zebra67

A renderla ancora più spinosa è il fatto che Vlahovic può essere un problema, ma non IL PROBLEMA. Se sei la 13^ squadra di A per conclusioni nello specchio della porta e la diciassettesima (!) per tocchi nell'area avversaria, il problema non è solo Vlahovic che si fa parare il tiro dal portiere in uscita. Il problema è che in area ci arrivi poco e che anche la porta la inquadri poco. Dobbiamo crescere un bel pò da questo punto di vista. Io, lo ripeto, sono fiducioso, sia per le capacità di Motta sia perché a volte basta una mossa per trovare la quadratura del cerchio. Però, appunto, dobbiamo sbrigarci, prima che la striscia di pareggi di fila e il problema dei pochi gol si allunghino troppo.

Stai parlando di cedere un attaccante che, guarda caso, è arrivato proprio a gennaio (2022), e a carissimo prezzo. Se invece parliamo di precedenti ancor più recenti, possiamo citare Djalo e Alcaraz. Sei davvero così fiducioso sul mercato di gennaio? 😁

Si è stirato stanotte rigirandosi nel letto?

Comunque, come ho scritto più volte, non ho mai creduto molto al potere salvifico del mercato di gennaio. Gennaio equivale a metà stagione: non vi sono club già retrocessi, non vi sono club già salvi, non vi sono club che hanno già il posto Champions assicurato, e tantomeno squadre che hanno già vinto lo scudetto. Ragionevolmente, chi è che si priva di un giocatore di un certo livello a metà stagione? A noi non servono scarti degli altri o scommesse...a noi servono giocatori di sicura affidabilità E se compri a metà stagione, ti serve un giocatore pronto e in grado di contribuire da subito, non puoi aspettarlo per 2-3 mesi. E' inoltre provato che chi dovesse entrare nell'ordine di idee di cedere un proprio giocatore di un certo livello, poi ti chiede la luna. Il nostro storico di gennaio non è incoraggiante: quando abbiamo voluto spendere poco, abbiamo preso Djalo e Alcaraz, centrocampista di seconda divisione inglese. Inutile soffermarsi sul loro contributo... E quando abbiamo voluto spendere, abbiamo speso una grossa cifra e l'attaccante che abbiamo preso è oggi al centro di qualche discussione. Boh, ci vorrebbe una intuizione fenomenale di Giuntoli.

Poco prima di Juve-PSV scrissi che in Europa, in genere, le squadre sono più propense a giocare a viso aperto. E i fatti mi hanno dato ragione, nel senso che il PSV ha avuto più possesso palla, non si è rintanato in area, e anche alla voce "tiri" e corner le statistiche sono abbastanza simili. Però noi siamo stati molto più efficaci, sia grazie alla gemma di Yildiz (e i colpi di genio sono una delle armi per scardinare le difese italiane più chiuse), sia grazie al fatto che abbiamo potuto sviluppare gioco a campo aperto, cogliendo spesso impreparata la loro difesa. Purtroppo in Italia le squadre che giocheranno come l'Empoli non sono poche. Quando avevamo un atteggiamento meno propositivo (vedi ultime stagioni con Allegri), a volte le piccole venivano addirittura a fare la voce grossa e ciò, in alcuni casi, paradossalmente ci favoriva, perché le punivamo in ripartenza. Adesso che abbiamo optato per un atteggiamento più coraggioso, per imporre il nostro gioco,, molte medio-piccole ci temono maggiormente e si guardano bene dal condurre le danze...si rintanano nella loro metà campo, con due linee corte e compatte, e semmai sono loro a provare qualche ripartenza.

Grande Schizzo.

Comunque l'obiettivo della Juve è di fare strada, cioè di fare risultati e centrare determinati obiettivi. Non voglio entrare nello specifico indicando l'obiettivo preciso, sennò iniziano le solite polemiche sterili e la solita esibizione di motti e citazioni. Però che la Juve debba centrare alcuni traguardi minimi, è indubitabile. In campionato, e stavolta anche in Champions con la nuova formula, serve vincere, quindi segnare. Lo zero a zero, in certi casi, può essere visto come un risultato positivo, o comunque accettabile. Però è sempre questione di punti di vista, nel senso che può essere un bicchiere mezzo pieno, ma anche mezzo vuoto. Può essere visto come una mancata sconfitta, ma anche come una mancata vittoria. Alla lunga per centrare gli obiettivi serve iniziare a segnare e a renderci più pericolosi in attacco. Motta apporterà i necessari correttivi, ne sono certo.

