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  1. Tra le vedove di Conte, quelle di Allegri, gli haters professionali e i bastian contrario, io ho ricordi un po' meno "felici". Evidentemente è passato troppo tempo e ricordo male.
  2. E' normale se ritieni che non incida più sulla squadra e se non è più in sintonia con lo staff dirigenziale. Andrea Agnelli l'ha detto più volte; cambiare quando la situazione è già precipitata non è nella loro mission. Si cambia prima, per evitare di arrivarci. Non capisco lo stupore, soprattutto alla luce dell'evidente divergenza di vedute tra l'allenatore ed il Vice Presidente / Direttore Sportivo.
  3. Progressivamente, i risultati sono sempre calati. Finale di CL, scudetto, Coppa Italia (16-17) Quarti di CL, scudetto, Coppa Italia (17-18) Quarti di CL, scudetto (18-19) Magari, visto il trend, quest'anno sarebbero stati solo i quarti di CL. Giusto cambiare, oltre al fatto che c'è stato un palese scollamento tra Max e la dirigenza e tra Max e qualche calciatore. Vedi da solo il calo graduale; se poi in champions dobbiamo esaltarci per la quasi rimonta col Real o il 3-0 all'Atletico, allora alzo le mani. Io non mi adombro, ma è una visione troppo napolista, per quel che mi riguarda. E il gioco schifoso di Allegri, come detto più volte, lo riconduco all'ultimo anno e mezzo. Che non mi pare la stessa cosa che mi metti in bocca tu.
  4. Cosa devo dedurre da un messaggio del genere? Probabilmente che non hai capito niente di quello che ho scritto. Ho specificato più volte che l'incidenza di Allegri sulla Juventus ha cominciato la sua parabola discendente da Cardiff in poi. Mi spieghi cosa c'entra il ranking ed il quinquennio? Riusciamo a ragionare step by step e vedere il campo, invece che parlare per slogan? Ho sempre dato ad Allegri quel che era di Allegri (e se riprendi i thread di luglio 2014, mi troverai tra i pochi che che non lo insultavano...al contrario di tanti, straziati dal dolore oggi per la perdita), sottolineando l'enorme lavoro svolto su calciatori ed ambiente per oltre tre anni, come riesco a vedere senza problemi il suo non essere stato più un valore aggiunto da un certo periodo in poi. E citare certi percorsi champions esaltanti per essere usciti ai quarti ed aver giocato una partita su dieci (vale per entrambe le ultime CL targate Allegri) è alla stessa stregua di chi difende ad oltranza questo preciso momento, in cui siamo primi, senza buttare un occhio al contesto generale. Manca completamente la visione d'insieme; in vece, abbiamo una faziosità di cui se ne farebbe volentieri a meno. Ora mi fermo, perché se non sono riuscito ad essere chiaro neanche adesso, è inutile che prosegua.
  5. La fortuna, a Max, non è mai mancata. Reggemmo dietro per un tempo e poi con tre azioni facemmo due gol. Ovvio che la lettura dell'avversario e delle fasi di gioco, ad Allegri è sempre riuscita bene. Uno dei problemi di Sarri è quello di impostare la partita solo ed esclusivamente sulla propria squadra. Va da se che per un "integralista" è più importante avere calciatori adatti al suo credo rispetto ad uno che riesce a fare sempre di necessità virtù. Ed a Sarri, di calciatori congeniali, ne hanno dati ben pochi.
  6. Beh, dai, fu tutto abbastanza casuale. La partita cambiò con l'ingresso di Lichtsteiner...che è tutto dire; il tifoso juventino medio smadonnava ogni volta che lo vedeva in campo... Ciò detto, mi pare evidente come il plus che Allegri aveva dato a quel gruppo nei primi tre anni, è andato via via scemando negli ultimi due (soprattutto l'ultimo). E' nell'ordine naturale delle cose e, anzi, 5 anni sono stati un ciclo molto lungo e vittorioso.
  7. E come vuoi argomentare? Il primo tempo ci presero a pallonate...c'è poco da dire; quella partita me la ricordo benissimo. Tirammo in porta due volte e ci mancò un rigore su Costa. Altro non pervenne. Bene eh, magari sempre, ma non la prenderei strettamente come una medaglia al valore.
  8. Ho già risposto ad un altro utente su questo. Il tifoso ricorda solo la partita che preferisce, evitando quelle meno piacevoli. A Londra facemmo una figura barbina, salvati da due azioni estemporanee nel secondo tempo. Io ho visto un ciclo in chiusura, per svariati motivi, soprattutto a livello di rapporti tra dirigenza e allenatore e tra allenatore e calciatori.
  9. Avresti preso, avresti preso. Si fa presto a dire, "avrei preso". Inzaghi non era in "vendita". Lotito è stato molto chiaro a riguardo in più occasioni. Mah, io ricordo un girone in sofferenza, in cui prevalemmo sullo Sporting Lisbona per un gol di Mario all'84 ed uno del Pipita a 10 dalla fine fuori casa. Niente di trascendentale, in tutta la competizione, se non la partita di Madrid. A Londra facemmo una figura barbina...dai... Il punto non è questo, comunque, quanto che il lavoro di Max fosse arrivato al capolinea. Le alternative a Sarri erano Di Francesco o Giampaolo.
