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zebra67

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  1. Di momenti per fare questa scelta ce ne sono stati parecchi, nel recente passato. Ricordiamoci che quello più opportuno forse era nel primo dopo-Allegri. Fu chiamato Sarri, per continuare a vincere e cambiare la filosofia di gioco bianconera. Come ha riferito recentemente lo stesso Sarri (che all'epoca aveva definito inallenabile quella squadra, per sottolineare che i giocatori non volevano essere plasmati e che ce n'erano pochi con le caratteristiche che lui richiedeva), la società non aveva reale volontà di cambiare, era più una mossa mediatica. Tanto che è stato liquidato dopo 10 mesi e con uno scudetto vinto. E che ti fanno quei mattacchioni della società? Affidarsi a un Gasperini, tecnico navigato? Un Simone Inzaghi, tecnico concreto e pragmatico? Ma quando mai! Vai con l'esordiente (Pirlo). Anche lui, cacciato 10 mesi dopo. Onestamente ti fidavi delle scelte di una società ancora in fase di assestamento, come era quella bianconera, che ancora non sapeva, a giugno, se avrebbe giocato o meno le Coppe? Ho trovato logico proseguire nella linea di continuità, come troverei logico, nel dopo Allegri (tra 6 o 18 mesi), fare una scelta di discontinuità, ennesima occasione che ci viene fornita. Se abbracciano di nuovo la strada della minestra riscaldata (Conte), che pure molti trovano suggestiva, e il bell'Antonio ci saluta dopo 18 mesi, poi però non lamentiamoci...
  2. Impeccabile. Ranieri sottovalutassimo, sono d'accordo. E' stato l'unico a fare un lavoro serio e coerente in quella baraonda che era la Juve di quegli anni.
  3. Dimostri fiducia verso un ragazzo in primis aggregandolo alla prima squadra. Già lì significa che lo ritieni degno di essere testato "nel calcio dei grandi". Poi è chiaro che a quello che hai osservato seguendolo in Primavera e nella Next gen, deve seguire qualcos'altro, ovvero il responso del campo. Quindi, quando è il momento, lo fai debuttare e vedi come ti risponde. Se ha un approccio timido, devi essere attento a non mortificarlo e, contemporaneamente, a non bruciarlo. Quindi lo fai rimanere tranquillo e qualche partita dopo lo riproponi. Quando vedi che iniziano a esserci le risposte, che dimostra personalità, che si applica diligentemente o addirittura va oltre al proprio compitino, a quel punto è il momento di puntare su di lui con maggior decisione. Sempre tenendo presente che alla Juve i titolari sicuri sono pochissimi e c'è gente molto esperta e affermata che non ha un posto sicuro ogni domenica (faccio l'esempio di Kostic, miglior giocatore EL di due anni fa). Quindi trovo molto corretto testarlo con cautela all'inizio, poi, sfruttando la indisponibilità di alcuni centrocampisti, dargli fiducia e, una volta ripagata, puntare con decisione su di lui. Ragazzi, ricordiamoci che stiamo parlando di giocatori cresciuti nel nostro vivaio! Fagioli, 2001, è uno che ci stiamo crescendo da quando aveva 14 anni. In passato, quando la Juve lanciava un 21enne ogni tanto, si trattava di un ragazzo che magari aveva già alle spalle un paio di campionati da titolare in una società amica (Atalanta, Cremonese, Varese etc.). Trattandosi di ragazzi allevati da noi stessi, è azzeccatissimo aggregarli alla Prima squadra, vedere come rispondono, poi mandarli un anno in prestito altrove e, quando tornano, puntare su di loro con maggior decisione. Un iter perfetto. Che è esattamente quello che è accaduto a Fagioli: crescita con la Juve nelle varie fasi e campionati, poi qualche aggregazione saltuaria alla prima squadra con tanto di debutto (gennaio 2021), anno di maturazione a Cremona (2021/22), torna e disputa 26 partite nella stagione 2022/23. Favorito dalle circostanze, come infortuni? Chiaro, ma onestamente quando hai Rabiot, Locatelli, Pogba, Paredes, McKennie, è ovvio che hai un certo progetto di formazione (magari Locatelli-Pogba-Rabiot) e che ti si devono creare delle occasioni per poter giocare, se gerarchicamente sei lultimo arrivato. Poi devi essere bravo a saperle sfruttare.
