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zebra67

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  1. zebra67

    Una (triste) storia tutta politica

    Però, caro fratello pablito77!, non ti suona strano che TUTTI i media, compreso l'unico quotidiano che ci ha difeso, fossero concordi sul fatto che per gli stipendi dovevamo aspettarci una mazzata ancora più pesante di quella per le plusvalenze, e invece, con un patteggiamento intervenuto dopo il deferimento (quindi con una riduzione di pena al massimo di 1/3) ci siamo trovati a pagare solo un'ammenda, seppure salata? Se col patteggiamento ci hanno ridotto di 1/3 la pena, significa che la sanzione originaria sarebbe stata di 1.077.000 euro...tanta roba per un comune mortale, ma per una società di calcio come la Juve significava 2 mesi di stipendio di Paredes...
  2. E' una delle cose strane che ho evidenziato in una discussione che ho aperto una mezzoretta fa. E ce ne sono almeno un altro paio di cose strane, tra le quali la differenza tra la sanzione che tutti i media paventavano e quella che ci è stata affibbiata a seguito del patteggiamento (che poteva al massimo ridurre di 1/3 la sanzione).
  3. zebra67

    Una (triste) storia tutta politica

    Sì, ma quando leggi cose del genere ti cascano proprio le braccia... Praticamente, con i nostri 718.00 euro faremo in modo che Bologna, Samp, Udinese etc non verranno manco processate. Perché i loro "capi di incolpazione" sono assorbiti nel nostro accordo!!!!!!!!!
  4. zebra67

