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Anche se l’avesse presa (e non la prende, al massimo viene sfiorata senza cambiare direzione), se Inzaghi si attacca a un simile episodio per giustificare il risultato significa che sei davvero un PERDENTE nell’anima. L’Inter ha giocato una partita pietosa, sotto tutti i punti di vista, una partita tecnicamente insulsa, punto.

Io qui dentro sono stato il primo “sponsor” di Federico, ho avuto la fortuna di assistere alla sua prima stagione tra i professionisti (nella quale tra l’altro giocava da braccetto di destra, esattamente dove è stato schierato ieri sera) e conosco tutti le sue qualità, compreso la più importante che è la capacità di apprendimento. Come vado dicendo da quest’estate però, avrebbe bisogno di un allenatore capace di formarlo maggiormente sotto il punto di vista tattico (intendo qualcuno che sappia insegnargli i principi difensivi come Conte, Carrera e Stellini fecero con la BBC) perché lui fino a 20 anni giocava a centrocampo (e si vede, la tecnica e la visione di gioco sono una delle sue qualità) e da quel punto di vista a mio parere è ancora un po’ indietro.

In casa contro la Virtus, partita che non ho visto. Ma ha giocato mezz'ora e a quanto pare non deve aver entusiasmato (deduzione, altrimenti lo avrebbe richiamato).

Non è una questione d'età, Miretti alla stessa età era infatti titolare indiscusso in Under23. E' stato provato, con risultati deludenti. Onestamente io insisterei e lo lascerei in pianta stabile tra i grandi perché è tra i grandi che si migliora, se non lo fanno ci sarà anche una spiegazione.

"Si è ingrossato", "Ha perso lo scatto", "Ormai è finito", tutte fregnacce che quotidianamente leggevi o ascoltavi in Tv quando si parlava di Gianluca Vialli. Quindi dopo qualche mese di scarsa vena realizzativa, nel suo primo tormentato anno di Luca in bianconero (il secondo in realtà fu molto peggio, con la rottura del piede nel rigore sbagliato contro la Roma che diede il via a una stagione pessima sia per lui che per la squadra, tanto da portarlo a considerare l'addio alla Juve) Trapattoni volle spostarlo a centrocampo. L'allenatore non era l'ultimo arrivato, ma i suoi principi di gioco erano ormai sorpassati e in quel contesto Vialli faticava tremendamente a ritrovarsi. Poi per fortuna arrivò Marcello Lippi, e quel "Campione Finito" ci portò ad alzare la nostra ultima Champions. Forza Dusan, non mollare... prima o poi anche per te (e per noi) arriverà un Marcello Lippi. 31/12/1992 VIALLI, GIOCO INCREDIBILE TORINO - Sembrava uno scherzo di fine anno, una manovra d' alleggerimento. Vialli centrocampista pareva un' idea buona per qualche amichevole, oppure una risposta neanche tanto trasversale a Sacchi che vuole l' ex sampdoriano sempre e solo centravanti. Invece l' esperimento è già verifica ufficiale: dopo le esibizioni di Catania e Salerno, la Juve sposta e trasforma anche in campionato il suo uomo più prezioso. Infatti domenica, col Parma, l' azzurro ragionerà calcio alle spalle di Roberto Baggio e Casiraghi, ben lontano dalla porta avversaria. Nulla di estemporaneo, nulla di momentaneo e passeggero. Quarantacinque miliardi investiti in gol che non arrivano. Troppo facile pensarlo, ma anche inevitabile dirlo. Ed ecco che Trapattoni asseconda quelle che in Vialli sono caratteristiche naturali mai represse, anche se sempre controllate e limitate. "Lui sa pressare, è intelligente, passa il pallone di prima, insomma è un centrocampista nato. Deve soltanto abituarsi al ruolo. Luca è d' accordo, tra noi il dialogo è chiaro, si tratta di una soluzione da tenere presente". Il solco che divide l' allenatore della Juventus e quello della nazionale si fa dunque voragine. Si parte dai massimi sistemi, dalle opposte interpretazioni tattiche e umane del calcio per arrivare all' impiego e all' uso dei singoli. Una lontananza siderale, sottolineata l' anno scorso dalle vicende di Roberto Baggio: Trap lo vedeva meglio a centrocampo, il citì in attacco. Ha avuto la meglio quest' ultimo, anche se il tecnico bianconero parla di evoluzione naturale e non di mutamento di idee: "Baggio è cresciuto, si è irrobustito. Ora è una punta, non prima, e in area sa fare cose che non riescono a nessuno. Si cresce col tempo". La discussione a distanza continua. "Vialli non deve impostare l' azione, finalizzarla e magari concluderla. Non chiediamogli troppo. Rimanga invece in area come prima punta e pensi solo a segnare". Parole perentorie, quasi stizzite che Sacchi dedicò al bomber (all' ex bomber?) alla vigilia di Malta. Tre giorni dopo, Trapattoni propose Vialli regista e lo fece citando esempi illustri: Mazzola, Boniperti, Di Stefano, Bettega. Nessun commento da parte del citì, di questi tempi circondato da atmosfere un po' pesanti. Poi un' intervista del giocatore subito smentita - si poteva dubitarne? - nella quale lui si è mostrato scettico, quasi critico verso il nuovo ruolo. Infine il silenzio "ecumenico" di Vialli, senza spiegazioni, dunque interpretabile. Ma pure una professionale adattabilità alle esigenze: e difatti il test di Salerno ha confermato l' ottimismo di Trapattoni. Le domande, però, sono altre: vale la pena sacrificare a centrocampo un campione del genere? Cosa combineranno in attacco Baggio e soprattutto Casiraghi, quest' ultimo senza gol da dieci mesi e mezzo? Quali sviluppi avrà in nazionale la querelle tattica tra i due allenatori? Quanto ci rimetterà Vialli? E avrà davvero qualcosa da guadagnare, a parte la maggiore tranquillità che deriva da obblighi meno impellenti? Dubbi che i tifosi bianconeri riassumono in un solo, semplice quesito: perché spendere una montagna di miliardi per un Vialli riciclato e diverso, per un Vialli non più Vialli? di MAURIZIO CROSETTI