  4. Io credo che quando si scrivono delle cose (ma anche quando si sostengono certe idee nelle discussioni al bar, solo che delle idee espresse in forma orale non resta traccia...), occorrerebbe avere un pò di coerenza. Capisco che il tifoso è passionale, tutto quello che volete, ma non è che essere tifoso esime dal dovere di essere coerenti, sennò con questa scusa ognuno può fare il ca**o ch vuole. Io faccio la pipì in mezzo alla strada perché sono uno spirito libero, io vado nudo in spiaggia pubblica perché sono un naturista, io bestemmio in qualunque luogo perché sono toscano e si sa che noi toscani siamo fumantini e irriverenti e così via. Quindi se si afferma una cosa, poi si deve essere coerenti anche quando si parla di Caio invece che di Tizio. In Europa, arrivare in finale è comunque segnale di grande edizione disputata, o conta solo vincere la Coppa? Io sono per la prima opzione: se arrivi in finale è stata una grande edizione, ti sei tolte tante soddisfazioni, sei il secondo in Europa, con tutte le conseguenze in termini di gratificazioni, prestigio, ranking UEFA, introiti economici etc. Chi è per la seconda opzione, cioè conta solo vincere, dovrebbe per coerenza concludere che una finale vinta sulle cinque disputate alla guida della Juve, è un bottino di un non vincente. Che per me è una cosa abominevole. Personalmente ho amato Lippi e lo ritengo un allenatore IMMENSO:
  5. Sicuramente l'aspetto economico ha avuto il suo peso, però credo che alla fine sia andata anche bene, perché cambiare anche guida tecnica (magari chiamando uno poco navigato) e fargli gestire la Juve in un momento di baraonda come quello degli ultimi 12 mesi, sarebbe stato oltremodo rischioso. La Juve lo scorso anno aveva fatto un mezzo miracolo con un terzo posto ottenuto in quelle condizioni, poi naturalmente ci ha pensato la giustizia sportiva a darci l'ennesima mazzata. La prossima estate o nel 2025, spero che parta un progetto di medio-lungo termine, affidato a un volto nuovo. Vedrei con fiducia un Thiago Motta al timone, mi sembra serio e preparato, a prescindere dal passato interista.
  6. Io oltre a questa, ho elencato altre due perplessità sul suo possibile ritorno: 1. Questione economica: stiamo riducendo il monte ingaggi e se mandiamo via uno che percepisce 7 netti per prenderne uno da 13 netti, mostriamo una leggera incoerenza. Se poi pensate che Conte si riduca l'ingaggio perché innamorato della Juve, allora vi dò delle indicazioni per vedere l'elefante a pallini rosa, che volerà sopra le vostre città alle 16 di oggi, direzione Nord-Nord Est. 2. Questione ambientale: nel 2011 Conte trovò un ambiente un pò depresso dai settimi posti e il suo arrivo fu salutato con grande entusiasmo. Stavolta troverebbe un ambiente in parte ostile, che si è legato al dito quello che è successo nel 2014 (fuga durante il ritiro) e, soprattutto, quello che è accaduto nel 2019 (firma con l'Inter e scudetto vinto con i nerazzurri). Personalmente, dato che i soldi non li sborso io e dato che da un pezzo tendo a non affezionarmi alle persone, ma a privilegiare l'amore per la società Juventus, la perplessità più grossa sarebbe comunque quella da te indicata, e cioè l'impossibilità di fare affidamento su Conte per un progetto a medio-lungo termine, dato che dopo 1 anno gli verrebbero già i primi mal di pancia e dopo 2 saluterebbe la piazza.
  7. Finché non cambiano 'sta stramaledetta regola che a calcio si gioca in 11 contemporaneamente, succederà che se gioca Tizio insieme a Caio e Sempronio, allora Mevio deve rimanere fuori.