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zebra67

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  1. Io spero ancora che la vicenda possa trovare un epilogo di ragionevolezza. Con una sorta di accordo stragiudiziale. Bonucci ritira l'azione contro la società e la Juve offre una generosa donazione, tipo 200.000 euro, in beneficienza, alla stessa Fondazione a cui Bonucci voleva devolvere l'eventuale risarcimento. Se vuoi davvero bene alla Juve, non esiste che dici che la versione attuale non la senti tua. La Juve è sempre la Juve. Ripensaci, Bonucci. Compi una scelta d'onore, anche per rispetto dei tifosi.
  2. Io probabilmente sono fatto molto male, perché non auguro brutte cose nemmeno a chi si fa del male con le proprie mani, nemmeno a chi possiede una fortuna o un talento, e li vanifica, li dilapida. Nel caso di Pogba, purtroppo, credo che un grosso ruolo lo abbiano giocato le influenze esterne, e mi meraviglia che una manager smaliziata come la Pimenta non sia riuscita a raddrizzarlo, a intervenire prima che fosse troppo tardi. Aspettiamo queste famose controanalisi, aspettiamo l'epilogo della vicenda, tuttavia credo che il secondo (e ultimo) capitolo di Pogba in bianconero sia già al capolinea, e anche la carriera del francese abbia imboccato una strada in picchiata. Ultima riflessione: poteva essere ricordato, da noi juventini, come un simbolo vincente, uno dei simboli di un'era molto felice e vincente (2012-2016), e invece tra qualche anno sarà ricordato come un calciatore tornato a Torino già in fase di declino, e che ha fatto numerose caz***te (vedi ritardato intervento chirurgico, vedi doping) prima di giungere al definitivo commiato. Peccato.
  3. Bandiere? Sempre meno, ormai sono tutti concordi: addetti ai lavori, opinionisti, semplici tifosi. Anche le ultime vere bandiere (Totti, Del Piero, Maldini) non è che siano state trattate benissimo... Totti, dopo rapporti non proprio idilliaci con l'attuale allenatore della Nazionale e con la proprietà della Roma, ebbe un ruolo di rappresentanza nella dirigenza giallorossa, una sorta di contentino, che però non poteva certo appagarlo, tanto che durò appena un paio d'anni. Del Piero non ha più avuto rapporti con la Juventus, nonostante sia unanimemente reputato un volto spendibile, una persona intelligente, una figura che sicuramente può giovare all'immagine bianconera, ultimamente un pò opaca. Di Maldini non parliamo neppure: gli stessi tifosi che dovevano considerarlo una bandiera, una leggenda, lo contestarono nel giro di campo d'addio, tanto che fu emarginato dal Milan per 9 anni. Poi è tornato nella dirigenza, per essere liquidato senza troppi riguardi pochi mesi fa. E' il calcio di oggi. L'unica bandiera è il vessillo societario, per il resto conviene non affezionarsi troppo a allenatori, giocatori, presidenti.
  4. Guarda, sull'incidenza dell'allenatore ciascuno ha la propria idea. Chiaramente non accetto le tesi estreme, ovvero che i risultati di una squadra sono tutto merito o tutta colpa dell'allenatore, oppure che l'allenatore conta 0. Però nella forbice 0% - 100% ci sono varie letture, varie percentuali di incidenza, che io rispetto, pur non condivendo quelle che si discostano molto dalla mia. In generale noto una sopravvalutazione dell'incidenza, che, nel caso di Allegri, si trasforma in una "personalizzazione" (chiaramente da parte dei suoi critici), cioè tutto quello che accade alla Juve è ricondotto ad Allegri. Se perdiamo l'andata di una gara di Coppa per 2-0, "Allegri rischia l'eliminazione". No, è la Juve a rischiare l'eliminazione. La Juve tutta. E' la Juve che non introita i soldi derivanti dal passaggio del turno. Assieme ad Allegri, in caso di eliminazione escono anche Sczesny, Bremer e gli altri 22. E magari quel 2-0 potrebbe essere colpa anche di una svista di Bremer o di un gol fallito da Chiesa. Tornando a noi, Allegri all'epoca sfruttò le buone basi poste da Conte, ebbe l'intelligenza e l'umiltà di non apportare, nella prima fase, degli sconvolgimenti, poi attraverso una buona gestione della rosa e un buon lavoro psicologico, continuò ad alimentare la serie di successi iniziata col salentino, contribuendo a riportare, al contempo, la Juve alle finali di Champions dopo parecchi anni. Ma non fu Allegri a portarli in finale o a vincere 5 scudetti consecutivi: furono Allegri, Buffon, Barzagli, Bonucci (ebbene sì...anche lui), Pogba, Pirlo, Vidal, Tevez, Morata. E ciò avvenne anche grazie al buon/ottimo lavoro svolto da Paratici-Marotta. E comunque, all'allenatore, a qualunque allenatore, non si può certo imputare la sciagurata gestione dal post-Allegri in poi, ad iniziare dall'esperimento-Sarri che fu fatto durare pochissimo tempo, per proseguire con le idee non sbagliate in sè ma sviluppate malissimo, sulla Superlega, che ci hanno attirato le ire UEFA e da cui probabilmente sono nate le successive vicende giudiziarie che ci hanno dato il colpo di grazia.
