti con la maglia del Grifone, meritandoti di essere definito il nuovo Cabrini.
    Nella Juve, purtroppo, giocasti con il freno a mano tirato; il tuo organismo, ahimè, stava impegnandosi in una furiosa partita contro i globuli bianchi che avanzavano spietatamente.
    Ci lasciasti il 25 aprile 1995.
    E’ proprio vero che quando muore un ragazzo si scatenano sempre dei sentimenti contrastanti: il dolore immenso ed una grande rabbia che ti porta a chiederti il perché questo accade, senza possibilità di avere risposta.
    I funerali si svolsero nella cattedrale di Salerno, con le sue vie piene di persone che assistevano al tuo passaggio, mentre riposavi all’interno di una bara in legno coperta di fiori e sciarpe di vari club, seguito dalla mamma, dal papà, dai fratelli e da tutta la Juve al completo.
    Non dimenticheremo mai Capitan Vialli all’interno della chiesa, mentre di fronte ad un microfono, con tanto di divisa sociale, parlò a nome di tutti i compagni. Nel silenzio assoluto e tra singhiozzi non trattenuti riuscì a salutarti, mentre stavi partendo per un viaggio senza ritorno: “Addio Fratello Andrea, vinceremo per te”.
    E così è stato, per lunghi dodici anni.

    Infatti, la domenica successiva la Juve si recò, con il lutto al braccio e il profondo dolore nel cuore, a Firenze, dove stravinse per 4 a 1, cucendosi praticamente sulle maglie il 23esimo scudetto, il primo di una lunga serie.
    Il 21 maggio fu il giorno ufficiale dei festeggiamenti per il ritorno alla vittoria dopo nove anni di digiuno e Ravanelli, mentre versava lacrime sincere, scrisse sulla pietra delle parole vere come il sole: “Uno scudetto che non cancella il dolore per una vita strappata”.

    Arrivederci Fratello Andrea. 

     

    - Caro fratello bianconero, niente  niente altro ho da aggiungere, se non, augurarti una buona serata a te e famiglia, .salveStefano !

     

     


  4. ... un video talmente struggente ed intriso di umano sconcerto e di amara consapevolezza di quanto 

    perfido ed iniquo possa essere il nostro destino. Lo confesso, mi ha talmente coinvolto e commosso

    fino al punto di far calare sul mio viso ( così come scrisse il librettista  de " L'Elisir d'Amore " di Gaetano Donizetti )

    " una furtiva lagrima " ( rigorosamente con la " g " ) - ( anche se, sono sincero, le " furtive lagrime " sono state più di una )

    Quoto

     

      

      

     

     


  5. 8 minuti fa, annalisa1964 ha scritto:

    Sempre un piacere leggerti  . Insieme ad Andrea anche io ho il mio angelo custode . Stessa  passione per il calcio e per i colori bianconeri . Li vedo correre insieme dietro quel pallone che tanto hanno amato . Destino crudele

    Cara sorella bianconera, 

    sebbene io sia del tutto conscio che non merito, assolutamente non merito, tanta pregiata e graditissima considerazione, 

    avverto l'obbligo, e nel contempo, il piacere di Ringraziarti per le parole di apprezzamento che hai inteso spendere nei 

    confronti della mia persona : sei veramente troppo gentile !

    Buona serata, .salveStefano !

    • Mi Piace 1

  6. 5 ore fa, xtreme ha scritto:

    Io ricordo una intervista di Vialli di tanti anni fa in cui aveva un pensiero per Fortunato. Non ricordo il pensiero ma ricordo che finiva "che ora ci guarda da lassù". Ora anche Vialli è assieme a lui nel regno dei cieli. Come passa il tempo.

    ... In occasione della seconda edizione della Giornata Mondiale della Tutela della Salute nello Sport, Gianluca Vialli ricorda il suo ex compagno di squadra Andrea Fortunato nel giorno del  venticinquesimo anniversario della sua morte...  .ehm

    Quoto



     

    ... ora si sono ricongiunti su quei " Campi di Calcio " sospesi lassù tra nuvole e cielo, orgogliosi di aver indossato ed onorato la 

    gloriosa " Maglia Bianconera " e, seppur con tempi e modalità diverse, d'essere sempre scesi in campo per difendere e far

    rispettare il buon nome della " Vecchia Signora " ! 


     

    Quoto


     


     

    Andrea e Gianluca, un virtuale ma sincero abbraccio ad entrambi, .salve Stefano !

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    • Grazie 2

  7. Parzialmente tratto da : " Il Pisa siamo noi - Chi ha il Pisa nel cuore " - del 06/01/2011 - 

    Esaustivo ed assai " toccante resoconto " di come, troppo spesso, l'incedere del nostro cammino sul pianeta " Terra ", 

    per molti esseri umani, in maniera perfida e sibillina, possa assumere toni e connotati di una vera e propria " Via Crucis ".

    Per certi aspetti, questa tristissima ed iniqua vicenda, mi rimanda alla memoria il " Calvario " di Armando Picchi, l'assurda

    tragedia di Alessio Ferramosca  & Riccardo Neri .. per non parlare dei " 39 dell'Heysel " .. Erika Pioletti venuta a mancare

    in Piazza San Carlo a Torino ove si era recata per, seppur virtualmente, stare vicina alla sua " Juve " .. e .. ca va sans dire .. 

    Gianluca Vialli , troppo presto rapito agli affetti dei suoi cari e di tutti coloro che lo hanno apprezzato sia come " calciatore ",

    ma soprattutto, come " Uomo " con la " U " maiuscola.

     

    Fortunato nasce a Salerno il 26 Luglio 1971.Andrea giocava come difensore nel ruolo di terzino; dopo i primi calci al pallone all’età di 13 anni lascia Salerno dopo aver giocato nelle squadre di periferia e nella Giovane Salerno,una squadra locale dilettante, per partire verso il Nord entrando a far parte del Como, a patto con i genitori di proseguire sempre gli studi prendendo il diploma di ragioniere perché non si sa mai come può andare nel calcio.
    Invece nel calcio ci entra da professionista giocando appunto con il Como nell’ottobre 1989 esordendo in Serie B nella partita contro il Cosenza vinta per 1 a 0. In quella stagione colleziona 16 presenze,la squadra subisce continui cambi di allenatore che di fatto la fa retrocedere. In Serie C1 viene chiamato alla guida della panchina comasca Eugenio Bersellini (allenatore del Pisa nella stagione 1993-94) che fa ritrovare serenità alla squadra e alla società facendola arrivare terza in classifica perdendo però poi lo spareggio play-off; Fortunato diventa una colonna portante della squadra giocando ben 27 partite.
    Nell’estate del 1991 viene ingaggiato dal Genoa di Aldo Spinelli per 4 miliardi di Lire,una vetrina importante perché in Serie A, ma allo stesso tempo difficile perché titolare gioca il Brasiliano Branco,oltretutto un litigio con Maddè,vice allenatore di Bagnoli in quell’anno,lo fa allontanare dal Genoa che lo “parcheggia” in prestito al Pisa in Serie B.

