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zebra67

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  1. In un 3-5-2, gli attaccanti titolari sono due, quindi avere ALMENO due alternative è il minimo sindacale. Nella prossima stagione il numero di partite (e di competizioni) si impennerà e anche il modulo potrebbe richiedere 3 o addirittura 4 giocatori offensivi (in caso di 4-2-3-1), quindi saranno necessari almeno 6 giocatori offensivi per poter avere una efficace turnazione e gestione delle energie. Se si vuole fare questa operazione "a costo zero", basta trattenere Chiesa, Vlahovic, Milik, Kean, Yildiz, e riportare all'ovile Soulé. Anche per me sarebbe più importante investire su terzini e a centrocampo.
  2. Io confido soprattutto in questi colpi. Se ci siamo riusciti in passato (Vidal , Tevez), dobbiamo riuscirci anche oggi. Certo, anche noi tifosi dobbiamo un pò fare pace col nostro cervello, perché se iniziamo a criticare quello perché arriva a parametro zero, quell'altro perché ha quasi trent'anni, allora non ci sta bene nulla.
  3. oh, meno male che è appunto quello che sostengo e invoco io. Da settimane vado scrivendo che Motta meriterebbe una rosa rinforzata, con meno equivoci tattici, con meno lacune (mancano assolutamente i terzini, come la potevamo fare la difesa a 4 quest'anno?). E meriterebbe anche un centrocampo più performante. Penso che scelgano di cambiare allenatore proprio per questo. Io però per cautelarmi ne approfitterei per rinforzare la rosa, perché, scusa lo scetticismo, magari Motta riuscirebbe a farci giocare un pò meglio, ma con gli stessi elementi che ci sono stati quest'anno dubito che riuscirebbe a colmare il gap dall'Inter. E anche tu però evita il furbo giochino di citare gente che ha giocato 10 spezzoni di partita come Borriello, come se fosse il centravanti titolare. Conte ha avuto nazionali dello spessore di Quagliarella e soprattutto ha avuto Pirlo e Vidal che oggi ci sognamo.
  4. Un assunto difficilmente provabile. Vale quanto "se in panchina ci fosse stato Motta, saremmo nella parte destra della classifica". La rosa attuale non è all'altezza di quelle a cui eravamo abituati, il centrocampo non ha la consistenza e lo spessore tecnico necessario. Il nuovo allenatore merita una rosa più competitiva e costruita sulla base delle sue esigenze. Sennò noi tifosi andiamo incontro ad un'altra stagione di delusioni.
  5. La gente vuole anche che al nuovo allenatore sia fornita una rosa più attrezzata. Sennò sembra che io ed altri che la pensano come me, non contino niente.
  6. Sicuramente alla fine, anche per la legge delle probabilità, qualche obiettivo corrisponde ai nomi fatti. Però il fatto che girino sempre questi nomi, per certi versi mi rassicura, in quanto Giuntoli, persona che reputo capace e competente, può marciare a fari spenti verso altri obiettivi.
  7. Nessun problema, anche questo dettaglio è stato chiarito 😁
  8. Sì, sì, questo l'ho capito, la stima tra di noi c'è ed è reciproca e anche in questo caso stavamo discutendo in maniera civile e pacata. Quello che non ho capito è l'appellativo "Andrea" 😂
  9. Io parto dal principio che i contratti, almeno per quel che si sa, la società non li firma con la pistola puntata alla tempia. E sono uno di quelli vecchio stampo, quelli per i quali le firme sui contratti hanno un valore. Per cui, se ad Allegri, contrattualmente, per il 2024/25 spettano 7,5 netti + bonus, e la società decide di esonerarlo tra un mese, quei soldi glieli deve dare fino all'ultimo centesimo, meno che Allegri non trovi un altro club. Idem per Vlahovic: se il serbo non firma alcun rinnovo, è normale che la Juve o decide di cederlo prima oppure, se vuole tenerlo fino a scadenza, nell'ultima annata (2025/26) deve dargli tutti i 12 mln che gli spettano. Il discorso si fa diverso se si entra nell'ottica rinnovo: se rinnovi, è normale che hai una nuova pattuizione tra le parti, nuove firme, e quindi il discorso fatto in precedenza cade. E' ovvio che Vlahovic ha piena facoltà di accettare la proposta (allunghiamo al 2028 a 9 milioni l'anno) oppure di impuntarsi sui 12 milioni che prenderebbe nel 2025/26, chiedendo tale cifra anche per il 2026/27 e 2027/28 (e in quel caso temo arriveremmo alla cessione).
