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Stra-felice per la vittoria degli Eagles, in particolare per Jeffrey Lurie, che si è sempre sbattuto come un dannato per riportare al successo una franchigia gloriosa che non vinceva nulla dalla preistoria della NFL. Non so se questo Superbowl sarà l'epitaffio definitivo dell'interminabile dittatura dei Pats, in fondo Brady, nonostante la carta d'identità, ha ancora una tenuta fisica e mentale invidiabile, e Belichick, nonostante qualche scelta criticabile nella partita di Minneapolis, resta un paio di spanne davanti a tutti i coach della lega. Di certo siamo agli sgoccioli e per i Pats non sarà affatto facile ricostruire quando B&B se ne andranno, come non lo è stato per nessuna grande dinastia in passato. Qui non siamo come nel calcio, dove una big dopo un paio d'anni a vuoto puntualmente risale, le variabili in gioco sono infinite, i tetti salariali una mannaia, il processo di formazione di un team vincente può durare intere ere geologiche. Staremo a vedere. La vittoria di Philly riconferma il vecchio adagio che il football, al di là dello spettacolo garantito da chi lancia, chi riceve e chi corre, è essenzialmente un gioco di blocchi e placcaggi, e chi eccelle in queste due specialità ha grandi possibilità di vittoria. In questo senso gli Eagles sono un esempio di come andrebbe costruito un roster coi controcazzi, ossia partendo dall'allestire due linee fortissime. Pure se in finale il front-7 , esclusa la giocata di Graham, si è progressivamente eclissato, è stata la straordinaria tenuta della linea offensiva a tenere in alto gli Eagles per tutta la stagione. Non ne vedevo una così dominante e densa di talento dai tempi di quella dei Cowboys anni '90. E avere una OL dominante fa tutta la differenza del mondo. Resta da capire se Philly riuscirà ad aprire un ciclo vincente o no, visto che è una squadra abituata a lavorare sempre al limite del salary cap con continui rimescolamenti nel roster. Una stagione vincente può capitare a tutti, riconfermarsi invece capita solo a pochi. Tanto di cappello ai Patriots che sono riusciti ad arrivare alla decima finale della loro storia con una difesa priva del loro unico giocatore di livello, Hightower, e imbottita di trash players. L'ulteriore assenza di Butler non ha fatto altro che abbassare oltre i limiti della decenza il livello già mediocre di un reparto tenuto in piedi dalle intuizioni di Belichick e Patricia piuttosto che dal talento. Purtroppo per loro però il solito atteggiamento flessibile, che negli anni si è dimostrato il più vincente di tutti, stavolta non ha funzionato. Sarebbe bastato un Collins o un Ravis di qualche anno addietro e il Superbowl avrebbe preso di nuovo la strada per Boston.
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Nulla da fare, Manning oramai è una statua di marmo. Ma già si sapeva.
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Ma Newton continua a tirare mattonate incredibili, pure quando non è sotto pressione
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Eccolo là l'intercetto di Manning, glielo avevo chiamato al drive precedente
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Carolina in grossa difficoltà palla a terra: Tolbert continua a regalare palla agli avversari, Stewart in condizioni precarie, Newton sin qui ha dato un paio di strappi ma neanche lui trova molti spazi.
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Manning in odore di turnover già da un po'
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Strapotere della difesa dei Broccos sinora, sbucano da tutte le parti. Qualcuno defibrilli Newton e soci
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Miller bestiale, OL di Carolina fatta di birilli.
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Ok, non c'era il pieno possesso dell'ovale.
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Brutta posizione di campo per i Panthers, la strada per la red zone è lunghissima.
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Cacchi loro, io tifo Panthers
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Today is the day... Pure quest'anno sembrava un calendario molto tosto, eppure l'abbiamo sfangata. Ci sono 6 squadre che quest'anno hanno fatto i playoff, poi un nugolo di formazioni di discreto-buon livello, ma battibili.
