Il Signor Conte Antonio è un grande psicologo dello sport, saprebbe fare giocare a calcio anche un tavolo. Su questa capacità di convincere i singoli e di "fare gruppo" ha costruito il gruppo Juve a partire da un'afosa giornata estiva statunitense nel luglio 2011. Memorabile il suo primo discorso quando disse a tutti i giocatori, vecchi e nuovi: "Avete finito di fare schifo? Basta! Non è possibile arrivare settimi per due volte di fila!". Da lì in poi costruì con sudore e sacrificio il ciclo Juve.
Grazie infinte Mister Conte! Ma...
Ma c'è un ma. Un allenatore, non uno psicologo dello sport, un allenatore CAMBIA il proprio modulo in corsa, a seconda dell'avversario che ha di fronte. Dopo aver provato il 4-3-3 per un mese, un mesetto e mezzo, Antonio si è fossilizzato sul 3-5-2 mantenendolo all'ossessione. Potevamo giocare in Champions, oppure in Campionato con il Napoli o con il Livorno che era sempre quel benedetto / maledetto 3-5-2. Notoriamente con questo modulo, molto contenitivo in quanto i due esterni erano Asamoah e Lichsteiner, non di certo due ali, in Europa fatichi a giocare bene. Finchè giochi in Italia è un conto, in Europa invece un altro.
Ed ecco che uscimmo contro il Bayern il primo anno di Champions e poi con il Galatasaray ai gironi, per poi procedere in Europa League fino in semifinale dove non riuscimmo a segnare una, UNA, rete in 90' al Benfica in casa. Che si trattasse di giocare con il Bayern oppure contro il Trabzonspor era sempre 3-5-2 anche qui.
Antonio è più psicologo sportivo che allenatore perchè ha adottato uno e un solo modulo. 3-5-2 (CHE POI E' UN 5-3-2). Forse apposta, per fare capire alla dirigenza che servivano esterni (a lui piacevano DI MARIA su tutti, poi Iturbe, Lamela....)
Quando un allenatore poi, alla fine del suo terzo scudetto consecutivo con la Juve dice: "Non so se qui, ma io di certo vincerò prima o poi la Champions" lascia trapelare di voler andare via. Cosa che puntualmente è accaduta perchè Marotta non comprava i calciatori che lui voleva. E se mai davvero fosse stato il mancato arrivo di Iturbe alla modica cifra di 27 milioni di euro, il motivo dell'autoesonero dell'allenatore pugliese, allora mi scappa davvero da ridere.
Antonio vuole andare in un posto dove può dire: voglio, posso e comando. Antonio vuole fare tutto lui da solo e stop. Ma il bello è che anche gli allenatori di squadre più ricche della Juve non possono avere tutti i calciatori che desiderano neppure loro.
Massimiliano Allegri, il cui arrivo da me NON è stato mai contestato, anzi l'ho sempre considerato un buonissimo allenatore, che, come tutti ha fatto il meglio che poteva con gli elementi che aveva, ha dimostrato di adottare ben 3 moduli di gioco. E' partito lasciando il contianissimo 3-5-2, per poi passare al suo 4-3-1-2 e nelle gare meno importanti addirittura gioca con il 4-3-3. Allegri non ha vinto quello che Conte ha vinto, anche se in una stagione Conte vinceva solo lo scudetto, mentre lui ha vinto Scudetto, Coppa Italia ed è ad un passo da un qualcosa di incredibile e clamoroso, ma ha dimostrato di essere più allenatore, più tattico di Conte.
Allegri sta continuando a dimostrare che, sapendo disporre bene gli uomini in campo e in modo diverso a seconda delle occasioni, contribuendo a credere in alcuni uomini e migliorandone rendimento a seconda dei vari moduli utilizzati (Pereyra, Morata, Sturaro su tutti), con un pizzico di fortuna (la traversa di Rodriguez a Torino con la provvidenziale deviazione di Sturaro, il doppio palo di Djordjevic nella finale di Coppa Italia), pur senza ricorrere a giocatori affermati con contratti milionari, si possono ottenere traguardi insperati ed importantissimi. Alla faccia di chi non credeva in lui a luglio, credendo che fosse lui la causa dei mali del Milan degli ultimi anni, e alla faccia un pò di tutti noi (me compreso) che consideravo il raggiungimento dei quarti di Champions un traguardo ragguardevole per questa squadra.
Antonio è molto presuntuoso e autoritario. Non mi stupirei se si licenziasse dalla Nazionale prima dell'Europeo 2016 perchè non riesce ad organizzare gli stage, rischiando ancora una volta di bruciarsi e di ottenere una brutta fama a livello europeo. Chi mai vorrebbe un allenatore così? Un allenatore che, se non si fa tutto quello che dice lui, rischia di prendesene e andarsene? Gli va dato il merito che non aspetta mai di essere cacciato, ma se ne va lui rinunciando quindi alla liquidazione....però lavorare con lui è come avere una pistola puntata alla tempia: quale dirigenza vorrebbe mai lavorare con Conte se lui per esempio se ne andasse dalla Nazionale tra qualche mese?