LibeLibeccio

Probabilmente no, ma se ci fosse l’idea di costruire qualcosa me ne farei una ragione. Con Allegri in panca, il prossimo anno di questi tempi siamo sempre qua. Zero miglioramenti, calciatori mortificati e depauperati nel valore…

Sì sì, intendevo quello quando parlavo di stare nelle quattro. Ti giochi (almeno spero) i tre posti con Milan e Inter… In EL se becchi le due di Siviglia, un Arsenal, un Barcellona, un Bayer, uno Sporting Lisbona…mica so come finisce.

Assolutamente no, ovvio, ma capisci da solo che vincere a Roma o con l’Inter non ha lo stesso coefficiente di difficoltà di farlo con la Juve dominante dell’ultimo decennio. Spalletti è sempre stato un ottimo allenatore e probabilmente ora raccoglierà i frutti. Max è sempre stato un ottimo gestore/psicologo, ma ormai ha fatto il suo tempo.

Ma sì, chiaro. Continueremo (si spera) a fare punti e magari anche in serie, ma oggettivamente essere tra le prime quattro è l’unico obiettivo realizzabile. In EL dai quarti trovi squadre che ti fanno “fischiare il Piave” e fai la fine del girone di CL.

Allenare la Juve nel momento di dominio non è come allenare la Roma o l’Inter pre-Conte.

Vero anche questo, ma quando il divario tra squadre/società si accorcia e l’allenatore deve fare la differenza, i risultati sono questi. E sono gli stessi (anche peggio, forse) che portava un parvenu come Pirlo che fino a due mesi prima si dedicava alle vigne di famiglia.

Evita di quotarmi, possibilmente. Voglio investire il mio tempo con chi mastica un po’ di pallone. Grazie.

L’Udinese non vince da una vita. La Cremonese è già retrocessa e tocca ringraziare Carnesecchi. A Lecce, anche lì, il padreterno c’ha messo una mano in fronte come d’altronde a Verona. I problemi sono gli stessi di inizio anno. Avevamo esclusivamente ritrovato unità di intenti e concentrazione massimale, ma in campo era sempre la stessa, solita, sterile minestra. Non appena hai trovato una squadra vera e con picchi di qualità, hai preso l’imbarcata. E ti dico di più; non sarà il Nantes, ma appena peschiamo un avversario decente in EL la storia si ripete. Segnatelo.

“Tanto McKenne corre”. Questo è, ipse dixit.

Lobotka è diventato questo Lobotka grazie a Spalletti. Due anni fa aveva più panza di me e lo scorso anno faceva la panchina a Demme. Sono i vantaggi di avere un allenatore che si fa il culó sul campo e pensando al calcio 16 ore al giorno. A differenza di chi pensa bastino un paio d’ore con cazzeggio creativo e le formazioni sognate la notte.

In realtà è il soprannome di Claudio Ranieri, ma l’ho usato per il carissimo “panchina d’oro”. Piassenaparalise.

Giocavi contro squadre da serie B, graziealcazzó. Questi hanno due calciatori che se non vai oltre ti fanno la bua. Mica si parla di Dessers, Beto e Banda. Il filotto è stato un “grande inganno”, seppur salutato con piacere da tutti…perchè i punti non puzzano. Ma, come vado dicendo da tempo, dipendeva molto da una sorte che era girata rispetto ad inizio stagione.

Sono tatticamente preparati dal loro allenatore e fisicamente dal di lui staff tecnico. Al contrario, noi abbiamo il macellaretto e quello che “un posso miha pensá tutto iggiorno a iccarcio”.

Lascia stare, è una battaglia persa.

Ma cosa c’è da seguire? Noi siamo il nulla assoluto (almeno per certi livelli) che quando trova roba organizzazata e sopra la media non la vede mai. Pensi che con i giovani cambiava qualcosa? Il Napoli, tolto il nigeriano e il georgiano, ha individualità normali. Solo che sanno cosa fare a memoria, sono preparati tatticamente e atleticamente. Noi niente di tutto questo.

Le schifezze viste in queste due anni neanche con un vignaiolo esordiente in panchina. Il calcio moderno chiede tanto altro rispetto a quello che Allegri può/vuole dare. Sostanzialmente al capolinea.

I cambi diventano un fattore soprattutto se chi hai di fronte non ha possibilità di inserire la stessa qualità. Lozano non è Ehzibue, Ndombele non è Arslan e Simeone non è Nestorovski. Il Napoli ha una rosa molto profonda e di qualità media piuttosto alta.

Beh, oggettivamente allenare la Juventus o Roma, Inter e Napoli una mano in quel senso te la da.

Ovvio. Sarà sempre ed a maggior ragione il classico spartito, soprattutto considerato che a lui un pareggio non dispiace (e neanche a me). Rischiare e concedere il meno possibile fino all'ora di gioco e poi con i cambi provare a vincerla o raddrizzarla nell'ultimo terzo di gara. Il problema è che questi non mettono Arslan, Ehizibue e Nestorovski, ma Lozano, Zielinski e Simeone. Che non saranno quelli dell'Olanda del 74, ma neanche quattro mestieranti.

In quanto a gestione di gruppo e pressioni, in Italia ne vedo pochi migliori. Anzi, probabilmente nessuno. Poi ci sono ovviamente anche altre caratteristiche che compongono l'allenatore ideale, ma non è che se non vai in un club superiore alla Juventus sei "scarso". Ci sono molte più società sotto il nostro livello che sopra. Personalmente non l'avrei ripreso e mi auspico che a giugno parta un nuovo corso, ma ciò non cambia niente sulla valutazione che si può fare di un allenatore.

Le cose funzionano se dall'alto, a cascata, c'è chiarezza. Evidentemente ha giovato a tutti la strigliata prima e il riassetto societario poi. Nessuno è esente da responsabilità. Speriamo che la crescita continui.

Come catalizzatore di responsabilità e pressioni non ce n’è per nessuno. Ha i suoi limiti, ma del resto ne hanno tutti ed evidentemente lui a conti fatti ne ha meno di altri.

Albanese dice crampi.

Ciao Stradivialli, ci mancherai.

Ribadisco. Giocare bene è molto altro rispetto al tirare da 25 metri con tutta la squadra dentro l'area di rigore, farci beccare un contropiede e non avere manco la voglia di rincorrere l'avversario (ad azione finita lui non è nell'inquadratura che copre i nostri ultimi 25 metri). Altro che pregiudizi; due badilate sui denti.