😂 Quando giocherà Mevio, ci sarà sempre chi si lamenterà dicendo che non era la partita giusta per lanciarlo, che Mevio ha giocato "solo perché Tizio aveva male al pancino" e altre cose del genere. Quello che conta sono i dati oggettivi, il numero di giocatori lanciati, non le circostanze. Tra l'altro non è completamente vero che Fagioli ha giocato perché non c'erano alternative. Rabiot e Locatelli erano due titolari indiscussi, quindi in mezzo rimaneva un posto. Pogba non ha mai giocato fin dall'inizio della stagione, ma come centrocampisti centrali avevamo comunque Paredes, Miretti, Barrenechea e McKennie fino a gennaio. Se Fagioli ha totalizzato 26 presenze (cioè 2/3), significa che ha giocato anche quando c'erano alternative a disposizione. E menomale che ha giocato, aggiungo, perché Paredes è stato molto deludente. E comunque, ragazzi, la coperta è sempre corta: se fai giocare Fagioli accanto a Rabiot e Locatelli, devi tener fuori Miretti e Barrenechea (mi riferisco sempre alla passata stagione). Quindi chi deve per forza lamentarsi, dirà che Allegri non ha impiegato Barrenechea (e altri), dimenticando la sopra citata regoletta in base al quale si gioca sempre in 11 (16 con i cambi). Questo per dire che anche i giovani possono togliersi reciprocamente degli spazi, e se gioca Tizio con continuità è ovvio che a Caio restano le briciole.
  8. Il nome che fai è uno dei miei preferiti per il dopo Allegri. E anche io ritengo che tra 6 o 18 mesi (a seconda dei risultati e di tante altre considerazioni) sarà il momento di affidarsi a un nuovo progetto tecnico e a uscire dalla comfort zone dei soliti nomi.
  9. Io non ho particolari veti sui moduli, in fondo un'altra versione di 3-5-2 è prima in Italia e finalista di Champions (Inter), più che altro mi auguro che la società mediti bene sulla scelta per i motivi che ho esposto in precedenza (ingaggio altissimo, contesto diverso che troverebbe Conte rispetto a 12 anni fa, con molti tifosi che si sono legati al dito la sua parentesi interista, difficoltà di fare programmazione a medio-lungo termine con Conte in quanto al secondo anno gli vengono i mal di pancia e al massimo l'anno dopo se ne va). Se considerando tutto ciò, la società ritiene di doverlo richiamare, per me nessun problema, lo tiferò con tutte le forze così come ora tifo Allegri e nel 2019/20 tifavo Sarri. Perché io tifo Juve, non le singole persone.
  10. Però dovrebbe bastare anche con la litania che li mette in campo solo quando non può fare altro. Non era assolutamente scontato vedere Nicolussi in campo, dal primo minuto, nello scontro diretto e contro uno dei centrocampi più forti d'Italia e Europa. Non era assolutamente costretto a farlo, è stata una sua precisa volontà. Poteva benissimo partire con Locatelli dal 1' e dopo un'ora far entrare al suo posto Miretti o riproporre Illing mezzala negli ultimi 30'. E siccome con lui hanno debuttato, e in qualche caso accumulato minutaggio, tanti giovani come mai prima d'ora, direi che non mi pare che sia un allenatore contrario ai giovani, tutt'altro. Si poteva avere più coraggio? Certamente, tutto è migliorabile, ma se guardo il passato non trovo esempi analoghi di giovani del vivaio lanciati in numero così significativo. Con Fagioli e Miretti i frutti stavano arrivando, Kean (altro giovanissimo lanciato da Allegri) è ormai una delle prime alternative di attacco e nel giro della Nazionale, Soulé e Barrenechea torneranno tra 6 mesi valorizzati a più maturi, Yildiz ha compiuto un salto triplo dalla Primavera alla prima squadra con pochi precedenti nella storia bianconera, quindi non chiamiamolo valorizzatore, ma smettiamola anche con la storiella della sua ritrosia ai giovani.
  11. Rumor che tra l'altro racconta esplicitamente di una speranza di Conte, non di una volontà bianconera.
  12. Gliene sarò eternamente grato. Ho apprezzato molto la sua capacità di evitare il tracollo e di far superare alla squadra dei momenti che avrebbero affossato qualunque altra squadra. La scorsa stagione dicevo che senza di lui saremmo finiti nella parte destra della classifica, e lo ribadisco più convinto che mai.
  13. La società ha la mia TOTALE approvazione per come ha congegnato il percorso di crescita dei giovani. E' una strada che riduce drasticamente le possibilità che diversi di loro si "brucino" e che consente o di trovarsi, alla fine del percorso, dei buoni giocatori da impiegare, o comunque delle pedine appetibili da una certa fascia di club di A e B. Quelli che non restano, in altre parole, consentono degli introiti in sede di mercato, che certamente ripagano la società degli investimenti fatti per la loro formazione e consentono anche qualche plusvalenza. A centrocampo abbiamo Miretti, Fagioli, Nicolussi Caviglia, Barrenechea e l'emergente Nonge. Difficile pronosticare che saranno tutti delle pedine per la Juve del futuro, però è meno difficile prevedere che anche chi non resterà in bianconero potrà giocarsi delle chances in altri club e comunque eserciterà la professione che ama ai livelli più alti, ovvero la serie A.