  5. Che poi nelle dichiarazioni a uso e consumo dei media, c'è un pò di tutto...voglia di non trasmettere una sensazione di presunzione, un pò di scaramanzia, necessità di non creare troppe pressioni per i più giovani, etc. etc. etc. Conta quello che si dicono nello spogliatoio. E comunque, ripeto: veniamo da due quarti posti e da un terzo virtuale, in realtà diventato settimo posto per le vicende giudiziarie. Sul mercato siamo stati praticamente immobili in entrata, quindi c'è solo da augurarsi che quelli che abbiamo siano disposti a fare tutti qualcosa in più rispetto allo scorso anno, dall'allenatore a Chiesa a Vlahovic a Locatelli all'ultimo dei giovani.
  6. E' proprio così. Va premesso che se un allenatore ti sta sull'anima, trovi comunque il pretesto per criticarlo: se dice "lottiamo per il quarto posto" lo accusi di volare troppo basso, se dice "lottiamo per lo scudetto" lo accusi di illudere i tifosi. Fatta questa premessa, io negli anni passati ho visto una Juve con un gap rispetto ad altri club. A questo, si aggiunge che il mercato estivo non ha "spostato" nulla, almeno per noi. Siamo quelli dello scorso anno (tranne un Weah in più e un Cuadrado in meno) e disgraziatamente sappiamo che nemmeno quest'anno potremo fare affidamento sull'apporto di Pogba, che avrebbe potuto davvero farci fare un piccolo step verso la vetta (se fosse stato quello dei tempi migliori). Poi, oh, se fa bene sentirsi dire che lottiamo per il primo posto, diciamocelo tra di noi, a me non costa nulla scriverlo
  7. A Sarri è stata concessa una sola stagione. Cioè, doveva rivoluzionare schemi, gioco, mentalità, e gli è stata concessa una sola stagione. Per poi chiamare chi? Jurgen Klopp? No. Un esordiente assoluto, Andrea Pirlo. E anche lui è stato silurato dopo 9 mesi. Cioè, leggetele bene 'ste cose. Imprimetevi bene questi concetti. Perché poi capirete la mia tenacia nel sostenere che la situazione della Juve attuale NON E' COLPA DI ALLEGRI se non in minima parte. I veri colpevoli sono altri. Per non parlare poi degli annessi e connessi (acquisti insensati, tentativo di Superlega organizzato malissimo, vicende giudiziarie che hanno dato la mazzata definitiva ai nostri conti).
  8. Fino ad ora, su tre partite due sono state soddisfacenti. Troppo presto per parlare di aria nuova, però meglio due partite discrete che due partite inguardabili, diceva un noto saggio.
  9. Per Pogba mi auguro una squalifica lievissima. Cosa che, naturalmente, ho preso in esame (vedi terza ipotesi). Tuttavia dai tempi di Kallon le sanzioni si sono mediamente inasprite e anche il doping "colposo" viene punito con 18-24 mesi, salvo ulteriori attenuanti. Stiamo a vedere.