    Nella stagione 1991-92 colleziona 25 presenze nella squadra nerazzurra allenata da Ilario Castagner giocando con  calciatori del calibro di Chamot,Cristallini,Rotella,Simeone,Ferrante per citarne alcuni.
    Un solo anno dove tutti hanno potuto ammirare la bravura e la classe di questo Calciatore.

    L’anno successivo ritorna alla “casa base” del Genoa dove gioca per 33 partite e riesce a segnare anche tre reti,proprio nell’ultima giornata siglò la rete in Genoa-Milan terminata 2 a 2 che valse la salvezza per la squadra ligure. Il presidente Spinelli aveva richieste durante l’anno per Fortunato ma anche per Christian Panucci,e proprio Spinelli disse a Fortunato prima della fine del campionato che lo aiutasse a far salvare la squadra e poi lo avrebbe lasciato partire per le squadre che lo richiedevano, e così fu,il Genoa si salvò e Andrea Fortunato viene ingaggiato dalla Juventus dove gioca titolare e registra 27 presenze segnando un gol. Arrigo Sacchi,C.T. della Nazionale lo convoca qualche volta e il suo esordio in azzurro avviene il 22 settembre 1993 contro l’Estonia; per il successivo Mondiale negli USA, Sacchi non lo convocò a causa del rallentamento fisico, all’inizio inspiegabile, che causò anche dei diverbi con i tifosi accusandolo di scarso impegno.
    Il dottor Riccardo Agricola (responsabile sanitario della Juve) lo fa sottoporre ad alcune visite e analisi,perché appunto Andrea sembrava affaticato,non giocava più come prima quando metteva l’anima (disse che ‘in campo darei l’anima anche per mille lire’),un concentrato di energia ed esplosività che all’improvviso sembrava spenta. Il 20 Maggio 1994 inizia la storia drammatica di Andrea Fortunato: gli viene diagnosticata all’ospedale Molinette di Torino una forma di leucemia linfoide acuta. Gli ultras bianconeri si strinsero attorno al giovane difensore chiedendo pubblicamente scusa per il trattamento che gli avevano riservato in precedenza. Dichiara di ‘voler vincere questa battaglia’. Fu trasferito all’ospedale di Perugia per sottoporsi ai trattamenti di chemioterapia e parziali trapianti cellulari da parte della sorella e dal padre , non potendo ricevere totale trapianto del midollo osseo. Il fisico di Andrea migliora e si parla di una totale guarigione  dalla malattia,viene convocato in occasione della partita contro la Sampdoria il 26 Febbraio 1995, ma comunque non scenderà in campo. Il padre gli dona cellule del suo midollo osseo e si vede qualche miglioramento,inizia anche un lavoro di riabilitazione in palestra,viene continuamente incitato e tempestato di telefonate dai suoi compagni di squadra,Vialli,Baggio e Ravanelli su tutti.
    Si vede nuovamente ottimismo perché Andrea migliora; però è solo un illusione perché il 25 Aprile 1995 una banale influenza riesce a stroncare il fisico di Andrea ancora non del tutto guarito.
    Il funerale si svolse a Salerno davanti a cinquemila persone,Gianluca Vialli e altri giocatori tennero discorsi d’addio davvero toccanti.
    Andrea è stato un campione,avrebbe vinto e meritato tanto altro,era uno che dava l’anima in campo,dava tutto,lottava su tutti i palloni,poi purtroppo ha dovuto combattere la sfida più difficile. La malattia,l’ha affrontata come sempre con tenacia e con la voglia di potercela fare alternando alti e bassi di umore,  ha lottato con tutto se stesso,non ce l’ha fatta,ma per noi è sempre lì in mezzo al campo a rincorrere gli avversari,a saltare di testa e a correre sulla fascia fino all’ultimo secondo.

     

    Caro Andrea, sempre e comunque nei nostri image.png.b66b086fe5aa112ad9426bfa3e3a810f.png cuori ! 

     

    .salve Stefano !

     

     

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    • Grazie 11

  8. uum In che ruolo gioca questo .. Delisting .. ?

     

     

     

    P.S. - va da sè che sto scherzando :  ogni tanto " alleggerire " un po'  la " pesante atmosfera " che da diverso 

    tempo, con accezione non proprio positiva, verga le vicissitudini legate alla nostra " Juventus " , sia sul terreno

    di gioco che al di fuori di esso, può rendere meno cupo e fosco il nostro affetto per la " Vecchia Signora " 

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  9. Il 3/4/2024 Alle 17:45, gypsyola ha scritto:

    Un tema che mi sta molto a cuore. Per me e' inconcepibile andare allo stadio a fischiare la mia squadra, i miei giocatori, il mio allenatore (che, sia chiaro, non avrei rivoluto 3 anni fa' e che prego sia esonerato quanto prima da..anni). Forse lo farei se il calcio fosse solo spettacolo (ti rispondo in amicizia @badboy, poi con quell'avatar mi fai vibrare ogni volta che ti leggo), se non vi fosse una controparte (come per esempio accade a teatro, al cinema), ma il calcio e' competizione, e la Juve per me (e certo anche per chi fischia) e' una fede, e' identita'. e' la storia intima, personale e condivisa. La Juve e' una delle cose piu' importanti della mia vita, e' l'unico canale ancora aperto con la mia infanzia, la mia adolescenza,  la mia giovinezza. L'unica costante, insieme ai famigliari piu' vicini, di una vita intera. Non e' (solo) spettacolo.

    Ad ogni modo, non credo proprio che sia una questione generazionale come sempre @badboy faceva notare, e come ho notato qui su VS dai commenti di tanti utenti che hanno la mia eta' (sui 50) o sono anche piu' grandi di me. 

    Sento di aver condiviso il titolo del post a volte, come ho scritto una volta il disagio provato nella prima casalinga di quest'anno contro il Bologna al silenzio, ai fischi e ai mormorii mi fece considerare di non tornare piu' allo stadio. Poi ci sono tornato in tempi piu' felici, ma ero allo stadio anche contro l'Empoli e per lo meno il sostegno della Sud, che mancava contro il Bologna, bilanciava i mormorii e i fischi a fine partita. Per ieri sera avevo comprato il biglietto ma per impegni di lavoro non ho potuto esserci. I fischi di cui leggo (ero in un pub molto rumoroso e non li ho avvertiti dall'audio) mi avrebbero fatto male, pur condividendo l'opinione di tutti verso il giocatore in questione. 

