Winston Wolf

Arrivata. Che sia authentic o replica (quella che ho preso io) poco importa, l'importante è che è a dir poco spettacolare.

Infatti la cosa bella è proprio l'assenza dello sponsor, oltre che quel tono particolare di blu e lo scudetto anni '80 (invece il logo vintage dell'Adidas mi è indifferente, anzi, mi ricorda certe maglie tamarre che giravano all'epoca del liceo con le tre foglie della marijuana e il marchio volutamente tramutato in "Adidashish" )

Ordinata sul sito di Foot Locker, lì ci sono ancora diverse taglie (tipo L o XL) che sul sito di Adidas e Juve sono esaurite. Domanda: io ho preso la replica. Qual è più mettibile come fosse una polo, la authentic o la replica?

Per ora è un consiglio, poi vedrò di fare una recensione: fatevi un regalo e leggete Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, (Laurana Editore, una piccola case editrice che ha sfornato in caso letterario dell'anno). Dentro c'è praticamente tutta la letteratura passata e presente. È stato il mio libro dell'estate, sono più di ottocento pagine, ma scorrono via velocissime. Davvero, fatelo, non ve ne pentirete.

È già iniziata l'opera di minimizzazione da parte del loro house organ, vedo. Ovviamente degli eventuali rapporti tra Marotta e questi della curva nemmeno un cenno, mentre da noi il presidente è finito davanti alla commissione parlamentare antimafia, per dire.

Quelli che dovevano insegnare i valori a Cuadrado ❤️

Quanti Valentin Carboni lo valuta la schifezza rosa?

Frattesi, Dumfries, Barella&Bastoni ammoniti al primo fallo e non al sedicesimo... Oh, guarda caso fuori dai confini italici la Var per gli scarafaggi funziona...

Secondo me lui ha tre incubi, tutti legati a noi: il 6-1, il 3-0 di marzo 1990 con il quale sostanzialmente gli facemmo perdere lo scudetto e la sconfitta in finale di coppa Italia con gol di Galia.

Oh, comunque ai microfoni quelli del blocco Inter non si vedono, chissà perché... Stanno mandando al massacro perfino Cambiaso.

Barella è soltanto un Conticchio pompato all'inverosimile.

Bastoni ha la faccia di uno che è stato picchiato da piccolo, ma purtroppo non abbastanza.

Il blocco Interstinale non si smentisce mai.

Ottimo come segretario di una risorta Democrazia Cristiana. Io fatico sinceramente a capire perchè quando smettono diventano tutti così diplomatici ed accomodanti, specie verso quelle blatte purulente.

O vojo fa' a VAR cieco!

Delusione Montero: a fine partita mi aspettavo che facesse un loculo allo Stadium per quello schifo umano di Izzo.

E io non oso pensare dove saremmo senza quelle tre-quattro partite vinte nel recupero (a memoria, Verona, Monza, Salernitana e Frosinone)...

Molto bello, crudo come piace a me, mi ha riportato con la mente alle bruttissime sensazioni provate in quella notte maledetta e nei giorni seguenti.

Lo fanno regolarmente e sistematicamente dal 1908. Sono la P2 del calcio. P.S. Scusami, credevo ti riferissi ai tifosi vip e non ai tifosi normali (che poi, "normali"...)

Stavo per scriverlo io, anche secondo me sta ancora dentro, in qualche modo.

Guarda, mi autorevocherei lo scudetto 2019-20 pur di lasciare pressoché vuota la bacheca di questo inacidito antijuventino. Quel campionato lo vincemmo in autogestione, non se lo dimentichi mai. E comunque non è la prima sparata che fa, ricordatevi di quando in uno dei primi allenamenti disse sprezzante "Come ho fatto a perdere uno scudetto contro di voi?", per continuare con "meglio aver perso contro i miei ragazzi" (Napoli-Juve 2-1) per finire alle dichiarazioni di oggi nelle quali dice papale papale che abbiamo rubato. Come un essere del genere sia finito sulla nostra panchina è una di quelle cose inspiegabili razionalmente.

Io voglio leggere un solo nome: Giuseppe Marotta da Varese. Non accadrà mai, lo so.

Ho provato a cercarlo, ma non riesco proprio a trovarlo. Dopo cerco meglio.

Tempo fa aprii un topic su quei giocatori che ci segnano sempre, i vari Pandev, Floccari ecc. Dovrò aggiornare l'elenco con Raspadori. È incredibile, questo ci segna sempre. Su tre gol che fa in campionato, due sono fissi alla Juve.

Dario Ferrari, La ricreazione è finita Salutato dalla critica come "la rinascita della letteratura italiana" (mecojoni!), in realtà è un buon libro, godibile, che scorre bene su due piani temporali (il presente e gli anni '70), ma che è tutt'altro che un nuovo inizio per la cultura di casa nostra. Il ritmo è incalzante, però molto spesso l'autore si perde in citazioni dotte solo per dimostrare di conoscere certi autori (ad es. è frequente leggere "ora capisco cosa intedeva Tizio quando diceva..."). Il finale è bello ed inaspettato, ma ripeto, nulla che faccia gridare al miracolo o alla resurrezione della letteratura. P.S. ci sono citazioni sparse alle blatte nerazzurre e a Mourinho, oltre a qualche riferimento in negativo alla Juve, quindi deduco che l'autore tifi per quella squadra demmerda, il che non fa altro che dimostrare il mio assioma secondo cui i tifosi di quelli là sono gli unici (assieme ai napoletani) che sentono l'insopprimibile bisogno di manifestare il loro tifo (demmerda, giova sempre ribadirlo) ad ogni occasione, anche quando o dove non c'entra assolutamente nulla.