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zebra67

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  1. Va beh, ma se spiego e poi ritiri fuori il nome di Milik, mi dai la sensazione di aver sprecato il mio tempo. I 7,5 milioni di Milik non hanno portato al dissesto dei nostri conti, che ha radici lontane. Allegri non ha provocato il dissesto dei nostri conti, semmai l'ha subito, perché non credo sia stato felice di avere Kean al posto di Ronaldo e di aver preso, nella cosiddetta estate del rilancio, il solo Weah. Così come Allegri ha subito alcune scelte scellerate della società che hanno portato a inchieste, stravolgimento della governance e della dirigenza, stato di perenne incertezza e inquietudine dei giocatori. E' mia ferma convinzione che con un altro allenatore, lo scorso anno saremmo stati nella parte destra della classifica. Diversi dei nostri giocatori sono di livello modesto o solo discreto: sono giocatori che in certi contesti potrebbero fare bene, mentre ad alti livelli, con altre pressioni, altri ritmi, altri obiettivi, fanno solo così così o addirittura male.
  2. No, non sbagli. Si è speso molto, a volte benino a volte male. Sicuramente abbiamo speso più dell'effettiva resa dei giocatori arrivati. Quello che ci ha sconquassato i bilanci, però, sono in larga parte gli ingaggi spropositati. Se fai tanti acquisti buoni e pochi errori, devi fare qualcosa più di stare a galla. Se gli errori sono diversi, devi salvare il salvabile. Che la Juve si sia trovata nella spiacevole situazione di doversi disfare di Vlahovic (ed altri) per esigenze di bilancio, settlement agreement etc. etc., non me lo invento io. Ci hanno riempito tonnellate di fogli e ore di notiziari sportivi, fino all'ultimo giorno di mercato. La Juventus si è cautelata riscattando Milik, anche perché per i riscatti c'era un preciso termine per esercitarli. Non sono cose per le quali dire "Oh, guarda, aspettaci, se riusciamo a vendere quei due lo riscattiamo, altrimenti te lo ridiamo". Berardi non sarebbe stato mai e poi mai al posto di Milik: è un attaccante esterno-trequartista che parte dalla destra. Non è che lo dico io. Lo dicono i fatti. Che i calciatori buoni siano tanti non mi sembra di averlo scritto, si parlava di specifici affari (Bremer, Kostic, Vlahovic) e questi tre ti confermo che sono buoni, non li considero soldi sprecati. Il problema è che la rosa è fatta da 25 persone, non da tre. Il problema è proprio che si è speso male, anche condizionati da errori fatti negli anni precedenti. Quanto a Milik, ti ho spiegato sopra. Se tu, a causa di decisioni UEFA, sentenze italiane e conti dissestati, parti con il dichiarato intento di dover fare dolorosi sacrifici (cessioni) e i nomi erano su tutti i giornali e notiziari, è ovvio che, avendo dei termini entro cui esercitare il diritto di riscatto, non avendo grandi somme per reperire un attaccante di sicuro affidamento e considerata la modestia della spesa (Milik ci è costato in totale 7,5 mln, non è certo lui che ci ha sconquassato i conti) intanto ti assicuri un punto fermo e poi cerchi di piazzare i partenti alle migliori condizioni. Oh, ma che la cessione di Vlahovic ha tenuto banco fino all'ultimo giorno di mercato l'hai letto/sentito anche tu, oppure me lo sono sognato? Poi se andava a buon fine, che facevamo, il bis dell'addio di Ronaldo, quando a 3 giorni dalla fine del mercato fummo costretti a sostituirlo con lo strapagato Kean?
  3. Sintesi perfetta: ha le sue responsabilità ma non è l'unico colpevole. Per capire il valore dei nostri giocatori, è inutile tirare fuori che abbiamo la rosa col monte ingaggi più alto. Non significa una mazza, significa solo che chi sigla i contratti 8e spero non si voglia dare a Allegri anche questa colpa), eroga stipendi alti con troppa facilità. Con Giuntoli la tendenza sembra che si stia invertendo, per fortuna. Per capire il reale valore dei giocatori, si deve vedere l'appetibilità. Mi sembra che i giocatori che avevamo e buona parte di quelli che abbiamo tuttora, non interessino poi molto i club europei. Se uno capisce di calcio e pensa che Tizio giochi male solo per colpa di moduli che non lo fanno rendere, avrebbe gioco facile nel prenderselo a 20 o 30 (quando normalmente costerebbe 50 o 60) e ritrovarsi un mezzo campione in casa. Purtroppo i "nostri" vanno via solo in prestito con DIRITTO di riscatto, in qualche caso anche con compartecipazione nell'ingaggio (vedi Arthur).
