Gamarra

Per cortesia! Le dichiarazioni sue e di AA sul progetto di rilancio nell'estate 2021 me le ricordo bene. Poi, che il club venisse in quel momento dalla parabola discendente del ciclo vincente, e anzi al suo capolinea, è fuori di dubbio. Così come è ovvio che non ci fossero, nel '21 e nelle successive sessioni mercato, le risorse economiche per spendere e spandere. Ma una cosa è vincere, una cosa è essere competitivi e un'altra cosa ancora è il vittimismo di non poter/voler fare nulla. Tre stagioni in fotocopia, uguali nella loro mediocrità. Nessun tentativo di organizzare un qualsivoglia tipo di gioco (chi ci vuole leggere un accenno ai meri schemi o al bel giuoco è un problema suo), nessuna valorizzazione dei giocatori in rosa.

Bisognerebbe farsi furbi, evitare megalomanie, implementare una migliore sicurezza e riservatezza dall'esterno verso l'interno. Ma soprattutto avere una proprietà motivata a difendere l'asset (i 900 mil di aumenti di capitale son tanta roba, ma non bastano a salvaguardare il blasone del club) e magari una dirigenza forte politicamente.

L'hai dovuta ringiovanire per necessità, perchè altrimenti se la società avesse avuto ancora 2 spicci avresti continuato a pretendere l'instant team. Che poi, non hai saputo che razzo farne dei giovanotti che ti hanno messo a disposizione. Un altro po' con questa dialettica pauperista e sarà festeggiato l'accesso a un quarto di finale di coppa Italia

Finora il bilancio di due anni e mezzo non è esaltante. Poi non si chiede lo stesso ruolino della prima gestione di Allegri, che la rosa non è ovviamente a quel livello. Però il percorso di crescita che veniva dichiarato nell'estate '21 non c'è stato, nè nel gruppo nè in qualche singolo. Si è andati avanti per inerzia, vivendo alla giornata. Un po' troppo comodo nascondersi dietro i limiti della rosa e le necessità al ribasso imposte un anno fa dalla attuale dirigenza.

Se non ha preso provvedimenti la uefa col coltello tra i denti nei nostri confronti l'anno scorso, non vedo perchè dovrebbe farlo ora. Ma si sa, dobbiamo pagare 2-3 volte per la stessa cosa. Che poi magari fanno anche altri e non ne pagano neanche mezza.

Visto Dune parte 2. Ad una prima sensazione mi è sembrata esserci meno introspezione, rispetto alla prima parte, e più azione. Non che questo sia un punto a sfavore, normale che i capitoli di una saga abbiano caratteristiche diverse. Il livello secondo me rimane molto alto.

Concordo. Magari non vinci le champions, ma sono convinto che non serva molto a questa rosa per fare meglio, correre meglio. Di sicuro un manico migliore.

Chissà quale divinità acheo mesopotamica abbiamo offeso con quei 10 anni di vittorie per meritarci questo purgatorio

Si è affidato ad Allegri 3 anni fa il compito di risollevare la Juve e gradualmente tornare a vincere. Bene, notate differenze/miglioramenti rispetto all'annata del, giustamente, vituperato Pirlo? No, tre stagioni sin qui fatte sostanzialmente in fotocopia. Ve lo ricordate la partita persa in casa con l'inte il primo anno dell'Allegri bis? Ve la ricordate si o no?! Lui fa un autunno/inverno discreto e poi verso fine inverno/inizio primavera si sgonfia. E' sempre così non c'è nulla da fare. Abbiamo perso tempo già verso la fine dell'Allegri 1.0 (era da separarsi prima del '19), abbiamo perso tempo con Sarri, abbiamo perso tempo con Pirlo e stiamo perdendo tempo ancora con Allegri. Ma che senso ha galleggiare così senza senso? Vivacchiare e annaspare così partita dopo partita? Senza un guizzo, una vampata coraggiosa, una sana sfanculata tra allenatore e giocatori quando le cose vanno male? Questa non è solo questione di calcio. Qui è la negazione della competizione agonistica sportiva in senso più generale.