    Per concludere: io critico il club, critico l'allenatore, critico i giocatori tra noi gobbi senza lesinare alcun pensiero, anche quelli piu' rabbiosi (Mister parlo di te). Ma quando la Juve gioca contro un'altra squadra, o quando parlo con tifosi di altre squadre, io sono solo un tifoso accanito, e "torno a casa senza voce". Sempre e comunque.

     

    23 ore fa, Mamma come sono Gobbo ha scritto:

    Caro wonderwall, mi piace il tuo post e lo condivido in tanti punti.

    penso che il problema sia che per molti Juventini vincere è L unica cosa che conta, ma avere la coppa Italia come unica possibilità di vittoria non calza a tanti Juventini. 

    Diciamo che non calza alla Juve.
     

     

     

    21 ore fa, Cjrano ha scritto:

    È giusto, c’è un trofeo da vincere e bisogna vincerlo, non li capisco quelli a cui non interessa, ancora meno capisco chi spera in una sconfitta sperando nell’esonero dell’allenatore, che poi magari non arriva comunque. La Juve si tifa sempre, sia quando dà gioie sia quando ci dà dispiaceri come in questi ultimi anni, però credo anche che qualche fischio non ha mai fatto male a nessuno e quando è meritato bisogna accettarlo. Da questo punto di vista il nostro stadio è stato anche abbastanza magnanimo, se ora si comincia a perdere la pazienza io capisco eccome.

     

    21 ore fa, Michael Laudrup ha scritto:

    Fermo restando che essendo un convinto liberale credo che uno nei limiti del lecito possa esternare la sua opinione nei modi che ritiene più opportuni.

    Detto questo però io quindi parere assolutamente personale non ho mai concepito i fischi verso i membri della propria squadra a meno che non ci fosse una chiara ed inequivocabile mancanza di impegno (casi quindi che si contano sulle dita di una mano)

    Nel calcio e nello sport si vince e si perde ed un tifoso in quanto tale dovrebbe sostenere la squadra sempre e comunque,non vedo che utilità abbia fischiare anche perché i fischi non aiutano certo a fare meglio ma ribadisco è come la vedo io.

    Il discorso trito e ritrito dei tifosi del Real che fischiano ecc.ecc è solo uno dei tanti esempi,potrei portarne anche io molti di più di tifoserie che incitano squadre che non vincono mai e che sono pure in serie b o c.

     

    11 ore fa, alex65viareggio ha scritto:

    La Coppa Italia è pur sempre un trofeo da aggiungere in bacheca. Voglio vincere sempre

    Fischi, stramazzi notturni e tanto altro fanno parte del gioco. Pago il biglietto, protesto quanto mi pare purché sia in modo civile

    Tuttavia augurarsi di perdere una partita o addirittura di non passare il turno di coppa fa pensare che sei tutto ma non un vero tifoso

     

    5 ore fa, Icarius ha scritto:

    Ma di cosa parliamo? 

    Siamo una tifoseria che a un certo punto ha smesso di festeggiare gli scudetti perché pensava non valessero nulla.

    Io a una simile tifoseria non darei nessun peso, figuriamoci poi quando fischia.

    Se quello che hanno fatto a noi lo scorso anno l'avessero fatto all'Inter, alla Roma, al Napoli o anche solo alla Fiorentina ci sarebbero state sommosse popolari. 

    Noi invece al massimo abbiamo disdetto qualche abbonamento a Sky e a DAZN, ma giusto per qualche mesetto.

     

     

     

     

    5 ore fa, zebra67 ha scritto:

    Devo confessarti che questa frase mi ha aperto un mondo.

    Mi ha dato un sacco di spunti di riflessione, e di questo ti ringrazio.

    Mi sono accorto che il tifo è evoluto negli anni, e sono io ad essere rimasto ancorato ai vecchi schemi, alla vecchia concezione.

    Il tifoso, oggi, si sente anche un fruitore di uno spettacolo, non solo un adepto di un culto di massa.

    Io sono un tipo concreto proprio di natura, a spettacolo ed estetica ho sempre attribuito importanza minore, privilegiando il risultato, e di conseguenza per me tifo è sempre stato sostegno "fino alla fine" e non ho mai contemplato la possibilità di fischiare perché non stavo apprezzando uno spettacolo.

    Le uniche cose che fischierei sono la mancanza di professionalità e il dileggio/offesa al pubblico. Se un calciatore è palesemente sovrappeso, o la sera prima ha fatto nottata, o si è ubriacato, ha mancato di rispetto alla società che lo paga e allo spettatore che paga per vederlo, e quindi va sonoramente fischiato e reso bersaglio di disapprovazione.

    Però capisco che la prospettiva si è evoluta, e ora lo spettatore/tifoso prende in esame anche altre cose, quindi se vede una esibizione non all'altezza, la disapprova, anche se magari chi è in campo ha un comportamento professionale integerrimo.

    Questo è il bello di confrontarsi civilmente in un forum, ci si arricchisce.

    Naturalmente non posso cambiare la mia natura e continuerò a "fischiare" solo nei casi sopra citati, ma cercherò di avere maggior comprensione verso chi disapprova una prestazione, purché non arrivi all'eccesso di augurarsi delle sconfitte per una sua crociata personale (contro un proprietario, un dirigente, un allenatore, un gruppo di calciatori).

     

    3 ore fa, marianox ha scritto:

    Essere una società tra le più blasonate della terra porta con sé degli oneri.

    Il primo di questi è avere tifosi molto esigenti ,quasi mai competenti ma esigenti sempre.

    Il secondo è che molti tifosi vuol dire anche molte opinioni e quindi divisioni.

    Detto questo in nessuno stadio anche meno blasonato ,persino in quelli  terza categoria, si tifa e basta... c'è sempre l' allenatore od il giocatore che divide o mette tutti d'accordo a seconda del periodo.

    Il Catania che non è certo il top ha appena vinto la sua prima Coppa Italia di categoria, dovrebbe essere in festa ma sta al terzo tecnico, con i tifosi che si scannano tra loro su proprietà, calciatori e tecnici da mesi, una società che ha rischiato di sparire dal calcio e dovrebbe baciare terra per essere ancora in campo,  tanto per fare un esempio.

