zebra67

Che ci sia un certo sbilanciamento è vero, che ci sia un principio dichiarato di inversione di onere della prova non è vero. Semmai è vero che non serve che il giudice si debba formare un convincimento "oltre ogni ragionevole dubbio", come invece deve avvenire nel campo del processo penale per arrivare a condanna.

Se ciò di fatto non è, significa che c'è stata violazione del diritto di difesa e quindi a meno che il sistema non sia totalmente marcio, ci sono delle chances affinché il Collegio di garanzia ravvisi quei motivi di legittimità per rinviare la sentenza o annullarla.

Scusami, se seguo la gara via streaming dal PC su un canale arabo (o di altri Paesi), vado contro la protesta? 1. Non foraggio Sky o DAZN 2. Il mio collegamento e la conseguente visione è anonimo e non è computato nelle statistiche sull'audience

Ti riporto un approfondimento di un docente universitario di un Ateneo del Nord Italia. "È opinione diffusa quella secondo la quale nel procedimento sportivo sarebbe vigente la «presunzione di colpevolezza» dell’incolpato, chiamato a provare la propria innocenza, a fronte di una vera e propria presunzione di sua responsabilità, posta in es­sere con l’adozione del deferimento ad opera della Procura federale. Dunque, non in dubio pro reo, ma in dubio contra reum. Non vi è, tuttavia, nell’ordinamento sportivo, una sola disposizione che consenta di ritenere gravato l’incolpato della necessità di dimostrare l’insussistenza delle contestazioni a suo carico. Tale assunto trova ora esplicita conferma nell’art. 44, comma 2 del codice CONI, il quale impone al Procuratore federale l’adozione di un provvedimento di archiviazione ogni qualvolta gli elementi acquisiti non siano «idonei a sostenere l’accusa in giudizio». Dal tenore della prefata disposizione, può ora ritenersi operante, anche nel processo sportivo, il principio di presunzione di innocenza. Imporre all’organo demandato all’esercizio dell’azione disciplinare di non procedervi, qualora, a seguito di un giudizio prognostico, lo stesso ritenga di non essere in grado di sostenere fondatamente l’accusa in giudizio, non può, infatti, che legittimare l’interpretazione volta a ritenere sussistente uno specifico onere posto in capo alla Pro­cura di provare in giudizio la responsabilità dell’incolpato. "

Comunque non è che i tifosi hanno tutti l'abbonamento alle pay tv, eh.. In totale (quindi tifosi di tutte le squadre), ci sono, secondo le stime più attendibili, 2,5 milioni di abbonati a Sky Sport-Sky Calcio e altrettanti a DAZN. Quindi circa 5 milioni complessivi, ma in rappresentanza di TUTTE le squadre. Bisogna vedere quanti tifosi juventini ci sono in questi circa 5 milioni. Cifra nella quale sono compresi anche gli esercizi pubblici (bar, hotel, ristoranti, pub) che non credo privino la clientela di un servizio, anche nel caso che il titolare sia uno juventino. il tutto per riportare il discorso alle giuste proporzioni e per far capire che per provocare un serio danno non servono MILIONI di disdette.

Di nulla. Da ieri decorrono 30 giorni per il ricorso al Coll. Garanzia CONI (quindi entro il 1 marzo). Depositato il ricorso, viene fissata la data della discussione (di solito i tempi sono abbastanza celeri, si può fissare già a partire dal terzo giorno dopo la scadenza, quindi teoricamente anche il 5 marzo, ma di norma si concedono tempi più lunghi di quello minimo). Ma il giorno esatto, ad oggi, non lo può conoscere nessuno.

Se non sappiamo quando verrà presentato il ricorso, come facciamo a conoscere la data della sentenza?😁

E' una cosa che non si tiene minimamente in piedi, ma vedrai che è quella che ci propineranno

E perché mai? Saranno quelle già anticipate da molti quotidiani sportivi e mezzi di (dis)informazione. Pur non potendo dimostrare singolarmente il disvalore tra valore del giocatore e somma alla quale è stato comprato/venduto, la Juve ha messo in piedi un sistematico ricorso alle plusvalenze e ciò la differenzia da altri club che facevano ricorso a tale strumento solo in maniera episodica. Ti piace? A me nemmeno un pò, e lo ritengo un abominio giuridico simile a Farsopoli, ma si sa che il succo sarà questo, ecco perché non ho particolare ansia nel leggere queste motivazioni. Le possibilità che ti offre l'ordinamento giuridico sono quelle da me illustrate. se ti vuoi muovere fuori dall'ordinamento ci sono molte altre strade: minacce alla FIGC, sparare ai componenti della Corte etc. etc. 😁

Hai perfettamente ragione. Sul "come si muoverà la Juve", la risposta è scontata: "Per gradi". Nel senso che farà sicuramente ricorso al Collegio di Garanzia del CONI e poi dovrà attendere che il Collegio si pronunci, in quanto potrebbe trovarsi ad affrontare una nuova udienza alla Corte di Giustizia (se il Collegio farà il rinvio alla Corte) o a rivolgersi al TAR se si troverà sbarrata l'altra strada. Purtroppo è vero. Chi non vuol sentire, dirà che le nostre sono le solite farneticazioni di tifosi disperati e alla canna del gas.

