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non dire Gatti

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Tutti i contenuti di non dire Gatti

  1. Allegri ha accettato il rischio di puntare a centrocampo su pogba,che se non fosse stato il problema al ginocchio avrebbe saltato lo stesso il 50% delle partite essendo marcio da due anni.magari si faceva prendere uno meno forte ma sano tipo Kessie e le cose andavano meglio.
  2. Le statistiche di anno scorso dicono che rabiot quando era disponibile ha giocato 83% da titolare.quindi aldilà del futuro è chiaramente un pilastro per allegri.
  3. non dire Gatti

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    SINNER ORA HAI UN PROBLEMA TENNIS: ROLAND GARROS IL GINOCCHIO VA KO UN ALTRO RITIRO «STAGIONE NO» Era già accaduto negli Usa. Il calvario dopo il 1° set: «Troppo dolore». Oggi 59° Rafa-Nole INVIATO A PARIGI ,DI RICCARDO CRIVELLI I n ginocchio. Ancora una volta. E adesso la fragilità del fisico di Jannik Sinner diventa una questione nodale intorno al futuro della giovane stella azzurra. Dopo il ritiro di Indian Wells nei quarti contro Cerundolo per le vesciche (e la settimana prima a Miami non era sceso in campo contro Kyrgios per un virus influenzale) e il guaio di Roma all’anca sinistra che lo ha menomato nel secondo set del quarto contro Tsitsipas, arriva come una pugnalata l’abbandono a Parigi contro Rublev all’alba del terzo set, per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio sinistro che si era manifestato sabato, qualche ora prima del match poi vinto contro l’americano McDonald. Un altro pesante intoppo, che vanifica un primo set giocato alla grande e frustra le ambizioni di entrare tra i migliori otto del Roland Garros per la seconda volta dopo il 2020, in uno spicchio di tabellone che davvero poteva offrirgli il passaporto per i sogni, soprattutto dopo l’eliminazione di Medvedev per mano del redivivo Cilic. Bastonato Il crac che getta nuove ombre su questa stagione martoriata di Jannik piomba sulla partita all’inizio del secondo set: fino a lì, come se il Lenglen fosse il palcoscenico del teatro dell’assurdo, era stato il russo, dominato in lungo e in largo, a lamentarsi delle condizioni fisiche («Non sento le gambe, non sento le spalle»). E invece, su un allungo o forse su un servizio, è Sinner a capire subito che qualcosa non funziona più: «Sapevo che non ero al cento per cento, ma il problema al ginocchio è arrivato inaspettato, in un punto diverso rispetto a sabato e speravo si risolvesse velocemente. Mi avevano detto che non era un problema serio e che non correvo rischi particolari. Così ho deciso di provare a spingere. Però a un certo punto quando saltavo per servire sentivo un nuovo tipo di dolore, molto forte». Lo sguardo cerca subito coach Vagnozzi in tribuna, i gesti di Jannik sono eloquenti come se il ginocchio si fosse girato, mentre dall’angolo gli chiedono se il dolore sia persistente e i due time out medici non risolvono la situazione. Il Rosso prova ad accelerare gli scambi, ma il set scivola via e poi sul 2-0 sotto del terzo, inevitabile, la decisione di lasciare il campo. Si ripresenterà in sala stampa più di un’ora dopo, sguardo basso fin quasi alle lacrime e la postura di un eroe bastonato dalla sorte: «Ora dovrò fare degli esami per capire come sto e quando rientrare, che è la cosa più importante. Purtroppo questa stagione non sta andando come desideravo, non sono ancora riuscito a vincere un torneo, neppure a fare una finale e perdere agli ottavi o ai quarti non serve a niente. Il livello del mio tennis c’è, la testa pure, ma devo risolvere questi problemi fisici e se dovessero richiedere due o tre settimane di lavoro senza giocare lo farei volentieri pur di uscirne. Si va in campo anche con il dolore — ammette — ma a volte ci sono situazioni insostenibili: ogni giocatore ha un punto debole, il mio è il fisico, che devo potenziare. Potevo andare lontano in questo torneo, come potevo andare lontano a Indian Wells: sono i miei due rimpianti più grandi. Ora devo lavorare sul mio corpo, non sarà certo questo infortunio a fermarmi». Novità e tradizione Anche Tsistipas, un paio d’ore prima, esce dal campo con gli occhi velati dal pianto, ma il suo dolore si chiama Rune, il nuovo prodigio danese del 2003 che in due mesi sulla terra si è trasfigurato da promessa a superstar, come del resto era nei voti suoi e di tutti gli esperti: «Ho sempre creduto tanto in me stesso. Quando inizi nel circuito, hai sempre la sensazione di progredire molto lentamente. Invece tutto sta andando tutto molto veloce. Gioco tra i pro da due o tre anni, e sono già a un buon livello. Ma cerco sempre di migliorare, voglio diventare il migliore del mondo, il numero uno. È ciò che mi motiva. Per cui quello che ho fatto finora è molto bello, ma non sono ancora soddisfatto». Con lui e Alcaraz è diventato il Roland Garros della vera Next Gen, ma intanto la sfida più attesa continua a rimanere quella della tradizione leggendaria: stasera alle 20.45 sullo Chatrier va in scena il 59° episodio della saga tra Djokovic e Nadal (con qualche malumore di Rafa che avrebbe preferito giocare al pomeriggio). Una notte da leoni: «Quando il tabellone è uscito — confessa Nole — tutti hanno cominciato a pensare a questo match tra me e Rafa, ma è normale. Io sono contento di aver risparmiato energie preziose nelle altre partite perché mi torneranno utili di fronte a un guerriero come Nadal. Sappiamo che i nostri incontri richiedono un grande impegno e bisogna essere pronti mentalmente e fisicamente. Quella che ho di fronte, se parliamo del Roland Garros, è la sfida più difficile che si possa immaginare». Titani, a voi. TEMPO DI LETTURA 4’12”
  4. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