    Figuriamoci noi che godiamo ,si fa per dire,di un calcio orribile ed una società un tantino in burrasca da cinque anni. 

    Questo non vuol dire che non sia d'accordo con il principio, infatti non ho mai fischiato la Juventus o un suo tesserato manco quando frequentavo la Curva ,al Comunale, quando si la domenica era una bolgia con qualsiasi posizione in classifica, ma do per scontato che i fischi sono parte della passione del tifo, e se devo essere sincero li trovo meno deprimenti del silenzio assordante degli ultimi anni allo Stadium, almeno sono un segno di vita da parte di una tifoseria un tantino spenta.

     

     

    Cari fratelli bianconeri, 

    seppur con qualche leggero ed ininfluente distinguo, condivido appieno e faccio anche miei sia il tono che il contenuto

    dei vostri assai graditi post ! 

     

    Buona serata, .salve Stefano !

    • Grazie 5

  10. Carissimo @Wonderwall84 condivido e sottoscrivo appieno sia il tono che il contenuto che animano ed accompagnano la tua profonda e dotta manifestazione di profondo e strenuo affetto nei confronti della nostra amata " Vecchia Signora ".

     

    Trattasi di pregiate e ponderate considerazioni da collocare in ambito : " Che si vinca o che si perda .. sia nella buona che nella meno fausta sorte .. fino alla fine ...sempre e solo Forza Juve " . Ed il sottoscritto, che segue la nostra amata " Juventus F.C. 1897 " fin dagli anni '50, quando lo strumento di lavoro .. ergo .. il pallone era di vero cuoio e le " cuciture " andavano ammorbidite ed accarezzate con " grasso di bue ", e soprattutto, non cambiava direzione ad ogni refolo di vento, così come invece da diversi anni accade con gli attuali, con e per la " Madama Bianconera " ne ha viste e fatte di ogni sorta e risma .. fino ad idealmente elevarla ad inseparabile " compagna di vita " . 

     

    Ma, se mi è concesso, senza essere accompagnato e mosso da spirito di polemica alcuna, confidando sulla tua tolleranza/comprensione, nel tua pregevole disamina, a mio opinabile parere, e " facendo un po' le pulci " al tuo, peraltro a me assai gradito, post, c'è un " passaggio " che ritengo essere un po' troppo severo e penalizzante nei confronti di una più che discreta parte della tifoseria bianconera

     

    uum A cosa mi riferisco in particolare ? A ciò che, della tua piacevole e benvenuta riflessione, ho evidenziato in grassetto ed in rosso ... .ehm

     

    " La semifinale di coppa Italia ha restituito un sorriso e un barlume di fiducia dopo un bimestre terrificante, fatto di agonia sportiva, tristezza calcistica e mancanza di identità.

    Pur non cancellando affatto tutti i leciti motivi di totale assenza di fiducia verso situazione, staff, società e soprattutto guida tecnica, bisogna ricordare sempre che la Juventus si sta giocando un trofeo. Non la Champions League, certo. Ma un trofeo che il tifoso Juve, quello vero, vuole vincere. Perché, nonostante qualcuno anche pubblicamente sembra averlo dimenticato, vincere è e deve essere unico obiettivo.

    Purtroppo, anche ieri sera il popolo bianconero confermava la sua condizione di squilibrio totale, figlia della modernità e dell'assenza della famiglia Agnelli quale simbolo identitario che ha sempre contraddistinto la Juventus divulgando appartenenza. Vedere uno stadio diviso tra chi fischia e chi tifa, chi incita allenatore e chi contesta da l'idea di un mercato del pesce e non certo di un fortino inespugnabile. Indebolisce la Juve invece di renderla più forte.

    Forse non è più tempo per noi, tifosi di una generazione se non vecchia, non certo ultima, che oggi, in caso di presenza, al posto delle canzoncine per Allegri, dei cori a petto gonfio sulla goliardia ultras, dei fischi ad Alex Sandro o delle contestazioni a partita in corso anche verso un presidente ormai non più parte formale della Juve, avremmo solo un obiettivo... sostenere la squadra senza dividersi tra fazioni e contrade.

    Questo non vuol dire sostenere il singolo. Ma la squadra. Non allegri. Non tizio o Caio. Senza fischiare o contestare a partita in corso. Ma in caso, solo alla fine.

    E che importa poi dell'insalata di dietrologie e discorsi annessi e connessi, magari collegabili alla realtà, ma non certo rilevanti. C'è la Juve in campo e una coppa da vincere.

    Tutto il resto rimane fuori. Fino alla fine.

     

     

    - Escluse le seguenti tipologie di pseudo " Tifosi della Juventus " ( e trattasi di " minoranze " ) .. e cioè .. i .. .ehm

     

    A ) I violenti per antonomasia  che vanno allo stadio come se dovessero andare in guerra e spesso prevaricano i " diritti " di altri sostenitori bianconeri 

    B ) Coloro che, per anni ed anni, considerarono il " Club Bianconero " una sorta di " Bancomat personale " ( leggi : biglietti ed affini )

     

    .. resto sempre e comunque convinto che .. .ehm 

     

    C ) Visto e considerato che ogni essere umano è diverso dall'altro, e che ciascuno di noi ha il proprio " metro " di giudizio/sensibilità ... doti che di norma

    oltremodo si " esaltano " sia in positivo che in negativo a seconda delle imperscrutabili ed imprevedibili  vicissitudini calcistiche ( nel " nostro caso ",

    ovviamente, mi riferisco a quelle a " tinte bianconere " ) fare una sorta di distinguo tra " JUVENTINO VERO  " .. & .. " JUVENTINO NON VERO " mi pare 

    essere una sorta di iniqua " penalizzazione/immiserimento " che lede e svilisce la più o meno " MANIFESTA JUVENTINITA' " di chi ha la Juve nel cuore !