  4. Va bè, qui alla Juve siamo specialisti del "senno di poi", cioè giudicare brocchi dei giocatori quando si legge che la Juve è interessata, per poi rimpiangerlo quando li affrontiamo da avversari e ci castigano. Per non parlare di altre contraddizioni, tipo invocare l'utilizzo dei giovani per dare addosso a Allegri che non li schiera, per poi massacrare questi giovani quando giocano (vedi Miretti, si è arrivati a dire che gioca solo perché condivide il procuratore con Allegri).
  5. I 100 milioni sono stati spesi per uno che al momento ha fatto 4 gol in 5 gare e è quello, assieme al compagno di reparto, che ci sta tenendo a galla. Zakaria era un'occasione per tamponare una marea di infortuni, è stato preso al costo di un calciatore di serie B, non ha generato minusvalenze. Paredes Di Maria e Pogba si sono dimostrati affari sbagliati, Bremer e Kostic credo di no. C'è una certa differenza economica tra i due. Evidentemente una cosa si poteva fare, l'altra no. Fermo restando che il riscatto di Milik è stata la prima operazione effettuata, quindi in un periodo in cui la permanenza di Vlahovic e Kean era tutt'altro che scontata. Eppure te ne devi fare una ragione: la rosa è carente e incompleta e per di più composta da giocatori che valgono più di quanto guadagnano. Esattamente. Questa ossessione pregiudica qualsiasi tentativo di confronto proficuo tra opinioni diverse.
  6. Corretto. Ma l'allenatore compila il lotto a seconda del budget fissato dalla società. Quindi già di per sé il lotto è commisurato alla situazione del momento: se gli serve un attaccante, Allegri non può presentare a Giuntoli un lotto con Haaland, Mbappé e Osimhen. In secondo luogo, non è detto che alla fine "il singolo va a deciderlo principalmente l'allenatore" in quanto sono molti i casi in cui l'obiettivo principale sfugge e si deve ripiegare sul secondo o sul terzo. Altra riflessione: tu parli di 5 sessioni di mercato, ma le ultime 2 non sono praticamente esistite: a gennaio eravamo in pieno ciclone giudiziario, in estate abbiamo preso il solo Weah e un giovane mandato alla Samp per fare esperienza, visto che aveva giocato solo nelle giovanili del Valencia.
  7. Ennesima puntata del solito paradosso: "è scarso", "non può giocare manco nei dilettanti", "scarso come la fame", "sarebbe meglio andasse a lavorare" etc. etc, come avviene in MOLTISSIMI post aperti sui singoli giocatori (Kean, Locatelli e via discorrendo), ma poi vai ad aprire i post su Allegri e lì trovi scritto che abbiamo una rosa di prim'ordine, che "siamo i primi per monte ingaggi" (come se dare un ingaggio altissimo a un giocatore fosse indice di sicuro rendimento...) e che quindi è tutta colpa di Allegri se non arriva lo scudetto 😂 Mi fate morire! (e lo dico con genuina simpatia e riconoscenza!).
  8. A proposito di media: nella Gazzetta dell'altro ieri, del rosso che doveva essere dato a Berardi si parla nel trafiletto che fa la cronaca dei 90' e nella valutazione dell'arbitraggio (pagellina), dove ovviamente anche la rosea ha dovuto dare una insufficienza. Stop. Non una domanda al diretto interessato, non una domanda all'allenatore Dionisi. Anzi, a Dionisi è stato chiesto di Berardi, ma in tutt'altri termini: "E' stato contento di ritrovare un Domenico così decisivo?". I "casi" da moviola che restano nella memoria si creano così: domanda scomoda all'allenatore, risposta stizzita, controrisposta della società danneggiata, etc. etc. Nel nostro caso, si sono già dimenticati perfino del clamoroso episodio di Juve-Salernitana, figuriamoci di un rosso a Berardi. ed è per questo che a distanza di anni sopravvivono nella memoria del tifoso le nostre "ladrate" ma non gli episodi a nostro svantaggio.