Mai sottovalutati. Negli ultimi mesi ho sottolineato più volte che l'ultimo centrocampo di livello che abbiamo avuto era quello con Pjanic, Khedira, Blaise Matuidi. Poi abbiamo conosciuto stagioni in cui il livello del centrocampo non era all'altezza delle nostre tradizioni. Ora speriamo che gli investimenti fatti in estate si rivelino proficui e che Luiz, Koop e Thuram possano dare sostanza e qualità alla nostra mediana. Anche l'importanza di Vucinic l'ho sottolineata più volte, quando ho ricordato (non per sminuire il salentino, ma per onestà intellettuale), che rispetto alla stagione precedente Conte ebbe rinforzi del livello di Vucinic, Lichsteiner, Pirlo e Vidal...

Sto difendendo Vlahovic in ogni sede e anche oggi ho invitato a riflettere sul fatto che se tiriamo poco e siamo tra le ultime come tocchi nell'area avversaria, il problema, evidentemente, non è solo del finalizzatore. Se Motta dovesse ritenere che Dusan ha qualche problema psicologico (ansia da prestazione etc.) e volesse farlo stare ai box per 1-2 gare, ho fatto notare che col rientro di Conceicao Gonzalez potrebbe essere dirottato al centro. Se poi andiamo sul piano delle opinioni personali, io addirittura suggerirei di affiancare un attaccante a Vlahovic (tipo Yildiz), quindi...

Sì, chiaro, il desiderio del tifoso è quello di vedere i frutti del nuovo corso da subito, ma è una cosa che avviene abbastanza raramente. Per dire, anche la Juve di Antonio Conte, alla sua prima stagione in bianconero, aveva totalizzato, alla quinta di campionato, gli stessi punti della Juve attuale e aveva segnato un solo gol in più (7 invece di 6). Lo scarso numero di conclusioni verso la porta è un dato che fa riflettere, ma penso che col passare del tempo possa migliorare. Ad oggi mancano non solo i gol, ma anche le conclusioni dei 3 nuovi centrocampisti (Douglas Luiz, Thuram e Koopmeiners), e abbiamo Conceicao, che avrebbe potuto garantire un pò di imprevedibilità, che si è infortunato subito. Per ora, fortunatamente, sembrano non esserci squadre schiacciasassi, non a caso in vetta alla classifica c'è il Torino e noi abbiamo un punto in più dei detentori dello scudetto. Nessuno è in fuga, quindi non abbiamo compromesso nulla. Un allenatore capace e intelligente come Motta sfrutterà ogni allenamento per far migliorare la squadra.

Credo che i suoi spazi saranno progressivamente ridotti, se e quando la condizione di Douglas Luiz crescerà. Ho sempre ipotizzato che il centrocampo titolare della Juve, a regime, fosse con Thuram-Luiz e Koop più avanti, nella linea a tre dietro la punta. Quindi Wes e Loca penso avranno meno spazi, e magari si renderanno utilissimi nelle rotazioni da turnover e nei 20-25' finali delle partite.

Dicono sia gettonatissima, occorre prenotare l'intervista almeno 2 mesi prima 😊

Sì, è chiaro. Si può avere circolazione di palla veloce se gli uomini, a loro volta, si muovono in continuazione e non danno punti di riferimento fissi agli avversari. In questo modo, con movimenti continui, si possono aprire quei pertugi necessari per scardinare le difese.

Concordo. Se la circolazione della palla è a basso numero di giri, se non ci sono cambi di fronte, l'allenatore avversario, se è di buon livello, riesce a neutralizzare le tue trame. Come scrivevo ieri, i rimedi contro squadre che giocano basse e compatte sono: -circolazione della palla veloce - sfruttamento dei calci da fermo (corner, calci di punizione) -invenzioni individuali. Per procurarsi calci di punizione da posizione interessante occorrono anche giocatori con spirito di iniziativa e un buon dribbling: l'avversario, per non farsi saltare e esporre la difesa a rischi, a volte ricorre al fallo e a quel punto, in partite chiuse e tirate, devi essere bravo e fortunato a trasformare il calcio di punizione. Questo è un aspetto sul quale la Juve potrebbe lavorare per migliorare, e il rientro di Conceicao potrà essere produttivo in questo senso. In Juve-Roma, tanto per fare un esempio di tuo interesse, De Rossi è riuscito a far disputare ai giallorossi una partita di grande applicazione. Il possesso palla è stato equamente ripartito (leggerissima prevalenza Roma) e le squadre si sono neutralizzate a vicenda. La Juve dava l'impressione di cercare maggiormente il successo, ma la partita è stata abbastanza soporifera.

Non credo a questa ipotesi. Anche perché a 'sto povero ragazzo tra un pò gli girerà la testa: Motta lo schieria a sinistra e c'è il partito di chi lo vorrebbe al centro. Mo' manca solo di vederlo falso nueve... Qualche altro ruolo? Chessò, magari se manca Bremer possiamo provarlo centrale difensivo...