  10. Perdonami, ma mi baso solo sulle cronache, sulle fonti "ufficiali" (che non significa necessariamente più credibili) e su un pò di buon senso e intuito. Quindi, facendo la figura del fesso, ti prego di specificare che dal "tutti lo sanno" togli una persona: il sottoscritto. Magari se hai tempo e voglia puoi rendermi edotto di chi ha portato l'idea della cacciata di Allegri ai piani alti, di chi ha mediato e di chi ha imposto l'allenatore. Sennò è un dialogo tra "uno che sa" e "uno che non sa". Ahimè, oltre che fuori dal mondo sono anche uno che non ritiene Allegri come il principale responsabile dei nostri casini: anzi, ritengo che senza di lui le cose andrebbero ancora peggio. Quindi, oltre a non conoscere le vicende di cui sopra, probabilmente non condivido le conclusioni.
  11. Come funziona qui lo so benissimo, e se ancora scrivo lo accetto, però, santoiddio, a fare delle piroette perfette, dei voltagabbana totali, degli equilibrismi circensi, ancora mi sorprende. C'erano degli indesiderati, e quando qualcuno di buon senso ricordava loro che essendoci in vigore un contratto, non si può chiamare la forza pubblica per portare via di peso certi giocatori, era un brulicare di "gli fai capire che non serve più", "lo mandi in tribuna", "lo metti fuori rosa e poi vediamo se qualcuno si viene a prendere un ultratrentenne fermo da un anno" etc. Adesso, cambiare atteggiamento solo per non dare merito a Allegri di aver facilitato il raggiungimento di uno degli obiettivi, mi sembra un comportamento miserabile. Ciascuno ne risponde solo alla propria coscienza.
  12. Scusate se posso apparire frettoloso, ingrato, disincantato, duro, più realista del re, insensibile e qualunque altra cosa. Alla fine della scorsa stagione avevamo fatto delle liste personali di giocatori da "epurare", chi con saluti e ringraziamenti, chi con un virtuale calcio nel sedere. Queste liste (peraltro abbastanza vicine a quella fatta dalla società), comprendevano, in buona parte, i seguenti nominativi: PAREDES, DI MARIA, ARTHUR, BONUCCI, CUADRADO, ALEX SANDRO. Direi che i primi 5 la società li ha sistemati (Arthur solo temporaneamente, per ora). Non mi sembra che all'epoca andassimo tanto per il sottile: erano ingaggi pesanti di cui liberarsi, di un tappeto rosso da stendere al momento dell'addio non stava parlando nessuno a quei tempi. Per me, missione in larga parte compiuta, in bocca al lupo a tutti per la loro vita professionale e ancor più per la loro vita di uomini (perché quella professionale, tranne che per Arthur, è ormai quasi al capolinea). Inviterei a guardare più ai fatti e meno alle chiacchiere e speculazioni mediatiche.
  13. Eh sì, dillo a me che sono un fan accanito di Leo e l'ho sempre difeso... Ma stavolta mi ha deluso, a meno che non emergano particolari agghiaccianti finora non rivelati.
  14. Mi fa piacere che ci siamo chiariti, tanto più che il nostro pensiero è molto simile. In pratica io dico che la Juve per non apparire come la società che sta sempre in Tribunale o mobbizza i giocatori, in caso di squalifica breve potrebbe, tenuto conto che comunque dalla sospensione cautelare non sta versando i soldi a Pogba, optare per una soluzione amichevole, del tipo: la squalifica termina a giugno 2024, in quei giorni la Juve dice a Paul che comunque non rientrerebbe nei progetti, che il suo ritorno non ha dato i risultati sperati (prima teatrino su intervento/non intervento, poi vicenda doping) e quindi dirgli che a Torino ha finito ed è interesse di tutti che si trovi un altro club. Aggiungo che, a mio avviso, la Juve avrebbe tentato questa strada anche se non fosse accaduto l'episodio doping ma Pogba avesse avuto ancora altri infortuni oppure, pur tornando in campo, avesse fornito un rendimento insoddisfacente. Se poi la squalifica supera i 9-12 mesi, credo che il problema neppure si ponga: la Juve si attiverà per la risoluzione contrattuale.
