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PINK・MoonLight ᴳᴿᴸ

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Tutti i contenuti di PINK・MoonLight ᴳᴿᴸ

  1. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

  2. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    Aggiornamento Infografica Studi First Party Xbox Fanno Paurah
  3. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    Guardo all'E3 come guardo ad Amazon .Phil Spencer Ecco, ha comprato pure Amazon
  4. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    Seh Aspetta e Spera.... Con Minecraft hanno supplicato Phil in Ginocchio, ma credo che la Pacchia sia Finita cara Sony Lo sanno che sono morti senza Call Of Duty e si stanno hahando in mano Sony si aspetta che Microsoft mantenga i giochi Activision Blizzard su PlayStation Un portavoce di Sony ha riferito al Wall Street Journal che la compagnia si aspetta che Microsoft mantenga i giochi Activision multipiattaforma. Tra le tante voci che abbiamo sentito sull'annuncio dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, mancava in effetti un commento da parte di Sony, la compagnia che potrebbe venire maggiormente danneggiata dall'accordo, la quale però sembra piuttosto ottimista e si aspetta che Microsoft mantenga i giochi del publisher su PlayStation come multipiattaforma, secondo gli obblighi contrattuali. (Eh certo, loro esclusivano tutto ma gli altri non possono ) Per la precisione, un portavoce di Sony interpellato dal Wall Street Journal ha riferito che "Ci aspettiamo che Microsoft mantenga gli accordi contrattuali e continui ad assicurare che i giochi Activision siano multipiattaforma", secondo quanto riportato sulla pubblicazione americana specializzata in finanza. La frase si potrebbe aprire a diverse interpretazioni, ma è chiaro come si tratti di un commento ancora piuttosto vago, in attesa di vedere, prima di tutto, se la maxi-acquisizione vada in porto o meno. Ovviamente, la possibilità che i giochi Activision possano diventare esclusive Xbox potrebbe danneggiare il business di PlayStation e un riflesso di è avuto subito dopo l'annuncio, quando Sony ha perso 20 miliardi di dollari in poche ore con il ribasso più ampio visto da diversi anni a questa parte. Activision, il quartier generale Tuttavia, la questione non è ancora definita: c'è la possibilità che alcuni giochi rimangano su PS (Si e io sono Elon Musk...) e Microsoft ha già riferito di non voler alienare community di videogiocatori, anche se sembra soprattutto un primo approccio cauto in attesa di entrare in completo controllo. Secondo alcuni analisti, l'esclusivitá totale non ha senso ( ) ma sembra abbia poco senso anche il fatto di spendere 70 miliardi di dollari per lasciare tutto com'è al momento, dunque chissà. In ogni caso, l'affermazione del portavoce di Sony è interessante, sotto alcuni aspetti particolari: il fatto che faccia riferimento a obblighi contrattuali potrebbe sottintendere la presenza di alcuni accordi già intrapresi da Sony e Activision, che assicurerebbero magari l'uscita di Call of Duty ancora per qualche anno su PlayStation. D'altra parte, sono anni che Sony ha l'esclusiva (temporale o meno) sui contenuti dei capitoli di Call of Duty, dunque è possibile che si sia cautelata in tale maniera.
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    Silvia De Salles passa da Global Financial Director di Disney A ricoprire lo stesso Incarico in Xbox!!!
