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Esistono due juve: una senza Danilo, l'altra con Danilo.

Il campionato è lungo. Sono convinto che troverà il suo spazio se lo merita.Intanto c'è da avere solo pazienza.

Io dico solo che finalmente c'è una idea di calcio. Prima si stava tutti in area di rigore (la propria) e si ripartiva a caso.

Spero che Milik guarisca in fretta.

Tipico articolo inventato dal nulla. Non si giudica un calciatore dopo 5(?) partite.

Bisogna chiamare un esorcista ed estirpare il male che è ancora dentro lui (ovvero tre anni allenato da Allegri).

La considero una situazione normale: nuovo allenatore, nuove idee, nuovo ciclo. Bisogna aver pazienza. Chi non ce l'ha si meritava Allegri ancora per cinque anni.

Io lo aspetto ancora. Magari sta passando un momento difficile che noi non sappiamo. Peccato non sia ancora pronto Milik che io ritengo migliore come attaccante d'area.

Giocatore mediocre strapagato per anni alla Juventus. Ora è nella sua giusta dimensione. Un altro anno alla Juventus non lo avrei sopportato.

L'unico difetto che posso trovare nel mercato di Giuntoli sono i soldi spesi per il nuovo portiere quando ne avevano già uno affidabile, ma se è stata una richiesta diretta dell'allenatore allora può passare. Di positivo è aver spedito lontano da Torino tutti i cocchi di Allegri, Rabiot su tutti. Di questo lo ringrazierò sempre.

Io mi fido di Motta: se lo valuterà all'altezza di giocare nella sua Juventus allora ben venga. Ho ancora speranze su Arthur perchè è stato scartato da Allegri.

Come detto per altri giocatori (Rabiot, Kostic e De Sciglio per esempio), bisognava eliminare tutti i cocchi di Allegri intrisi della sua mentalità antigioco e anticalcio. Sinceramente non lo rimpiango e per ora sul campo non c'è nemmeno il motivo per farlo.

La scelta mi sembra ovvia. Kostic è l'ultimo uomo di Allegri rimasto in rosa. Arthur invece è neutro.

Non abbiamo mai giocato con i veri titolari. Però finalmente si gioca a calcio.

Ecco un giocatore che mi ha deluso, anche se a sua difesa è il brutto infortunio e la guida tecnica che ha dovuto (come noi) sopportare. Felice che sia andato all'estero.