  10. Non ho seguito la discussione tra te e l'altro utente. Sono anche io per la coerenza di giudizio, però forse la situazione è un pò diversa. Nel caso di Allegri, credo si parli dell'ipotesi che venga mandato via un anno prima del contratto, quindi ha diritto al pagamento dell'ultimo anno alla cifra pattuita. Il caso di Vlahovic credo invece che verta più su un possibile rinnovo. Che per la stagione 2025/26, in assenza di novità, gli spettino 12 milioni, non credo possa essere messo in discussione. La questione è che la Juve potrebbe proporgli un allungamento del contratto (mettiamo fino al 2028), però a una cifra inferiore ai 12 ma superiore a quanto prende attualmente (tipo 9 milioni l'anno). E' un escamotage piuttosto frequente per spalmare un ingaggio consistente in un periodo più lungo.
  11. Come in ogni mercato, ci sono i tormentoni. Mi auguro che di cose originali ne pubblichino il meno possibile, così chi ha delle idee (e credo che Giuntoli le abbia) può lavorare a riflettori spenti.
  12. Anche la mia! Speriamo bene, chiunque sarà il nuovo allenatore merita di avere una rosa migliore di quella attuale.
  13. Solo una piccola precisazione. Tra due mesi potremo contare sugli introiti UEFA per la partecipazione alla cosiddetta SuperChampions (quota fissa), non sapendo però nè quante partite vinceremo, né quanto andremo avanti nella manifestazione. La partecipazione ai Mondiali dell'estate 2025 credo proprio che finanzierà il mercato 2025, non quello che inizia tra meno di due mesi. Quindi bisognerà vedere quante risorse deciderà di procurarsi Giuntoli attraverso le cessioni di giocatori. Se sarà "conservativo" da questo punto di vista, penso che non sarà un mercato così scoppiettante, anche perché parte degli introiti UEFA sono per il risanamento conti. Se, viceversa, faremo 2 cessioni fruttuose e altre 2-3 che comunque porteranno qualche soldo, allora sì che Giuntoli potrà dare sfoggio di capacità e fantasia.
  14. Lo sospettavo. Io ho accettato tranquillamente l'idea che abbia fatto il suo tempo e sono pronto a dare il benvenuto al successore. Ma sai bene come la penso: senza un comportamento adeguato da parte della società (fornire al successore una rosa migliore di quella attuale, specie a centrocampo, risolvere alcune lacune, vedi terzini, e, soprattutto, dare fiducia e continuità al lavoro del successore), anche il Motta o il Palladino del caso non potranno fare molto in termini di risultati.
  15. E' esattamente quello che vado sostenendo io. Da una parte ci sono le elucubrazioni mentali, dall'altra ci sono i dati concreti. E i dati concreti dicono che, come è normale che sia, a vincere lo scudetto è sempre un club attrezzato per la doppia competizione. La cosa veramente curiosa sono i proclami di inizio stagione su questo "effetto-Coppe": come si fa a preventivarne l'impatto in un momento in cui la/le squadra/e coinvolta/e non si sa se finirà la propria corsa già nel girone, o agli ottavi, o arriverà in finale, quindi sarà impegnata fino a giugno? Non ho visto una Roma sulle ginocchia, come pure, per tutta la stagione, non mi è capitato di vedere un'Inter sulle ginocchia. Come non li avevamo noi ai tempi in cui disputammo le ultime due finali di Champions, pur vincendo lo scudetto e la Coppa Italia. Quella Juve gestiva efficacemente tre competizioni.