    Una (triste) storia tutta politica

    La cosa ancor più triste è che hanno preparato il terreno per fare in modo che le altre non scontino nemmeno sanzioni soft, ma passi tutto in cavalleria.
  5. DISDIRE COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI! RIFLETTETE SULLE MIE PAROLE: HANNO SOLO PREPARATO IL TERRENO PER TRATTARE CON BENEVOLENZA LE ALTRE SOCIETA' ! LA NAUSEA STA SUPERANDO OGNI LIVELLO DI GUARDIA! (scusate per il maiuscolo, ma quanno ce vo', ce vo').
  6. Che si tratti di una vicenda (forse è meglio chiamarla farsa) squisitamente politica, fondata sulle ritorsioni delle istituzioni (UEFA e FIGC) verso una società che stava conducendo determinate battaglie, lo spiegano diversi aspetti. Tralasciando per un attimo tutte le incongruenze giuridiche, le profondo imperfezioni della giustizia sportiva, il ruolo dei media forcaioli, vi invito a riflettere su quanto segue: 1. Qualche giorno fa è apparsa la notizia che il tentativo di patteggiamento era stato respinto a causa della recidiva della Juve (in quanto era il secondo deferimento sempre per l'art. 4): adesso come mai è stato possibile accedere al patteggiamento? 2. In 24 ore si è organizzata la definizione di una vicenda che avrebbe dovuto essere trattata il 15 giugno. E sapete perché? Perché il giorno prima (se non erro) di quella data, c'era un appuntamento importante, forse risolutivo, per l'assegnazione dei diritti TV, e chiaramente le parti in causa volevano sapere se la Juve avrebbe avuto chance di disputare qualche Coppa, se sarebbe partita con penalizzazioni e, in estrema sintesi, se c'era la possibilità di "riconquistare" qualche abbonato e spettatore che si era allontanato a causa di questa immonda pagliacciata. 3. Il patteggiamento successivo al deferimento comporta, al massimo, la riduzione di 1/3 della pena. Esempio: avremmo dovuto comminarti 9 punti e 600mila euro di ammenda, grazie al patteggiamento ti facciamo "lo sconto" di 1/3 e ti affibbiamo 6 punti e 400mila euro di ammenda. Ora mi spiegate come è possibile che tutti i media (compreso Tuttosport, l'unica testata che ci ha difeso) concordassero sul fatto che la vicenda stipendi-partnership-agenti era ancora più complicata di quella plusvalenze e poteva portare a richieste di penalizzazioni più alte, e che, con il patteggiamento, si è ridotta a una semplice ammenda? Dovendo sborsare 718.240 euro, significa che la sanzione era 1.077.360 euro...cioè 2 mesi di stipendio di Di Maria. Ben diversa dai 15-18 punti paventati!
  7. Ma non ritenete CURIOSO (eufemismo) che in ogni discussione sulle nostre vicende processuali, compaiano tanti "pulcini" (gente con pochi messaggi o di recentissima iscrizione) che si esprimono con sicumera degna di miglior causa nel tentativo di apparire viscerali tifosi juventini di lunga data? AVVISO AI NAVIGANTI!!! NON SIAMO FESSI!!! occhio ragazzi!!!
  8. Saranno delle amebe che non piacciono ai "duri e puri" del nostro tifo, però, come ricordo sempre, la loro posizione è diversa da quella del tifoso. Io, te e i "duri e puri" abbiamo il lusso di poter ragionare di pancia, di poter dire tutto, di "suggerire" di ribellarci al Sistema fino alle conseguenze estreme (estromissione da ogni competizione), di non accettare alcun compromesso (leggi patteggiamento). Chi ha sulle spalle l'onore e l'onere di gestire la società Juventus, ha un compito leggermente più delicato, in quanto non deve rendere conto solo ai 500.000 duri e puri, ma anche ai 7,5 milioni di "moderati", alle migliaia di persone a cui la Juventus dà lavoro, alla moltitudine di azionisti, a tutti i partner con i quali ha sottoscritto accordi (commerciali e non), alle istituzioni di ogni livello. Non a caso, dopo la notizia del patteggiamento, il titolo Juve, dopo giorni duri, guadagna oltre il 4% pur non sapendo ancora in cosa si risolverà questo patteggiamento.
  9. Allora ti riassumo il seguito, visto che non lo hai letto. Classiche motivazioni in cui è stato invertito il procedimento logico: normalmente si adotta una decisione in quanto vi sono delle motivazioni che hanno portato a prendere quella decisione. In questo caso no: qui dovevano prendere, e hanno preso, una decisione annunciata, e ora hanno semplicemente riportato in forma scritta, delle motivazioni che potessero sembrare minimamente plausibili per giustificare quella decisione. Impresa NON riuscita. Sostanzialmente i punti-cardine sono due: il (presunto) comportamento illecito della Juve risiedeva nella sistematicità con la quale veniva posto in essere, e che ci fosse un intento truffaldino è provato dalle intercettazioni. Cioè esattamente quanto basta per fare la semplice previsione che alle altre società sotto osservazione, non verrà torto un solo capello, in quanto: a- per loro erano semplici operazioni singole, quindi non vi era sistematicità b- a carico dei loro dirigenti non vi sono intercettazioni telefoniche. NO comment...
  10. La società è dentro il sistema in quanto è una organizzazione complessa che deve tener conto, oltre dei tanti tifosi come me e te che hanno deciso di boicottare, anche dei numerosissimi tifosi che hanno continuato a restare abbonati, andare allo stadio, seguire le trasmissioni tv. L'opzione "Contro il Sistema, costi quello che costi" possiamo attuarla noi tifosi, da un giorno all'altro. Una società, per di più quotata in Borsa, che dà posti di lavoro e ha milioni di tifosi che non hanno disdetto una fava e continuano a seguire Adani, la Christillin e Pardo come se nulla fosse, non può ragionare di pancia come noi.
  11. Che poi la quantificazione dei punti non è del tutto proporzionale ai mesi di inibizione dei singoli dirigenti, in quanto sia Agnelli sia Arrivabene sono statui inibiti per 24 mesi, ma Agnelli "ha pesato" per 3 punti, mentre Arrivabene per 2...🤣 Hai ragione, sono proprio ridicoli!
  12. Io sono sospettoso e diffidente per natura, e soprattutto non dimentico il male che ci hanno fatto, l'accanimento nei nostri confronti. Se sperano di "ricomprarmi" con un patteggiamento e una conseguente sanzione di un paio di punti + maxiammenda, se pensano che questo possa funzionare come un colpo di spugna, uno "scurdammuce 'o passato", se pensano che io, tra tre mesi, possa riaccostarmi al calcio con lo stesso atteggiamento di una volta, come se nulla fosse accaduto, sono dei poveri illusi. E spero di non essere il solo a trovarsi con questo stato d'animo, con questo risentimento.
  13. Sbrighiamoci a prenderlo. Lui o chi per lui (a me piace molto anche Bigon), perché sennò rischiamo di "trastullarci" (si fa per dire) tra aule di tribunale e blocchiamo ogni proposito di risollevarci sul campo. Senza DS è perfettamente inutile fare delle valutazioni sulla panchina o iniziare ad abbozzare discorsi di mercato per la prossima stagione (chi acquistare, chi trattenere dopo il rientro dei prestiti, chi rinnovare e chi non rinnovare, chi cedere).
  14. Faccio due considerazioni, una generale e una particolare. GENERALE: Il fatto che non si verifichino le condizioni pattuite per far scattare un obbligo di riscatto (penso anche a Kulusevsky) non significa che il calciatore della necessariamente essere rispedito al mittente. Se un calciatore ha convinto, pur non essendoci un OBBLIGO la società interessata può avvalersi del DIRITTO di riscatto e può acquistare ugualmente il giocatore. Chiaramente, nel caso di McKennie il Leeds non lo farà, sia per i minori introiti legati alla retrocessione, sia perché il giocatore non rimarrebbe in una serie inferiore. PARTICOLARE: McKennie se torna e si rimbocca le maniche e arriva a una forma atletica buona, a me non dispiace. Prima dell'esplosione di Rabiot lo statunitense era stato l'ultimo centrocampista con qualche gol nelle gambe. L'ingaggio è alto ma non sproporzionato, quindi per me può anche rimanere.
  15. zebra67

