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Ciao Juve 51.
Rieccomi qui. Torno alla Bismarck che faceva rotta verso St. Nazaire, con mezza flotta di Sua Maestà in caccia per intercettarla, ma ormai era troppo lontana, dopo aver eluso già due attacchi siluranti, perché nella muta inglese c'erano anche due portaerei, la Victorius e l'Ark Royal. Gli inglesi fanno un ultimo tentativo per rallentarla, malgrado l'Atlantico in tempesta e i venti fortissimi. Gli Swordfish decollano e alla fine localizzano la corazzata che inizia a far fuoco con l'antiaerea, navigando ad alta velocità e accostando a dritta e a sinistra per schivare i siluri. I piloti inglesi davvero coraggiosi, si lanciano all'attacco da diverse direzioni e descrivono la Bismarck come un vulcano in eruzione. Incredibile per loro e sfortuna per i tedeschi, un siluro che la cintura corazzata della nave nemmeno avrebbe sentito, raggiunge invece i timoni, un vero colpo di scena, perchè centrare i timoni in mezzo alla tempesta, di una nave di quasi 280 metri che vomita fuoco, naviga velocissima e a zig zag.........è chiaro che il fato ci mette lo zampino. Gli Swordfish rientrano segnalando che la Bismarck ha rallentato e naviga in direzione coincidente con la rotta del gruppo da battaglia inglese che la seguiva. Sulle prime l'Ammiragli Tovey sulla King George V, pensa che i piloti provati dallo scontro, abbiano sbagliat le coordinate, ma subito dopo riceve un'altra segnalazione dagli incrociatori pesanti Norfolk e Suffolk che confermano la rotta. Queste due navi avevano seguitato a pedinare la corazzata tedesca fin dallo Stretto di Danimarca ma tenendosi assolutamente fuori tiro. Ricordo che avevano assistito allo scontro delle unita tedesche, Bismarck e Prinz Eugen - un incrociatore pesante -, con le unità da battaglia di Sua maestà, Hood e Prince of Wales, quindi sapevano bene cosa erano in grado di fare i cannoni della Bismarck, ma seguivano grazie al radar, e a quel tempo gli inglesi avevano un apparato migliore dei tedeschi.
La Bismarck dopo il colpo ricevuto, sbanda perché sfortuna nella sfortuna, al momento dell'impatto del siluro, aveva tutta la barra a dritta (stava zigzagando), in più montava un doppio timone elettrico molto sofisticato per l'epoca (siamo nel 1941), che malgrado molti tentativi non si riuscì a riparare. La nave, con le macchine a lento moto, e quasi ferma, non potè far altro che dirigere verso la sua fine.
Al mattino le corazzate inglesi Rodney e King George V, con il Dorsetshire ed altre unità pesanrti, iniziano a sparare da una ventina di chilometri e la Bismarck, malgrado quasi ferma sull'acqua, risponde con sufficiente precisione, ma inizia anche a ricevere colpi a bordo, e mano mano che la distanza si riduce e le direzioni di tiro trovano le coordinate giuste, riceve un numero infinito di proiettili di grosso calibro ed altri siluri. Nel protrarsi dell'azione, la Bismarck perde i controlli sulle direzioni di tiro danneggiate, ma spara ancora con le torri comandate con controllo locale, fino a quando anche tutti i cannoni vengono messi fuori uso. E' stato calcolato che gli inglesi abbiano sparato quasi 4.000 colpi di grosso calibro, dversi con i cannoni adalzo zero tanto si era ridotta la distanza, ed oltre 50 siluri, molti andati a segno, ma la Bismarck navigava, le eliche erano intatte e non imbarcava acqua e aveva la bandiera al vento, ma le sovrastrutture erano in fiamme e i danni orami irreparabili e i morti tra l'equipaggio abcora ai posti di combattimento dovevano essere già moltissimi. Gli ufficiali inglesi in plancia notano ad un certo momento alcune figure animare i ponti distrutti, e poi si saprà il perché: erano state attivate le cariche di autoaffondamento, per non far cadere il relito in mano al nemico e la cosa la scoprì Robert Ballard, quando ispezionò il relitto che trovò dopo il Titanic.
La Bismarck si capovolge e affonda. Dei 2200 uomini di equipaggio, se ne salvano circa 180 presi a bordo dagli inglesi, e solo un ufficiale, Conte Von Mullenheim Rechberg, comandante della direzione di tiro poppiera. Due moriranno poi sul Dorsetshire per le ferite riportate nello scontro, e vengono seppelliti in mare con un picchetto d'onore inglese. Tutti i sopravvisuti erano ai posti di combattimento di poppa, i meno espsosti al fuoco inglese. Gli altri morirono tutti proprio per combattere fino all'ultimo.
Il relitto giace ad oltre 5.000 metri di profondità nel Golfo di Biscaglia, ed è cimitero di guerra considerato che al suo intero ci sono tutti i marinai della Kriegsmarine caduti quel giorno di maggio del 1941.
Mi sono dilungato e mi scuserai , ma questa storia mi affascina tantissimo, ho un bel modello della nave e tanti libri che ne ricordano la storia, oltre a quello di Rober Ballard che sfuma la storia con il ritrovamento della nave.
La Bismarck quando tocca il fondo, origina una frana sottomarina di qualche chilometro e capovolgensoi perde le 4 torri dell'armamento principale da 381, ma ha ancora diversi cannoni che sembrano puntare ancora un nemico nell'oscurtà del mare.
Buona serata a rileggerti qui su VS
Fabio
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Ciao Riccardo
E allora hai trovato un vero appassionato. Scrivimi quando vuoi.......................mi rendo conto che ho scritto sull'acqua...........sono tutte notizie che già conoscevi di sicuro.
Ne ho anche moltissime sulle divisioni corazzate e soprattutto sull'utilizzo dei carri Tigre. Quando vuoi sono a tua disposizione.
A proposito, ma hai visto quanto è bella la Bismarck.............mimetizzata in bianconero ?
Ciao
Fabio