  14. Serve una cippa di c***o. A gennaio i pezzi pregiati in vendita sono rarissimi e chi se ne priva di solito lo mette in vendita al triplo del valore effettivo. Il mercato si fa a luglio, gennaio serve solo a mettere una toppa a livello di numero (Tizio ti si fa male per 6 mesi, trovi un rimpiazzo a livello numerico).
  15. Io lo dico da tempo che secondo me sarà Allegri, con un anno di anticipo sulla scadenza del contratto, a fare un passo indietro a giugno 2024. Specie se avrà centrato l'obiettivo della qualificazione in Champions. Il nome del successore mi interessa fino a un certo punto, dato che tifo Juventus e lo farei a prescindere da chi dovesse accomodarsi in panchina. Su Conte posso fare considerazioni sparse che penso evidenzino qualche mia perplessità. -Lo stipendio, troppo elevato per i nostri parametri (e se qualcuno pensa che Conte se lo riduca per amore dei colori bianconeri, lo invito a venirmi a trovare, gli mostrerò volentieri il mio asino che vola e le mie 8 Rolls Royce). -Il pessimo carattere che lo rende inadatto per una società che vuol fare un discorso di programmazione a medio-lungo termine (e Dio solo sa se ne avremmo bisogno). -L'accoglienza non idilliaca che troverebbe in parte della tifoseria, che si è legata al dito il passaggio ai nemici odiati. Ma, vista la premessa, se dovesse tornare, io tornerei a essere il suo primo tifoso, così come sarei il primo tifoso di Gasperini, de Zerbi, Tudor, Italiano, Motta, se uno di loro fosse "il prescelto". Per Conte parliamo di 13 netti, e la gente che inorridisce per i 7 di Allegri non penso salti di gioia...
  16. Dobbiamo renderci conto di vivere un particolare momento storico. Cerco di sintetizzare. Dal 2018 in poi non ne abbiamo imbroccata una (a mio avviso anche a livello di politica sportiva). Non a caso di quella società non è rimasto nessuno, e alcune perdite sono state più dolorose di altre (Marotta in primis). Siamo arrivati ad avere una rosa mal costruita, non figlia di un progetto ben definito. Nel frattempo, abbiamo accumulato perdite che non ci consentono di strutturare il mercato in entrata come meglio vorremmo, e la "politica sportiva" di cui sopra ha determinato sanzioni, instabilità, ulteriori perdite. Quindi la Juve attuale e del prossimo futuro non sarà quella a cui eravamo abituati. Dovrà essere una Juve sostenibile, nella quale la saggia gestione, le felici intuizioni, dovranno gradualmente farci tornare vincenti. Nel frattempo è ovvio che siamo costretti a schierare giocatori che ai tempi d'oro sarebbero stati marginali o avrebbero girato al largo. Premesso che il Bremer attuale (ottimo giocatore) è ancora ad anni luce dal miglior Chiellini, basta pensare che ieri, ad opporsi alla migliore coppia gol del campionato, c'erano, accanto a lui, Gatti e Rugani. A centrocampo, dove si esibivano non solo i Pirlo, Pogba, Vidal, ma anche (e mi accontenterei) i Khedira e Pjanic, ieri c'erano Nicolussi Caviglia, McKennie, Cambiaso. Ragazzi, questa è la situazione attuale e dobbiamo farci il callo, perché gettando le basi verranno tempi migliori. Nicolussi caviglia a tuo parere non è niente di che? Può essere, o forse no, ma dobbiamo pensare che da una nidiata di giovani promettenti, verranno fuori 2-3 ottimi elementi.
  17. Esatto. Anche se temo che, come al solito, la scelta sarà limitata. I pezzi grossi, in genere, chi ce li ha se li tiene, in quanto a gennaio i club sono ancora in corsa per raggiungere i propri obiettivi. E anche giocatori solo "buoni", di solito a gennaio vengono messi sul mercato a cifre allucinanti, proprio per prendere alla gola il compratore e approfittare dello stato di bisogno di chi deve rinforzare l'organico.
  18. zebra67

