Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

zebra67

Utenti
  • Numero contenuti

    24.949
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni con più "mi piace"

    3

Tutti i contenuti di zebra67

  1. zebra67

    Serie A 2024/2025: sempre più spezzatino

    Tra orari-spezzatino, gestione cervellotica del VAR, calendari congestionati, il calcio attuale è stato letteralmente stravolto. Non per fare il nostalgico del "una volta era tutto meglio", ma limitatamente al calcio credo sia difficile disconoscere che ha cambiato i connotati originari, spesso in peggio. Ci sono comunque dei tifosi che per i più disparati motivi (amore, lavoro, pensionamento) vivono all'estero, e io la Juve la guarderei anche da un atollo del Pacifico. Se parli dei tifosi "neutrali" (abitanti di Shangai) è tutto un discorso di contemporaneità, nel senso che se nello stesso orario hanno una partita di Liga o di Premier di maggior fascino, col piffero che seguono Milan-Monza.
  2. Solo per fare un pò di chiarezza, riporto il sunto di un interessante articolo che ho letto. Le società calcistiche sono obbligate a rilasciare i propri giocatori solo per le partite presenti nel calendario delle partite internazionali della FIFA. Le partite con le Nazionali olimpiche NON fanno parte del calendario delle partite internazionali della FIFA, pertanto i club sono liberi di mandare o non mandare i propri giocatori. Considerazione mia: magari a una società che acquista Tizio a 5, lo valorizza, e lo rivende due anni dopo a 20, fa comodo mandarlo alle Olimpiadi, perché comunque è una vetrina che può incrementarne il valore. Le società che hanno un calendario fittissimo, invece, hanno l'interesse a non affaticare ulteriormente i propri giocatori. L'articolo dice anche che anche a livello contrattuale, la posizione predefinita in un contratto di gioco standard è che un club possa impedire a un calciatore di partecipare alla manifestazione. In altri termini, è come se il calciatore dovesse adoperarsi per eliminare questa sorta di clausola, altrimenti di default il club PUO' impedire al calciatore la partecipazione alle Olimpiadi. Considerazione mia: quindi, nel caso di Thuram, la Juve non ha probabilmente dovuto fare nulla, visto che questa impostazione è standard. L'articolo si conclude affermando che la FIFA, quindi, non ha diritto di obbligare i club a cedere i giocatori alle Nazionali. In passato ha affermato che i giocatori Under 23 dovrebbero essere lasciati liberi di prendere parte alle Olimpiadi, ma questa non è altro che un’opinione.
  3. Non mi reputo tra gli esperti. Da quello che mi risulta, in base alla legge Melandri (che poi è stata aggiornata con un altro intervento legislativo), si parte da una base del 50% che è uguale per tutti, per evitare squilibri eccessivi tra le cc.dd. piccole e le grandi. Il restante 50% è così suddiviso: 20% in base al bacino d’utenza (di cui 8% in base alla audience televisiva certificata Auditel e 12% in base agli spettatori paganti); 30% in base ai risultati sportivi (di cui il 12% basato sul piazzamento e il 3% sui punti della stagione in corso, il 10% sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati e il 5% sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento).
  4. Prima o poi ci saremmo trovati inevitabilmente a pagare dazio per gli elevatissimi stipendi elargiti nel corso degli ultimi anni. Dazio perché creano un monte ingaggi insostenibile, dazio perché la base su cui discutere eventuali rinnovi è già molto elevata, dazio per la difficoltà di cedere giocatori che percepiscono cifre così alte, fuori portata per il 95% dei club medi e piccoli. Però è una fase con la quale era inevitabile fare i conti, ora ci siamo in mezzo, siamo già a buon punto, stringiamo i denti, cerchiamo di collocare le ultime pedine, e che serva da monito per il futuro.
  5. Comunque con questo discorso sugli allenatori, la loro importanza preponderante etc. etc., stiamo deresponsabilizzando sempre più i giocatori, che poi non hanno senso dell'attaccamento e fanno figure barbine. Ormai ogni volta che le cose non vanno come non si vorrebbe, è colpa dell'allenatore di turno. Sta sparendo il concetto di calciatore sopravvalutato, o di caratura modesta. Così come sta sparendo il concetto di calciatore che magari ha sbagliato partita, ho ha avuto un cattivo approccio a una competizione, o che ha avuto una stagione negativa. Niente, ormai è l'allenatore che ha impiegato Tizio fuori ruolo o non ha supportato a dovere Caio. Ormai i calciatori non sbagliano più, sbaglia solo chi li dovrebbe guidare come burattini. Io non sono d'accordo. Poi vediamo calciatori senz'anima, che non si dannano, perché tanto sanno che alla fine paga il ct o l'allenatore del club.