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  7. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Cosa c'è dietro all'affare miliardario Microsoft-Activision Blizzard King 81 Microsoft intende comprare Activision Blizzard King per 68,7 miliardi di dollari e lo farà soprattutto per mobile, Game Pass e metaverso. A 68,7 miliardi di dollari la proposta di acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft è la cifra più alta che una società abbia mai speso nella storia dell'industria videoludica per comprarne un'altra. Molto più alta dei 12,7 miliardi di dollari che, solo pochi giorni fa, ha annunciato Take-Two, editore di Grand Theft Auto, NBA 2K e Civilization, per comprare Zynga, creatore di FarmVille e Words with Friends; e molti di più dei 7,5 miliardi che sempre Microsoft ha speso nel 2020 per Zenimax Media e con essa marchi come The Elder Scrolls, Doom e Fallout. A seguito dell'acquisizione, la cui conclusione è prevista entro giugno 2023, Microsoft diventerà la terza società al mondo per ricavi dai videogiochi, dietro a Tencent e Sony. Microsoft comprerà Activision Blizzard King per 69 miliardi di dollari Se la chiave di lettura dell'acquisizione di Zynga è una sola, il mobile e gli oltre 180 milioni di utenti attivi che i giochi di Zynga radunano ogni mese, quella di Activision Blizzard King, oltre che essere molto più vasta, è più sfumata. Le mire di Microsoft Gli obiettivi che Microsoft si è posta acquisendo Activision Blizzard King sono tre. Il primo riguarda il mobile, che oggi rappresenta il 52% del mercato videoludico mondiale, secondo le stime di Newzoo, cioè 93,2 miliardi di dollari. King, che Activision Blizzard ha comprato nel 2015 per 5,9 miliardi di dollari, è il produttore della serie Candy Crush. Nel terzo trimestre dell'anno fiscale 2021, King ha raccolto 245 milioni di utenti attivi mensili: tantissimi. Activision ne porta in dote 119 milioni, forte di giochi online come Call of Duty Warzone e Call of Duty Mobile, mentre Blizzard 26 milioni. Gli studi di sviluppo coinvolti nell'acquisizione In una presentazione per la stampa, Microsoft cita espressamente Halo e Warcraft come giochi che l'acquisizione permetterà di giocare "ovunque" i giocatori vorranno. Il riferimento è alla presenza di un sistema di cloud gaming che permette di giocare su smartphone a qualunque gioco incluso nel Game Pass, fintanto che l'utente è abbonato al servizio; ma anche alle possibilità che una produzione multipiattaforma, come quella che Microsoft sta portando avanti da alcuni anni, permette di perseguire. "E con giochi come Candy Crush, il business mobile di Activision Blizzard rappresenta una presenza e un'opportunità significative per Microsoft in questo segmento in forte crescita" si legge. Il secondo motivo: estendere ancora di più i giochi disponibili in Game Pass, accessibile su Xbox, su PC e su mobile, tramite il cloud. "Questa acquisizione renderà Game Pass uno dei cataloghi di contenuti videoludici più diversificati e accattivanti dell'industria" secondo Microsoft. Microsoft ha annunciato che gli utenti abbonati sono saliti a 25 milioni; l'arrivo dei giochi Activision Blizzard permetterà di avere un flusso ancora più regolare e ricco di contenuti, in modo da garantire che gli utenti siano restii a disdire il proprio abbonamento. Un flusso regolare di introiti è ciò a cui punta Microsoft: Game Pass è questo e l'investimento di 70 miliardi va letto anche (ma non solo) in quest'ottica, ossia quella di far crescere il servizio Game Pass fino a equiparare all'espansione di soluzioni software come Microsoft 365, usato da 51,9 milioni di persone in tutto il mondo. Ambizione metaverso Infine, c'è il metaverso, mondo virtuale in cui gli utenti potranno interagire fra loro, esperire attività