zebra67

Sono d'accordo su tutto. Aggiungo che sapere per tempo se continuerà Allegri o no, è necessario anche per impostare il mercato. Un conto è impostarlo per un modulo con 4 in difesa (quindi grande attenzione ai terzini, con Sandro in uscita, De Sciglio ormai out e un Danilo vecchiotto e che da tempo gioca centrale), altra cosa è impostarlo per continuare a 3.

Tifava, semmai...qualche secolo fa. Nessuno gli rinfaccerebbe simpatie bianconere che probabilmente, così come non le conoscevo io, non conosceranno in molti.

Caro Stefano, è innegabile che a certi livelli il professionismo è ai massimi livelli, e dunque certe scelte sono quasi "imposte", specie se si è in età più che matura, come Cannavaro. Ricostruisco cosa può aver pensato il sig. Cannavaro Fabbio (le due B sono di rigore). Ti guardi allo specchio, ti avvicini ai pantaloni stesi sulla sedia vicina allo specchio, tiri fuori la carta di identità e leggi "nato a Napoli il 13 settembre 1973". Siccome quando compi questi gesti sei già in una assolata giornata di luglio 2006, ciò significa che due mesi dopo spegni 33 candeline. Poi, come a volerti autoassolvere, ti immagini un piatto della bilancia in cui da una parte metti la prospettiva di un campionato in B con pesante penalizzazione (quindi possibilità di non risalire immediatamente), almeno 3-4 stagioni transitorie in serie A, compagni di avventura ben diversi da Ibra, Vieira, Emerson, Zambrotta e l'amico Thuram. Il che significa che arrivi alla pensione senza vincere nulla, in un ambiente forse depresso. Sull'altro piatto metti il fulgido gagliardetto del Real Madrid, il club più titolato del mondo, e la possibilità di competere ai massimi livelli accanto a Casillas, Salgado, Roberto Carlos, Raul, Guti, Van Nistelrooy, Beckham, e il tuo amico Emerson che ha deciso di farti compagnia. Uscendo da questa ricostruzione simile al romanzo di Dickens sul Natale, io professionalmente comprendo Cannavaro. Però, e in questo appoggio in pieno la tua tesi, tu, Fabio Cannavaro da Napoli, devi accettare che ciò comporti una piccola damnatio memoriae: il tifoso juventino non ti percepirà mai più come un simbolo, una bandiera di cui essere orgoglioso. A quel punto diventi uno dei tanti, anche se molto forte, che ha attraversato la nostra gloriosa storia e ha contribuito ad arricchire la nostra gloriosa bacheca, seppure di titoli effimeri in quanto revocati. E difatti, anche dalle dichiarazioni successive di Cannavaro, non ho mai percepito la gratitudine, il rispetto e la riconoscenza a cui fai riferimento al punto A della tua replica. Un caro saluto, è sempre un gran piacere leggerti!

E' una possibile chiave di lettura. Beh, penso che se si dimostra talmente forte da valere un investimento, la Juve in qualche modo lo porta a termine, un pò con uno sconto, un pò con contropartite tecniche. Se vogliamo far fare un upgrade al nostro benedetto centrocampo, un investimento è da metterlo in conto, che si chiami Alcaraz, Khèpren Thuram o Pincopallino. Se vogliamo tornare ai nostri livelli non possiamo certo pensare di cavarcela con un mercato da 10 milioni come la scorsa estate. La cifra necessaria per aggiudicarsi Alcaraz, nel caso decidano che li valga, può essere raggiunta anche indipendentemente da Soulé o Bremer o Chiesa. Credo ad esempio che cedendo Illing + Barrenechea + Kaio Jorge si ottiene un discreto bottino.