     

    D ) Per circa 30 anni, oltre ad averlo fondato, ho gestito uno " Juventus Club " ( fin dai tempi in cui la " Sede " della Juventus era in Galleria San Federico 54, in pieno centro a Torino - rammento ancora il numero di telefono : 011/516222 ) - Pur vivendo a circa 250 km da Torino, ho organizzato non so quante  " trasferte " sotto la  Mole .. ed in giro per l'Italia .. senza parlare delle " trasferte " al di là degli " Italici " confini ( la prima fu : AJAX - JUVENTUS  - Finale di Coppa dei Campioni 1973 - In treno in quella che era l'assai ostica Jugoslavia di Tito - tra Andata e Ritorno circa 50 ore di treno-  ogni 100 Km - i soldati " titini " salivano sul treno per controllare i documenti ) .. e ti posso assicurare che ogni supporter bianconero aveva il proprio modo di soffrire/gioire per la " Vecchia Signora  ".. ma nessuno .. proprio nessuno .. l'ha mai tradita .. perchè erano .. " JUVENTINI VERI " - 

     

    E ) Il mio " battesimo " in uno stadio per assistere ad una partita della " Juventus " avvenne il - 6 Aprile - dell'A.D. 1958

    ROMA - " STADIO DEI 100.000 " ( Stadio che divenne " Stadio Olimpico " nel 1960 in occasione delle Olimpiadi ) 

    Partita : " LAZIO - JUVENTUS " - La Juve per prevalse per - 1 a 4 - // 3 gol di Charles - 1 gol di Sivori // 

    Miglior " battesimo " non avrei potuto avere  ( dal 1958 al 1968 ho vissuto a Roma in quanto la mia famigli lì si era 

    trasferita per questioni legate all'attività del mio genitore .. ca va sans dire .. juventino come .. se non più .. di me, 

    anche perchè, a differenza mia, lui incarnava quello che era il vero e pregiato " Stile Juventus " - rispetto a lui io ero, ed in parte

    ancora sono, un po' più " caliente " ) 

     

    Perdona se mi sono fatto " prendere la mano " .. ma .. in .. " Casa mia " .. oltre ad essere un " DOGMA "  .. la " JUVENTUS F.C. 1897 " 

    è sempre stata e sempre sarà  " UNA DI FAMIGLIA "  .. .juve .. 

     

    Cordialmente, .salveStefano !

     

     

     

     

     

     

    • Grazie 2

  11. 57 minuti fa, Winston Wolf ha scritto:

    Da quando?

    Questi sono onnipotenti dal 1908.

    Questi stavano ammanicati con il regime, poi con i potentati economici del dopoguerra (Pirelli), poi con la nobiltà nera milanese (Visconti di Modrone).

    Questi nel 1964 volevano appropriarsi di uno scudetto facendo penalizzare il Bologna per doping, poi per fortuna lo hanno preso in quel posto allo spareggio.

    Questi hanno ribaltato a tavolino un 7-1 per una lattina mai trovata (Mogengladbach o come si scrive).

    E tante, tante altre cose...

    Sono il Potere milanese per eccellenza, si ammantano di ideali solidaristici e di uguaglianza, ma sono da sempre espressione della peggiore "razza padrona" italiana.

     

    - Lo scudetto del 1910 : nella partita di spareggio per lo scudetto la " Pro - Vercelli " mandò in campo ragazzini dagli 11 ai 14 anni - 

    e perchè ciò avvenne ? Perchè la " Pro-Vercelli " aveva chiesto ai nerazzurri di rinviare la partita in quanto molti dei suoi giocatori

    erano impegnati per vicende legate al " servizio militare " - i " bauscioni " non accettarono  - la partita, anzi, la farsa, finì 10 - 3 per

    i nerazzurri - 

     

    - I " caffè " di Helnio Herrera - tratto da " Storie di Calcio "

     

    A che cosa si riferisce, Ferruccio Mazzola? «Sono stato in quell’Inter anch’io, anche se ho giocato poco come titolare. Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l’allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno “il caffè” di Herrera divenne una prassi all’Inter». 

     

    Cosa c’era in quelle pasticche? «Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro. Da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non ci parliamo più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi…». ecc.ecc.ecc. 

     

    - ... salvo poi ... ritrattare : a chi mi riferisco ? Al fratello Sandro !   Tratto da " Avvenire " del 12 Novembre 2015

    «Sul doping mio fratello Ferruccio aveva ragione, le cose sono vere: negli ultimi anni hanno abbiamo avuto un conflitto, ma alla fine, alla sua fine, ci siamo ritrovati. Io ad un certo punto cominciai ad avere, in campo, dei fortissimi giramenti di testa. Andai dal medico che mi fece fare tutte le analisi e mi disse che dovevo fermarmi, che avevo problemi grossi. Mi disse che dovevo stare fuori almeno sei mesi. Ma questo Herrera non lo voleva. Da dove nascevano quei valori sballati? Non lo so. Ma so che, prima della partita, ci davano sempre un caffè. Non so cosa ci fosse dentro. Ricordo che un mio compagno, Szymaniak, mi chiese se prendevo la simpamina. Io non sapevo cosa fosse ma qualcosa che non andava, qualcosa di strano, c’era». Se Ferruccio Mazzola fosse qui – è morto nel 2013, a 68 anni – sorriderebbe di gioia e abbraccerebbe suo fratello Sandro, che finalmente è passato dalla sua parte. «Quella della verità», sottolinea Riccardo Mazzola 47 anni, direttore sportivo e figlio di Ferruccio, che appresa la notizia delle rivelazioni dello zio – rilasciate a Walter Veltroni per il “Corriere dello Sport” – gli ha subito telefonato per ringraziarlo e in qualche maniera perdonargli il grande equivoco che portò alla momentanea rottura tra i due ex pargoli del grande Valentino Mazzola. ecc.ecc.ecc.  

     

    - I passaporti falsi ... 

     

    - ecc.ecc.ecc.ecc.ecc.ecc. ecc. ecc.  - e chi più ne ha .. più ne metta - 

     

    Buona serata e Auguri di Buona Pasqua a te e famiglia, .salveStefano !


  12. .... rilevato che per la " F.I.G.C. " ci sono " Figli .. tutelatissimi .. "  .. & ..  " Figliastri " da sacrificare ed umiliare 

    per il tramite di infame e perfido " Pubblico Ludibrio ", altro non ci resta da fare che, per l'ennesima volta, 

    attestare che in tale sede esistono " due pesi e due misure "

     

    " Una bilancia ed una misura per i compagni di merenda "   -  " UNA BILANCIA ED UNA MISURA APPOSITAMENTE .. E .. FRAUDOLENTEMENTE  VESSATORIE E DENIGRATORIE NEI CONFRONTI DI CHI NON HA   .diablo DIAVOLI  TRAVESTITI DA "  :beg: SANTI IN PARADISO "

     

    Cattivo odore dal condizionatore: possibili cause  ....... .ehm.......  CHE SCHIFO! Non ho parole...          