virtuali (dallo shopping ai concerti) attraverso un visore di realtà aumentata: una versione potenziata di qualsiasi videogioco online, in poche parole. Nvidia usa il metaverso per testare il suo sistema di guida autonoma. Il video è fantascientifico Il metaverso è uno dei tre pilastri che ha guidato l'acquisizione di Activision Blizzard King e, secondo Microsoft, "accelererà la crescita" del business videoludico di Microsoft su mobile, PC e console e "fornirà le fondamenta per il metaverso". Fino a oggi Microsoft ha parlato soprattutto di un metaverso aziendale, considerando Teams il centro di tale aspirazione. E se il metaverso non fosse quello che immaginiamo? L'acquisizione di Activision Blizzard King la catapulta nel metaverso "consumer", dove società come Meta, che controlla Facebook e Instagram, Epic Games, creatore di Fortnite, Roblox e Nvidia stanno investendo in tecnologie e strumenti di sviluppo vedendo il metaverso come la prossima frontiera dell'evoluzione della tecnologia di interconnessione fra le persone
  8. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

  9. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    Guardali come ce sperano giornalai Microsoft acquisisce Activision Blizzard, ecco i possibili problemi legali C'è ottimismo per l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, ma non mancano dei problemi legali da risolvere, che potrebbero portare al blocco. L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft viene data per scontata da molti, ma in realtà la casa di Redmond potrebbe dover fronteggiare diverse questioni legali, non proprio leggerissime, che potrebbero portare a far naufragare tutto. (Eh Volevih!) La prima riguarda la necessità di convincere gli enti antitrust USA e mondiali del fatto che l'acquisizione non danneggi la concorrenza. Quindi Microsoft dovrà vedersela con i grossi problemi interni di Activision Blizzard, ossia con le cause legali aperte per le accuse di molestie sessuali e discriminazione mosse dalle impiegate. Molti esperti di antitrust non vedono grossi rischi, perché trattandosi di un accordo verticale (le due aziende non sono in concorrenza diretta nella stessa industria) e non orizzontale (unione di compagnie della stessa industria) i regolatori dovrebbero avere meno da eccepire. Altri, come la professoressa Rebecca Haw Allensworth della Vanderbilt University Law School, sottolineano però che la questione è più complicata, perché negli ultimi anni si sta comprendendo che l'avere accesso esclusivo a risorse di cui i concorrenti orizzontali hanno bisogno dà dei vantaggi enormi. Nel caso di Microsoft il problema sarebbe l'unione dei contenuti di Activision Blizzard con le console Xbox, tanto che l'antitrust potrebbe bloccare l'affare o imporre a Microsoft un limite all'estensione dei suoi contenuti esclusivi (leggasi: alcune serie come COD potrebbero rimanere multipiattaforma). (Ti Piacerebbe ) L'antitrust potrebbe inoltre andare a verificare l'impatto della transazione sui diversi mercati coinvolti, come quello mobile, o addirittura sui diversi generi, come gli sparatutto e i sandbox. Insomma, la questione non è così lineare come vorrebbe qualcuno, ma ci sono delle criticità che andranno superate, oppure l'antitrust potrebbe decidere di scorporare alcune risorse dall'affare o, come già scritto, di fermarlo. Sulle cause di Activision Blizzard attualmente in corso, la questione è altrettanto complessa, perché Microsoft potrebbe essere chiamata a gestirle direttamente non appena l'acquisizione sarà completata. Attualmente non si sa se Activision Blizzard disponga di polizze assicurative o abbia accordi di indennizzo tali da coprire le eventuali spese. Quindi si tratta di un'altra tegola che pende sulla testa della casa di Redmond.