  6. E' il discorso che facevo lo scorso anno, che faccio sempre, che farò sempre. Se abbiamo la fortuna di fare da qualche tempo un'ottima politica giovanile, costruendo possibili talenti con la Next gen e continuando a foraggiarla prendendo dall'estero dei prospetti interessanti, questo non significa che tutti avranno le medesime chances. Se ogni anno ci sono 4 prospetti che potrebbero passare in prima squadra, è giustissimo creare, per ognuno di loro, un percorso individuale. Qualcuno è nettamente superiore alla media, quindi un anno di prestito e poi ritorno alla base (o addirittura debutto nella Prima squadra già nella prima stagione). Altri faranno un percorso più lungo, perché sono magari "solo" buoni giocatori, oppure hanno bisogno di più tempo per maturare. Altri ancora saranno prestati nell'ottica di farli mettere in mostra per poi venderli meglio. Sembra una cosa spietata, detta così, e invece è una cosa che racchiude proprio l'essenza del calcio sostenibile. E va a vantaggio degli stessi giovani, che magari se restassero alla Juve sarebbero costretti all'anonimato, una sorta di ping pong tra panchina e tribuna.
  7. Il regista arretrato ora ce l'abbiamo e si chiama Douglas Luiz. Io Fagioli lo proverei nella linea a tre dietro Vlahovic: Yildiz a sx, a dx Soulé e al centro proprio Nicolò. Sessanta milioni all'Atalanta per Koopmeiners mi sembrano un'assurdità.
  8. Con l'arrivo di Thuram e Douglas Luiz credo proprio che per Alcaraz nemmeno faranno il tentativo di rinnovo del prestito.
  9. Lo spazio dovrebbe esserci. In caso di cessioni di Di Sciglio e Kostic, rimarremmo letteralmente senza terzini, visto che anche Sandro se ne è andato (a meno di voler considerare Cambiaso come terzino, ma a mio avviso sarebbe sprecato). Quindi, anche qualora si reperissero sul mercato i due titolari, rimarrebbero comunque liberi un paio di slot per i terzini di riserva, con probabile ricorso a soluzioni "interne" (leggi Next Gen, o magari impiego di Djalo a terzino sx).
  10. In che senso? Non mi sembra di esprimermi con menate, anzi, la sto facendo molto semplice: se adotti il modulo A, si esprime bene Tizio ma penalizzi un pò Caio, se adotti il modulo B, magari faciliti Caio ma non metti a proprio agio Tizio. Quindi conviene che l'allenatore porti avanti il suo credo anche se questo comporta che Tizio gioca 10 metri più decentrato oppure Caio agisce dieci metri più arretrato. La versatilità, a certi livelli, deve essere un must, altrimenti è come se strapaghi un giocatore di basket che ha il 95% ai tiri liberi ma non sa fare altro... Chiesa è stato impiegato in tutte le posizioni possibili da Spalletti; se non ha reso, è la conferma che non è ancora quello degli Europei.
  11. Ad oggi è così, è molto distante dai livelli toccati negli Europei del 2021. Tra l'altro, vendendolo oggi, dopo un Europeo decisamente sottotono e a un anno dalla scadenza del contratto, saremmo costretti a un introito ridicolo. C'è da augurarsi che abbia voglia di rilanciarsi alla Juve e accetti un rinnovo a cifre più contenute.
  12. Secondo me non esiste un incastro perfetto. Non c'è un modulo che può definirsi il toccasana, la "chiave universale", dove tutti si trovano perfettamente. Sempre in tema di Juve, Bremer ama difendere a 3, però il 3-5-2 si dice che non sia il modulo ideale per Chiesa. E a proposito di Chiesa, con Allegri non riusciva a trovare la posizione giusta, con Spalletti ha giocato con 3 moduli diversi e in 5 diverse posizioni in campo e ha concluso l'Europeo con 0 gol e 0 assist. Non sarà che a volte sono i giocatori a doversi un pò adattare e a dover dimostrare di fare la differenza anche dieci metri più al centro o dieci metri più arretrati? Specie quelli che vengono considerati sopra la media.