     

    • Mi Piace 1

  13. ... grande dirigente, uno dei migliori, se non, il migliore in assoluto

     

    ... peccato però che fosse " portatore insano " di una fetida ed insana patologia .. ergo .. fina dalla tenera età

    è sempre stato, e continua ad essere, un " ultras granata " ... .ehm ( parzialmente tratto da " Il Pallone racconta " ) 

     

     

    Torinese e torinista sino al midollo – scrive Cristian Giordano sul “Guerin Sportivo” del 17-23 luglio 2007 – ma – persino secondo i suoi detrattori – né falso né cortese, Antonio (nato il 2 settembre 1946) a dieci anni ha già chiaro che cosa farà da grande: l’amministratore delegato di se stesso. Intanto fa pratica. Una domenica sì e l’altra no, suona al campanello dei vicini, la famiglia dell’amico Claudio Colombo, in via Filadelfia, per fruire del loro balcone con vista sul mitico stadio del Toro. 

     

    Da tifoso granata, fece a Boniperti il gesto dell’ombrello dopo un derby vinto in extremis (dal Toro). Arrivato alla Juve, fece rotolare le teste dei bonipertiani. E umiliò l’ex Napoleone bianconero facendolo privare della tessera per la tribuna e del nome sulla carta intestata della società. Alle celebrazioni di “Juvecentus”, il centenario del club, il presidente onorario non fu invitato («Sarà fuori Torino» disse Giraudo). Cadute di stile, come il rifiuto della società di partecipare a un incontro amichevole a Pontedera per commemorare la morte di Giovannino Agnelli, o la vedova Scirea trasformata in testimonial di una marca di orologi. Questo e molto altro indurrà la stampa a disapprovare la versione riveduta e scorretta de «l’ostile Juve».

     

     

     

     


  14. Il 15/3/2024 Alle 22:27, fracca700 ha scritto:

    Porcaccia Eva.Ciao Marica.

     

    Il 16/3/2024 Alle 01:20, AlenJu ha scritto:

    ci siamo proprio tutti in questo topic, marica ha lasciato un ricordo indelebile in tantissime persone, ci siamo stretti per ricordarla con una commozione sincera...

    ciao carissimo.

     

    Il 16/3/2024 Alle 07:28, LiamBrady10 ha scritto:

    per motivi di lavoro, erano 4/5 giorni che non mi collegavo su VS, e stamattina apprendo di questa tristissima notizia. Sono senza parole!

    Marica era una persona veramente alla mano, di una disponibilità unica e...come dimenticare che ad ogni mio compleanno mi metteva sempre in pole position facendo sempre un cenno particolare alla mia persona. E' capitato  di sentirci qualche volta anche in privato, potendo apprezzare l'aspetto umano della persona, spoglia dell'abito da Coordinatore di VS.

    Oggi, per me, è una giornata triste.

    Rimarrai sempre nel mio ❤️Marica, che la terra ti sia lieve.

    Riccardo

     

    Carissimi " fratelli bianconeri " .. e .. se mi è concesso .. " Amici " con la  " A " maiuscola, condivido e sottoscrivo il vostro dolore, 

    il vostro umano disagio nell'apprendere la dipartita della cara sorella bianconera Marica verso " Lidi " al momento a tutti noi 

    sconosciuti, anche se, mi piace credere che da " Lassù ", oltre che a vegliare suoi suoi " affetti " più cari, ella abbia un occhio di

    riguardo anche per chi, come avviene per tutti noi, ha avuto .. ha .. e sempre avrà a cuore le infinite vicissitudini che rimandano

    alla sua e nostra amata " Vecchia Signora ". 

     

    Un caro saluto a tutti voi,  .salveStefano ! 

     

    P.S. - :doh: Dimenticavo : se volete e se potete il mio " Omaggio/Saluto " alla cara Marica lo trovate a pag. 10 - 

     

    • Grazie 2

  15. Il 13/3/2024 Alle 22:03, giusardegna ha scritto:

    Ciao amica mia,dire che mi mancherai è  riduttivo, mi piace pensare che guarderai la Juve insieme a Daniele e ogni tanto riderete di me che urlo alla tv,non ti dimenticherò  mai ,una delle più  belle persone che abbia conosciuto ❤️

    Carissima, 

    certo della tua presenza in questo doveroso " omaggio " alla memoria della cara Marica, ci ho messo un po' ma, per la serie 

    " chi la dura la vince ", sono finalmente riuscito a trovare il tuo accorato saluto alla nostra preziosa e benvoluta " sorella bianconera ". 

     

    Ho molto apprezzato sia il tono che il contenuto del tuo sincero e profondo " saluto " ad una persona speciale che, senza nulla 

    chiedere in cambio, con passione e garbo, tanto ma veramente tanto ha dato a questa virtuale " Agorà a tinte bianconere " . 

     

    Se vuoi e se puoi a " Pag. 10 " troverai il mio di " saluto " dal quale ne son certo, appieno si evince che, oltre che con Daniele,

    a " guardare / soffrire / gioire " per la sua e nostra " JUVENTUS ", ci saranno molte ma molte altre persone che, della amata

    " VECCHIA SIGNORA ", ne fecero ragion di vita e che l'accoglieranno così come si accoglie chi il " Club Bianconero ", fin dal

    momento del suo concepimento, lo ha sempre avuto nel suo " DNA " .. e .. nel suo " Cuore " ! 

     

    Cordialmente, .salveStefano !

     

     

     

     

    • Grazie 1

  16. Carissima Marica, 

    apprezzarti è stato, oltre che un " Dovere ", anche e soprattutto un " Gran Piacere " , anche perchè Tu ... .ehm

     

    image.jpeg.92a659755cd3a2f4dc326091792a4846.jpeg  

     

    ne son certo così come sono certo del quotidiano sorgere del sole, a pieno titolo e con acclarato

    e certificato merito, sei sempre rientrata e sempre rientrerai in  tale Nobile e Pregiatissimo Consesso !

     

    Per me, godere della tua preziosa e gradita " Stima ", oltre che ad essere stato un " Gran Piacere ", 

    anche e soprattutto, è stato e continuerà ad essere un " Grande Onore ". 

     

    Chi ti ha avuto e ti ha a cuore, com'è naturale ed ovvio che sia, oggi sarà in ambasce, ed a loro porgo le mie

    più sentite  e sincere Condoglianze, anche se, mi garba ipotizzare che un giorno ci si possa ritrovare tutti  

    insieme sugli spalti di quelle " Tribune " sospese tra le nuvole ed il cielo per incitare e sostenere la nostra

    amatissima " JUVENTUS F.C. 1897 " .. ergo .. " VECCHIA SIGNORA " !