  10. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    Xbox Game Studios: dopo Activision diventano più di sessanta, per un nuovo conteggio Per un nuovo conteggio gli Xbox Games Studios diventano più di sessanta, dopo l'acquisizione di Activision Blizzard. Quanti saranno gli Xbox Game Studios dopo l'acquisizione di Activision Blizzard? Il dato ufficiale è di 32 nominali, ma per l'insider Klobrille il totale dei team in grado di sviluppare un videogioco da zero sotto Microsoft è superiore a sessanta. Klobrille non sta dando i numeri, ma ha semplicemente scorporato i team interni ai singoli studi, ottenendo un totale ovviamente superiore a quello che si ottiene sommando i meri nomi. Ad esempio è noto che PlayGround Games abbia due team interni, mentre Blizzard dispone di più di nove team interni, che lavorano tutti su progetti differenti. Klobrille: "Mi stanno arrivando molte domande sul conteggio degli Xbox Games Studios inclusi quelli di Activision Blizzard. La risposta è... molto complessa. Per motivi di chiarezza si possono ridurre a 32+, ma il numero reale è molto più alto. Ad esempio in questo totale Blizzard viene contato come un singolo studio. Però Blizzard conta circa 5.000 dipendenti con più di nove studi interni, un numero maggiore di tutti gli studi di XGS e Bethesda combinati. Ci sono anche studi come PlayGround e Arkane rappresentati da un logo, ma che sono divisi in due studi unici con progetti differenti. Inoltre, il numero 32+ ignora gli studi mobile, di supporto e di servizio per i titoli multiplayer come Demonware, Playfab o Digital Legends. Se contiamo i "team in grado di creare i loro giochi", il numero reale di studi Xbox va oltre i sessanta." Naturalmente fare riferimento ai soli nomi degli studi è molto più comodo, perché altrimenti la situazione si complicherebbe un po' per tutti gli editori e ogni volta che se ne parla bisognerebbe mettersi a fare dei distinguo, spesso nemmeno troppo immediati. Ad esempio è risaputo che anche molti PlayStation Studios sono formati da più team in grado di lavorare a progetti indipendenti, come Insomniac o Naughty Dog, così come quelli più grossi di altri editori, come ad esempio BioWare di EA.
  11. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Penso che Guarderanno al Giappone 🇯🇵⛩️♨️
  12. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Quando Phil Spencer lo disse, molti pensarono che fosse invidia o roba simile, ma per Lui giá Sony e Nintendo non Esistevano piú. Era giá Proiettato Avanti Adesso sappiamo che Diceva sul Serio Xbox says Nintendo and Sony no longer main rivals 6 February 2020 Tradotto fa: Sony e Nintendo NON sono nostri Avversari 😎 Microsoft Gioca proprio un suo Campionato a parte, è PSG contro Riomma e Fiorentina piú o meno, CR7 vs Insignie e Immobile......robe Diverse
  13. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    Ricevo molte domande sul numero dei Team Interni Xbox includendo i nuovi Studi Activision-Blizzard. Io per comoditá scrivo 32+ ma il totale è molto piú alto, perchè in realtá molti contano Blizzard come un solo Studio 10.000 dipendenti fa Activision-Blizzard Io ne ho contati tipo 38 di Team First Party in Microsoft Gaming (Xbox Game Studios) con i nuovi Studi appena Aggiunti.....una roba Colossale 😱
  14. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Arriva Elex II
  15. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Che Sony non abbia la Forza Economica per controbattere alle mosse di Microsoft è Cristallino direi Non può nè rispondere comprando Konami o Square-Enix (e in ogni caso non raggiungerebbe le cifre spese dalla casa di Redmond) e neppure creare un Clone del Game Pass, non potrebbe reggerne i costi.
  16. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

