loropo

Verissimo quanto hai scritto. Poi c'è anche da aggiungere che anche chi si trova la palla lanciata da Barella all'Inter non è così scarso. Immagina se dovesse darla al Vlahovic degli ultimi anni o al Koopmeiners di quest'anno...

No no, forse mi sono espresso male. Ho solo detto che Eto'o ha beccato a Milano l'ultima grande stagione in carriera (già l'anno successivo calò abbastanza). Che prima fosse stato un fenomeno nulla da dire. Però fu di fatto considerato dal Barcellona come calciatore da scambiare per arrivare a Ibra, aggiungendoci anche dei soldi.

Secondo me si sentono superiori all'Inter (bastava vedere l'atteggiamento in campo) e hanno pensato che sarebbero riusciti a portarla a casa nel finale. Il lavoro che fa Barella andando sempre incontro alla difesa e smistando di prima per ribaltare l'azione è una cosa impressionante per qualità e corsa. Giocatore straordinario.

Ma certo, una vittoria dell'Inter in CL la inquadrerei come quella del 2010 (Sneijder e Eto'o erano all'epoca scarti di Real e Barcellona e non ripeterono più una stagione simile) o quella del Chelsea di Di Matteo nel 2012 (lì ci fu il canto del cigno di Drogba). Ogni tanto accade che vinca una outsider, peccato non succeda mai a noi... Diverso il discorso per il Milan nel 2007, quando il calcio era ancora un po' livellato e non esistevano colossi che avevano in panca un parco calciatori che vale quanto la rosa di un'altra partecipante di medio livello.

Sono abbastanza d'accordo con te. E' ovvio che nel complesso e al completo il Bayern sia più forte, peraltro io fatico a paragonare squadre con budget così diversi per il mercato. Il Bayern non perdeva in casa dal 2021, era impensabile non concedere nulla così come era impensabile andare a dominare a casa loro. Ciò che voglio dire è che una squadra come l'Inter, che gioca con Darmian, Acerbi a fine carriera, Thuram (che il Bayern non avrebbe voluto manco regalato nonostante facciano ciò che vogliono sul mercato interno), Mkhitarian (di fatto uno scarto della Bundesliga), Pavard (un loro scarto tutto sommato) va a casa loro e comunque porta a casa la partita massimizzando le occasioni avute e incartandoli tatticamente. E questo è unico merito dell'attenzione tattica di Inzaghi e della cattiveria/mentalità instillata negli anni nella squadra. Contro una squadra come l'Inter non farai mai goleade, e rischierai sempre qualcosa, quindi è inutile affrontarla come se fosse il Cagliari, questo intendo. I top club europei non so quanto siano consapevoli di ciò, rischiano di commettere lo stesso errore del Barcellona e del Chelsea nel 2010.

Il Barcellona sta letteralmente scherzando il Borussia.

Assolutamente giocano e fraseggiano bene. Ma offensivamente il Bayern è complessivamente più forte di loro, dai. È dietro che non c’è partita.

Il capolavoro Marotta lo ha fatto decidendo chi tenere a tutti i costi, in tempi in cui erano obbligati a vendere. A parte Hakimi (unico fenomeno oggettivo venduto ma era impossibile trattenerlo) ha fatto andar via (di gente giovane che aveva mercato) i vari Lukaku, Skriniar, Onana, tutta gente buona ma non fenomenale. Si sono tenuti stretti Barella, Lautaro, Chala, Bastoni, Dimarco, totalmente fidelizzati al progetto, interisti dentro e componenti l'ossatura anche mentale della squadra. Lo stesso Frattesi alla fine è rimasto, resta dentro al progetto e ieri gli ha risolto la partita. Fondamentale (come aveva fatto alla Juve) è stata la creazione di un gruppo squadra con molti italiani che dura nel tempo. E che darà gli anni migliori all'Inter al riparo da sirene di club importanti.

Basta notare come stia sempre in linea la difesa dell'inter rispetto a quella del Bayern. Poi questa capacità che ha l'Inter di ripartire sempre con tanti uomini è letale contro squadre che di fatto non difendono più. E' vero che il calcio europeo da anni ha preso la via di trascurare la fase difensiva di squadra e giocarsela in parità numerica, pensando che tanto con i fenomeni davanti le partite le vinci comunque. Poi una volta ogni 7/8 anni c'è un bug di sistema e squadre come Inter di Mou, Chelsea di Di Matteo, Juve di Allegri con difesa arcigna e calcio sparagnino, arrivano in finale e se gli gira bene la vincono pure.

