zebra67

Esatto! A parte che avrebbe sempre avuto la scusa delle esigenze di bilancio per giustificare la cessione di uno che sta facendo faville, comunque ad oggi le evidenze dicono che nessuno sta incidendo, con l'unica eccezione di Moise Kean che ha iniziato bene alla Viola. Moise Kean, ovvero il più insultato della lista qui nel forum.

Rugani, da noi, quando era chiamato in causa, difficilmente deludeva. Diciamo che il fatto che stia combinando poco all'Ajax, lo accomuna a diversi altri giocatori partiti: Chiesa stenta vistosamente a Liverpool, Rabiot non mi sembra ancora salito agli onori della cronaca, Barrenechea non è titolare a Valencia, Illing a Bologna sta disputando solo spezzoni di gara come faceva alla Juve, Soulé alla Roma sta faticando molto e finora non ha affatto convinto, Hujisen ha giocato solo 3 partite al Bournemouth (solo 2 intere)... Metà di questi erano dipinti come fenomeni o presunti tali, almeno Rugani si sapeva quello che poteva dare, io lo avrei tenuto...

Infatti bisogna capirsi su una cosa... Vice-Vlahovic significa un giocatore dello spessore di un Milik, ovvero uno che non arriva con le stimmate del campione, che è disposto ad alternarsi al serbo ogni tanto e non fa storie se va in panchina. Quindi uno che serve numericamente, ma non sposta gli equilibri. Diverso il discorso se le trattative sul rinnovo di Dusan, che presumo entreranno nel vivo a breve, dovessero dare segnali non incoraggianti. A quel punto, il nome di Zirkzee, se il ManUtd davvero lo considera un esubero, potrebbe diventare molto "caldo", perché l'olandese potrebbe essere preso non solo come vice Vlahovic fino a giugno 2025, ma come sostituto del serbo per la prossima stagione, avendo caratteristiche tecnico-tattiche che sicuramente aggradano a Motta.

Se devo essere onesto, in un'ipotetica griglia di partenza avrei messo il Benfica e il Lille leggermente dietro di noi. In Champions stanno andando discretamente: il Benfica ha i nostri stessi punti, di cui tre conquistati in goleada contro l'Atletico Madrid (meno compatto che negli anni passati) e tre con una vittoria di misura contro una delle Cenerentole della Champions, ovvero lo Stella Rossa. Il Lille ha anch'esso vinto contro la squadra del Cholo e, inaspettatamente, contro il Real. Paradossalmente, nei rispettivi campionati occupano una posizione simile alla nostra, anzi, con maggior distacco dalla vetta (Benfica a -8 dallo Sporting Lisbona, Lille a -6 da PSG e Monaco). Chiaramente, se giochi come contro lo Stoccarda anche il Bruges può farci paura; se viceversa giochiamo con lo spirito e la qualità mostrati contro PSV e Lipsia, portiamo a casa come minimo 4 punti (1 dalla trasferta in Francia e 3 in casa col Benfica). Quindi dipende molto da noi.

La situazione di Danilo non mi sembra il problema prioritario. Il giocatore va comunque a scadenza a giugno, se si ritiene che non possa dare un contributo utile, basta non schierarlo in campo. Penso che sia più utile che a gennaio Giuntoli si concentri sull'acquisto di un difensore centrale e magari un attaccante, piuttosto che distrarsi per definire un accordo per la risoluzione anticipata (di 5 mesi...) del contratto di Danilo.

Sicuramente un attaccante in più nel mercato estivo, alla resa dei conti, ci avrebbe fatto davvero comodo. Però nella nostra situazione ci pensi un pò prima di mettere in organico un altro giocatore, e quindi un altro ingaggio, anche perché il problema di Milik è avvenuto il 7 giugno e quindi - in base alla tempistica media di recupero da simili infortuni - c'era una ragionevole fiducia sul fatto che se non proprio per l'inizio di stagione, sarebbe comunque stato a disposizione già da settembre.

Ciao Dastan85, è un pezzo che non ci incrociamo! Sono d'accordo con te sulla lacuna d'organico. Probabilmente la società contava su un recupero di Milik nei tempi previsti e, prevedendo il modulo di Motta una sola punta, pensavano fosse sufficiente, anche perché in organico abbiamo anche Nico Gonzalez che può fare la punta. E invece con la nostra proverbiale fortuna sono entrambi out. Quindi il problema c'è, eccome! Però forse hai già avuto modo di conoscere il mio proverbiale scetticismo sul mercato di gennaio: in quel periodo tutti i club sono ancora in corsa per un obiettivo, quindi se ne guardano bene dal cedere un pezzo pregiato, in quanto avrebbero difficoltà nel sostituirlo. Opzione 1: prendi una mezza pippa a quattro soldi, ma se a Dusan viene davvero un raffreddore il nuovo arrivato difficilmente potrebbe sostituirlo degnamente. Opzione 2: con un pò di fortuna e tempismo si potrebbe prendere un esubero di qualità tipo Zirkzee (anche se ci sarebbe da chiedersi come mai dopo 2 mesi di stagione si possa già considerare un esubero...), ma in questo caso il club cedente vorrebbe precise garanzie di riscatto (leggi obbligo) e probabilmente un sostanzioso acconto (prestito oneroso). Difficile venirne fuori, a mio avviso.

E' vero, lo ha detto anche nel prepartita dell'ultima gara.