Questa chicca di Ambrosini tifoso bianconero da piccolo non la sapevo e ti ringrazio per avermi messo al corrente di un aneddoto inedito e, ai miei occhi, sorprendente. Io non mi sono costruito un'immagine di Ambrosini anti-Juve in quanto ex milanista. E' che in TUTTE le telecronache adotta un atteggiamento antipatico: grande enfasi quando il ralenty evidenzia un episodio che può danneggiare la Juve ("Ecco, vedi Pier? Qui Danilo tocca nettamente la gamba di Pincopallo"), oppure sottolinea continuamente che il giallo rimediato da Gatti lo espone a gravi rischi per i minuti restanti, magari aggiungendo a ogni fallo "Eh, ma qui Gatti ha rischiato grosso, l'arbitro ha ritenuto che non fosse da giallo ma i dubbi restano", e così via. Un pò come negli arbitraggi: a volte un arbitraggio considerato negativo è la somma di tante piccole cose, non solo la conseguenza di una decisione eclatante.

Impeccabile come sempre nelle dichiarazioni. La rosa è composta da molti giovani, i quali devono capire che una sconfitta contro la finalista Champions, nonché squadra che può superare il Napoli dello scorso anno come punteggio, non è certo un motivo per abbattersi. Il lavoro è proiettato nel futuro, i risultati sono già buoni, la crescita continua.

Ho citato parole di Locatelli, non di Sylar87 che ha solo pubblicato l'intervista (precisazione doverosa). Le gerarchie mi sembrano abbastanza chiare, a questo punto della stagione, e invocare un "effetto-Coppe" che, come sempre, non si è manifestato, e che potrebbe non manifestarsi affatto nemmeno da qui a maggio, in quanto non è scritto da nessuna parte che l'Inter arrivi fino in fondo come la scorsa Champions, era solo un discorso da inguaribili sognatori. Piuttosto diamoci (anzi, datevi) una svegliata e cercate di conservare il secondo posto, che è sempre tanta roba in annate di ricostruzione.

Lo scopo del calcio è prevalere sugli avversari, questo non è mai cambiato in oltre 120 anni di storia di questo sport. Per prevalere, devi metterti nelle migliori condizioni per farlo. Quindi schierare chi può essere funzionale allo scopo. Negoziando la trattativa di Alcaraz, tu hai già pagato circa 4 milioni per il prestito, ossia per usufruire delle piene prestazioni del giocatore fino al 30 giugno 2024. Se tieni il giocatore in panchina pur sapendo che potrebbe darti una bella mano a mantenere il secondo posto (con conseguente possibilità di disputare la Supercoppa italiana, con relativi incassi), sei masochista. Masochista in vista di un possibile, ma solo eventuale, sconto. Sconto che comunque sembra possibile (tutti i media sono concordi) a prescindere da quante partite giochi il centrocampista. E masochista perché comunque hai già sborsato 4 milioni per farlo giocare da gennaio a giugno, non per allargare le rosa, e perché oltre a quei 4 milioni rischi di bruciare i premi per la Supercoppa (se arrivi in finale, pur perdendola, prendi 5 milioni).

Il fazioso è Ambrosini, tanto che ricordo che perfino Pardo talvolta lo ha "richiamato" ("Beh, però qui il contatto sulla gamba dello juventino c'è eccome, Ambro.." e roba del genere). Lo stile può piacere e non piacere, e a me, personalmente, non piace, quindi siamo d'accordo su questo. Ma se esistesse una alternativa gratuita, ci sarebbe comunque il rischio di un altro Ambrosini (magari chiamano Pagliuca, un altro a cui siamo molto simpatici).

Guarda, sul fatto che i giocatori (e procuratori) abbiano un ruolo importante (e spesso trascurato, nelle nostre riflessioni) nelle trattative, con me sfondi una porta aperta. In questi due casi che citi, però, penso di avere una risposta. Illing sceglie il Southampton se la proposta lo convince: quindi, garanzie di rafforzamento tecnico (quantomeno per rimanere in Premier e non essere una seria candidata alla retrocessione) e garanzie a livello economico (non certo impossibili da ottenere, visto che alla Juve prende una cifra ben inferiore al milione di euro). Al momento non reputo probabile l'interessamento di club chissà quanto prestigiosi, visto il minutaggio del giocatore. Soulé potrebbe accettare il club inglese perché troverebbe garanzie di impiego certamente superiori rispetto a Torino. Alla Juve il parco attaccanti è composto da lui, Chiesa, Vlahovic, Yildiz, Kean, Milik. Tra quelli con caratteristiche grossomodo assimilabili, è in concorrenza con Chiesa e Yildiz e non so come si posizionerebbe in una ipotetica gerarchia. Ovviamente a meno di cessioni (Chiesa).