  15. Io faccio una panoramica delle possibilità, pronosticando quale potrà essere il comportamento societario in un caso e nell'altro. In ogni caso, tieni conto che ci sono le controanalisi, dopo di che Pogba può decidere: - se Pogba "confessa" avrà una condanna tosta ma veloce (comunque, carriera finita) -se Pogba propone un patteggiamento, i tempi si allungano di un pò ma la sanzione rimane bella pesantina (forse un paio d'anni o qualcosa meno) -se Pogba instaura una battaglia legale (TNA o TAS o entrambi) i tempi si dilatano, quindi, anche ottenesse una condanna di "soli" 4-6 mesi, non avrebbe comunque i tempi di cui parli per meritarsi sul campo la conferma.
  16. Guarda, non mi piacciono molto i vuoti slogan e le frasi fatte ("Noi siamo la Juve", "Il secondo posto è una sconfitta" etc.): Ogni epoca ha il suo contesto. Non è la prima volta che restiamo a bocca asciutta per qualche anno, andando indietro è successo altre volte. Soprattutto non ha senso tirare fuori che "si partiva con l'obiettivo di vincere". Se parliamo di dichiarazioni, allora anche l'allenatore dell'Udinese, ad uso e consumo dei media, può dire che parte per arrivare tra le prime; poi è più ragionevole pensare che il vero obiettivo, in linea con le potenzialità, sia quello di arrivare a ridosso della zona Europa o, ancora più ragionevolmente, una salvezza tranquilla.. Non sempre quello che si dice ai media corrisponde a quello che l'allenatore dice negli spogliatoi, per motivare i giocatori o, a seconda delle situazioni, per togliere loro delle pressioni. Comunque questo è quello che dichiarava Delneri a gennaio 2011. E non mi dire che tu parlavi di settembre-ottobre, perché Delneri precisa benissimo che l'obiettivo stagionale era "lottare fino alla fine per un posto in CL". Roma, 29 gen. 2011 - (TMNews) - Secondo Gigi Delneri la sua Juventus "sta facendo bene" complessivamente, e, anche se reduce dall'eliminazione nei quarti di finale di Coppa Italia (battuta in casa 2-0 dalla Roma) e da 2 sconfitte una vittoria e un pari nelle ultime 4 giornate di campionato, continuare a rimanere "in linea con quelli che sono gli obiettivi". Ovvero, "lottare fino alla fine per un posto in Champions League" Dipende da come la interpreti, perché se sei nel gruppetto delle prime 4 a fine anno, può anche significare che a quel punto parte lo sprint per il traguardo, dove può succedere di tutto. Allegri prima del campionato ha anche detto che "L'obiettivo minimo è giocare la Champions, che l'anno scorso sul campo avremmo ottenuto".
  17. esatto. Lungi da me voler magnificare Matuidi o inserirlo nella top list dei centrocampisti bianconeri. Però. nei momenti di magra, si pensa anche a quei centrocampisti magari poco appariscenti, ma tanto, tanto utili. Anche il mitico Didier Deschamps non era certo appariscente. Ma aveva una personalità, una tempra, una tigna fuori dal comune. Fortissimo nei contrasti, dove, con la sua caparbietà, la spuntava quasi sempre. Tanto movimento, discreta tecnica che gli consentiva anche di appoggiare con precisione quando riconquistavamo il pallone. Quasi nullo il suo apporto realizzativo, ma quello che dava bastava ed avanzava. E, in piccolo, Matuidi era una piccola replica: aveva dinamismo, caparbietà, moto inesauribile, e perfino un pò più incisivo in zona gol. Come dici giustamente, nella squadra attuale manca quel feroce agonismo e capacità di aggredire e recuperare il pallone.
  18. La storia della Juventus è fatta anche di serie B, di settimi posti etc. Va tutto legato al momento storico. Se ti accontenti della favoletta raccontata a inizio stagione, se questa ti aiuta ad assorbire meglio i riscontri del campo, non ho nulla in contrario. A me se arriviamo quarti, non cambia nulla se a inizio anno un dirigente aveva parlato di scudetto o aveva parlato di quarto posto.