Le definizioni, nel calcio, a volte non sono perfettamente calzanti. Nelle intenzioni Thuram è quello che deve garantire corsa, fisicità, atletismo, interdizione, mentre Douglas Luiz, tra i due, è quello più offensivo e dotato di tecnica, e dovrebbe garantire giocate di qualità e qualche gol nelle incursioni. Ovviamente senza andare a pestarsi i piedi con Koopmeiners, che è quello che più si avvicina alla definizione di trequartista, per la posizione che dovrebbe occupare nello scacchiere mottiano. La Juve attuale non ha il nuovo Pirlo, questo mi sembra evidente, però il centrocampo sembra abbastanza completo, perché Koopmeiners è un giocatore universale, di Thuram e Luiz ho detto poco sopra e Locatelli è quello che assicura grinta, solidità, protezione.

Sicuramente il nostro atteggiamento è cambiato, però se hai la supremazia nel possesso palla e non la traduci (almeno) in un aumentato numero di conclusioni verso la porta, direi che questo deve far riflettere e incentivare gli sforzi per capire come migliorare.

Si leggono paragoni col Bologna perché lo scorso anno è stato un esempio positivo di calcio organizzato ed efficace e perché ora l'allenatore del Bologna è sulla nostra panchina. Crescendo la qualità degli interpreti (la Juve di quest'anno è migliore sia del Bologna 2023/24 sia della Juve 2023/24), quando il progetto sarà stato metabolizzato ed entrerà a regime, dovremmo poter avvicinare i livelli di qualche Juve dei bei tempi andati.

Qualcosa di buono si è visto, ma bisogna aumentare il numero di giri, recuperare l'aggressività delle prime due partite, sveltire la manovra per trovare dei pertugi nelle difese avversarie. Quindi dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sodo.

Se siamo tredicesimi per numero di tiri nello specchio della porta e diciassettesimi per tocchi nell'area avversaria, direi che dovremmo fare delle valutazioni a 180° invece di focalizzarci sempre sul solito bersaglio. Per fortuna c'è chi lo fa di mestiere e mi sento in buone mani (Motta), perché se le analisi le dovessimo fare noi tifosi sarebbe un bel problema.

Ma infatti i dati, i numeri, le statistiche, devono essere valutati in maniera costruttiva, non per piangerci addosso o trarre giudizi dopo sole 5 giornate. Un modo costruttivo può essere quello di constatare che se siamo tredicesimi per tiri nello specchio della porta e addirittura diciassettesimi per numero di tocchi nell'area avversaria, non si può liquidare il problema imputando tutte le colpe a Vlahovic. Abbiamo necessità di velocizzare la manovra, perfezionare i movimenti dei centrocampisti. Tutte cose normalissime dopo 5 sole giornate, un progetto nuovo non va a regime dopo un solo mese.

Con il ritorno di Conceicao, Gonzalez potrebbe essere dirottato, all'occorrenza, al centro dell'attacco.

Ci sono dei giocatori che iniziano la stagione sottotono, poi via via salgono di condizione (oppure si ambientano, se il problema è legato all'adattamento a una nuova squadra o un nuovo campionato) e alla fine diventano punti di forza. Ovviamente la sfera di cristallo non la possiedo nemmeno io, ma se avessimo bocciato Platini e Zidane dopo i primi 2-3 mesi, ci saremmo privati di due campioni. Ecco, uno dei problemi è proprio che l'Arsenal difficilmente si priverà di un giocatore che ha iniziato davvero bene (l'allenatore ne è entusiasta).

Ne riparliamo tra un mesetto.

Comunque il possesso palla 70-30 (cioè molto sbilanciato) in genere lo fai quando c'è un rapporto di forze ben diverso con l'avversario di turno, e quindi con un avversario più timoroso e meno valido dal punto di vista tecnico, è naturale portare a casa il risultato pieno. Il risultato contro certi avversari lo porteresti a casa anche lasciando loro maggior possesso palla in zona inoffensiva. Altra considerazione: a mio modesto parere, Roma e Napoli, ma anche l'Empoli, sono di spessore diverso rispetto a Como e Verona. Più organizzate e complessivamente più forti. A conferma, quindi, che il possesso palla dipende anche dal divario con l'avversario. A mio avviso più del dato sul possesso palla conta l'efficacia del gioco. Molte volte il possesso palla è fuorviante, perché si riferisce a uno sterile palleggio in zone inoffensive. Prendi Juve-PSV: loro avuto il 56% di possesso palla, ma noi siamo stati efficaci, perché di 6 tiri in porta ne abbiamo trasformati in gol la metà, che è un dato non comune. P.S. Prevenendo una possibile obiezione, non è che il possesso palla glielo abbiamo lasciato solo negli ultimi 10' quando abbiamo tirato i remi in barca: anche al 40' del primo tempo erano avanti come possesso palla.