  17. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    La penso come Te 😉 C'è un solo caso in cui PlayStation potrebbe vedere quei giochi, ossia accettare il Game Pass sulle sue console, cosa che non succederá mai, per cui Quei titoli....tanto quelli ZeniMax-Bethesda che quelli Activision-Blizzard Resteranno Esclusiva ecosistema Xbox. (Xbox-Pc-Xcloud) Microsoft secondo me non vuole solo arrivarre al pari di Sony e Nintendo, vuole Batterle! Infatti non credo abbia assolutamente finito con lo Shopping, mi aspetto altri Acquisti di Team, a tal proposito Vi anticipo di tenere gli occhi ben puntati su UBISOFT che credo sará la Prossima Ve lo anticipo Segnatevelo 😎 Salvatevi il Post
  18. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    Era Inevitabile, ad Aaron Greenberg (noto buongustaio) è venuta fame e Abbiamo comprato pure Mc Donald's
  19. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Poi mi riprendono perchè li chiamo giornalai
  20. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Live Reaction quando Viene sganciata LA Bomba
  21. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Microsoft e Activision: il metaverso alla base dell'acquisizione, dice Satya Nadella Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, menziona il metaverso come elemento centrale anche nell'acquisizione di Activision Blizzard. Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha commentato l'acquisizione di Activision Blizzard da parte della compagnia menzionando il metaverso come base per la costruzione del futuro videoludico di Xbox, sfruttando in questo modo una delle parole più gettonate di questi mesi ma senza approfondire più di tanto il concetto. Mentre Phil Spencer, più addentro alle questioni videoludiche essendo ora il CEO di Microsoft Gaming, tende a parlare soprattutto di Xbox Game Pass, Nadella ha citato la costruzione del metaverso come spinta all'espansione, considerando l'acquisizione di Activision-Blizzard un elemento importante in questa tendenza. Satya Nadella, CEO di Microsoft Tuttavia, non si riesce a capire bene a cosa si riferisca, come spesso accade quando si parla di metaverso. "Questa acquisizione accelererà la crescita del business gaming di Microsoft attraverso mobile, PC, console e cloud, garantendo blocchi per la costruzione del metaverso", si legge nel comunicato stampa ufficiale, che poi non approfondisce molto la questione. Il punto di vista di Nadella sembra però ancora diverso, visto che non parla di un unico metaverso ma di vari metaversi: "Quando pensiamo alla nostra visione di ciò che può essere il metaverso, crediamo che non ce ne sia uno solo centralizzato e non dovrebbe essere così", ha affermato Nadella in una conferenza con gli investitori, "dobbiamo supportare diverse piattaforme di metaverso, così come un sostanzioso ecosistema di contenuti, commerci e applicazioni. Nei videogiochi, vediamo questo metaverso come una collezione di community e identità individuali ancorate in alcuni franchise dotati di grande forza, accessibili da qualsiasi dispositivo". Cosa che sembra corrispondere alla visione di Phil Spencer: "La nostra visione del metaverso è basata sull'intersezione di comunità globali legate a specifici franchise. Una grossa parte di questo è il fatto che il mobile rappresenta la categoria più ampia per il gaming ed è un'area nella quale non abbiamo mai avuto una grande presenza finora". L'idea è che Microsoft intenda per metaverso le varie community legate ai franchise maggiori, e sembra esserci una certa insistenza sull'uso del cloud e dei dispositivi mobile come punti di accesso semplificati e onnipresenti per raggiungere questi "spazi di gioco virtuali" e interconnessi. Certamente, l'acquisto di Activision Blizzard con i suoi franchise blockbuster e anche la presenza di King in ambito mobile potranno portare a ulteriori passi avanti in questa visione