Dopo la gara di ieri, ci mancherebbe altro! fanno il loro lavoro, così' come io devo fare il mio lavoro da tifoso e crederci sempre e comunque.

E' appena il caso di far notare che "hanno escluso lesionI" non significa che il giocatore stia bene e che Motta voglia rischiarlo. Magari il fastidio è stato un segnale, un avvertimento, e scendere in campo pochi giorni dopo potrebbe far sorgere un problema più serio. Non ci scommetterei in un Douglas in campo a S. Siro, almeno non dall'inizio.

Per me una Juve al livello delle prime uscite di campionato, unito al fatto che l'Inter avrà una giornata di riposo in meno e che potrebbe fare l'errore di sottovalutarci dopo una prestazione così moscia come quella di ieri, potrebbe farci strappare un pareggio. Però serve una Juve attenta e vogliosa e, appunto, un'Inter non impeccabile.

Forse voleva dire che verso novembre/dicembre lasceranno entrambi le rispettive panchine 😂 (buttiamola sul ridere, sennò ci sarebbe da piangere).

Fino a ieri avevo ravvisato un calo di intensità nelle ultime partite, però ieri abbiamo in effetti sbagliato tutto. C'è anche da dire che in un processo di crescita è facile alternare partite sontuose a altre inguardabili: la costanza di rendimento è propria della fase di maturità, non di quella della costruzione. Chiaramente, come detto più volte, queste sbattute di muso devono servire a individuare gli errori e correggerli, perché la crescita si sostanzia proprio in questo: commettere errori, capirli, intervenire per migliorare.

Non penso che Motta trascorra il suo tempo leggendo il forum e i social in genere, quindi puoi stare abbastanza tranquillo sotto questo aspetto. Oltre a quello che dici tu (che condivido), è importante anche che Motta prenda spunto dalle gare negative per far crescere la Juve, intervenendo negli aspetti in cui ha ravvisato delle lacune: nemmeno la filosofia del "va tutto bene, tutto ok, tutto normale" è produttiva. Crescere significa sbagliare e capire gli errori.

In effetti il povero Timothy ha avuto scarsa tempestività con queste sue esternazioni.🤣 Buttiamola sul ridere, che è meglio.

Hai ragione. Tra l'altro l'Inter è famosa per il suo cinismo (ribadito, di recente, contro la Roma): se fai una cavolata, una disattenzione, è probabile che ti puniscano. Quindi servono grande voglia di reagire, buona intensità e tanta, tanta attenzione.

Qualcuno è rimasto fedele a questa linea (il sottoscritto), fermo restando che comunque il diritto di criticare la singola prestazione o un momento negativo è sacrosanto. L'importante è non oltrepassare certi limiti e ricordarsi, appunto, che un progetto ha bisogno di tempo per funzionare e non si può buttare tutto a mare dopo due mesi.

Non mi sognerei di fare i paragoni col Bologna di Motta, anche perché le ambizioni sono ben diverse, per loro il quarto posto è stato un sogno, per noi il minimo sindacale. Detto questo, se un allenatore fa dell'intensità uno dei suoi punti fermi, deve perseguire l'obiettivo di una intensità alta e costante in qualunque club alleni. E nelle prime gare abbiamo mostrato di poter toccare certi livelli. Sicuramente gli infortuni non ci hanno agevolato, anche se per certi versi ci hanno costretto a delle rotazioni forzate e quindi pur col doppio impegno settimanale avevamo sempre qualche elemento fresco.

Se proprio è così necessario continuare a fare paragoni tra passato e presente, ti dò comunque atto di coerenza e onestà intellettuale. Poi io mi sarei limitato a dire che la Juve di ieri (la Juve di Motta) ha fatto pena, così come in altee occasioni la Juve (sempre la Juve di Motta) aveva esaltato i tifosi. Sennò sembra quasi che uno debba trovare delle giustificazioni per fare delle critiche.

A me no, perché lo standard visto nelle prime gare dovrebbe essere lo standard abituale per una squadra giovane e ambiziosa e guidata da un tecnico che fa dell'intensità uno dei propri "credo".

Cosa da me riconosciuta, mi focalizzavo sull'aspetto dell'intensità che non è più quella delle prime gare, almeno per uno che il calcio lo segue da tanto tempo e capisce quando siamo al top e quando viaggiamo al regime non ottimale.

Nelle prossime gare capiremo se quella di ieri è stata la classica "tempesta perfetta" (cioè gara a tutta birra dello Stoccarda, oltre i suoi limiti, combinata con una serata irripetibilmente negativa da parte nostra), oppure se c'è qualcosa su cui intervenire al più presto.

Sì, ti do' ragione, il mio era uno sfogo e ho usato un luogo comune, del tipo "Eccessivi sbalzi di umore tipicamente adolescenziali"

A parte che lo Stoccarda è sembrato superiore in tutti gli aspetti, anche in maniera troppo marcata, non ci si può nascondere il fatto che non abbiamo più l'intensità delle prime gare. Pur giocando una discreta partita, nemmeno contro il Cagliari l'abbiamo mostrata. E anche contro la Lazio non abbiamo avuto quella superiorità che ci si poteva aspettare da una squadra con l'uomo in più. Come ho premesso, sono doverosi spunti di riflessione, non accuse.

Savona è giovanissimo e umile. Se la squadra è in controllo della gara, difficile che ti comprometta la partita con degli errori; se l'intera squadra è allo sbando, non è certo a lui che ci si può rivolgere per la leadership carente o per rovesciare le sorti dell'incontro.