  19. Mah, guarda, io ricordo anche i 6 e i 6,5 presi alla Juve per prestazioni assolutamente simili a quella esibita in Nazionale contro l'Ucraina. E' un giocatore ordinato, molto lineare, una sorta di soldatino che se la cava anche discretamente nel compitino, nell'essenziale, ma non ha cambi di ritmo o inventiva in fase di costruzione. Una volta avevamo il vero costruttore di gioco (Pirlo) e il cd. regista difensivo (Bonucci), quindi l'azione aveva due possibili ispiratori. Adesso in difesa abbiamo difensori bravi ma non votati alla costruzione, e un regista senza inventiva come Locatelli.
  20. Le dichiarazioni che stanno uscendo non le conosco, io conosco solo quelle che ho ascoltato con le mie orecchie grazie a un video pubblicato a pagina 3 o 4 di questa discussione. In questo video Bonucci tira in ballo sia la società sia il mister, poi, quando passa a raccontare quella che a suo dire fu l'occasione in cui gli dissero chiaramente che non rientrava più nei piani, cita solo Giuntoli e Manna, dicendo che lo hanno umiliato a casa sua. Per cui, ripeto, la contrapposizione giudiziaria è tra Bonucci e la società Juventus. Poi se abbia litigato negli spogliatoi con Allegri, sono affari suoi. Citandola in giudizio, Bonucci sta smerd**do la Juventus, non il solo Allegri.
  21. Per non parlare dell'esaltazione di Zaniolo... Buona partita, senz'altro, buoni spunti, fisicità, ma cribbio, è una singola gara e contro avversari modesti. Cioè, non è che abbiamo trovato il nuovo Robben...
  22. Non a caso ha assommato 84 presenze nella Nazionale A francese, cioè un team che storicamente ha avuto sempre grandi centrocampisti (non parlo dei tempi del sublime Platini, ma anche nel 2018 la Francia oltre che su Matuidi, contava su un Pogba ancora molto forte, sull'eccellente Kantè, su Nzonzi, su Tolisso...).
  23. Questo nel diario delle belle intenzioni. Poi se usciamo dal paese delle meraviglie di Alice e ci rituffiamo nella realtà conteingente, ci accorgiamo che la Juve è reduce da: - 2020/21 - quarto posto acciuffato in extremis - 2021/22 - quarto posto 2022/23 - settimo posto (terzo sul campo) -mercato estivo 2023 - ARRIVI: Weah Se un allenatore ti sta sull'anima, se dice "siamo in scia alle prime 4 al 30 dicembre" lo accusi di volare troppo basso, se dice "puntiamo allo scudetto" lo accusi di illudere i tifosi. Poco ma sicuro.
  24. Ma cosa c'entra la contrapposizione Allegri-Bonucci? Certo che avete una sorta di ossessione allegricentrica... La controversia è Bonucci-Juventus, in giudizio verrà citata la società Juventus, il contratto glielo ha fatto firmare la dirigenza Juventus. Allegri è uno di quelli (e ripeto: UNO di quelli) che gli hanno comunicato che il rapporto non sarebbe proseguito, non c'era più bisogno di lui. Non a caso verso la fine della ricostruzione della vicenda, Bonucci cita come data il 13 luglio 2023, affermando "In quella data Giuntoli e Manna sono venuti a casa mia e mi hanno umiliato dicendomi che...". Sull'ipotetica torre, ci sono Bonucci e la Juventus TUTTA.
  25. E pensare che tra le tante accuse rovesciate verso Allegri, anche quella che Bonucci era un suo pupillo e che era stato lui a sollecitare il suo ritorno dal Milan... Quindi Allegri, come al solito in versione una e trina, prima è colui che lo ha fatto andare via (2017), poi quello che lo ha rivoluto (2018), infine quello che ha messo la parola "fine" nel rapporto Bonucci-Juve (2023). Scherzi a parte, credo anche io che ormai non ci fosse più un grande rapporto, ma va detto che per una volta Allegri ha fatto quello che tutti volevano, ossia "esodare" un giocatore che ormai per età, ingaggio alto e affidabilità fisica scricchiolante, dopo tanti anni in cui era quello più integro, era diventato un peso.
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