Sarebbe interessante aprire una nuova e apposita discussione sulle prospettive future della Juve dal punto di vista della ricostruzione tecnico-organizzativa. Non vorrei che qui si andasse OT e ci sospendessero, come da avvertenze del primo post.

Se quello che ha detto è quello che pensa la politica, se la politica inizia ad aver paura, allora è buon segno, la protesta sta facendo effetto e deve continuare e rafforzarsi!

Nel complesso, sì. Resta il fatto che altri, al momento, non hanno detto manco quelle tre cosine che ha detto lui, nonostante siano considerati vicini ai nostri colori.

Penso che Zazzaroni, che personalmente odio, si sia esposto molto più di altri. Ragionevolmente non puoi chiedere a lui, che ha il bacino di utenza che tifa squadre di centro-sud (Roma, Napoli, Fiorentina), di fare il paladino della Juve e di criticare il Sistema in maniera ancora più incisiva. Già è tanto che si sia reso conto, e che abbia lanciato un "avvertimento", del fatto che tante disdette sono molti meno soldi e che perdere un botto di tifosi significa meno soldi in circolo, meno interesse per il campionato, per le trasmissioni sportive che vi gravitano attorno, per i giornali sportivi e così via.

Anche io comprendo la tua posizione, ma non riesco a trovare l'attinenza con la mia considerazione. Io avevo scritto chela Juventus-squadra deve fare la propria parte, cercando di distaccarsi dalle vicende giudiziarie, mostrando maggiore determinazione e concentrazione. Se lasci 6 punti su 6 a una neo promossa, al di là di tutto non ci sei come atteggiamento, come forza mentale. Così come facendosi impallinare 5 volte dal Napoli. Con questa Juventus, era questo il "focus" del mio post, chi ha interesse a ridimensionare e depotenziare la campagna di disdette, avrà gioco abbastanza facile nel sostenere che molte disdette sono dovute alla frustrazione dei tifosi per le pessime esibizioni di quest'anno. Se la Juve torna a giocare quantomeno dignitosamente, a evitare errori pazzeschi e puerili, a scende in campo più concentrata, il tifoso che sceglie di seguirla (allo stadio o in tv) è gratificato e pure coloro che invece hanno scelto di disdire, vedono "rafforzata" la propria protesta, in quanto con una Juve vincente i media non possono appigliarsi alla scusa "Disdicono o non guardano le trasmissioni sportive in quanto delusi e frustrati dal cattivo rendimento".

Per noi è falsato, su questo non ci piove. Io mi ponevo nell'ottica di chi, dovendoci guadagnare sopra, non ha certo interesse a far passare il torneo come falsato o compromesso. E costoro se la Juve continua così hanno gioco facile a dire "Ma guardate che molti di quelli che hanno disdetto e mollato, lo hanno fatto in quanto - abituati a vincere - sono delusi e frustrati da una Juve così molle, debole".

Mi sembra che la squadra non ci stia dando una mano. Mi spiego meglio e vi prego di seguire il ragionamento. Gli effetti delle disdette non saranno immediati: quello che era stato pattuito al momento dell'assegnazione dei diritti TV rimane invariato, i soldi della torta per la stagione in corso sono già stati spartiti tra i 20 club e via discorrendo. Quindi, in questa fase, prima che gli effetti si manifestino (e io spero che ci siano) i media, coalizzati (perché se salta in aria uno, saltano tutti), avranno gioco abbastanza facile nell'attribuire la motivazione di molte disdette (e di un eventuale calo di coloro che hanno visionato il match) nella delusione e frustrazione del tifoso per i risultati negativi (goleada subita a Napoli, sconfitta in casa col Monza). Occorrerebbe che la Juve si risollevasse, che tornasse a lottare, a rincorrere qualche obiettivo, in maniera tale che si capisca che la decisione di disdire e non seguire partite e trasmissioni sportive, dipende unicamente dalla scelta di non foraggiare il carrozzone, non da una delusione per classifica e prestazioni.