Conosco un sacco di amici che negli anni della nostra giovinezza andavano con piacere a piantare semi in Ucraina Comunque complimenti, a prescindere dal calcio e dalla Juve questa popolazione merita tutti gli aiuti che gli si possano mandare e anche una divisa bianconera può sicuramente far dimenticare anche soltanto per un pò il terribile momento che stanno attraversando

Esatto, così come avrebbero dovuto fare per tutti coloro che si erano iscritti con Fidejussioni false e per tutte le porcate a cui assistiamo senza soluzione di continuità da 20 anni a questa parte.

Io preferisco che rimanga Chinè, almeno oggi tutti sanno di chi stiamo parlando e che cosa lui rappresenti. Se dovessero sostituirlo, lo farebbero con un altro lupo travestito da agnello (al singolare e senza l'iniziale maiuscola) e sarebbe peggio.

Chinè è il braccio armato di gente che oggi siede addirittura in Senato, non sarà una battaglia persa a scalfire la sua posizione.

Non è che se lo metto in campo dal primo minuto ha meno sollecitazioni, anzi. Il problema è un altro, chi dice che ha semplicemente messo male il piede a mio parere sbaglia, un ginocchio normale non dovrebbe piegarsi come si è piegato il suo soltanto per un semplice appoggio a terra, significa che non è stabile.

Il ginocchio gli si è girato, si è piegato in modo innaturale e moooolto preoccupante.

Spero che Chiesa non abbia interessamento dei legamenti, se va bene comunque torna tra un mese, Il senso di mettere Sandro, che aveva avuto un problema domenica, non lo trovò.. perché non ha senso. Miretti sta fuori un mese, e tu lo metti titolare invece che tenerlo per la ripresa? Come caspita fai a non accorgerti che, ancora una volta, finisci gli slot giocandoti l’ultimo cambio? Ho finito gli aggettivi per questo signore, ma tanto qui dentro siamo tutti prigionieri del Lato Oscuro della Forza e quindi le speranze di vederlo lontano da Torino sono quasi a zero.

Sarebbe il caso che qualche procura iniziasse a investigare davvero in maniera concreta sull'operato di Chinè e sul mandante che si cela dietro questa Cupola che prende il nome di Giustizia Sportiva. Questo ha il chiaro intento di indirizzare i flussi di denaro della qualificazione in Champions penalizzando ad ogni costo una determinata squadra, chiaro come la luce del sole.

Il peso della maglia c’è, non si discute. E oltre a questo c’è anche da dire che il ragazzo non ha la stessa condizione che aveva a Firenze, credo soprattutto per la pubalgia che lo ha colpito e che non credo ancora oggi non gli permetta di spingere al massimo. Ma di una cosa sono abbastanza certo, se tra un anno Allegri dovesse essere ancora il nostro allenatore, lui sara molto probabilmente già da qualche altra parte.

Se tu sai per certo che Chiesa non gioca per scelta tecnica, allora io sono d’accordo con te. Io il signor Allegri non lo posso vedere, ma se mi dice che Chiesa ha problemi muscolari e che per questo viene gestito gli credo, e tendenzialmente sarei d’accordo con una gestione conservativa. Perché se oltre che incapace, Allegri fosse anche falso e bugiardo credo che potrei davvero iniziare a detestarlo. A questo punto però la domanda dovrebbe sorgere spontanea, perché Chiesa e il suo entourage non dicono che Federico è fisicamente integro e in piena forma?

Eh, ma nessuno discute l’higuain del Napoli. Io ho sempre discusso l’acquisto di un giocatore con la pancia piena e impossibile da rivendere, cosa che Vlahovic non è assolutamente, visto che è un assegno in bianco. Poi ci troveremo “come le star”, a guardare Vlahovic che ne fa tre, magari in un quarto di finale di champions League.