  10. Miglioramento a livello di "idee". Negli anni precedenti, in un senso o in un altro, aveva sempre trovato la chiave per adattare i singoli al gioco corale e viceversa. Nell'anno di Ronaldo, invece, si è seduto su una comoda sedia utilitaristica, senza provare a sfruttare al meglio l'arma a disposizione. Alla fine della stagione abbiamo avuto un Ronaldo con numeri a metà e la peggior stagione in quanto a titoli. Nonostante l'adrenalina dell'acquisto avrebbe dovuto e potuto suggerire qualcosa di nuovo; invece ai primi gol di troppo presi, via un calciatore offensivo e vai di difesa nella nostra metà campo. M'aspettavo di meglio, parecchio. Almeno personalmente, io ho visto un Allegri in netto calo da Cardiff in poi, come incidenza su gruppo e campo.
  11. Il problema è che ci si ricorda solo della partita buona, e non della prestazione pietosa dell'andata o di quelle col Tottenham Un po' come lo scorso anno, dove hai giocato il ritorno con l'Atletico e basta, ma hai trovato una banda di ragazzini che subito dopo t'ha fatto shampoo e meches. Magari Sarri non è stata la scelta in assoluto più giusta che avessimo potuto fare, ma non c'era di meglio a disposizione e non è detto che con Allegri ancora in sella avremmo fatto di meglio.
  12. Il ciclo finisce quando vedi che non c'è miglioramento. E miglioramento, nella Juventus della stagione 2018-2019, non ce n'è stato. Nessuno tiene in considerazione la cosa, ma il rapporto tra Allegri e il duo Paratici-Nedved era palesemente deteriorato; ci sta che le strade possano dividersi. A margine di ciò, ormai non si tiene più in considerazione ciò che prima era la normalità. Questi 8 anni ci hanno fatto pensare che di default, che cambino calciatori o allenatori, la Juventus debba vincere sempre e comunque. Invece non funziona così. Non funziona così per svariati motivi che sono la normalità nel calcio, ma che ormai nessuno considera più.
  13. Quel qualcuno non era lo stesso allenatore delle stagioni 17-18 e 18-19. E' parso ben evidente in quei due anni...
  14. Sul piano del gioco, siamo allo stesso livello della scorsa stagione. Su quello dei risultati, dobbiamo aspettare fine maggio per fare un bilancio.
  15. Il calcio più semplice sarebbe quello di appoggiarsi, in momenti di difficoltà, ad un attaccante di peso in avanti che tenga su la squadra, offra seconde palle, finalizzi un cross in area. Noi non ce l'abbbiamo. Altre vie, non ce ne sono.
  16. Siamo abituati troppo bene. Ormai il concetto di poter non vincere non è più ammesso. I cicli finiscono ed è nell'ordine normale delle cose avere difficoltà nel nuovo corso. L'anomalia sono stati questi otto anni, non le difficoltà che puoi avere quest'anno.
  17. Le responsabilità non stanno mai da una parte sola e di certo da almeno 4 anni a questa parte abbiamo peggiorato qualitativamente la rosa nella zona nevralgica del campo. Se a questo aggiungi un allenatore esonerato (giustamente, a mio avviso, visto che a prescindere da tutto non ne aveva più da dare) perché in contrasto con il duo DS-Vicepresidente. Se ci metti anche un nuovo allenatore non proprio adattissimo per la Juve e tutto quello che ne consegue, con evidenti problemi di accettazione da parte della rosa. Se rifinisci il tutto con l'ennesimo mercato di occasioni, peraltro qualitativamente mediocri, hai il quadro della situazione.
  18. Penso non se ne esca. Magari passiamo il turno col Lione, ma non so se sia peggio uscire agli ottavi o prendere una rumba di dimensioni bibliche da un Liverpool o da un City. In campionato c'è da sperare di vincere domenica e poi tener botta per un po'; la Lazio non avrà questo ritmo fino alla fine. Per la prossima stagione, o rimetti un minestraro in panchina, alla Allegri, o compri per Sarri i calciatori che chiede. Sennò ci troviamo da capo a dodici pure la prossima stagione.
  19. Hai tralasciato la parte precedente, ovvero "carta della disperazione". Certo è che che se ci devo veder giocare Rabiot, calciatore inutile e senza dote alcuna, tentare il tutto per tutto è l'unica soluzione. Credo che tra le prime 10 in classifica di serie A, non esiste una mezzala peggio di quello. Neanche l'acquisto di Hernanes è stato peggiore; se la gioca col Malaka e con Almiron.
  20. E' una rosa da cui è lecito pretendere di meglio, ma con evidenti buchi numerici e concettuali in tutte le zone del campo. Come lo era per Allegri. Allegri però, da buon minestraro, faceva quadrare i conti con quello che aveva. Sarri, per rendere e far rendere, ha bisogno di "specialisti". Calciatori che sappiano fare quello che lui ha in mente di chiedere.
  21. Perché non ha un piano alternativo. Se non hai un recupero palla alto, un'aggressione, fai una fase difensiva in cui non sei abituato ad applicare certi movimenti e paradossalmente sarebbe anche peggio. Ormai, non c'è più tempo per ripensarci o per fare esperimenti. Panchina per Bonucci, Pjanic e Rabiot e gioca Chiellini (dosato, ovviamente), Bentancur e la carta della disperazione Bernardeschi mezzala sinistra. Altre vie, secondo me, non ce ne sono.
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