     

    Per favore, porgi i miei più Cordiali Saluti a Giampiero - Omar - John - Gaetano - // - Edoardo -Gianni - Umberto -Vittorio //

    ed a tutti coloro che, al di là della " mansione " di loro competenza ( giocatore - dirigente - allenatore - magazziniere - ecc.ecc.) 

    hanno compiutamente manifestato il loro profondo affetto nei confronti della " Vecchia Signora " - senza dimenticare Alessio

    e Riccardo - Andrea Fortunato - " I 39 dell'Heysel " - Erika Pioletti - ecc.ecc.ecc. - Grazie di image.jpeg.9cd146bb37abc8a98f49081caa8bcc61.jpeg Cuore ! 

     

    .salveStefano !

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  17. 10 ore fa, AngriJuve ha scritto:

    Non c'è molto da commentare, gli idioti li trovi sempre e comunque

    ... anche perchè da quelle parti, da sempre, a dare il triviale e becero esempio, a mettere benzina sul fuoco è proprio il " minus habens " che  

    risiede ai vertici del club partenopeo ... e dando per assodato che la mamma degli idioti è sempre gravida ... per la proprietà transitiva ... 

    ecco che di epigoni ve ne sono e ve ne saranno sempre a iosa ..

     

    ... rammento come se fosse adesso che, negli anni 60, in compagnia del mio mentore bianconero, mio padre, da Roma ( ove ho vissuto

    per 10 anni , dal 1958 al 1968, per ragioni legate all'attività del mio genitore .. per poi tornare al Nord ) ci recammo al San Paolo per 

    vedere la nostra Juventus ( in una delle due partite, ahimè, la maglia dei partenopei faceva brutta mostra di sè sulle spalle di un certo

    OMARI SIVORI , a ripensarci, ancora al giorno d'oggi, non riesco a digerire quel contesto che mi apparse e continua ad apparirmi del tutto 

    contro natura ) ma in entrambe le occasioni, tranne qualche ironico e simpatico sfottò ( il nostro " accento " palesava appieno le nostre origini )

    non avemmo problema alcuno : altri tempi .. altra gente .. altro calcio .. ( e avverto altresì il dovere di riconoscere che anche a Napoli ci sono

    molte persone degne del massimo rispetto .. e lo scrivo a ragion veduta in quanto, per questioni lavorative, ho avuto a che fare con aziende

    partenopee che hanno sempre rispettato ed onorato i loro impegni ) 

     

    Buon proseguimento, .salveStefano !


  18. 15 ore fa, Shingo Tamai ha scritto:

    Aveva degli squadroni, punto e basta.

    Non può certo essere l'assenza di un giocatore, seppure forte come Nedved, a farti perdere, soprattutto quando il sostituto si chiama Camoranesi e hai in squadra gente come Davids, Del Piero, Trezeguet, Zambrotta, Buffon, Turham ecc. e gli altri giocavano praticamente in dieci, con Roque Junior infortunato.

    Magari bastava non schierare 4 difensori centrali in difesa...

    Amico, buongiorno. 

     

    Non ne avrò mai la controprova, ma, nessuno me lo toglierà mai dalla testa, al di là dell'assenza di Pavel Nedved, ai tempi uno dei giocatori più forti 

    e determinanti al mondo,  quella " Juve " era ugualmente assai competitiva .. e .. più forte di quel " Milan " . 

     

    Chi creò i presupposti per " ingarbugliare " il match, con accezione negativa per i " colori bianconeri ", a mio opinabile parere, fu proprio Marcello Lippi :

    - spostò Montero sulla sx, ruolo che, è notorio, non amò mai a prescindere, con l'improba mansione di marcare Sheva -

    - il posto di Montero fu affidato a Tudor che, incredibile ma vero, era appena tornato a disposizione a causa di un grave infortunio, tant'è che

    al minuto 42 del primo tempo, dovette lasciare il terreno di gioco per un riacutizzarsi del suo problema fisico, al suo posto subentrò Birindelli

    - Onde evitare tali stravolgimenti, sempre e comunque secondo il mio più o meno discutibile punto di vista, cosa buon e giusta sarebbe stata

    lasciare Montero al suo posto ..e.. a sinistra .. mettere Pessotto ( che non era un " fenomeno " ma neanche l'ultimo arrivato ) ed inserire fin da

    subito Di Vaio, altro valido giocatore che, con tutti i se ed i ma del caso, avrebbe potuto assurgere al ruolo di " controfigura " di Nedved

     

    - senza mai dimenticare che .... .ehm

     

    - anche allora, sui calci di rigore, il portiere non poteva lasciare la "  riga della porta " fino  al momento in cui il giocatore avversario non avesse

    calciato il pallone .. ed invece .. l'ex " Numero 1 " rossonero, Dida, in almeno  un paio di rigori, lasciò la porta con larghissimo anticipo ..  e ..

    incomprensibilmente, l'arbitro non fece ripetere i due penalties ... 

     

    - l'arbitro di " JUVENTUS - REAL MADRID ", anni dopo, ebbe a dichiarare che se avesse saputo che Nedved era " diffidato ", per quel fallo a 

    centrocampo ( un po' irruento  .. ma .. assolutamente niente di  grave ), non lo avrebbe mai ammonito ... tant'è che poi l' UEFA decise di .. .ehm

     

     

    Quando si azzerano i cartellini gialli in Champions?
     
     
    Articolo 52.04

    Eccezionalmente, tutti i cartellini gialli che portano alla squalifica per somma di ammonizioni espirano al termine degli spareggi. Il conteggio quindi riparte da zero dalla fase a gironi.
    Inoltre tutti i cartellini gialli vengono azzerati alla fine dei quarti di finale 
     
    - Peccato, veramente peccato, perchè quella Coppa ora potrebbe essere nella nostra bacheca, così come avrebbero potuto e dovuto esserci
    anche quelle, per nostro demerito,  perse contro L'Amburgo - Borussia Dortmund ( una sorta di " seconda squadra della Juventus ) - 
    a cui aggiungerei quella di Amsterdam  del 1998 per 1 - 0 contro il Real Madrid ( gol degli spagnoli in offside,  ) - senza parlare di questo ... .ehm
     
     
     
    ...  sulla " ripartenza " di questo sesquipedale " FURTO " segnarono i catalani ... 
     
    Buona giornata, .salveStefano !
    • Mi Piace 2

  19. 1 ora fa, bianconero92 ha scritto:

    Probabilmente peccava di carattere e serenità, cosa che ha acquisito con il corso degli anni. Era anche vero che nel 2017 la Juventus era tra le prime d'Europa, ora troverebbe immediatamente spazio.

    Analisi equilibrata, scevra da preconcetti, che sottoscrivo e condivido. 

     

    Grazie per aver lasciato il tuo gradito contributo.

     

    Cordialmente, .salveStefano ! 

