Fox Vega

Quello che forse non è ben chiaro dalle trascrizioni è che tra le righe Moggi ha lasciato trasparire quello che molti vanno dicendo da anni e che era parso evidente già all’epoca. Che lo stesso Elkann e chi nel 2006 aveva preso le redini del carrozzone Fiat dopo la morte di Gianni e Umberto, decisero scientemente di non difendere la Juve e il gruppo dirigenziale dell’epoca, preferendo mandare a picco la nave. Nei suoi interventi che ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo, ha fatto più volte riferimento all’UNITA’ necessaria per raggiungere i traguardi e difendere il club. Ha chiaramente detto che un club che vuole difendersi non va a chiedere la B con penalizzazione. Chi ha orecchie per intendere intenda.

Lo fa ancora oggi tutte le volte che prende parola, lasciando la presidenza dell’assemblea temporaneamente ad un altro dirigente (oggi era Arrivabene).

In ogni caso la risposta di Agnelli sulla questione postagli conferma che, ancora oggi, non ha capito gli errori commessi da lui e dai suoi uomini. Rispondere “con davanti a lui DeLigt, Bonucci e Chiellini non avrebbe giocato manco un minuto” è perfettamente rappresentativo di tutto ciò.

Deflagrante, sopratutto perché detto in questo contesto e facendo riferimento non certamente velato all’area familiare preminente che ha pianificato questo ribaltone e che nel 2006 agí in una certa maniera. I rapporti fra Luciano e Agnelli li conosciamo tutti, e se uno più uno fa due...

Tradizione che si tramanda negli anni

Contestatore storico delle assemblee azionisti del gruppo fiat.... sfrutta ogni spazio di intervento per esporre le sue teorie

Chi non partecipa all'assemblea si perde lo spettacolo degli interventi dell'azionista Bava

Ha detto anche altro di più incisivo e inequivocabile. Che hanno dato tantissimo alla società e sono stati scaricati e buttati in pasto agli sciacalli dalla proprietà nel momento della bufera. Questo per chi si ostina a non vedere le connivenze interne in quella vicenda e ancora non comprende il modus operandi vigente nell'area preminente della famiglia.

"Lassuma perde".... moggi è azionista e come tale ha diritto di prendere la parola in assemblea.

Moggi accusa implicitamente nel suo intervento di non essere stato difeso nel 2006.... detto in assemblea davanti ad Agnelli fa un certo effetto

Luciano moggi acclamato dagli azionisti in sala durante il suo intervento.... ha letteralmente rubato la scena

Presente in assemblea

Il veto testamentario, ammesso che esista, non può essere eterno e ci sono già diverse sentenze simili che sono andate in questa direzione.

Penso i tempi siano maturi. Una volta escluso agnelli non vedo nessun altro realmente interessato alla Juventus in ambito familiare. Sarà anche un salto nel vuoto, epocale dopo 100 anni di proprietà, ma le cose cambiano. Auguriamoci che chiunque intervenga abbia un minimo di passione e non sia esclusivamente un business asettico anche se il calcio attuale propone sempre più questo modello.

Con approcci ben diversi. Oggi è stato fatto passare il reset del cda con dimissioni generali come un "atto di responsabilità". All'epoca Elkann prese immediatamente le distanze dalla triade con la famosa dichiarazione post Juve-Palermo "sono qui per sostenere squadra e allenatore".

Era suo dovere difenderla, non è stato fatto. E a poco serve andar per tribunali anni o decenni dopo a farsi rimbalzare quando la "verità" processuale è stata cementata e, in un paese storicamente ponziopilatesco, nessuno ha interesse a ribaltarla scoperchiando responsabilità altrui.

All'epoca c'era la tempesta mediatica come c'è oggi. Era suo dovere difendere la società ad ogni livello e in ogni sede. Invece è stata lasciata in balia degli sciacalli che ne hanno fatto carne da porc0. Evidentemente c'era una certa commistione di interessi che hanno contribuito a far gettare il bambino con l'acqua sporca con buona pace di chi si è mangiato il fegato per amore di questo club.

La difesa ad orologeria... nel 2006 c'era fretta di affossare la vecchia dirigenza che venne silurata e condannata dal suddetto davanti ai microfoni post Juve-Palermo senza nemmeno aspettare il formale rinvio a giudizio. Questa volta l'atteggiamento è diverso. Chissà perché.

se c'è un settore che ha funzionato nella Juventus degli ultimi 4-5 anni è stato proprio il comparto tecnico delle giovanili. I frutti stanno iniziando a maturare e a vedersi, sinceramente ritengo la primavera e l'under 23 di questa stagione le selezioni più interessanti dell'ultimo decennio di Juve, almeno in ottica prima squadra. Speriamo che almeno da questo lato si possa ottenere qualche soddisfazione.

in questi sei mesi si dovrà capire tutto. Io personalmente credo che saranno i mesi in cui la società si dovrà riassettare prima di tutto societariamente e capire cosa vuole fare in futuro. Chiarire i progetti e se l'obiettivo sarà quello di tornare ad essere Juventus. Se così fosse, il siluramento di acciuga a giugno sarà fisiologico in quanto storicamente ogni nuovo gruppo dirigenziale vuole mettere la sua impronta diretta e non legarsi a figure del passato. Dovesse realizzarsi il cupo scenario di una sua conferma, sarebbe un pessimo segnale. Di una società che mette l'ambito sportivo in secondo piano e punta esclusivamente a risanare i conti e respingere l'attacco legale. Diciamo che una composizione dirigenziale esclusivamente di manager, avvocati, commercialisti, etc. estranei al calcio non depone a favore della mia tesi. Ma voglio credere ad altro e tenere viva la speranza.

la pravda di tuttosport è a pieno regime... minimiliano purtroppo resterà fino a giugno e poi verrà disarcionato appena avremo un assetto societario completo e, si spera, un progetto chiaro

questa vince il world press photo of the year

i risultati assoluti da stasera dicono Messi, ciò non significa che come giocatore sia meglio, ma la carriera che ha saputo sviluppare in 17 anni ad altissimo livello è stata sicuramente migliore.

le notizie degli ultimi giorni non lasciavano grandi speranze.... un uomo duro ma leale, buon viaggio Sinisa

la Ferrari di oggi è in mano ad Exor che non ha più nulla a che fare con l'Italia, diciamo che non c'è più nemmeno quell'italianismo di facciata che si tendeva a conservare fino a qualche anno fa