  9. La cosa inquietante e penalizzante è che non ci danno i gialli per dei fallacci, ma per interventi di gioco robusti che con le altre squadre vengono tollerati. Esemplare la gara con la Lazio, quando all'85' avevamo 5 ammoniti e la Lazio zero. Poi all'86' è arrivato il primo giallo per i biancocelesti. E l'esempio di Juve-Lazio spiega che i nostri non sono interventi "alla disperata" fatti in momenti di sbandamento, perché è una partita che abbiamo avuto in totale controllo.
  10. Non credo sia possibile, forse qualche Maestro Zen o qualche disciplina di sperduti monasteri tibetani... Che poi è un serpente che si morde la coda: già mi sembra che siamo moscetti, se dobbiamo lavorare per frenarci ulteriormente, per eliminare quelle minime tracce di irruenza è davvero la fine. In realtà a squadre come l'Atalanta (ma anche Lazio e altre) è consentito un pò di tutto in fase di pressing, alla nostra non appena Rabiot (o altri) accenna un intervento un pò più maschio, si becca il cartellino e quindi i restanti 70' deve giocarli col freno a mano tirato e con i telecronisti che gongolano "Ora Rabiot dovrà stare attento", "Locatelli ha rischiato il secondo giallo" etc. etc.
  11. E' giusto l'utilizzo che ne stanno facendo ora, ovvero dividersi tra Next gen e prima squadra,
  12. In ogni partita bisogna inca***rsi. Al primo fallo, l'arbitro mostra il giallo ai nostri, mentre gli avversari possono fare di tutti impunemente e beccano cartellini solo quando è troppo tardi per frenarsi.
  13. Ma se diamo stipendi altissimi a chi non lo merita, cosa c'entra impiegare come parametro il monte ingaggi? Se ogni anno mi partono 20 milioni netti per Pogba-Alex Sandro-Rugani, significa che sono giocatori fortissimi o che magari li paghiamo più di quello che valgono oggi? Certo che oggi fare il giornalista sportivo è una cosa assai semplice, una volta le analisi erano un pò più profonde.
  14. esatto, ognuno creda a chi vuole. Io ho fatto la mia scelta.
  15. E dopo 2 quarti posti e quello che anche senza penalizzazione sarebbe stato comunque un terzo posto.
  16. Evidentemente ha avuto ragione: ha avuto la sensazione che i ragazzi si potevano montare la testa dopo tanti complimenti, giocare una partita sotto ritmo e sotto tono, come poi è effettivamente avvenuto. Aver messo sotto la Lazio (reduce dalla vittoria col Napoli) in quel modo, può far ripetere l'errore ed è bene cercare di inculcare certi concetti. Non siamo nessuno, abbiamo vinto solo 3 partite, nelle ultime 3 stagioni veniamo da due quarti posti e un settimo posto (terzo sul campo), il Sassuolo spesso ci ha messo in difficoltà, non vedo cosa ci sia di sbagliato nell'invitare a tenere i piedi per terra e a giocare partita per partita.
  17. La volontà di andare al Milan (e alla Juve) è stata negata dallo stesso Baggio, in quanto la FIGC aprì una indagine per verificare se i contatti che avevano avviato diverse società (tra le quali Juve e Milan, Baggio all'epoca era già prodigioso) potevano avere effetti turbativi sulla società proprietaria del cartellino. E fu proprio un procuratore FIGC a chiedere contezza di tali contatti, sentendosi negare ogni volontà di trasferimento. Quindi furono le difficoltà economiche della Fiorentina e la feroce volontà dell'Avvocato a far concretizzare il trasferimento anticipato rispetto alla scadenza.
  18. Va beh, alla fine se parliamo di "amore" posso anche essere d'accordo, ma poi si entra in terreni scivolosi. Per me Bonucci è uno che ha davvero amato i colori bianconeri e quella parentesi milanista fu fatta per frustrazione, come un amante deluso. Infatti quando è tornato ha chinato il capo e accettato di perdere la fascia da capitano. Eppure il grande amore è finito in carte bollate. Tornando a Baggio, quando sei cresciuto in una piazza che ti ha amato visceralmente (Firenze), poi fai fatica ad andartene, e fatica doppia ad andare nella più odiata rivale di quella società. Poi credo che però Baggio abbia imparato ad apprezzare la società bianconera e a ripagarla con giocate sopraffine. Boh, sarò disincantato, ma per me 'ste cose sull'amore sono un concetto ormai superato. Conte ha parlato male della Juve quando contribuì alla retrocessione dell'Arezzo, poi venne ad allenarla, ci fece vincere, sembrava calato nel ruolo anima e corpo, e alla fine è andato all'Inter, quindi un "torto" alla tifoseria paragonabile a Baggio che va dalla Fiorentina alla Juve. Forse conviene che i calciatori facciano meno dichiarazioni d'amore e che noi tifosi impariamo ad amare solo il simbolo (società) e non gli occasionali componenti.