  22. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    MICROSOFT COMPRA ACTIVISION BLIZZARD: PENSIERI SU UNO TSUNAMI EPOCALE Qualche considerazione sullo sconcertante annuncio che porterà Call of Duty, World of Warcraft e Diablo all'interno della galassia Xbox. Circa un anno fa abbiamo riflettuto sulle conseguenze dell'entrata di Bethesda (ZeniMax) nella famiglia Microsoft, grazie a un'operazione che non abbiamo esitato a definire Titanica. Ebbene, oggi ci ritroviamo a parlare di un'altra acquisizione di Microsoft, il cui impatto sulla Game Industry potrebbe essere paragonabile a quello che l'asteroide caduto sulla Terra 66 milioni di anni fa ha avuto sulla vita dei dinosauri. Il parallelismo con il famoso evento preistorico potrebbe sembrare azzardato ma serve a sottolineare il grande sconvolgimento avviato quest'oggi dal colosso di Redmond, quando - per bocca di Phil Spencer - ha annunciato al mondo di aver avviato le pratiche per l'acquisizione di Activision-Blizzard e King. Oltre a passare in rassegna le informazioni note su questa ciclopica operazione da 68,7 miliardi di dollari (!), ci siamo soffermati su ciò che potrebbe significare per le parti in causa, i giocatori e l'intera industria che tanto amiamo, il cui volto sta cambiando a una velocità a dir poco impressionante. Tra entusiasmo e certezze Come comunicato dal CEO Bobby Kotick ai suoi dipendenti, i team e le IP di Activision Blizzard diverranno parte integrante di Microsoft nel corso dell'anno fiscale 2023, perché questo tipo di operazioni richiedono dei lunghi lassi di tempo per potersi compiere. Per darvi un'idea della sua imponenza, se per caso la trattativa non dovesse andare a buon fine per l'intervento dell'Antitrust, Microsoft dovrebbe risarcire la casa di Call of Duty e Overwatch con la bellezza di 3 miliardi di dollari (ovvero quasi metà del costo dell'intera manovra con protagonista Bethesda), come rivelato dall'analista di Niko Partners Daniel Ahmad. (Guardali come ci Sperano) Ciò detto, mentre tentiamo di trovare le parole per riflettere adeguatamente su questa acquisizione, vogliamo rifarci a quelle di Phil Spencer, che non ha potuto trattenere l'entusiasmo nel comunicare ai giocatori Xbox questa notizia. D'altra parte, studi come Toys For Bob, Beenox, High Moon Studios, Infinity Ward, Treyarch e Sledgehammer Games - giusto per nominarne alcuni - si uniranno ai loro colleghi nella realizzazione di nuove esperienze Chiave per il portfolio Microsoft e, neanche a dirlo, per una piattaforma Game Pass ormai divenuta essenziale per moltissimi. A tal proposito, Spencer ha svelato che adesso Xbox Game Pass conta 25 milioni di Abbonati, un numero destinato con ogni probabilità a crescere esponenzialmente negli anni a venire. Non a caso, in prossimità dell'effettiva concretizzazione dell'operazione, Game Pass ospiterà un'ingente quantità di giochi Activision Blizzard, legati sia al passato che al presente della compagnia. Da Crash Bandicoot ai Call of Duty, passando per Spyro, Tony Hawk's Pro Skater, Diablo e Overwatch, il ventaglio dei possibili candidati appare sterminato e degno dell'offerta di una Microsoft che si appresta a diventare la Terza realtà più importante dell'intera industria. Per adesso Bobby Kotick, Phil Spencer e le rispettive divisioni continueranno a lavorare in completa autonomia ma a matrimonio ultimato l'intero business di Activision Blizzard dovrà fare riferimento allo stesso Spencer, ora divenuto CEO della neonata Microsoft Gaming. I "numeroni" e le dichiarazioni entusiastiche sono tipici di questo tipo di avvenimenti, ne siamo ben consapevoli, ma adesso è tempo di entrare nel merito dell'unione tra i due colossi, perché abbiamo davvero tanto da dire. Il futuro di Activision Blizzard e Microsoft Gaming Tra i 10.000 sviluppatori in seno ad Activision Blizzard e i milioni di appassionati di videogiochi, sono davvero in molti a voler sapere cosa ci riserverà il futuro di Microsoft Gaming. La Neo-Divisione Guidata da Spencer ha fatto moltissima strada negli ultimi sette anni e non solo per le acquisizioni e le "scommesse" di Satya Nadella. Parliamo infatti di una compagnia che con Game Pass e i servizi in cloud vuole permettere un po' a tutti di potersi avvicinare al mondo dei videogiochi, di una squadra appassionata che - dopo aver passato alcuni anni d'indiscutibile precarietà - si è rialzata ed è tornata a credere in un portfolio di titoli all'insegna della varietà, forgiati da sviluppatori lasciati liberi di creare. A riprova di ciò, Phil Spencer in persona ha detto che forse l'odierna Microsoft sarebbe riuscita a tenere Bungie