La Premier è il campionato più bello e competitivo, e il Southampton è solo accidentalmente in seconda serie, il suo posto è nella prima serie. E' comunque bello cimentarti con i club inglesi, con i ritmi e l'atmosfera della Premier, anche se il tuo club non è in lizza per aggiudicarsela. E comunque uno che è riserva alla Juve (Illing, nel mio esempio) non può aver ancora l'ambizione di andare in un City, un Arsenal, un Liverpool. Le cose si fanno per gradi. Ragionamento valido ma paradossale. Se hai preso Alcaraz, per di più a quelle cifre, lo hai preso perché lo ritieni forte e pensi che possa darti una grossa mano a raggiungere i tuoi obiettivi. Se negli allenamenti e nelle prossime 2-3 partite ti accorgi che è forte (perché comunque il solo allenamento non basta, devi vedere come si comporta nel match), sarebbe masochistico tenerlo in panchina per risparmiare 10 milioni. C'è un Inter a cui provare a tener testa, dobbiamo riabituarci a lottare per qualcosa di importante. C'è un Milan che ci ha risucchiato 3 punti e ci alita sul collo, io quelli forti, se Alcaraz si dimostrasse tale, li faccio giocare, non li tengo in naftalina. Tra l'altro così come ce ne accorgiamo noi che è forte, se ne accorge anche il Southampton e eventuali osservatori esteri, quindi il Southampton potrebbe fiutare il giochino e dire "O 45 o niente, abbiamo già altri club interessati e al limite lo riprendiamo noi". Il DS inglese non poteva dire altro, sennò era come se invitasse la Juve a fare un'offerta al ribasso per il riscatto.

Come qualcuno ha osservato giustamente, non è semplice individuare il limite del "prezzo giusto", perché esso è composto da tanti fattori. Innanzitutto il concetto è soggettivo, perché diversa è la situazione di ognuno, diversa è la possibilità economica di ognuno. C'è la famiglia con il papà calciofilo e due figli maschi calciofili, e in quel caso la cifra dell'abbonamento (ipotesi 40 euro) è assolutamente ben ripagata, in quanto con quella spesa fai contente 3 persone. C'è poi la famiglia in cui al papà non frega nulla del calcio, ci sono un figlio (interessato) e una figlia adolescente, e magari in quel caso 40 euro per il solo calcio sono parecchie, perché poi la mamma vorrebbe l'abbonamento per i film e la figlia quello per le serie TV. Sicuramente condivido la tua osservazione: in una situazione di normalità (quindi di non indigenza), 40 euro/mese per una passione non sono certamente molti. A questo punto le possibili obiezioni sono la qualità del servizio, il rapporto tra costo e servizio offerto. Però, al di là di telecronisti indigesti, mi sembra che DAZN sia migliorata da questo punto di vista, mi dicono che non ci siano più i blocchi e impuntamenti che così frequentemente accadevano quando ero abbonato. Si, vabbè, telecronisti faziosi, ma quelli li avresti anche se il calcio fosse gratuito. Tra l'altro c'è da considerare, come ha fatto notare qualche utente, il cd. gusto del proibito, che ti porta ad usufruire "a scrocco" di contenuti a pagamento anche oltre la reale necessità (es. scaricare libri, album musicali, etc., per il solo gusto di farlo, anche sapendo che non li leggerai/ascolterai mai in quanto non di tuo interesse). E teniamo conto che per il semplice gusto di andare a scrocco, si scaricano gli .apk taroccati di app che, perfettamente legali, costerebbero 0,99 euro...