    Ripartire da zero

    Come scritto in altre discussioni, distinguerei tra proprietà e società. La Juve, come società, è un pianeta che fa parte di un Sistema chiamato Exor (proprietà). Quindi, proprietà = Exor/John Elkann, società = Ferrero e la nuova dirigenza. La società dovrebbe darsi un assetto definitivo. Ha compiuto un riassetto per i ruoli amministrativi e contabili, ora dovrebbe procedere all'ingresso di persone che abbiano spiccate competenze calcistiche nei rispettivi ambiti di competenza (Giuntoli, Bigon o simili come DS) e altri che magari possano fare da "collante" tra società e tifosi, in quanto magari rappresentativi di un nostro glorioso passato (gente come Del Piero, Chiellini etc.). La scelta dell'allenatore deve essere di spettanza della parte di dirigenza con spiccate competenze calcistiche. Nel caso che il Giuntoli della situazione voglia ripartire da un nome nuovo, mi affiderei, in questa delicatissima fase storica, a nomi con esperienza e abitudine a lottare per posizioni Champions (Gasperini, Spalletti etc). La rosa, a mio avviso, è da rivedere profondamente. Non è un discorso di dibattere sul fatto che sia poco competitiva, se poteva fare di più, se poteva fare molto di più e via discorrendo. E' un discorso più ampio e complesso, nel quale entrano fattori come sostenibilità, prospettive, filosofia di gioco. Se vogliamo veder praticato un calcio più veloce, aggressivo, dinamico, serve gente giovane e con l'ambizione di voler crescere individualmente e arricchire il proprio palmares.
  16. La cosa assai schifosa è che hanno annunciato ai quattro venti che ci sarebbero andati con la mano pesante, che avrebbero comminato una pena esemplare, perché era ora di dire basta al malcostume delle plusvalenze. Poi, strada facendo, accortisi che il castello giustizialista che avevano creato cominciava a perdere torrioni, pinnacoli, singole pietre, hanno fatto parziale marcia indietro, ora si levano voci bipartisan sull'inadeguatezza della giustizia sportiva, sulla inappropriatezza di sanzionare a campionato in corso, tra l'altro con un balletto di punti dati e tolti, e quindi stanno preparando il terreno a un atteggiamento "tarallucci e vino" nei confronti delle prossime società che saranno indagate e deferite per le plusvalenze.
  17. Tra l'altro sono convinto che una decisione presa solo per "seguire il branco" o per "accontentare" chi con insistenza suggerisce di compiere un determinato passo, ha un'efficacia molto meno incisiva e duratura di una decisione presa in quanto, con un autonomo processo decisionale, si è capito che era la cosa migliore da fare. Oggi non ti capisco, ho specificato quello che era il senso di ciò che ho scritto (anche se non credo ce ne fosse bisogno) e non mi interessa ribadire cose già dette.
  18. ? Continuo a non capire. Mai detto che qualcuno ti possa aver manipolato. E dove avrei scritto che le critiche sono immotivate? Io ho solo scritto che le istituzioni, colpendoci, hanno ottenuto quello che volevano. Ti ripeto che non ho mai detto che la gente che critica si è fatta manipolare. Io ho detto che i mandanti hanno ottenuto il loro scopo.
  19. Lo trovo naturale. Non abbiamo gli strumenti coercitivi per poterlo fare e se anche li avessi, non li eserciterei. La gente deve autodeterminarsi, non essere costretta. Se un tifoso ci tiene alla sua comfort zone fatta della rituale partita alla TV, nonostante tutto il marcio di questo calcio, con meccanismi a orologeria che hanno falsato un campionato e mineranno le prossime stagioni, non deve rinunciarci solo perché glielo chiede zebra67. Concordo.
  20. Ognuno può avere la propria opinione sul comportamento della società: dal "poteva fare di più e meglio" fino ad arrivare alla complicità (d'altronde non sarebbe una novità assoluta questa "accusa", basta pensare al 2006). Comunque, in tal caso, bisognerebbe avere l'accortezza di distinguere tra proprietà e società. Mi risulterebbe difficile catalogare come complice un Andrea Agnelli che ha pagato a caro prezzo il suo atteggiamento sulla Superlega. Come può uno compiere un atto di aperta rottura con le istituzioni nazionali e europee (FIGC e Uefa) e allo stesso tempo figurare come loro complice? Quello che va tenuto bene in mente - in ogni caso - è che il primo nemico da combattere sono le istituzioni calcistiche, attraverso tutti gli strumenti di cui dispone il tifoso. Se volete abbinarci una aperta contestazione verso la proprietà o anche verso la società, fate pure.
  21. Le istituzioni, mandanti della ritorsione contro la Juve, hanno già ottenuto quello che volevano (vedi i tanti post prima del mio): creare rabbia, scoramento, distacco, spaccature e colpire duramente anche a livello economico (danni da mancata qualificazione CL) e tecnico (necessità di riazzerare di nuovo tutto, necessità di fare un mercato low cost). Ora cerchiamo, per quanto possibile, di restituire pan per focaccia. Gli strumenti? BOICOTTAGGI E DISDETTE!
  22. Che ti devo dire? Credo che hai fatto bene, hai agito coerentemente. Se ti delude il calcio attuale e ti deludono le istituzioni (vedi disdette alle piattaforme tv) e ti delude pure la tua società del cuore (vedi disdetta a JTv), in fondo fai bene a mettere una pietra sopra a tutto, e a metterti in standby in attesa che magari un giorno possa riaccendersi la passione.
  23. Infatti la legittima delusione per un comportamento societario giudicato troppo rinunciatario, non deve in alcun modo far dimenticare quale è l'oggetto della protesta e, soprattutto, chi sono i destinatari di tale protesta. Mi fa sorridere chi se la prende con Calvo e simili: lo scempio organizzato ai nostri danni ha dei precisi mandanti e questi mandanti volevano far pagare alla Juve le ben note "colpe", che riguardavano un gruppo dirigente che al momento non c'è più. Non perdiamo di vista il FOCUS della protesta: sottrarre risorse al sistema calcio, far capire loro che della Juve non si può fare a meno e che i tifosi sono stufi di vedere colpita sempre e solo la società che amano. Siamo diventati il capro espiatorio: ci colpiscono, poi ci prendono anche in giro, facendo finta di accorgersi che la giustizia sportiva così non va, che è un sistema da riformare etc. etc. Il tutto solo per preparare il terreno a una conclusione a tarallucci e vino quando le indagini riguarderanno altre società. BASTA, IO NON CI STO, FIERO DI AVER DISDETTO! Se poi qualcuno ce l'ha con la società e non vuole rinnovare l'abbonamento allo stadio, non vuole andare più a vedere una partita né comprare magliette, faccia pure, non c'è bisogno di permessi o assensi.
  24. Si può accusare la società di non aver fatto abbastanza, di non essersi opposta all'ennesima farsa giudiziaria nei suoi confronti, tutto legittimo. Però il focus è, E DEVE RIMANERE, la protesta contro coloro che hanno ordito questo teatrino per ritorsione e punizione nei confronti della Juve. Non dimentichiamolo MAI: la società sarà stata pavida e poco combattiva, ma il fuoco lo hanno appiccato i reggenti delle istituzioni con la lunga mano degli organi di giustizia. Quindi, ora più che mai, DISDIRE E DISDIRE!
  25. zebra67