  13. Appunto, se sappiamo che i loro giocatori godono di ipervalutazioni, dovremmo sapere che ipotizzare valutazioni altrettanto gonfiate per i nostri è operazione inutile e sbagliata. E comunque gioca molto anche il fattore emozionale: i nostri, ai nostri occhi, sono sempre i più belli del reame. All'estero, dove giudicano con oculatezza, distacco e ben sapendo quello che vale il campionato italiano, sono semplicemente giovani reduci da una buona stagione personale (la prima in A) con una squadra retrocessa (Frosinone).
  14. Mi aspettavo qualcosina in più per Barrenechea, ma le cifre ufficiali confermano che una cosa sono i film che ci facciamo qui nel forum (Soulé 60, Barrenechea 20, Hujisen non meno di 50), altra cosa è il mercato vero.
  15. Al di là dei risultati e delle prestazioni, che sono sotto gli occhi di tutti, è riuscito a far ulteriormente disamorare la gente nei confronti della Nazionale. Sin dalla prima partita ho detto che percepivo molto meno trasporto, molta meno partecipazione, molta meno enfasi. Sì, 13 milioni di spettatori, ma perché quella sera non c'era altro. Nei bar si è parlato poco o nulla della Nazionale, idem alla pausa caffé negli uffici, poca gente anche davanti ai maxischermi per quello che ho potuto vedere. Allo stadio, nonostante i tanti italiani che vivono in Germania e nonostante le distanze non proibitive, eravamo sempre in inferiorità. Bravo Gravina! Continua così!
  16. Ci sono delle ipotesi secondo le quali, addirittura, Motta vedrebbe bene Fagioli in quel ruolo di elemento centrale della linea a tre dietro Dusan. Sarebbe un esperimento intrigante, oltre che risparmioso.
  17. E' quello che sto sostenendo. Ho scritto che i paletti non servono, basta darsi delle linee-guida. NON COMPRARE IN ITALIA: E perché mai? se un giocatore che ci fa comodo, gioca in Italia, ma può venire alla cifra giusta, ben venga. NON COMPRARE TRENTENNI: E perché mai? Se un singolo giocatore non chiede la Luna di ingaggio, si "accontenta" di un triennale, perché non dovremmo prenderlo? Le linee-guida sono quindi quelle di continuare a sfruttare le Next Gen, di contenere gli ingaggi (a mio avviso 7 mln l'anno per i migliori sono una cifra adeguata), di programmare per tempo i rinnovi, di non partecipare ad aste. Poi, trattandosi di linee-guida, si possono fare sporadiche eccezioni.
  18. Gravina è in scadenza a fine anno e le elezioni per il nuovo Presidente si tengono 3 mesi dopo. Secondo me non si dimetterà, perché non vuole accollarsi colpe nel suo delirio di onnipotenza e autoincensamento, ma prenderà una botta sui denti alle elezioni. Unico modo per liberarsene.
  19. Secondo me non servono i paletti (acquisti in patria no, all'estero sì, vietato comprare giocatori di più di 28 anni e via discorrendo). Basta darsi qualche linea guida e rispettarla: ingaggi non oltre i 7 milioni (e solo a chi li vale davvero), contratti di durata ragionevole (i 5 anni a Douglas Luiz, che pure è un giocatore che stimo molto, sono troppi), sfruttare le occasioni che si presentano (parametri zero con ingaggi ragionevoli). Se Tizio ha 30 anni, gioca in Italia, ma viene via alla cifra giusta o è addirittura svincolato, ben venga.
  20. In un calcio ragionevole, dodici milioni l'anno li valgono Mbappé e pochi altri. Purtroppo non è più da tempo un calcio ragionevole. E noi ci siamo passati in questo folle meccanismo, con i 31 milioni netti a Ronaldo.
  21. Vista la politica che stanno attuando, sicuramente la posizione di Dusan è a rischio. Io lo ammiro molto, nell'ultima stagione ha avuto una maturazione tecnico-tattica-caratteriale davvero apprezzabile, quindi mi auguro che capisca il momento della società e trovi un accordo per rinnovare per più anni a ingaggio ridotto. Dodici milioni non sono più sostenibili, ma non perché parliamo di lui: non ce li possiamo permettere per nessuno.
  22. Se bissasse la sua ultima stagione (2023/24) non avrei troppi motivi per lamentarmi, contando che intorno a lui pare si stiano fcendo innesti di qualità.
  23. Per una volta, non ho bisogno di dilungarmi troppo, questa tua frase sintetizza alla perfezione il mio pensiero.
  24. Ci ha messo molta buona volontà, ma la squadra era totalmente scollata, disunita, quindi è venuta fuori una prestazione da 5,5 di Nicolò. Che è stato tra i pochi a fare almeno una buona giocata (apertura filtrante).
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.