  16. Ma alla fine in Champions andremo molto probabilmente noi, non Udinese o Empoli. Il concetto è unicamente questo. Chiaro che le ambizioni del tifoso vanno di pari passo con quelle che sono le strategie del club. Se vedi che arrivi quarto, quarto, terzo, magari a una ventina di punti dalla vincitrice, e poi vedi un mercato in cui si compra il solo Weah, cosa deve pensare il tifoso? Va beh, ci sono pure i folli che a inizio stagione dicono che siamo competitivi per lo scudetto, però poi sbattono il musetto contro l'amara realtà.
  17. Ho detto esattamente quella che è una realtà acclarata: il disputare le Coppe non è un aggravio per chi lotta lo scudetto (infatti vincono sempre club attrezzati per la doppia competizione), pertanto non è vero nemmeno che il non disputare le Coppe risulta un vantaggio. Ma io non mi offendo, ci mancherebbe. Portami argomentazioni e dati e magari cambio idea. I dati che ho portato io dicono che a vincere lo scudetto sono proprio le squadre che disputano le Coppe. Tra l'altro a inizio stagione in quale modo sarebbe possibile quantificare il presunto "peso" di disputare le Coppe? Tale "aggravio" potrebbe durare sei sole partite ed esaurirsi a metà dicembre, o trascinarsi fino a quasi metà giugno... La realtà dimostra che nemmeno l'Inter, pur impegnata in Champions e Supercoppa italiana (nuova formula con doppia partita), ha subito rallentamenti nella propria marcia. E mi sembra di aver precisato che il vantaggio di essere impegnati anche sul fronte europeo è legato a questioni di prestigio, di attrattività, di motivazioni e di migliore gestione della rosa. Se trova un modo per farli giocare insieme, sono il primo ad essere contento. Naturalmente a patto che sia un modo fruttuoso, in termini di rendimento personale e di risultati di squadra.
  18. No, perdonami, i dati nel senso da me indicato ci sono, e ripeto che sono anche abbastanza lapalissiani, non devono nemmeno stupire. Un dato certo e incontrovertibile è che da anni a questa parte chi vince il campionato gioca anche la Coppa. Ed è assolutamente normale, perché il campionato lo vincono in genere Juve, Inter, Milan, che sono quelle ch normalmente l'anno prima si sono piazzate in posizione utile per disputare le Coppe nella stagione in cui vincono il campionato. Questo è un dato certo e tutto deve partire da qui. La vincitrice del campionato 2022/23 disputava contemporaneamente una Coppa? Sì, quindi evidentemente non è stata danneggiata. E per il 2023/24? Idem, e per di più la vincitrice (Inter) sino a 2-3 giornate fa era in corsa anche per battere (teoricamente) il record dei 102 punti. Alla faccia del dispendio psicofisico! Dimostrato che chi vince il campionato lo fa in annate in cui ha anche le Coppe, credo che l'onere della prova spetterebbe a chi sostiene che non giocare le Coppe avvantaggia. A mio avviso, piuttosto, almeno per club che devono gestire rose ampie e con diversi giocatori "ingombranti" (cioè quelli la cui esclusione o il cui impiego limitato creerebbe dei veri e propri "casi") la mancata disputa delle Coppe è paradossalmente uno svantaggio, perché il palcoscenico europeo è uno di quelli più ambiti dai calciatori (molti dei quali condizionano il trasferimento al club B o la permanenza nel club A al fatto che nella stagione successiva quel club disputi la Champions). Senza contare che avendo la Champions puoi spalmare meglio il turnover, tenendo l'intera rosa sulla corda. A un Vlahovic che hai mandato in campo contro il Real, puoi benissimo far digerire una esclusione la domenica successiva contro il Lecce o contro la Fiorentina.
  19. Però, perdonami se è la centoventesima volta che lo faccio notare, la differenza tra due società non la si vede nella singola partita, ma nel rendimento complessivo. Nelle singole partite ci può stare che il Sassuolo faccia 6 punti su 6 con l'Inter, che il Milan perda con l'Udinese, che anche noi perdiamo con l'Udinese. Ma poi a fine campionato l'Inter vince lo scudetto, sia noi sia il Milan siamo in zona Champions (cioè dove dobbiamo stare) e Sassuolo e Udinese sono pesantemente candidate alla retrocessione.
