stewie B e W

Tra l’altro è uno degli attaccanti più “automatici” in circolazione, ha una capacità di pensare calcio a dir poco carente.

Facendo un bilancio complessivo sono stati due anni estremamente negativi. Anzi, un anno e mezzo perché da gennaio a giugno 2023 con punti dati e punti tolti non è stato neanche calcio e il periodo non va neanche considerato. Da qui le lamentele dei tifosi che sono giustificate, non solo per il numero di trofei ma anche per la qualità della proposta. Ci sono i tempi e i modi per lamentarsi, e io credo che questo sia il tempo di stringere i denti senza star lì troppo a frignare, ma trattare una persona che si lamenta come se fosse sceso dalla luna anche no, è intellettualmente disonesto.

Eh. Mica solo durante le stagioni che fanno comodo, però. Negli ultimi due anni il verdetto è stato impietoso.

4 anni fa avrebbe avuto decisamente molto più senso infatti. Lukaku sarebbe stato la spalla di Ronaldo, non il centravanti attorno al quale costruire l’attacco.

Per come se l’erano messa in testa, ci è andata anche bene secondo me.

La verità poi la dirà il campo, come sempre, ma per ora a me sembra solo un calciatore che non ha rispettato le attese, che ha smesso di migliorarsi e che è già in declino. Poi a Firenze vedremo cosa combinerà, di sicuro sembra un ambiente adatto a lui sia per la filosofia di italiano che per il fatto che alla Fiorentina se sbagli due gare di fila non se ne accorge nessuno.

È tutta retorica, sono tutte chiacchiere. La verità poi la dice sempre il campo: i conti si faranno a maggio, ora siamo a luglio e di qualcosa bisogna pur ciarlare.

Giustamente a Chiellini avevano permesso di preparare comodamente gli europei, voleva lo stesso trattamento. Il club degli amici sta chiudendo i battenti.

Infatti

Mi sembra un po’ poco, quasi regalato. Io avrei arrotondato al centone.

Non deve essere esigente con l’allenatore in conferenza stampa, deve esserlo con i fatti.

La colpa è di chi ancora va dietro a certi proclami. Magari lo fanno per convenienza, magari perché un calciatore per carattere ha bisogno di sentirsi “parte” dei colori che indossa, fatto sta che il problema è che ancora c’è gente che da peso alla propaganda dei calciatori che sono dei professionisti, ed in quando tali fanno bene a fare delle scelte, nella stessa misura in cui quando secondo me un giocatore ha già dato tutto per la causa è sempre il caso di salutarsi, anche in maniera a volte quasi drammatica. Cuadrado per la Juve ha dato tutto quello che aveva, e a me basta questo per non avere nessun tipo di rancore.

Se lo fai per una questione economica però poi non vai a dare quell’ingaggio a Lukaku 30enne. Per me, ribadisco, si tratterebbe di scelta tecnica, e onestamente la cosa mi spaventa anche di più.

Non c’è nessuna differenza di categoria infatti, è che fanno proprio due sport diversi.

Ci mancherebbe altro, l’allenatore è lui. Così deve essere. L’importante è che in caso di fallimento salga sul banco degli imputati senza la solita sequela di alibi e giustificazioni.

Non è compito dell’allenatore star lì a pensare a quante partite deve giocare Alex Sandro per il rinnovo automatico. Il tecnico deve scegliere i calciatori da mandare in campo e deve dare conto delle sue decisioni alla dirigenza, ma non è lui che deve pensare ai contratti. Speriamo che questi equivoci siano finiti.

Ma quando mai. Moggi non ha mai esonerato gli allenatori a stagione in corso, l’unico cambio a stagione iniziata avvenne con Lippi che si dimise e che aveva già in tasca il contratto con l’Inter.

Il circolo degli amici ha chiuso i battenti.

Dovresti tenertela per quando (e se soprattutto) saranno venduti. Ogni giorno escono fiumi di articoli che dicono tutto ed il contrario di tutto, vedremo.

Se n’è accorto solo lui.

Quello è un problema culturale. Qua dentro c’è gente che si lamenta perché la next gen non è salita in Serie B, quando lo scopo non dovrebbe minimamente essere quello di salire di categoria.

I giovani non sono all’altezza quindi non giocano quindi all’altezza non lo saranno mai. Il calcio italiano è entrato in questo circolo vizioso da una vita ormai. Parlando della Juve in particolare invece, se c’è una squadra che con i ragazzi sta lavorando bene (almeno fino ad ora) è proprio la nostra. Il progetto under 23 è il fiore all’occhiello di una gestione che negli ultimi anni ha portato la prima squadra ad attingere al vivaio più di ogni altra società in Italia. Siamo ancora lontani dal traguardo ma ad oggi siamo gli unici sulla strada giusta.

Sono assolutamente contrario a questi prestiti, da sempre. Se la società punta su Miretti lo tiene e basta, altrimenti va bene anche il prestito in ottica di una futura cessione remunerativa. Il ragazzo ha già una presenza stabile alla Juve alle spalle, mandarlo in prestito ora vorrebbe dire bocciatura e passo indietro: lo perderemmo.

Credo che un confronto del genere non si possa fare: troppe differenze tra Napoli e Juve in termini di capacità di spesa e margini di manovra oltre a tutto ciò che di diverso c’è in termini di ambiente, tifosi, spogliatoio, proprietà, contesto. Arriva praticamente a luglio, quando ormai il calciomercato è già stato ampiamente impostato. In ogni caso su una cosa non ho dubbi: le difficoltà della prossima stagione, che ci saranno e che per me si prospettano anche gigantesche, porteranno molti a sprecarsi con i “Giuntoli dimettiti”, esattamente come si faceva nel 2011 con Marotta. Questa è l’unica certezza