in squadra e più in generale a evitare alcuni errori del passato. A quanto pare il futuro di Activision Blizzard verrà plasmato da questa filosofia, che andrà a tutelare non solo i prodotti ma anche e soprattutto chi i videogiochi li realizza. Creare un ambiente di lavoro sereno, inclusivo e all'insegna del rispetto per i dipendenti dovrebbe essere il primo grande obiettivo della nuova componente di Microsoft Gaming, un traguardo che le figure dirigenziali dei tanti collettivi di Activision e Blizzard dovrebbero condividere. Stando alle fonti del Wall Street Journal, Bobby Kotick dovrebbe lasciare Activision una volta ultimata l'acquisizione, il che - al netto della cospicua buonuscita dovutagli - potrebbe segnare l'inizio di un'era più giusta per questi team. Al netto delle incoraggianti premesse, Phil Spencer e i suoi 12 fidati collaboratori del "Gaming Leadership Team", dovranno affrontare delle sfide non da poco e in buona parte legate all'enormità di quello che potremmo definire l'Impero di Xbox. Oltre 30 studi con background differenti, progetti di varia natura dai budget tutt'altro che ridotti e spesso capitanati da alcuni dei più grandi talenti in seno alla game industry: senza girarci attorno, condurre sul giusto sentiero questa imponente macchina produttiva non sarà facile, nemmeno per dei veterani, ma potrebbe sicuramente portare a dei risultati impressionanti. Per dirne una, con il tempo il colosso americano potrebbe fare meno affidamento sugli accordi con le "grandi" terze parti, rimpolpando le fila di Game Pass e lasciare ampio spazio alle numerosissime produzioni interne e a una buona sfilza di titoli indie. Al contempo, riuscirebbe a rinviare più facilmente i prodotti dallo sviluppo meno agevole senza il rischio di restare a corto di alternative per un periodo prolungato (vedasi il recente caso di Halo Infinite). A proposito delle produzioni interne e della calendarizzazione delle uscite, l'entrata in Microsoft potrebbe costituire una vera e propria boccata d'aria fresca per gli studi di Activision Blizzard. Vogliamo fare l'esempio di Toys For Bob, che ha firmato sia il remake della trilogia di Spyro, sia l'ottimo Crash Bandicoot 4 It's About Time. Dopo la pubblicazione di questi due titoli d'alta qualità, però, lo studio è stato destinato al supporto allo sviluppo di Call of Duty e - con estrema franchezza - abbiamo i nostri leciti dubbi sul fatto che volesse effettivamente occuparsene. Ci auguriamo insomma che l'ingresso nella famiglia Microsoft Gaming consenta agli sviluppatori di tornare a dedicarsi alle rispettive specialità, così da offrire una moltitudine di prodotti ben assortiti. In materia di Call of Duty, invece, sarebbe bello se le uscite annuali venissero abbandonate in favore dell'ormai nota filosofia del "when it's ready", anche perché un Warzone next-gen potrebbe aiutare efficacemente la fanbase a ingannare le attese magari prolungate tra un capitolo e l'altro. Ad ogni modo, restiamo in attesa di capire quanti e quali giochi - al netto dell'uscita al day one su Game Pass - saranno effettivamente delle esclusive Xbox.(Tutti) Le dichiarazioni in tal senso sono state piuttosto fumose ma secondo Jeff Grubb gli utenti di altre piattaforme dovrebbero prepararsi a cocenti delusioni. - un discorso che potrebbe far riferimento ai giganti del calibro di Warzone - ma a fronte di un investimento di 68 miliardi resta difficile credere che i maggiori brand di Activision Blizzard non diventino esclusive. Alla conquista del pianeta Se il futuro di queste iconiche IP resta tutto da scrivere, al pari di quello del mondo eSports di Major League Gaming, una cosa è assolutamente certa. Con l'entrata in scuderia Microsoft del colosso americano, Game Pass sta per diventare "the next water cooler" -ovvero qualcosa di indispensabile, per citare le all'epoca infauste parole del reveal di Xbox One - perché vanterà un'offerta impareggiabile, soprattutto se messa in relazione al suo piccolo canone mensile. A questo proposito ci sentiamo di dire che, magari non nell'immediato, i costi dell'abbonamento al