Da che mondo è mondo nel calcio devi buttarla dentro. L’Inter segna tanto rispetto alle occasioni che ha. E con la difesa a tre bassa subisce oggettivamente poco. Sarebbe impensabile andare a vincere in certi campi dominando il gioco. Accadeva forse al Milan dei tempi d’oro e a noi negli anni di Lippi. Ma era un calcio in cui le italiane la facevano da padrone. negli ultimi venti anni devi giocare così se vuoi essere competitivo per il titolo in Europa e non hai i soldi dei top club.

Il calcio è fatto anche di sliding doors. Il fatto di non aver venduto Frattesi a gennaio (sembrava probabile) e vederlo segnare stasera è uno di quei segnali della stagione.

Sì in effetti il nostro era più forte, Pirlo non era certo quello degli anni precedenti bisogna dire. Solo per questo ho titubato nel paragone.

Ovvio che alla fine vincerebbero da outsider e “all’italiana”. Soffrendo il giusto dietro e ottimizzando ciò che arriva davanti. Ma non è che noi nella doppia sfida contro il real del 2015, per dirne una, abbiamo fatto chissà cosa di più. Eravamo molto simili a loro, compatti, cazzuti è sempre sul pezzo. Io penso ancora alla traversa che prese non ricordo se Ronaldo o James nel primo tempo dopo l’1-1, con la netta sensazione che se fossero passati in vantaggio ci sarebbero passati sopra abbastanza agevolmente. Poi se reggi dietro le partite cambiano e le occasioni arrivano, infatti la portammo a casa con un rigore su contropiede di Tevez e sciocchezza di un loro difensore. L’Inter, come qualsiasi squadra costruita con metà dei soldi delle competitors in Europa, non ha altro modo se non questo di vincere, come lo era per noi nel 2015.

Centrocampo non lo so. Guarda che i loro tre sono forti forti eh.

Guarda come ho scritto a un amico poco fa, due anni fa paradossalmente ero molto più tranquillo perché gli davo zero chance (poi non è stato proprio così) di vincere in finale. Quest’anno ho sensazioni diverse.

Sì ok, quel Barcellona però aveva Messi Xavi Iniesta Piquè Alves Ibra Busquets. Squadra epocale che aveva distrutto le avversarie fino alla semifinale. Questa è molto bella da vedere e talentuosissima, ma non pare ancora paragonabile all’altra.

Cosa che accadde anche con Mourinho nel 2010. A Barcellona giocarono in venti metri in 10 contro 11.

La penso come te, perché un attacco forte l’Inter ha dimostrato di saperlo reggere abbastanza bene.a volte è molto meglio essere equilibrati e forti dietro senza fenomeni assoluti davanti, cosa che eravamo noi nel 2015 ad esempio. Morata e Tevez oggettivamente non valevano Ronaldo Bale JamesRodriguez del Real. Ma siamo passati noi perché dietro eravamo fortissimi e abbiamo retto.

Quello che mi fa paura dell’Inter è la compattezza e la capacità di soffrire dietro. Unità a una capacità enorme di massimizzare le occasioni in attacco. Cosa che nessuna delle avversarie ha. PSG Barca, lo stesso Bayern creano di più davanti ma si scoprono terribilmente dietro, cosa che l’Inter, giocando di fatto sempre di rimessa, non fa praticamente mai.

Non so, l’Inter che vedo in campionato non mi pare nulla di che, ma obiettivamente in CL riescono a rendere di più. Non parlo ovviamente solo di motivazioni e del fatto che in campionato un po’ frenano, ma del fatto che in coppa le squadre sono inevitabilmente più aperte e che un Bayern non avrà mai l’umiltà di aspettare l’Inter e di stare troppo attento dietro. La loro forza è reggere bene l’urto dietro, poi ovvio che davanti ci arrivano bene e in fretta con quel centrocampo che hanno. Barella è un fenomeno, poco da dire.

Lo avevamo anche quando è andato via. Ve la ricordate la stagione 18/19? Con Ronaldo sembravamo davvero di un altro pianeta. Poi si è visto come è finita quella stagione.

Dai le occasioni le hanno avute finora. E’ che l’Inter ha sette vite e abitudine a giocare queste partite.

Comunque, al netto che il Bayern mi pare più forte e credo passerà il turno, hai voglia a parlare di allenatori, schemi, mentalità, quando hai un Barella che è ovunque nel campo, sbaglia poco o nulla coi piedi e spezza il centrocampo avversario con tocchi come quello che ha dato il via al tiro di Augusto.

diciamo da quando è diventato più un posto per farsi pubblicità o per vendere, che un ritrovo tra amici (anche ritrovati)/conoscenti.

Il quarto posto penso sia andato con qualsiasi allenatore, a meno che le altre non si tolgano punti a vicenda. Ma io Roma Milan e Bologna li vedo più forti di noi al momento. La Lazio piu o meno uguale a noi.