    Juventus - Inter 1-1, commenti post partita

    Non c'è dubbio. E anche a livello di carisma dei giocatori.
  19. Se scendiamo nel "concreto" hai sicuramente ragione. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che Pogba è comunque uno che figurava in rosa, uno che pesava (in termini di ingaggio...eccome se pesava!) e uno dei pochi che avrebbe potuto fare uno step di qualità al nostro centrocampo. Liberandosi risorse economiche a seguito del risparmio sull'ingaggio e liberandosi un posto in organico a seguito della sospensione (e della quasi certa squalifica), ci sono i presupposti per un innesto, perché comunque quella qualità che nelle nostre idee doveva darci Pogba, ancora stiamo aspettando che qualcuno possa fornirla.
  20. zebra67

    Juventus - Inter 1-1, commenti post partita

    Perfettamente legittimo, ognuno festeggia ciò che vuole e come meglio crede. Io per festeggiare attenderò che il sostituto ci porti risultati, bel gioco, stabilità.
  21. zebra67

    Juventus - Inter 1-1, commenti post partita

    Io a dire la verità ho provato orgoglio per la mia squadra, capace di non demeritare di fronte a un'avversaria che, non dimentichiamolo, è vice campione d'Europa ed è molto, molto, molto più forte di noi. Pensare che Gatti, Rugani, Cambiaso, Nicolussi Caviglia, McKennie, hanno tenuto botta a Lautaro, Thuram, Calhanoglu, Mkitharyan, Barella, è un motivo di speranza per il futuro, stiamo ritrovando alcune delle nostre caratteristiche, come unità di intenti, spirito di sacrificio, compattezza, garra. I tempi migliori, che tutti auspichiamo, vengono anche da questi percorsi di crescita. Dopo 4 anni sto intravedendo un abbozzo di progetto.
  22. zebra67

    Juventus - Inter 1-1, commenti post partita

    Che riguarderà solo il 2% dei tifosi, stando ai dati che ci hai fornito... 😂
  23. I giovani hanno il diritto di crescere gradualmente. Certi commenti che mi capita spesso di leggere confermano quello che potrebbe accadere se i giovani venissero lanciati bruscamente, senza compiere il percorso studiato per essi. Verrebbero, cioè, bruciati e lapidati al primo errore.
  24. Ma infatti ogni volta che leggo di "rosa più pagata" io sogghigno e penso che stanno dando ulteriore forza alla mia tesi, cioè che le colpe principali siano della società, che non ha avuto uno straccio di progetto (come dimostra l'isterica e insensata successione di allenatori dopo il primo ciclo di Allegri) e quindi ha costruito una rosa senza criterio, peraltro lacunosa e strapagata.
  25. Pogba al minimo sindacale da un mese, ma l'anno scorso li ha presi tutti anche senza mettere piede in campo, e anche le mensilità precedenti rispetto alla sua positività sono state erogate regolarmente, per cui ha inciso anche lui sulla "rosa più pagata". E dimenticavo Arthur, 5 mln netti annui, quasi tutti pagati da noi per farlo giocare alla Fiorentina.
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