Sono cose in cui bisogna avere fede, perché i dati reali non li conosce nessuno. L'importante è agire secondo coscienza: se credi sia giusto disdire, disdici. Disdici e cerca di convincere qualcuno a farlo. Poi è chiaro che non si può andare in giro con la pistola e nemmeno avere la certezza che chi ci promette che farà disdetta, lo farà sicuramente. Leggo diversi fratelli di tifo che dicono di aver convinto "x" parenti, "x" colleghi, "x" amici a disdire. Il plauso lo meritano senz'altro a prescindere per questa opera di proselitismo e segnale di attaccamento alla società, ma poi chi può avere la certezza che colleghi, amici e parenti abbiano dato effettivamente seguito a quanto promesso? Passi per i parenti, con cui si ha un certo rapporto e magari si capita a casa loro per "controllare". Passi per 1-2 amici più stretti, ma quando parliamo di colleghi o di amici sui generis, non penso che si possa mettere la mano sul fuoco sulla effettiva disdetta o fare dei raid nelle loro case per verificare se hanno ancora l'abbonamento attivo. E' una cosa che va fatta perché ci si crede, senza porsi tante domande.

Giusta riflessione, anche perché non è un'epoca facile per le nostre tasche, e magari qualcuno tra i meno passionali scopre che con quei 30 euro mensili che risparmia si può permettere quella uscita in più in pizzeria con la compagna/moglie/amici che ultimamente era diventata sempre meno frequente.

Agnelli, Paratici e altri = superficialità, perché sanno benissimo di essere nell'occhio del ciclone, che siamo sorvegliati speciali, quindi dovrebbero avere attenzione tripla. Mentre altri possono sperare che delle piccole magagne passino inosservate o comunque non punite, noi no, visto che abbiamo la "fortuna" di avere la Procura più solerte d'Italia (quella di Torino). Ma da qui a pensare che di una porcheria del genere si debba dare l'esclusiva colpa a Agnelli e non al Sistema, ce ne passa...

e quello stanno facendo, purtroppo...

Avevo scritto dei concetti identici ai tuoi in un altro post, rammaricandomi che siamo accettando quasi passivamente una mostruosità, e cioè che da 3-4 mensilità di stipendio differite possa essere comminata una cosa enorme come una retrocessione. Quale riflesso può esserci stato, sulla regolarità del torneo, se Chiellini e altri hanno preso 3-4 mensilità in ritardo? Ok, il bilancio di competenza è risultato alleggerito, e allora?

Ho capito quello che vuoi dire, però a loro, se hanno intenzioni malevole, basta dimostrare che la Juve, nonostante la pesante sanzione, aveva la possibilità di salvarsi "sul campo" dalla serie B. Ad esempio, ipotizziamo che la quota salvezza è 35 punti (butto là). Se per ipotesi il processo è domani e ci danno altri 15 punti, facendoci precipitare a 8 punti, questo significa che la Juve dovrebbe fare 27 punti in 19 partite per salvarsi nonostante le penalizzazioni. Cosa che è ampiamente alla portata della Juve. Se poi la Juve, comprensibilmente fiaccata da queste pressioni, da queste vicende extracampo, non riesce a ottenere questi 27 punti e scende in B, loro ci dicono che sono affari nostri, perché sarebbe bastato avere una media-punti perfino inferiore a quella dell'andata (dove sul campo avevamo ottenuto 38 punti) per raggranellare i 27 punti che ci servivano. Siccome il responso di questi ulteriori filoni arriverà più in là, se loro hanno cattive intenzioni sono anche più facilitati a calcolare la penalizzazione che ci inguaia di brutto pur lasciandoci al contempo la possibilità astratta di salvarci. Non so se mi sono spiegato bene, rileggendomi sembro un pò contorto, ma il ragionamento è facile: possono farsi due conti e inguaiarci di brutto pur potendo dimostrare che una teorica possibilità di salvarci ce l'avevano data.

Il problema è che nel Codice di Giustizia Sportiva non c'è un prontuario reato--------->sanzione da comminare. Se violi il principio di cui all'art. 31 comma 2 C.G.S., o anche il generale richiamo al rispetto dei principi di lealtà, probità etc. di cui all'art. 4, c'è un ventaglio notevole di sanzioni che l'organo giudicante può comminare. Se siamo buonisti, possiamo dire che il giudice "pesca" la sanzione che ritiene più appropriata a seconda della gravità degli illeciti commessi; se siamo cattivelli e maliziosi, possiamo pensare che, a seguito di eventuali "pressioni dall'alto", l'organo giudicante ha una alta discrezionalità per andare con la mano più o meno pesante. Nel caso in questione, tuttavia, per mandarci direttamente in B il giudice dovrebbe convincersi, in base alle argomentazioni dell'accusa, che la Juventus con le sue "manovre" abbia tentato di ottenere od abbia ottenuto l'iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa sulla base delle disposizioni vigenti.

E anche i vari Almirante, Berlinguer, Mario Soldati, temo non possano fare più molto per supportare la nostra causa...