Fosse solo Osimhen... Con chi abbiamo fatto plusvalenze incrociate? Da soli? Le indagini sulle società con le quali abbiamo concluso quelle operazioni, a detta loro, illegali, a che punto sono? Vogliono davvero far passare il principio che abbiamo realizzato plusvalenze...con noi stessi?

Tutti i media sono concordi nell'affermare che la cifra ipotizzata (50 milioni) è tranquillamente negoziabile al ribasso, senza contare che comunque la Juve potrebbe inserire un giocatore in parziale contropartita. Riscattarlo per Illing + 15 mln, ad esempio, qualora si dimostrasse un buonissimo centrocampista, non sarebbe una cosa impossibile. (prevenendo possibili obiezioni, tipo "ma secondo te Illing vale 35???), ipotizzo che riusciamo a portare la cifra del riscatto a 35 milioni complessivi e che Illing venga valutato intorno a 20).

Le mie critiche sono circoscritte al singolo episodio, che in una partita come quella contro la prima della classe, va capitalizzato, perché poi se la metti dentro le cose svoltano. Ma non dimentico che siamo secondi grazie anche al suo notevolissimo contributo. Non può vivere col terrore che al primo sbaglio se ne rimette in discussione il valore. Se facciamo così con Dusan, che comunque ha messo dentro 12 palloni, con quale coraggio e coerenza rivendichiamo l'ingresso di ancora più giovani nell'11 titolare? Se sbaglia un centravanti che comunque viaggia per i 24 e ha ormai una certa esperienza, cosa faremo quando Nonge perderà un pallone velenoso a centrocampo o quando Hujisen sbaglierà il posizionamento su una marcatura e ci farà prendere un gol?

Chiaramente occorrono conferme del campo, trattandosi tra l'altro di un elemento molto giovane. E' comunque un fatto noto e ribadito da tutti i media che i 50 milioni sono moooolto trattabili. Tra l'altro nella trattativa potrebbe essere inserito un nostro elemento giovane di interesse del Southampton (penso ad esempio a Illing), che potrebbe abbassare il costo di un bel pò. Infine parliamo sempre di pagamenti dilazionati, proprio come avvenne nel caso Locatelli (del genere: facciamo l'affare a luglio 2024, inizio a pagarti nel 2025, in tre comode rate). A proposito di Locatelli, io ero rimasto fermo a 25 + 12,5 di eventuali bonus, non certo 50 milioni come sembra dal tuo post. E considerato che dall'arrivo di Manuel, è stato un fiorire di quarti posti, esclusioni dalle Coppe etc., dubito che il bonus sia stato corrisposto per intero.

A mio avviso Alcaraz potrebbe essere per il futuro un elemento affidabile nel caso Rabiot non dovesse rinnovare.

Ho letto praticamente su tutti i media che hanno dato la notizia che il costo del riscatto è tranquillamente trattabile. Tra l'altro esistono delle opzioni, alle quali abbiamo noi stessi fatto ricorso, per dilazionare il pagamento, tipo: esercito il riscatto (luglio 2024) e inizio a pagarti la nuova cifra concordata (ipotesi 40 milioni) in tre rate, a partire da luglio 2025. Quanto al discorso sul fabbisogno in entrata (leggi: necessità di vendere), bisogna vedere come intendono strutturare il potenziamento della rosa. Se si riscatterà Alcaraz, significherà che ha fatto bene, dunque potrebbe essere lui stesso il "pezzo forte" del mercato, assieme, naturalmente, a qualche mossa di contorno. Non dimentichiamo, infatti, che abbiamo preso anche Djalo e Felipe, puntellando la difesa. Quindi, se non faranno grossi movimenti estivi, direi che una 50ina di milioni in entrata potrebbero essere sufficienti, e sarebbero raggiungibili non necessariamente con il sacrificio di un big. Penso, infatti, che vendendo Kean+Illing+Barrenechea, si possano tranquillamente ricavare questi 50 milioni.

Complimenti per la longevità, auguri sinceri e un ringraziamento a tutti coloro che si danno da fare per tenere viva questa comunità bianconera.