Pirlo non l'ho nominato nel mio post precedente e non a caso. Quella è stata solo una delle scelte infauste dell'ultimo periodo della ex dirigenza, sbattuto in prima linea perchè l'alzata d'ingegno sarriana del mitico duo Nedved-Paratici fu cestinata dopo solo un anno dal presidente. Per il resto si, giocare meglio era un'aspirazione della tifoseria. Ripeto, il biennio 2017-2019 fu scialbo a livello di prestazioni (al netto dei due scudetti). Pensare di giocare meglio con quella rosa è stato un errore, perchè la rosa stessa era al capolinea. E ripeto, lo ha detto Allegri, ma lo dirà anche l'atteggiamento della squadra che sotto Sarri non ne voleva sentire di correre e poi sotto Pirlo la sbracata finale. Perchè il pres era convinto che si potesse vincere con chiunque in panchina. Ma il materiale buono serve tanto nel rettangolo verde, quanto in panchina...

Nelle stagioni 17/18 e 18/19 gli scricchiolii sulla fine del ciclo c'erano già tutti. Lì c'era principalmente da rinnovare profondamente la rosa, come detto dallo stesso Allegri in sede di esonero nel '19. Quella squadra era senz'altro più forte di questa, ma comunque agli sgoccioli. In merito alla girandola di allenatori di quegli anni. Io Allegri l'avrei cambiato e avrei dato a Sarri una squadra più giovane. Non credo che Sarri sarebbe durato chissà quanto e chissà quale ciclo avrebbe riaperto, ma una "traghettata" decorosa di 2-3 anni forse si. Ma d'altronde quando in una società si perde la bussola ritornare competitivi/vincenti è praticamente impossibile.

Secondo me la risposta alla domanda sull'eventuale mancanza in fase di costruzione non è pertinente. Se non l'abbia capita o non abbia voluto attaccare la società dicendo "si, non ho un cc adatto", su questo non mi sbilancio.

Mi spiace usare questa metafora, ma siamo in larga misura ormai una tifoseria di pinguini. Fino a 10-15 anni fa non sarebbe andata così allo stadio. Ormai è la norma non vincere in casa con le provinciali. Il ridimensionamento è già avvenuto. Avevo grande fiducia in Giuntoli, ma mi sta scadendo.

La dignità, questa sconosciuta.

Perchè, come sai bene anche tu, non esiste una reale e solida impalcatura. Non esiste un lavoro nel tempo. Si allineano le stelle e 3 mesi tutto fila liscio, ma appunto poi basta uno starnuto a Tokyo per far crollare tutto a Torino.

Non si è dimesso dopo aver perso in casa con una neopromossa figuriamoci ora.

E' da Cardiff che fa la stessa stagione in fotocopia. Adesso ovviamente con interpreti di rango inferiore si tocca col posteriore per terra. Mah... Si cerchi di ottenere un piazzamento CL e poi la società veda il da farsi. Se esiste ancora una società degna della storia di questo club. Che amarezza.

Concordo con l'allenatore sull'avere qualcosa da perdere. Intendiamoci, il lavoro intrapreso sembra buono e credo e spero darà buoni frutti in futuro e non sarà certo una partita ad arrestare questo progetto. Nella fattispecie della stagione però può significare molto per noi. Non avevo sentito delle voci su Cambiaso. Mi auguro rimangano tali perchè perdere uno come lui significa dare un bel cazzotto al progetto di cui sopra.

Condivido tutto. Nel 2018, quando CR arriva a Torino, la squadra era già nella parabola discendente del suo (grandioso, ci mancherebbe) ciclo. A maggior ragione nel 2019, quando a dirlo era l'uscente Allegri. E lo diranno anche i risultati ed i verdetti del campo. Ho ammirato ed ho goduto anch'io nel vedere CR con la maglia bianconera, ma razionalmente con la potenza economica a disposizione in quegli anni avremmo dovuto rifare la squadra.