    Quale allenatore preferireste per la prossima stagione?

    Trovo le tue considerazioni ragionevoli e in larga parte condivisibili, volevo solo soffermarmi su una di esse, quella legata alle diverse aspettative che si avrebbero nel caso di arrivo di Tizio piuttosto che di Caio. Diciamo che da una parte il discorso-aspettative è inevitabile. Chi viene alla Juve sa di venire in una società che per blasone, storia, numero di tifosi, è sempre sotto la lente di ingrandimento. Un quarto posto in certe realtà viene festeggiato come piazzamento storico (Sampdoria, Atalanta), in altre piazze è comunque considerato un risultato più che soddisfacente (es. le romane), alla Juve è un fallimento. Quindi, chi viene sa cosa lo aspetta e deve saper reggere. Dall'altra parte, va detto che anche noi tifosi dovremmo fare un salto di qualità e avere maggiore realismo e pazienza. Se si riparte per l'ennesima volta da zero, per di più con una operatività sul mercato non ai livelli dei tempi d'oro, dobbiamo essere consapevoli che non si può aspirare subito al massimo e che occorrerà avere pazienza, perché se si pretende molto e subito, poi si va incontro a stagioni perse, buttate. L'esperienza di questi ultimi anni dovrebbe insegnarci qualcosa.
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