Se Miretti gioca, è un coro di "l'allenatore lo manda in campo perché condividono lo stesso procuratore. Se Miretti non gioca o viene sostituito, come giustamente sottolinei, si dice che l'allenatore preferisce i vecchi (quindi allora deve offrire cena a Branchini per farsi perdonare dell'esclusione o della sostituzione?). Come mai non mi stupisco più di questi paradossi?

Penso sia entrato nel cuore dei tifosi, anche lui sembra molto convinto e contento di essere con noi, quindi non so se la società spingerà per cederlo. Forse è più probabile che se proprio ci dobbiamo togliere un dente, possano cedere Chiesa, considerato che purtroppo Federico ogni tanto deve fare qualche stop per problemi fisici e comunque in rosa avremmo Soulé e Yildiz che, seppur non avendo le stesse caratteristiche, potrebbero supplire alla partenza di Chiesa. Tornando a Vlahovic, più che la volontà della Juve mi preoccupa il fatto che un giocatore così cresciuto possa far gola a tante società. A quel punto, se anche la Juve aveva pensato di tenerlo, di fronte a un'offerta-monstre potrebbe farci più di un pensierino.

Che poi penso che questa morbidezza nei contrasti sia principalmente un problema di mancanza di cattiveria e di postura sbagliata nel contrasto stesso (nel senso di corretto posizionamento e tempo di gioco nell'effettuare il contrasto, per avere più chances di uscirne vincitore), perché Miretti viene dato 1,79x70/71 kg e uno come Barella è 1,72x 68 kg...

Così come era innegabile che il ragazzo avesse del potenziale, è altrettanto innegabile che è stato bravo lui, e chi lo allena, a fare dei progressi molto rilevanti. Progressi a tutto campo, nel senso che è più concentrato, più maturo, ha capito meglio i compiti assegnatigli e si sta calando con più buona volontà nella parte. E' anche migliorato tecnicamente, è meno frenetico e gli riesce molto meglio quel lavoro di sponda che gli si chiedeva. La rabbia agonistica l'ha sempre avuta, quindi da quel punto di vista non c'era nulla da migliorare. Bravo Dusan, anche se c'è il rovescio della medaglia, come in ogni cosa: se continua così, arriveranno molte sirene tentatrici...

Confesso che non ho seguito tutte le interviste post partita a tutte le emittenti. Nell'unica che ho seguito, il tecnico ha detto che aveva tre punte e per una partita fisica contro un Empoli difficile da penetrare centralmente, aveva preferito affidarsi alla potenza di Milik.

Il trattenere un giocatore è una operazione assai complessa al giorno d'oggi. La scomparsa di Riva ci ha riportato con la memoria a un calcio dove circolavano meno soldi, e forse esistevano più valori. Nell'era moderna i veri incedibili si può dire che non esistano. Nemmeno ai tempi di Moggi, che anzi si distinse per alcune cessioni molto remunerative (non so se azzeccate dal punto di vista tecnico...), tipo quella di Vieri prima e di Zidane poi. Oggi i giocatori sono perfettamente consapevoli che la loro carriera dura 10-12 ad alti livelli, e quindi si vogliono togliere il massimo delle soddisfazioni in questo lasso di tempo, sia economiche (in primis) sia sportive-professionali. Parli di tornare tra le 6-7 società più forti, un pò come lo eravamo nel 2015 e nel 2017, ma temo che ciò non sarebbe sufficiente. Perché poi può sempre accadere qualcosa che spinge il tuo giocatore a partire, a scegliere un'altra meta. Ingaggi irraggiungibili, oppure situazioni ambientali che cambiano (litigi con l'allenatore, con i compagni), oppure il club che lo tenta ha maggior blasone (Real), o è considerato più pronto per vincere (vedi quello che dissero Vidal e De Ligt quando se ne andarono). Mi viene in mente Mbappè, che se ne sta per andare, nonostante giochi in un club che grazie allo Sceicco ha una potenza economica sconfinata e che comunque a livello di risultati è simile alla juve di 6-8 anni fa (scudetti in patria, finali o semifinali di Champions, etc.).