  20. Con il latino ho poca confidenza, perdonami, è un mio limite. Quindi non ho ben compreso la risposta. Io ho fornito un dato certo, che tra l'altro sembra anche abbastanza lapalissiano: in genere lo scudetto lo vince una squadra attrezzata, competitiva, quindi una squadra che con ogni probabilità l'anno precedente si è piazzata tra le prime 4 (o 5, se per impegno-coppa si considera anche l'EL), quindi una squadra che necessariamente deve far convivere il doppio impegno campionato-Coppa. E così è stato negli ultimi 10 anni: il campionato lo ha vinto un club che faceva anche le Coppe, quasi sempre la Coppa più importante e teoricamente massacrante. La Juventus 2015 e 2017 è stata la squadra che più si è avvicinata, addirittura, al Triplete: non solo ha vinto quei campionati, ma ha abbinato 2 Coppe Italia e due finali di CL. Non ricordo una moltitudine di club che si sono avvantaggiati del fatto di partecipare, fin da settembre, a una sola competizione, al punto tale da vincere lo scudetto da non favoriti. Se ci sono dati in tal senso forniteli pure, non credo siano talmente schiaccianti da sovvertire i miei ma saranno comunque un arricchimento peronsale. In un 3-5-2 la vedo dura.
  21. Alibi di cosa? Hai un giocatore che è un patrimonio della Juve e della NAZIONALE, e uno che stando al programma fatto su di lui doveva stare ancora in Next Gen. Quando fai disputare a quest'ultimo 20-25 spezzoni di gara, gli hai dimostrato un grandissima fiducia. E così è stato fatto. Chiesa oggi è più decisivo di Yildiz e nelle gerarchie gli è davanti. Poi se in estate cediamo Chiesa, magari Yildiz avrà un ruolo ancora più importante. A me su Giove. Se per te una rosa ampia e con giocatori già importanti che non possono essere svalutati, può essere sfruttata meglio con una sola competizione, mi cadono le braccia (e non solo).
  22. E' una ovvietà. Molti giocatori condizionano il proprio trasferimento o la propria permanenza in una squadra al fatto che la stessa disputi la Champions. E' un palcoscenico ambito, stimolante, gratificante. E avere questa seconda competizione, oltre che galvanizzare l'ambiente, ti permette di tenere tutti sulla corda con un turnover più efficace. Mai sentito parlare di gerarchie?
  23. Falso che per noi gli impegni europei da anni finiscono a febbraio? Falso che il Napoli e tutte le vincitrici degli ultimi 10 anni si sono sempre cimentate nel doppio impegno, quindi la partecipazione a una Coppa non compromette una cippa ed è la normalità? Falso che l'Inter ha stravinto questo campionato nonostante abbia disputato la Champions e due partite a Riad, con conseguenti disagi da trasferimento? Va beh, allora se sono falsità bisogna correggere gli almanacchi.
  24. argomento risibile del quale è stata dimostrata l'inefficacia. In primis se anche avessimo giocato le Coppe, gli ultimi anni dimostravano che, purtroppo, l'impegno si sarebbe esaurito a febbraio, se non addirittura a dicembre. In secondo luogo, il Napoli ha vinto lo scudetto con largo margine pur essendo arrivato ai quarti di finale, l'Inter ha stravinto questo campionato pur essendo ai nastri di partenza della Champions e avendo disputato la Supercoppa con la nuova formula e più in generale tutte le squadre che si aggiudicano lo scudetto sono impegnate anche in Champions, come lo siamo stati noi nel 2015 e nel 2017. Semmai il fatto di non essere impegnati i una seconda competizione ha impedito di sperimentare. Ma assolutamente no. Devi gestire un parco di 25 giocatori pur avendo una sola competizione, è proprio l'esatto opposto, non puoi sperimentare una beneamata mazza e anzi se non sei un bravo gestore rischi di spaccare lo spogliatoio. E tutto questo con l'imperativo morale di centrare la qualificazione CL, altrimenti l'anno successivo non solo non compri nessuno, ma devi vendere 2-3 pezzi grossi, quindi ridimensionarti. Pericolo che al momento, salvo ulteriori crolli, sembra scampato. L'anno prossimo sarà molto gratificante e stimolante per i giocatori. A prescindere dal fatto che possa esserci ancora Allegri o Motta o altri.
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