  19. Non è uno sceicco, ma nemmeno un morto di fame. E' un imprenditore (credo anche capace, visti i risultati di Exor), che tratta la Juve come un'azienda della galassia, non avendo la stessa passione che avevano gli illustri avi. Se vede l'azienda in difficoltà, fa un risanamento per soccorrerla (come farebbe anche per altre aziende) ma non è disposto ad andare molto oltre. Uno che ha il calcio come passione e ama profondamente la Juve, investirebbe anche a fondo perduto, cercherebbe di potenziare il club amato, di farlo sfavillare, di riportarlo agli antichi fasti. Lui ha una visione aziendalistica: non essendo fesso, ha capito che con il calcio italiano non si guadagna poi molto, non ci si arricchisce, ma al contempo non vuole dismettere l'azienda di famiglia, il giocattolino preferito dai suoi illustri familiari predecessori. Condotta, tra l'altro, non dissimile da altri fasi storiche, anche quando avevamo alla guida una proprietà più appassionata. Non potremo mai competere con arabi e Premier sul piano dei soldi, quindi è giusto provare a tornare competitivi con una politica accorta, sostenibile, con intuizioni felici. Lo abbiamo fatto con Marotta, possiamo tornare a farlo.
  20. Basta vedere cosa è accaduto dopo Udinese-Juve 0-3. Tanti elogi, tanti titoli su una Juve cambiata, più audace e più bella, e una settimana dopo il Bologna ci inchioda sull'1-1 casalingo. Veniamo da un recente passato di quarti posti, di cambi continui di allenatori, di avvicendamenti dirigenziali, di sostituzione dell'intera governance, di vicende extracampo devastanti, è normale che siamo instabili e emotivi, quindi più che mai bisogna restare "halmi" e con i piedi per terra, con buona pace dei detrattori dell'allenatore. Che poi chi non lo sopporta avrebbe avuto comunque da ridire anche se avesse detto cose completamente opposte, quindi il problema nemmeno si pone.
  21. Quando fai prestiti con diritto di riscatto a favore di società che sono molto più avvezze a vendere e incassare grosse cifre, che a spendere discrete cifre per comprare (2 per il prestito + 20 milioni per il riscatto, nel caso di Arthur), di solito il riscatto non si materializza mai. Credo che avverrà così anche per Arthur. L'unica chance è che si riveli un crack, che faccia una stagione davvero sopra le righe, tipo miglior centrocampista del campionato. Quindi una cosa ben diversa dal paio di partite sufficienti fin qui disputate.
  22. A parole, in tanti nutrono una presunta antipatia verso la Juve, poi quando vengono e verificano di persona che la Juve è una società che paga bene e regolarmente, dove si vince GRAZIE AL LAVORO E ALL'ORGANIZZAZIONE e non grazie agli arbitri, apprezzano eccome i nostri colori. Baggio mi è sempre sembrato un puro, uno genuino, non un marpione, quindi all'epoca non mi diede particolare fastidio la sua ritrosia nel lasciare Firenze.
  23. Però concettualmente la figura del difensore centrale dai piedi buoni, in grado di avviare l'azione, puoi sempre procurartela, anche se non è un nome di primo piano. Adesso che è stato risolto il contratto di Bonucci si sono liberate anche le risorse e magari si potrebbe intervenire già a gennaio se vi sono nomi dignitosi.
  24. Anche io ho scritto nel mio post che Weah attaccante esterno non sarebbe un azzardo, però per amor di precisione devo aggiungere che al Lille si è destreggiato sia come attaccante, sia con compiti più difensivi, in quanto il suo ruolino offensivo era un pò troppo scarno per svolgere efficacemente il ruolo di attaccante esterno (6 gol in quasi 90 gare). Tra l'altro alla Juve è venuto per prendere il posto di Juan Cuadrado (esterno dx di centrocampo nel 3-5-2, non attaccante esterno), quindi penso che Timothy sappia essere efficace su tutta la fascia e all'occorrenza assumere anche il ruolo di attaccante esterno (che, a quel punto, presupporrebbe il passaggio a un 4-3-3, dato che Weah non può fare certo la seconda punta alla Chiesa).
  25. Weah attaccante laterale non mi sembra un grande azzardo, quindi voto per Fagioli regista.
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