  5. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

    «Bomba con un missile Satana». È la provocazione della giornalista russa Yuliya Vityazeva che, su Twitter, ha invitato a fare esplodere con un missile il Pala Olympic Arena di Torino, dove si è svolta la finale di Eurovision. Vityazeva, fervente sostenitrice di Putin, conduce un talk-show in onda su Russia-1, la televisione nazionale russa. La 66ª edizione di Eurovision è stata vinta dalla band ucraina Kalush Orchestra con la canzone Stefania, dedicata alla mamma del leader del gruppo, Oleg Psiuk. Il nome di Yuliya Vityazeva è conosciuto anche in Italia: ospite del programma di Paolo Del Debbio Dritto e Rovescio , aveva fatto discutere per le sue affermazioni («È dal 2014 che Kiev uccide le persone pacifiche nel Donbass. Adesso sta richiedendo più armi per che cosa? Per uccidere le persone»). Vitazyeva è stata anche ospite di Giovanni Floris, a DiMartedì e da Lilli Gruber a Otto e Mezzo.fonte corsera
  6. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

    L’analisi in tv A Sessanta minuti è addirittura andata in onda una confessione vera e propria, fuggita dal senno del colonnello in pensione Mikhail Khodaryonok, un eroe di guerra. «Dobbiamo ammettere che anche la mobilitazione generale non aiuterebbe a uscire da questa situazione, perché mandare ragazzi muniti di armi vecchie come le nostre a combattere una guerra del ventunesimo secolo contro un esercito equipaggiato dalla Nato, non è la cosa giusta da fare».
  7. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

  8. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

  9. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

  10. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

    La Russia provoca e si candida per gli Europei 2028 e 2032: «Aperti a Uefa e Fifa»
  11. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

  12. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

    Ma nel listone dei nemici della Russia il grande dittatore ci ha messo anche l Austria?
  13. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

    Ho scoperto alla mia veneranda età solo oggi che l Austria 🇦🇹 è neutrale,partecipa solo come osservatore ai vertici della nato
  14. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

    Gli effetti della guerra Russia-Ucraina nello spazio: ci sono rischi per la Stazione Spaziale? I programmi spaziali producono un indotto e un forte sviluppo economico, preoccupano le possibili ripercussioni delle sanzioni contro Mosca «Nonostante il conflitto in atto, la cooperazione spaziale civile rimane un ponte». Lo ha twittato questa mattina il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea, l’austriaco Josef Aschbacher relativamente alla crisi in Ucraina. «L’Agenzia Spaziale Europea, continua a lavorare su tutti i suoi programmi, inclusa la Stazione Spaziale Internazionale e la campagna di lancio della missione ExoMars, al fine di onorare gli impegni con gli Stati membri e i partner.
  15. non dire Gatti

    Guerra in Ucraina

    come viene raccontata la guerra in venezuela: “Ukrainian nationalists attack residential neighborhoods with Grad multiple launch rocket systems.
  16. “Vorrei spendere due parole su Nedved. Dal 2018 ha raggiunto la conoscenza che lo porta a essere il numero due della società a pieno titolo. Questo è quello che rappresenta per noi Pavel.
  17. Il Verona vuole vlahovic in prestito,da noi sarebbe titolare😀
  18. Ma quale professionalità che appena prende una piccola botta alza a manina ci sta prendendo per i fondelli da un anno
  19. non dire Gatti

    Topic degli investitori

    Ma lunedì si riparte con le vendite allo scoperto?
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