     

     

    • Grazie 1

  20. 12 ore fa, FinoallaFitness ha scritto:

    Avrebbe meritato una occasione 

     

    8 ore fa, black&whitetiger ha scritto:

    Non era Garrincha ma in una rosa come quella della Juve ci stava benissimo al posto di zeri al cubo stile Berna, ringraziate intenditori di calcio come il vate.

     

    8 ore fa, garrison ha scritto:

    Basta leggere il post e vedi le parole di Orsolini quando é arrivato alla Juve e la difficoltà a confrontarsi con un ritmo diverso a quello a cui era abituato.

    Infatti Orsolini all'Atalanta per dire non giocò mai e cominciò lentamente a crescere nel Bologna.

    La Ligue 1 da dove viene Weah non é la B ma é un campionato abbastanza modesto ed anarchico, richiede tempo per adattarsi alla serie A. Ai giocatori va dato il tempo, senza volerli necessariamente bollare dopo 6 mesi.

     

    6 ore fa, eli2000 ha scritto:

    Al momento, ne avessimo di Orsolini e Berardi! Nel 2017 no, andavano bene quelli che avevamo, migliori senza dubbio 

     

    6 ore fa, Granpasso ha scritto:

    Aspettiamolo pure però i fatti dicono che fino ad ora Weah è il giocatore peggiore della Juve come media voti, ha segnato un solo gol (in Coppa Italia) e sembra veramente uno dei giocatori più fumosi e inconcludenti che abbiano mai vestito la nostra maglia. Detto questo, nessuno si dispera per Orsolini (per me un buon giocatore e poco di più) ma semplicemente si fanno alcune considerazioni su quanto scritto dall' autore del topic.

     

    5 ore fa, Bayes ha scritto:

    Orsolini ha avuto bisogno di molto tempo per affermarsi. Questo post non sarebbe stato aperto l'anno scorso o due anni fa. Detto questo, a me il giocatore piace parecchio.

    Cari fratelli bianconeri, fatta salva qualche leggera " sfumatura ", sottoscrivo e condivido appieno tutto ciò che avete scritto.

     

    Grazie per aver lasciato il vostro gradito contributo. 

     

    Buona serata a tutti voi, .salveStefano !


  21. 1 ora fa, Solo Juve 74 ha scritto:

    Non fu anche capocannoniere del mondiale u20?

    Tratto da www.vivo azzurro.it : Intervista del 30 Agosto del 2017 

     

    ESCLUSIVA: intervista a Riccardo Orsolini, scarpa d'oro ai Mondiali Under 20! 

    ESCLUSIVA: intervista a Riccardo Orsolini, scarpa d'oro ai Mondiali Under 20!

     

     

    Riccardo Orsolini è giunto alla sua prima convocazione nell'Under 21, dopo essere stato una colonna portante dell'Under 20, arrivata terza agli ultimi Mondiali. Con 5 gol in 7 partite, l'esterno classe '97 della Juventus, attualmente in prestito all'Atalanta, si è addirittura aggiudicato la Scarpa d'Oro nella competizione iridata, centrando un traguardo già raggiunto da attaccanti del calibro di Messi e Aguero. Il giovane talento azzurro si è presentato, in esclusiva, ai lettori di www.vivoazzurro.it Quando hai iniziato a giocare a calcio? Si può dire che sono nato con il pallone tra i piedi! Ho iniziato a giocare nella piazza del mio paese, Rotella (in provincia di Ascoli Piceno n.d.r), poi a scuola calcio e quindi nel vivaio e nella prima squadra dell'Ascoli. Sono riuscito ad approdare in Serie A grazie alla mia passione per questo sport e ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici per aiutarmi. Per questo li ringrazio tanto. Che tipo di calciatore sei? Descrivi ai nostri lettori le tue caratteristiche, pregi e difetti... Sono un mancino naturale, mi piace giocare sulla fascia destra, a piede invertito, per calciare in porta o andare sul fondo e saltare l'uomo. Difetti... mi manca un po' di fisicità, e vorrei crescere ancora nella fase difensiva, che per gli esterni di oggi è molto importante. Tecnicamente mi piacerebbe anche migliorare il mio piede destro. Per quel che riguarda i pregi direi il dribbling e il fiuto per il gol. C'è qualche giocatore particolare a cui ti ispiri? Nessuno in particolare. Cerco di apprendere un po' da tutti: dai compagni, dai grandi campioni,  dagli allenatori. Da Ascoli a Bergamo, ti sei già ambientato nella nuova città? Ho cambiato parecchie abitudini, ora vivo solo, prima ero con la mia famiglia. E' la prima volta che "esco di casa", e devo prendere confidenza con questa nuova realtà. Comunque ho 20 anni e sono abbastanza grande per cavarmela da solo. Ascoli come città è più piccola e tranquilla, mentre Bergamo un po' più vivace, ma mi sto ambientando e mi trovo già molto bene. Cosa fai nel tuo tempo libero? Ora ne ho molto poco, a dire il vero! Diciamo che generalmente mi piace stare a casa a riposarmi, magari a leggere le biografie e le autobiografie dei campioni che hanno fatto la storia del calcio. Sono curioso di conoscerne la vita, e cerco sempre di carpirne qualche insegnamento. Musica? Sì la ascolto come molti ragazzi, sono un tipo da "hit del momento". Tra i vincitori passati della Scarpa d'Oro al Mondiale Under 20 figurano anche Messi e Aguero... Al momento quando ho ritirato il premio non ci ho pensato, perché mi sembrava un sogno. Sinceramente, non ci speravo prima di partire per il Mondiale. E' successo tutto in fretta, ed è stato un mix di emozioni incredibili. Dopo l'Under 20 è arrivata la prima convocazione con l'Under 21... E' un motivo di orgoglio, vuol dire che nella scorsa stagione ho fatto qualcosa di buono, spero che sia un punto di partenza. Vengo qui con tanta umiltà, voglia di imparare e mettermi a disposizione di mister e compagni. Ci aspettano due amichevoli molto toste, specialmente quella con la Spagna, che pur avendo iniziato, come noi, un nuovo ciclo, sarà sicuramente una squadra tecnicamente temibile con un'identità di gioco ben definita. Ci presenteresti la nuova Under 21? L'ossatura è composta dai ragazzi che hanno preso parte al Mondiale Under 20, ci sono parecchi 97, come me alla prima chiamata. Poi c'è qualche "veterano" dell'Under 21 e alcuni ragazzi più giovani, ma molto promettenti. Credo sia un bel mix per questo gruppo che ha tanta voglia di fare.  

     

    Grazie per aver partecipato. 

     

    Buona giornata, .salveStefano !

     

     

     

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