Fox Vega

è una zacconata....si punta solo il dito sulla disparità di trattamento come successe nel 2006

questa è una zacconata

esatto,.... e scanavino è da sempre in ambito fiat.... nell'ultimo decennio ha girovagato in tutti i giornali del gruppo da il secolo XIX a la stampa a l'espresso

non è il parere di linus.... è il parere di linus "direttore delle radio GEDI" rilasciato sulla versione online de "La stampa".... non serve l'ispettore Derrick per fare 1+1

che sia un viscido non c'è dubbio, ma che 1 ora dopo l'uscita di questa sentenza su "LA STAMPA" esca un'intervista col "direttore delle radio del gruppo gedi" in cui il suddetto quasi è felice che ci abbiano mandato la stagione a mignòtte, ammetterai, fa pensare male.

...c'è ancora il procedimento legato alla manovra stipendi.... se arriva entro quest'anno sportivo fanno in tempo a darcene altri 20 e a mandarci in b

che al "direttore delle radio del gruppo gedi" vada bene tutto questo mi comincia a puzzare pesantemente... Itifosi della Juve sono sotto choc per i 15 punti di penalizzazione inflitti alla squadra bianconera in questo campionato. C’è chi come il direttore delle radio del gruppo Gedi, Linus, cerca di virare quanto successo in positivo: «Sarà il motore che ci farà tornare ad essere la vera Juve – è il suo auspicio –. Sono sicuro che la squadra reagirà e troverà in questa stangata terribile la motivazione per fare una grande seconda parte di campionato. Ci sono ancora 60 punti da prendere, c’è una Coppa Italia da vincere e anche un’Europa League. La stagione comincia qui».

premettendo che sono sempre stato molto critico verso il movimento ultras pur avendo frequentato la curva per vent'anni, non mi pare corretto che li si evochi adesso dopo averli demonizzati più o meno giustamente per assecondare i pruriti dell'ex presidente.

per quello a cui si sta assistendo negli ultimi anni, anche il diritto civile e quello penale non stanno messi meglio

...e manca ancora la vicenda stipendi, di questo passo c'è da guardarsi le spalle. Di fronte a tutto ciò, se non c'è connivenza all'interno del nostro club, urge un segnale forte.

è una vigliaccata con la quale vogliono essere sicuri che la Juve non partecipi alle coppe europee a prescindere. Col senno di poi si può affermare che l'azzeramento del cda precedente, in quel preciso momento, ha dato il segnale che del club potevano fare carne di pòrco.

Non le vedresti comunque nemmeno se ti sintonizzassi su canale 5 dalle 20.45

“La Roma di Mou” ...siamo fra il Brasile di Santana e l’Olanda di Michels

Perin di testa su calcio d'angolo (semicit.)

La visione era quella di sfilarsi dalla máfia della uefa per consegnarsi a quella della finanza speculativa stelle e strisce di jp Morgan? Per carità, tutto più che legittimo a fronte di entrate maggiori a coprire un dissesto finanziario apocalittico, ma non facciamolo passare per l'ultimo dei filantropi romantici.

Esatto, anche se c'è una diatriba pure sulla competenza territoriale tra quello di Torino e quello svizzero

Cobolli non si è difeso perché glielo hanno imposto dall'alto. Non a caso Blatter per il ritiro del ricorso al Tar ringraziò Montezemolo, non Cobolli.

Solo chi non vuole vederlo non lo ammette. Basta vedere che come DG è stato piazzato un braccio destro di Elkann (direttore del gruppo editoriale Gedi), e come presidente il commercialista che, in combinata con Grande Stevens e Gabetti, gli ha spianato la strada per sfilare le quote di maggioranza della società Dicembre alla madre Margherita nella famosa vicenda legata alla successione di Gianni Agnelli.

mi auguro che venga presto implementato l'organigramma con uomini di calcio nei ruoli chiave, con tutto il rispetto, un commercialista presidente e un amministratore di società editoriali come direttore generale non possono certo far presagire scenari fantasmagorici

Un ds andava messo in organigramma già adesso. Non parliamo di una figura secondaria. Non si può pensare di nominarlo a giugno quando il mercato e le strategie iniziano ad essere pianificati fra marzo e aprile. A partire dalla (speriamo nuova) guida tecnica, per finire ai giocatori da cedere e inserire in organico.

Non ci siamo molto lontani, anzi. Credo sia una peculiarità di chi ha tantissimo seguito e che, giocoforza, viene diluito fra una parte minoritaria di tifosi accesi e una gran maggioranza di simpatizzanti o supporter da Televideo che hanno scelto la Juve come squadra del cuore vuoi per comodità, vuoi perché è quella che tradizionalmente vince più spesso.

Non l'ho mai apprezzato come personaggio tranne che nei primi anni in cui, probabilmente per ingraziarsi l'ambiente, teneva comportamenti tesi ad unire e a condividere creando senso di appartenenza. Via via si è mostrato per quello che è. Una persona superba tendente all'arrogante, che ha deciso di isolarsi nella sua torre d'avorio circondato da amici, lacché e giullari di corte scelti in base alle simpatie personali e alle perverse logiche di autopromozione interna piuttosto che alla competenza. E i risultati si sono visti: un tracollo economico e tecnico che ha portato a dilapidare una superiorità netta che era stata consolidata nella prima parte della sua gestione in combinata con Marotta. Oltre a figuracce in serie che hanno portato a indagini più o meno fondate ma a sicuri danni di immagine. Stendiamo un velo pietoso sulla vicenda superlega e sul suo feticismo verso l'ippocalcio di minnesota che l'ha portato a firmare un quadriennale contratto capestro con costui che ci condizionerà fino al 2025. Francamente e sinceramente: addio e a mai più.

Appena arrivato alla Juve pensavo anche io che Chiesa avrebbe potuto evolversi in un esterno di spinta alla Zambrotta, poi i fatti hanno dimostrato che deve giocare da ala, non si sfugge. Aver vinto un europeo da migliore interprete della competizione di quel ruolo non può essere ignorato. Incaponirsi fa solo il suo male.

Il genio del gabbione è riuscito a trasformare la migliore ala dell'euro 2021 in terzino di marcatura, ovviamente in attesa del grande rientro a tempo di record del figlioccio de sciglio che lo relegherá a primo rincalzo.

Se il nuovo corso che partirà formalmente mercoledì con l'insediamento del cda ha nei suoi obiettivi il rilancio sportivo, non può prescindere dalla cacciata di minimiliàno. Esulando dal valore e dai risultati dell'attuale facente funzioni della panchina, non mi ricordo nuove dirigenze (o addirittura presidenze, nel nostro caso) che nel breve termine non hanno insediato un loro allenatore rimanendo legati a quello della precedente gestione (un vero e proprio feticcio nello specifico).