Aspetto molto confortante, secondo me, è la tenuta mentale a più livelli che sta dimostrando il gruppo. Intendo sia durante le fasi di una partita, sia con lo scorrere delle giornate. Quindi anche crescita mentale della squadra rispetto agli ultimi anni. Questo per dire che si, è importante inserire elementi validi per essere competitivi, ma anche dare tempo è un ingrediente non di poco conto. Vediamo che si riesce a fare per questa stagione, ma sono sicuro che i ragazzi metteranno la giusta tigna per fare in modo che quelli se lo debbano sudare fortissimo lo scudo.

Coesione, determinazione, disponibilità a sacrificarsi/aiutare i compagni. Ma anche un pizzico di fortuna in più, ricordate i pali presi nelle ultime 2 stagioni? Oltre naturalmente al brio di alcuni giovani. Questi i punti positivi. Negatività. Come detto da altri, differenza reti risicata determinata anche da risultati ottenuti sul filo. Alla lunga potrebbe essere normale pareggiarla qualche partita, anzichè vincerla. Oltre al fatto che, in proiezione, siamo a 92 punti. Una cifra monstre che, forse per eccessivo scetticismo, non vedo nelle corde di questi ragazzi. Per carità, non vuole essere offensiva questa mia riflessione. Sono convinto che ce la metteranno tutta fino a maggio, ma ripetere il girone d'andata sarà dura. Vedo per noi un range tra i 75 e gli 85 punti. Ecco se Chiesa ritrovasse con più facilità la via del gol, allora si potrebbe essere più fiduciosi per il consolidamento del secondo posto o...

"... noi non molliamo" Il riferimento al noi, al gruppo, è uno dei fattori fondamentali per vincere con costanza e porre le basi per essere competitivi nei tornei. E' ciò che è mancato alla Juve negli ultimi anni. Per fortuna sono tornate collaborazione e disponibilità tra le varie parti.

Rosa o non rosa, società o non società, l'allenatore è al suo terzo anno di lavoro. Per carità, il suo piazzamento CL l'ha ottenuto nei due anni precedenti, ma finisce qui. Non c'è stato nient'altro. Soprattutto non c'è stata costruzione ma solo sopravvivenza. Un progetto a lungo termine, finalità per cui era stato preso due anni fa, dovrebbe prevedere un lavoro crescente nel tempo, una visione di squadra e -qui qualcuno cadrà dalla sedia- di gioco. Di organizzazione, non di bel giuoco, che comunque non si è vista in questi due anni. Al terzo anno, se questi limiti continueranno a palesarsi sarebbe opportuno separarsi, pena il perdurare di una sonora perdita di tempo. Oltre al fatto che, parlando di sostenibilità, lui e il suo staff pesano non poco sulle casse societarie.

Ha accompagnato i miei primi anni da appassionato di calcio e da tifoso di questi colori, in un'epoca dove non esistevano i social e quindi tutto era canalizzato su tv e quotidiani. Ricordo come rimasi stupito di incontrare dal vivo un personaggio della tv, da ragazzino ancora mi sembrava una cosa incredibile. La circostanza è amara per tutti noi, era il rientro dalla trasferta di Monaco di Baviera nel 1997, lui su una panchina stravolto. Fu la mia prima batosta da tifoso, e in quegli occhi stralunati di Idris iniziai a capire cosa volesse dire perdere una finale. Riposa in pace fratello!

Che bello averti ammirato per anni. Averti visto dal vivo sui massimi palcoscenici e in un campo cadetto... Aver urlato il tuo nome allo Stadium in una delle epoche più brillanti di questo club. E' mancata una corona, non la più grande perchè quella è arrivata nel 2006, ma tant'è non è questo il momento per essere negativi. Grazie Gigi!