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Panthers favoriti perché a parità di solidità difensiva in questo momento riescono a far correre la catena molto meglio rispetto a Denver, potendo contare su un attacco bidimensionale efficace sia a terra che in aria. Dall'altra parte tutto ruota attorno agli ultimi guizzi di Manning, che al di là dell'esperienza e di qualche lampo si è molto "normalizzato" da un paio d'anni a questa parte. I Panthers sembrano non avere punti deboli: difesa dominante in ogni comparto, con una percentuale di talento alta e ben distribuita, impenetrabile nel mezzo, atletica, difficile da beccare sul lungo, zeppa di playmaker (da valutare però le condizioni di Davis, uscito malconcio), batteria di ricevitori d'esperienza, Cam-Stewart-Tolbert al reparto corse, OL tra le più solide della NFL. Denver nel complesso ha più talloni d'Achille, per rovesciare il pronostico dovrà esercitare una pressione incredibile su Cam dall'inizio alla fine. E sperare in una (ultima?) giornata di grazia di Manning.
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Che poi oh, se per una volta evitate di riprovarci nessuno si offende
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Incredibile, stavano per trascinarla ai supplementari. Inspiegabile il td di Gronko, con due avversari addosso completamente disorientati. Ma non è bastato. I Pats pagano la pessima protezione offerta a Brady, in un attacco complessivamente molto più disconnesso che in altre occasioni. I Broncos non mettono sul tabellone cifre mostruose, ma possono dominare qualsiasi attacco col loro pass-rushing. Sarà l'ultima occasione per Peytone di rimettere le mani sul Lombardi's, o ora o mai più.
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Meno di due minuti per il drive finale dei Pats, partendo dalle 50. Non impossibile.
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Il Manning dei giorni migliori quel td-pass l'avrebbe messo ad occhi chiusi. Comunque il margine è ancora di un possesso di differenza.
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Dominio delle difese abbastanza netto, zero gioco di corsa (ma si sapeva). Vediamo come va a finire. Drive impegnativo per Brady con novanta e passa yarde da coprire.
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Che chiamata di melma Denver, 3&1 e ti giochi una draw off-tackle. Palla regalata ai Patriots.
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Purtroppo io ho visto solo il quarto quarto, erano anni che non mi perdevo una sfida di playoff dei nostri. Avrei dovuto evitare di vedere il finale e scaricarmi il full match quest'oggi, ma non ho resistito. Brucia non aver potuto giocare questi playoff a pieno regime per molto motivi, la squadra comunque fa davvero ben sperare per il futuro. Pure in difesa, nonostante i molti cambi traumatici e la carenza di talento in certi comparti, abbiamo trovato un assetto convincente. Siamo sulla buona strada per restare protagonisti anche negli anni a venire. Riguardo alle franchigie storiche, concordo con Granpasso che avrebbe incluso anche i 'niners. Assurdo poi che dalla lista manchino Giants e Bears, che soprattutto in epoca pre-Superbowl hanno fatto la storia di questo sport per decadi e decadi. Per il resto sarei favorevole ad un ritorno dei Rams a Los Angeles, metropoli che non può non avere una franchigia NFL. I Raiders a San Antonio mi suonano davvero male, la loro culla è la California, Oakland o LA facciano loro. Non posso esprimere commenti tecnici perché ho visto poco più di dieci minuti di partita, poca la miseriaccia. Comunque, per il futuro, va aggiunto impatto fisico e talento nella secondaria, e magari un buon pass rusher tra gli OLB. Per il resto la difesa funziona, Shazier-Timmons in mezzo fanno legna come pochi, sanno portare pressione quando richiesto, coprire bene sulle corse e in coverage sui lanci, la DL manca ancora di una figura dominante alla Casey Hampton su cui ancorarsi, ma nel complesso tiene più che bene. In attacco c'è poco da aggiungere, forse un prospetto che possa sostituire Miller alla lunga e un poco di profondità nella OL, molto suscettibile agli infortuni.
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Pure i suoi playbook sono spassosissimi
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Appena in tempo per l'ultimo quarto. Come è andata finora?
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*, contrattempo improvviso... Mi sa che riuscirò a vedere solo il secondo tempo, se va bene
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La chiameranno Candlestick Park, da domani