servizio di Redmond potrebbero verosimilmente subire un rialzo ma da una proposta di questo tipo, che peraltro già si affaccia a un numero sterminato di dispositivi grazie al cloud gaming, non potremmo aspettarci altro. Col passare del tempo insomma, le mire del buon Phil - che non ha mai nascosto di voler raggiungere non i milioni di PC e console gamer ma i miliardi di giocatori d'ogni sorta - cominciano ad avere senso, anche perché un ruolo di primo piano in questo matrimonio lo gioca anche la King di Candy Crush. Adesso inoltre ci appaiono ben più chiare le ragioni che hanno spinto Spencer a esprimersi sulla possibilità che i suoi "diretti competitor" - se possiamo ancora definirli così - adottino uno modello simile a Game Pass, perché almeno in questo senso sarebbe possibile per loro contrastare le operazioni così aggressive di Microsoft. Senza lanciarci in ipotesi strampalate e in tempi prematuri, la casa di Redmond non sta soltanto scrivendo pagine importanti di Storia del Videogioco ma sta letteralmente stravolgendo la game industry. Tra chi già teme un futuro a trazione monopolistica e chi invece guarda con entusiasmo agli anni che verranno, stiamo vivendo un periodo che, nel bene e nel male, ricorderemo per sempre. XBOX GAME STUDIOS
  23. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

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    Vero, ma se tu fossi Phil gli permetteresti di far uscire roba grossa? Un conto è Deathloop su cui c'era l'accordo e lo hanno rispettato, ma se non esce niente Vanguard è l'ultimo titolo su PlayStation. Imho
  24. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    È Terribilmente strano vedere la Piccola Xbox Divorare Activision All'epoca un certo Seamus parlava di una certa console da gioco e venne deriso, chissá se oggi in Activision se lo ricorderanno.... Infatti NON lo fará 😎 Sono i giornalai che devono calmare i fanboys blu a ipotizzarlo
  25. PINK・MoonLight  ᴳᴿᴸ

    Xbox Series X/S

    Xbox e Activision: l'acquisizione vale più di Nintendo, market cap a confronto Per avere un'idea delle cifre in ballo con l'acquisizione di Activision da parte di Microsoft, diamo un'occhiata ai market cap di altre grosse compagnie L'acquisizione di Activision da parte di Microsoft da 70 miliardi rappresenta un record assoluto per quanto riguarda manovre di questo genere nel mercato videoludico, e per avere un'idea delle cifre in ballo possiamo fare qualche confronto fra i market cap di altre grosse compagnie in quest'ambito, vedendo come il prezzo sia addirittura maggiore del valore di Nintendo. L'idea è stata lanciata da Geoff Keighley su Twitter, proponendo un elenco dei valori di mercato di alcune grandi compagnie, per vedere "chi rimane" da poter essere acquistato. Ovviamente è una provocazione scherzosa, anche perché riportare semplicemente il market cap, ovvero il valore di mercato sulla base del totale delle azioni, non rappresenta l'effettivo valore di acquisto di una compagnia, al netto del fatto che questa debba essere in vendita, tra l'altro. In ogni caso, per rendere l'idea, basti pensare che l'intera Nintendo ha un market cap di 53,79 miliardi di dollari, ovvero 15 miliardi in meno rispetto all'accordo stipulato tra Microsoft e Activision Blizzard. Ma anche Sony, per metterne dentro un'altra, ha al momento un market cap di circa 143 miliardi di dollari, "appena" il doppio rispetto all'acquisizione di Activision. Ovviamente nessuna delle due ha alcuna intenzione di essere acquistata, dunque la questione non è in discussione, ma serve soprattutto a mettere in prospettiva l'acquisto mostruoso che potrebbe essere portato a termine da Microsoft. Per avere un'ulteriore idea, ecco un elenco di altre grosse compagnie videoludiche con i rispettivi valori di mercato totali: EA: $38 miliardi Take Two: $18 miliardi Nexon: $15 miliardi Bandai Namco: $15 miliardi Embracer: $10.8 miliardi Netmarble $7 miliardi Ubisoft: $7 miliardi Konami: $6 miliardi Square Enix: $5.6 miliardi Capcom: $4.9 miliardi *: $3.6 miliardi
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