Kyary Pamyu Pamyu

Nessun insulto, solo una constatazione. 🙂 Basta tornare indietro di una pagina.

No. Hai gravi problemi di comprensione. Rileggiti ed evitami di farti l'analisi logica del mio e del tuo testo.

Ah, se si parla di tifoserie ovviamente il discorso cade sul nascere. Non esistono sostanziali differenze tra tifoserie.

Dipende. A grandi linee chi è disposto a pagare, sposare, passare del tempo con quella persona. Converrai che tra un cardiochirurgo e un eroinomane il primo risulta quasi universalmente più utile del secondo.

Non ho mai parlato di migliore o peggiore, attenzione. Mi stai dando del razzista, anche se riconosco che probabilmente neanche ti sei accorto.

Gli italiani che conosco qua non ho idea di cosa tifino. Probabilmente non seguono neanche il calcio, o se lo facessero ciò non li renderebbe migliori o peggiori in quanto romanisti, juventini o napoletani. Per me la goliardia, anche l'insulto, ci sta dentro il recinto barbaro dello stadio. Fuori ti porto o non ti porto rispetto per ciò che dimostri a livello umano.

Che siamo italiani, prima che tifosi di calcio. Per gran parte di noi il tifo non è un fattore identitario determinante. Posso simultaneamente adorare Napoli e disprezzare Il Napoli. Non so neanche cosa tifano gran parte degli italiani nella mia comunità internazionale. Li sento vicini per questioni socioculturali: per il modo di comunicare, per valori condivisi, per espressione. Prima del tifo vengono una marea di altri valori e principi che ci accomunano.

Essere libertario non significa intervenire in topic a caso per esprimere disinteresse. Significa, tuttavia, dare spazio a chi vuole farlo. La critica è alla bizzarria e sospettosità della situazione, che ho paragonato ad entrare nel topic della boxe solo per annunciare che non la si segue. Un nick in contrasto con l'avatar è solo la ciliegina sulla torta. Un tocco di intrattenimento in più.

Figurati, sono profondamente libertario. Per me puoi simultaneamente tifare Albania, sventolare la bandiera Ucraina e chiamarti "Roger Waters". Posso avere un'opinione su tutto ciò, ma manco lontanamente mi sogno di silenziarti o farti silenziare.

Io credo che il "dibatitto" tra i pro e i contro sia racchiuso tutto qua: io non tifo la FIGC, ma l'Italia e gli italiani. Per me esistono sedi più opportune per protestare e dimostrare l'insoddisfazione nei confronti delle autorità. La Juventus è parzialmente colpevole perché negli anni ci ha messo poco del suo, ma è davvero un peccato rinunciare alla bandiera, all'azzurro, all'inno per faccende e personaggi più o meno loschi. In un certo senso gli si da ancora più importanza.

Io sono emigrato perché non ne potevo più di certi aspetti dell'Italia, tuttavia morirò italiano e orgoglioso di esserlo. Per quanto il Giappone mi abbia dato tutto, in una sfida tra le due nazioni mai potrò immedesimarmi in Kamada, mentre quando vedo Barella in maglia azzurra ciò avviene automaticamente. Riconosco le espressioni, i gesti, la lingua, il vissuto. Non è una questione di scelte. È una incontrollabile questione di identità, di cultura. Sono Baggio che piange al Rose Bowl, sono Grosso e Tardelli che urlano di gioia, sono Chiellini che abbraccia Jordi Alba prima dei rigori, sono Oddo ubriaco. Posso anche tifare Germania contro l'Argentina, ma quando Goetze la mette dentro per me non significa niente. Per quanto voglia immedesimarmi e godere per una vittoria, Goetze non sono io. È puro cosplay. Non significa niente.

Da emigrato all'estero (per scelta e felicemente), la bandiera, l'azzurro e l'inno hanno un significato che trascende le problematiche quotidiane del Paese: i tribunali, le ingiustizie, la corruzione, il VAR e le rivalità calcistiche. La mia nazionale, che sia fatta di Baggio e Del Piero o di Scamacca e Zaccagni, incarna il mio spirito italiano, la mia cultura, la mia storia sportiva. Mi identifico nei gesti, nelle espressioni, nella gioia e nel dolore dei giocatori in campo. Loro sono "noi", e tifare contro o addirittura per un'altra nazionale sarebbe una menzogna, una sorta di cosplay, una ribellione adolescenziale che stona con la mia età e il mio ruolo di padre di famiglia. Quando vedo Barella che si sbraccia, festeggia, si lamenta, scherza, mi immedesimo completamente. Questo non accadrà mai con Kroos, Giroud o Morata. Sono altri gesti, un'altra lingua, un'altra storia. Non è una questione di scelte; è una questione di essere, di identità, di cultura, nel bene e nel male.

Abbiamo capito che non tifate Italia, e va bene, ma è un po' come se io entrassi nella sezione "Altri Sport > Boxe" per annunciare che non seguo la boxe.

Il problema si chiama 13 Milioni Lordi. Con l'addio di Szczesny, Alex Sandro, il possibile addio di Rabiot e il suicidio di Pogba si risparmiano circa 55 milioni lordi. Questi quattro da soli pesavano poco meno dell'intera rosa dell'Atalanta (58 milioni).

E allora credo sia tornato il momento del FB10 che cerca la giocata.

Detto fra di noi, i calciatori che danno l'anima per vincere la Champions non lo fanno squisitamente per alzare al cielo la coppa.

Il secondo kit del Belgio è un omaggio a Tintin.

Sto scherzando. Lo so che al gestione di risorse budget è complichevole.

Conte va ad alzare l'ennesima Champions col Napoli. Non è roba per noi, purtroppo.

Ma cosa aspettiamo per offrire un contratto a Varela?

Barbieri è richiestissimo a Siviglia.

Di Gregorio è un nome buttato là per sviare: se esce Szczesny il nuovo numero 1 è lui.

Saliremo in B abbastanza agevolmente.

Se la memoria non fa scherzi, abbiamo già avuto un allenatore straniero: Paolo Montero. Riuscì anche a entrare nella storia con la prima rimonta di tre gol in Serie A.

Attenzione, colpo di scena.