stewie B e W

Quanta confusione. Chinè non ha sentenziato proprio nulla, lui era l’accusa non l’organo giudicante.

Noi siamo colpevoli a prescindere. Questa è una cosa che non cambierà, a prescindere da una sentenza favorevole o meno.

Per la corte federale, non per la procura che è l’accusa e che fondamentalmente non ha agito in maniera sbagliata, almeno secondo quanto detto ieri da Taucer.

Era proprio quello che cercavo di dire, per me la UEFA non c’entra, la partita si sta giocando sul territorio nazionale. Certo è che fa specie vedere come la giustizia sportiva sia in mano a gente che non sa fare la “O” col bicchiere, è francamente inspiegabile come la corte federale abbia partorito un simile mostro giuridico. Il tutto, ripeto, nel paese che ha dato i natali al diritto stesso.

Visto che la UEFA anche con una sanzione pecuniaria potrebbe decidere di farci fuori dalle coppe, a me sembra fantasiosa la teoria secondo la quale sia l’organo europeo ad aver architettato tutto. Per me questo è un pastrocchio frutto dell’incompetenza e della fretta della giustizia sportiva nostrana, unitamente al fatto che la Juventus stavolta pare essersi difesa con il coltello tra i denti.

Infatti. Si sta facendo molta confusione, anche tra noi. Il pasticcio non l’ha combinato l’accusa, ma il collegio giudicante.

Da un paese abitato da cittadini che non si preoccupano neanche di andare a votare quando è indetto un referendum sulla giustizia (tra le altre cose), non mi aspetto niente di diverso.

Il principio del ne bis in idem è stato preso e buttato nell’immondizia. In Italia, il paese che ha dato i natali al diritto stesso. C’è solo da vergognarsi, onestamente non provo altro sentimento se non vergogna e imbarazzo.

Le considerazioni di oggi da parte del procuratore, più che una sfiducia verso Chinè, mi sembrano un attacco indiretto alla corte che ha emesso il dispositivo della sentenza. Chine rappresenta l’accusa, qui il problema è stato l’organo giudicante che ha addirittura inasprito la sanzione

Non sono gli stessi. Quelli che ci hanno dato il -15 oggi non si sono proprio fatti vedere.

Una trasmissione sulla Rai che ha appena accennato elementi che potrebbero andare a favore della Juve non se l’è filata nessuno e ha avuto pochissimo risalto. Quando vi chiedete il perché di certi titoli sui giornali, o decidete di guardare improbabili programmi di “dibattito” calcistico, tenete presente questo aspetto, altrimenti davvero non ci si capisce nulla.

Io il fegato me lo sono mangiato già a sufficienza ad andare appresso a sta roba. Sono cose già risapute, almeno per quanto mi riguarda: è una ferita che ancora sanguina.

Sicuramente hanno scuole di pensiero diverse, sono tutti e tre differenti tra loro, ma nessuno di questi tre ha mai alzato un trofeo senza aver dato un’organizzazione alle loro squadre perché tanto ci pensavano i giocatori. Questa concezione semplicemente non esiste, e c’è più di un secolo di storia di questo sport a dirlo.

Negli ultimi 10 anni il Madrid è stato allenato anche da Solari, Benitez e Lopetegui. Mi chiedo come abbiano fatto a fallire loro se tanto i giocatori erano sempre gli stessi.

I giocatori sanno cosa fare perché il Madrid è una squadra ben organizzata, con un collettivo che funziona e con un’identità precisa, con individualità di primissimo livello. Una cosa non esclude l’altra cribbio. Non molto tempo fa un giornalista chiese a guardiola, provocatoriamente, cosa aveva da rispondere a chi diceva che lui aveva vinto due Champions perché aveva messi, xavi e iniesta. Sai qual è stata la risposta? Che hanno ragione, e che lo stesso Guardiola mai si sognerebbe di dire il contrario. In questa replica c’è tutta l’essenza del discorso che cerco di fare: se contano solo le individualità, allora perché Guardiola si ostina a cercare di dare un’organizzazione alle sue squadre, se tanto è tutto inutile e le partite alla fine le decidono i giocatori? Chi pensa che con un collettivo, un’organizzazione e un’identità si possa sopperire alla mancanza di individualità di livello è un folle tanto quanto chi pensa che sia sufficiente avere i giocatori forti, che tanto ci pensano loro. Mi sembra davvero un concetto vecchio come il calcio stesso eh.

Cioè cosa fa? Si limita a scegliere la formazione da mandare in campo? Ci manca anche questa perla ora, perdonami.

Ma “di tutti” chi? Se i calciatori non fanno quello che chiede l’allenatore è perché il tecnico non ha in mano la squadra. Se i calciatori non hanno le caratteristiche per fare quello che chiede l’allenatore allora è il tecnico a non essere in grado di valorizzare il materiale. Veramente, dopo due stagioni di partite giocate come quella di oggi stiamo ancora a questo punto?

Ma non è nemmeno quello il problema, il guaio è che non siamo neanche capaci di ripartire come si deve perché non c’è mai nessuno che accompagna un eventuale contropiede.

Ancora… io non sono negativo, io commento quello che vedo, e da tifoso è il massimo che posso fare, ovviamente. Giocando come oggi, come contro lo Sporting e come contro la Lazio non si va da nessuna parte, dire “eh ma magari vinciamo l’Europa League, che ne sai” non è un’argomentazione, altrimenti vale tutto.

Vabbè con te (mi sembra) facevo lo stesso discorso anche la scorsa stagione, forse proprio nello stesso periodo, e io ti rispondo sempre allo stesso modo: un tizio credeva di poter volare, allora dopo essersi lanciato dal quindicesimo piano agitando le braccia, arrivato al quarto piano ha esclamato “ottimo, fin qui tutto bene”.

Non mi sembra di averlo mai scritto, per quanto mi riguarda. Nessuno pensa che questa squadra sia attrezzata per vincere la Champions League, almeno non io; il problema è che sono due anni che vedo sempre le stesse cose, con un tecnico che si ostina a giocare come se avesse ancora Mandzukic e Khedira. Sono due anni ormai che la proposta di calcio è indecente. A calcio si può vincere in mille modi, in contropiede, attaccando, difendendo, pressando, indietreggiando, di sicuro non si può vincere con l’improvvisazione.

Ormai questo concetto lo ha completamente estremizzato.

Tutti polli gli altri, gli unici ad avere la verità in tasca siamo noi alla Juve evidentemente, visto che solo da noi sento sti ragionamenti.

Guarda io prima della penalizzazione l’avrei cacciato via a pedate. Anzi mi correggo, non l’avrei neanche riconfermato dopo la scorsa stagione. Dopo la penalizzazione è iniziata un’altra stagione e non aveva proprio più senso cambiare allenatore, anzi gli riconosco addirittura dei meriti. Però la cosa non mi impedisce di criticare quello che non mi piace, e se questa squadra in due stagioni non è quasi mai stata in condizione, ha sempre giocato sotto ritmo e senza intensità, non ha un’ identità, e chi più ne ha più ne metta, allora lo dico.

Si ho capito però Milik non è in condizione, Kostic è stanco, Paredes non ha mai sposato la causa (e sembrava che senza di lui non si potesse giocare a pallone), Vlahovic è imbrocchito, Pogba non lo abbiamo mai avuto, Chiesa non ha ancora recuperato, Di Maria non può garantire una partita ogni tre giorni, e potrei continuare ancora. Quando la situazione è così disastrosa la colpa è sempre del capo, da che mondo e mondo. L’ambiente è marcio, siamo come un enorme buco nero di negatività.