La domanda è un’altra: In quale altro contesto Vlahovic potrebbe tornare quello che era? Risposta: Atalanta e Napoli sicuramente, Milan e Inter probabilmente, Roma per niente. Ribadisco, guardate questo video e soffermatevi sia sulla giocata di Vlahovic quanto su quello che gli accade intorno.

Si, ma devi anche vedere quanti gol hanno evitato i vari Morata e Kean (e ci metto pure Dybala) con il loro sacrificio senza palla, con i loro recuperi al limite della nostra area. E ci metto anche il solo gol su punizione che abbiamo segnato in tre anni (o meglio, lui ne ha segnato uno sui 70 tirati, lasciandone agli altri il 10% scarso), i rigori che erano tutti suoi altrimenti quei gol li avrebbero fatti altri, ecc ecc. Il primo Cristiano non è stato adeguatamente sfruttato, già con Sarri era meno performante, con Pirlo invece eravamo ai livelli indisponenti di Manchester. Comunque ripeto, rispetto il tuo punto di vista.

E qui va già bene, con la squadra che è a “soli” 15 metri da lui, anche perché è l’ultimo minuto e stiamo perdendo.. pensa te dove stanno quando si vince 🫣

Credo che a Manchester ti direbbero tante cose a proposito dei meriti di Cr7 nel contesto di squadra. Tutto quello che ti dava da una parte, te la toglieva con gli interessi dall’altra, comunque sei libero di pensarla diversamente.

Tu non stai giudicando il Dusan Vlahovic che abbiamo comprato, ma quello che sta giocando a Torino. E quindi penso che tu non sappia chi fosse Vlahovic prima di incontrare Allegri.

Infatti, tant’è che la prima cosa che ho detto ai fratelli bianconeri che mi scrivevano tutti esaltati nelle varie chat e’ stata: “Vediamo quanti mesi ci mette Allegri a rovinare anche questo qua”. Guardate quanti compagni aveva accanto Dusan, guardate il dinamismo dei compagni che gli offrivano comunque opzioni di passaggio IMMEDIATO, per cui lui poteva fare la giocata o mandare in porta il compagno anche di prima. Ecco, dopo aver visto questo video date ora un’occhiata alle partite di Vlahovic da quando è a Torino, guardate la sua solitudine. Certo, sono convinto che lui oggi sia fisicamente ancora lontano da quei livelli di Firenze anche per colpa della pubalgia (che comunque è stata sottovalutata dallo staff di Allegri, non certo da me), mettiamoci anche il nervosismo che lo sta facendo sottoperformare anche nei fondamentali di base, ma le responsabilità stanno al 90% sulla testa dell’uomo in panca.

Io ho la “sfortuna” di avere un suocero fiorentino, che non ha l’abbonamento alle pay tv e che quindi ogni volta che gioca la Fiorentina viene (veniva, adesso sta provando anche lui le pene della disdettaDazn) a suonare il campanello. Io Dusan l’ho visto in ogni sua apparizione, mi ha esaltato per le sue qualità tecniche prima ancora che “da bomber” e leggere quello che si scrive oggi qui dentro mi fa piuttosto ridere. Dusan a Firenze metteva a terra anche le bombe a mano, si girava in un fazzoletto e sbeffeggiando gli avversari se ne andava verso la porta. Ci sono stati momenti in cui il suo essere DOMINANTE era quasi imbarazzante, con gli avversari che sembravano bambini che cercavano di contendere palla al campione. Voi che pensate che sia un problema tecnico, che Dusan non sappia stoppare un pallone o che non sappia fare uno scavetto al portiere, rispolveratevi un po’ la memoria e fatevi qualche domanda.

Hai citato tutti giocatori tecnici che certo non fanno del dinamismo e dell esplosività il loro marchio di fabbrica. Avvicinandoci ai tempi nostri allora ti cito Pjaca, giocatore con le stesse caratteristiche di Chiesa e Del Piero, quasi un anno per rivederlo in campo e poi sappiamo come è andata. Vuoi dirmi che il legamento ricostruito oggi è più forte di quello naturale? Ci sto, ma non mi dire che tutti i giocatori sono uguali e che hanno le stesse risposte nel post infortunio.

E tu che sei del campo, vuoi forse dirmi che il Del Piero pre infortunio e il Del Piero post infortunio fossero la stessa cosa? E che i problemi di Del Piero fossero legati a un tono muscolare che non ha mai saputo riprendere? Del Piero ha dovuto modificare completamente il suo modo di giocare, perché L’esplosività che aveva prima non l’ha mai più recuperata, ci ha messo due anni per reinventarsi calciatore di livello. I calciatori non sono tutti uguali, chi fa dell’esplosività e del dinamismo la parte preponderante della propria prestazione, inevitabilmente PUÒ avere problematiche tanto psicologiche quarto fisiche (stiramenti legati al differente appoggio, o banalmente alla tensione psicologica post-infortunio.