Questo mi sembra il topic più adatto per raccontare come è andata in generale la mia serata. A voi:
Parto presto, molto presto, per andare allo stadio. Voglio entrare presto per godermi lo spettacolo. Sul bus si incontrano i primi tifosi Juventini. E anche quelli inglesi.
Trovo una simpatica coppia sull'ultimo bus.
Ci facciamo le foto insieme, per ricordare questo grande evento. Io sono contento che loro siano qui. Al contrario di molti altri, io stimo il popoli inglese, non sono razzista verso di loro, e non generalizzo basandomi solo sugli Hooligans.
Sono un grande popolo, invece, molto migliore di noi sotto molti aspetti.
A fianco a loro c'è una signora Granata molto simpatica.
Una che anni fa andava allo stadio, ma che, a differenza degli altri suoi compagni, si rifiutava di insultare noi Juventini durante la partita. Onore a lei!
Salutati i tifosi inglesi (loro sono andati in tribuna) arriviamo, io e il mio amico Lorenzo, sotto la curva nord. Aspettando che arrivino gli altri amici con i biglietti, cerco di trovare altri inglesi, per fare uno scambio di sciarpe o di maglie. Ci provo con alcuni, ma non accettano, forse la mia maglia non è della loro taglia
Poi finalmente trovo due ragazzi, e uno di loro ha una sciarpa della sua squadra (molti portavano le sciarpe della presentazione prese alle bancarelle). Ci capiamo al volo, e lui accetta, tutto contento. Così ci facciamo una foto per ricordare questo storico evento.
L'altro ragazzo, poi, regala di sua spontanea volontà una sciarpa del Notts al mio amico Lorenzo, perchè "Your team is beautiful"!
Ci salutiamo. Un onore averli conosciuti!
Arrivano gli altri amici del club di Roma, e finalmente si entra.
Mentre ci avviciniamo correndo all'entrata, cominciamo un nostro piccolo countdown. -3-2-1...ci siamo quasi...Olèèéé!
Uno spettacolo meraviglioso!
Arriviamo ai nostri posti dopo qualche acrobazia, siamo alla fila 2 e 3, praticamente attaccati al campo.
Comincia la serata con il cantare gli inni. Dopo l'attuale "Storia di un Grande amore", arriva il vecchio "Passa la Juve". Lo stadio è un po' muto, molti non se la ricordano. Io si, nonostante non l'abbia mai cantata allo stadio prima d'ora. Poi una ancora più vecchia, quella "Juve, Juve, o cara squadra senza età...". Cantata anche questa, grazie anche ad internet. Gli inni me li sono studiati così.
Poi i primi accenni di coreografia. Si comincia con il bianco-nero.
E finalmente, con il calare del buio, comincia lo spettacolo vero e proprio. All'orizzonte appaiono tre giraffe bianconere. Si, giraffe, non zebre. Siamo un po' interdetti, poi capiamo il perchè.
Entrano in campo dei ballerini africani. E subito dopo parte una musica indimenticabile: l'apertuna del "Il Re Leone".
Ottima scelta, una canzone che ricorda la nascita di un grande personaggio, in questo caso lo Juventus Stadium.
Le giraffe si inginocchiano, come nel film.
E poi entrano in campo, passando proprio a um metro da noi, tante ragazze con vestito bianconero dalla testa ai piedi. Sembrano un po' pinguini, un po' suore, tutte con le gobbe sulla schiena.
Ci lanciano prima dei super-tele, e poi vanno a danzare in mezzo agli altri. Finito il ballo, ci lanciano gli ultimi palloni (per un pelo non sono riuscito ad afferrarlo) e poi comincia un'altra coreografia, il tricolore.
Mentre noi alziamo al cielo i cartelloni, su una tribuna viene fatta calare una grande bandiera, e delle luci colorate colorano la tribuna vip, più vuota rispetto al resto.
E poi entrano tutti i trofei. In formato gigante.
Gli scudetti sono 29! In faccia ad Abete! è la seconda volta che glielo ripetiamo, dopo il countdown iniziale. Prima che entrassero le giraffe, sul tabellone è apparso il numero 114, ad indicare gli anni passati dalla fondazione della Juve. E quando siamo arrivati al secondo 29, ecco apparire gli scudetti, con tutti i numeri relativi all'anno di vittoria.
E dopo che i nostri trofei sono sfilati tutti, è il momento delle nostre stelle.
Le 50 stelle del nostro stadio, almeno quelle che sono potute venire.
Anastasi, Furino, Bettega, Cabrini, Lippi, Buffon, Ravanelli, Causio, Lippi, Benetti, Zoff, Sentimenti IV, Conte, Gentile, Ravanelli, Davids, Montero, e tanti altri.
E dopo loro, ecco che nel cielo buio dello stadio appare una panchina: la panchina degli Agnelli, la panchina su cui è nata la Juventus.
E visto che siamo così vicini al campo, a tutti noi salta subito all'occhio che due ombre sotto la panchina volante vanno a sedersi su un altra panchina.
Capiamo subito che si trattano di due delle nostre più importanti bandiere, che non erano entrate durante la normale sfilata di stelle. Giampiero Boniperti e Alessandro Del Piero.
Cominciano a parlare di tante cose, troppo lungo da raccontare. Meglio ricordare solo qualcosa di particolare.
Partiamo con Marisa, che ricorda come è cominciata la sua avventura nella Juve, nel lontano 1946. E che "alla Juventus vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta!".
Poi il capitano, che rivive i suoi momenti migliori da quando è alla Juventus. è felice di essere qui presente in questo stadio, ed è orgoglioso di aver firmato in bianco.
Anche io sono orgoglioso di te. Potete dirlo all'infinito, ma per me questa sua firma in bianco non è una furbata o un ricatto, ma uno dei più grandi gesti della storia del nostro club. Un esempio da ricordare sempre. E con stasera resterà immortale!
Chiude la presentazione con il giusto ricordo alle vittime dell'Heysel, con la scritta infuocata "In Memory", e con i 39 palloncini in cielo.
E poi si arriva alla partita.
Per farla breve, dico questo:
non nego che speravo di vedere un grande spettacolo, magari una goleada (infatti, ogni volta che Elia ed Estigarribia seminavano il panico sulle fascie, mi alzavo in piedi pronto ad esultare), ma alla fine, se lo spettacolo non ci poteva stare, è giusto l'1-1.
Così siamo tutti felici. Infatti, al pareggio del "Panzerone" Hughes (così lo abbiamo soprannominato in curva), mi sono alzato in piedi e ho applaudito a tutti i tifosi inglesi presenti allo stadio. Sono contento che siate venuti, grazie per averci donato decenni fa le nostre mitiche maglie!
Finisce qua la nostra serata, non ci resta che tornarcene a casa, in attesa di Juve-Parma.